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Autore: itszjam    25/12/2012    4 recensioni
–sogni. – rise sprezzante – tutti ne hanno almeno uno. ma sai cosa? sono una fregatura. bisogna vivere, vivere e basta. se sei fortunata, bene. se non lo sei, male. lasciare tutto andare come va.
–ma io non voglio lasciarmi andare. io voglio realizzare i miei sogni. voglio che tutto vada per il verso giusto. voglio che certe cose succedano, e ci riuscirò. una delle cose più importanti che mi è stata insegnata è questa: never say never. chi ha detto che dei ragazzi sulle scale non possano salirle fino ad arrivare all'arena più famosa del mondo? vale anche per me, per tutti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologue.
All started in a school.


Cinque minuti!
Una voce squillante annunciò che mancava poco tempo alla recita scolastica.
Esatto, una banale recita. Niente di che, per una ragazzina di sedici anni.
“Nemmeno dovrebbero esserci delle stupidissime recite al liceo!” ricordo che pensai, in preda alla disperazione.
Non ce la farò, oddio, e se dice che faccio schifo? Non potrei sopportarlo. Scoppierei a piangere davanti a tutti. E poi morirei per la vergogna.”
Quello che ancora non sapevo, è come sarebbe stata importante quella recita per me, ma non solo. Per tutta la mia vita. E non sto esagerando. Direi che senza quella recita – che al tempo mi sembrava completamente inutile, e mi spaventava –, adesso non sarei qui.
Nel luogo dove mi trovo, intendo.
Nei camerini di X-Factor UK.

Quasi un anno prima, la professoressa di musica mi chiamò in disparte in corrispondenza al suono della campanella. Era un avvenimento molto insolito, ma spesso avevo notato uno.. strano interesse.. verso di me, da parte di quella donna. E adesso, finalmente, avrei forse capito perché.
Alighieri, vieni.– mi chiamò.
Si, professoressa.
Mi avvicinai alla cattedra, rabbrividendo ancora una volta per il mio odiato cognome, mentre tutti i miei compagni uscirono e qualcuno mi rivolse delle occhiate strane.
Andrò subito al sodo. Ho visto come ti sei impegnata, in questi ultimi mesi. So che ti sei dovuta sforzare molto, data la tua grande timidezza, per farti degli amici dopo aver
cambiato scuola, perciò mi sono permessa a chiedere e chiacchierare un po' di te.

Di.. di me?– chiesi incredula, cercando di assimilare bene il tutto.
Di te, esattamente, Alighieri.
Devo dire che il suo atteggiamento mi spaventò non poco, a quel tempo.
E di cosa in particolare, se posso chiederlo?
Beh, sai, mi sono.. permessa, per così dire, di cercare qualche notizia sul tuo conto. Sei sempre stata così riservata, cara ragazza?
Io.. voglio dire, non so cosa..– balbettai confusa.
Non importa, quello per cui ti ho chiamata sono le tue copers.
Le mie cosa?
No, non copers. Le tue vocers. Si, insomma, quelle cose lì su YouTube.
Ah, lei intende covers, allora.– constatai, e la professoressa fece una smorfia di disappunto. Odiava essere corretta.
Si, quelle. Bene, mi sono permessa di ascoltare e ho notato innanzitutto una certa ripetizione di un nome: Uan Direcsion – o quello che è. Vorrei che tu mi dicessi cosa
significa, Alighieri.

Oh. One Direction è il nome di una famosa boy band formata da cinque ragazzi, – iniziai, con sicurezza. Quest'argomento non aveva più segreti ormai, per me. – che hanno partecipato ad un talent show chiamato X-Factor, in Inghilterra, al quale sono arrivati terzi. Inizialmente si presentarono da solisti ma poi vennero, sotto consiglio di uno dei giudici del programma, riuniti in un affiatatissimo gruppo, nonostante prima non si conoscessero totalmente. Adesso sono passati due anni da quei tempi e i ragazzi sono diventati famosissimi, hanno inciso due album e ricevuto molti premi per il loro grande, grandissimo talento. I loro nomi sono: Zayn, Liam, Niall, Louis ed Harry. Loro mi
danno la forz-, no, cioè, sono il mio gruppo preferito in assoluto.– terminai con un sorriso, temendo di essermi allargata troppo nell'ultima parte.

La prof sembrò avermi ascoltata con attenzione, salvo confondersi quando recitai i nomi dei miei idoli – si, i One Direction sono i miei idoli –, perciò potevo sperare che non
avesse assimilato bene l'ultima parte del discorso.

Uhm, interessante. Comunque, non era questo che volevo davvero dirti, cara Alighieri.
Ah, no?– chiesi come se fossi davvero convinta che fosse quella la domanda che mi avrebbe dovuto fare. Una professoressa di almeno una quarantina d'anni non poteva
certo mettersi alla folle ricerca di nuovi gruppi giovanili da ascoltare nel tempo libero.

No. Più che altro, mi ha colpito la tua voce. Sei davvero brava.
Si vede che arrossii molto, perché la prof mi squadrò con attenzione.
Grazie, ma penso che non sia così vero. Non ho mai preso lezioni di canto, non so nemmeno cosa..
Hai-una-bella-voce. Tu sai cantare, ragazzina, credimi.– mi fissò con intensità. Temo di avere addirittura abbassato lo sguardo. –Fallo.. almeno tu.
Detto questo si alzò e lasciò la classe.
Rimasi sola.

author's little space.
sciaaaao bele.
innanzitutto buon natale, yo. avete ricevuto tante cose belle?io avevo chiesto i onedirection, ma quello stronzo di babbino mi ha portato solo un paio di guanti, tsk.
io la prossima volta non gli lascio più i biscotti.
coooomunque. spero che l'inizio – il prologo, per meglio dire – di questa storia vi attiri e vi intrighi, mlmlml.
fatemi sapere con qualche recensione. c:
a presto. <3

itszjam
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