Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Akemi_Kaires    26/12/2012    1 recensioni
Natale non sè solamente una festa commerciale o religiosa.
E' un'occasione di ritrovo in famiglia, di unione e, perché no, anche di amore.
You know Me: Silver considerava da sempre il suo compleanno una fregatura colossale.
I can always make you Smile: Per Sandra, il Natale era sinonimo di confusione, noia e rottura di scatole.
Dancing Together: Da dove fosse nata l’idea malsana di trasformare casa sua in una sottospecie di discoteca, proprio non riusciva a spiegarselo.
Prince and Princess: «Il buon dovere di un cavaliere è quello di proteggere la sua principessa dal re malvagio. Non è sempre così nelle favole?».
Without Words: «I regali adatti a Lance non lo sono per Eugenius e viceversa. Anzi, sarebbe preoccupante se avessero gusti simili. Ce lo vedi mio cugino vestito di viola, con tanto di papillon rosso? Che incubo».
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga, Videogioco
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'With You, My Love'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

Buon Natale a tutti voi, miei carissimi lettori! Come avevo promesso, seppur con un po’ (molto) di ritardo, ecco a voi la seconda one shot. Anzitutto, volevo dedicarla ad un’altra persona speciale: Rozen Kokoro, questa è only for you! Era il minimo che potessi fare, dopo tutto ciò che ha fatto per me. È una Chess, perché so che adora particolarmente questa coppia (e la amo anche io). Ci tenevo a precisare che questa è una AU, dove tutti i personaggi sono normali adolescenti e dove Touko è una ginnasta (ascoltatevi Spinning di Alyssa Atherton, vi conviene), così come lo è Natural (N). Ci sono degli accenni di DualRival (Komor/Belle, nella storia Cheren/Bel) e di ex!FerrisWheel (con ex! Intendo che la coppia c’era in passato ma non esiste nel presente). Perciò, carissime fan di N, non picchiatemi. Detto questo, mi auguro che questa shot sia di vostro gradimento! Buona lettura!

 

 

Prince and Princess

Chessshipping, For Koh

 

 

Touko era pronta. Ammirò la sua figura allo specchio e, istintivamente, il suo volto si dipinse di un’espressione gioiosa e soddisfatta. Per la prima volta dopo innumerevoli anni, era riuscita ad indossare qualcosa che non fosse abiti maschili o tute da ginnastica. Così vestita e agghindata in  modo semplice e al contempo raffinato, quella sera avrebbe fatto sicuramente faville.

Sistemò un’ultima volta il collo del lungo maglione rosa salmone e lisciò le pieghe dei pantacollant bianchi, mentre sorrideva al suo riflesso allo specchio; per quanto detestasse tutto ciò che trasudava femminilità da ogni poro o fibra di tessuto, dovette ammettere di trovarsi a suo agio in quegli abiti confortevoli.

Bel sarebbe stata fiera di lei: dopotutto, se aveva impiegato tutto il pomeriggio per prepararsi a dovere, lo aveva fatto solo per farle un favore. Non capitava tutti i giorni di essere l’accompagnatrice di una ragazza al suo primo appuntamento. Touko non voleva di certo far sfigurare la sua migliore amica davanti al serioso Cheren.

Eppure, nonostante fosse contenta per la sua compagna di classe, non riusciva a spiegarsi come mai avesse invitato proprio lei in una simile occasione. In genere, una coppia preferiva trascorrere la notte del ventiquattro dicembre in intimità, non con un terzo incomodo pronto a rovinare tutta l’atmosfera romantica con la sola presenza. Spiegarlo a Bel, però, si era rivelato inutile: dopo essere rimasta vittima del suo rinomato No! spaccatimpani, aveva rinunciato ad insistere e si era arresa al suo volere.

Chi era lei – se non la sua migliore amica, ma in quel momento pareva non essere altro che un dettaglio ininfluente – per giudicare le sue decisioni?

Tuttavia, più si soffermava a riflettere sull’insolito comportamento dell’altra, più aveva la netta sensazione che qualcosa stesse sfuggendo al suo controllo. Se fosse di rilevante importanza o meno, non riusciva a capirlo.

Gettò un’ultima occhiata alla sua figura, mentre avvolgeva il collo niveo in una morbida sciarpa verde, e si augurò che tutto andasse per il meglio.

 

Quando giunse al ristorante, dove avrebbe trascorso gran parte della serata in compagnia degli altri, Touko capì quanto quel dettaglio precedentemente ignorato fosse di vitale importanza. Non riuscì a proferire alcuna parola, non appena di fronte a lei si presentò l’allegra figura di Touya.

Di tanto in tanto, curvava le labbra in un sorriso imbarazzato, specie quando scorgeva con la coda dell’occhio lo sguardo del vecchio amico d’infanzia puntato su di lei. Non che la ginnasta fosse una persona timida – su questo teneva particolarmente a puntualizzare -, tuttavia simili situazioni la mettevano a dir poco in soggezione. In quel momento, nutriva il desiderio impellente di fuggire a gambe levate da quell’orrida situazione.

La sola presenza del giovane riconduceva a ricordi tristi e carichi di malinconia, risalenti ai giorni seguenti alla rottura del suo rapporto amoroso con Natural. In questi istanti di puro dolore, lui si era offerto come spalla su cui piangere, dimostrandosi l’unico in grado di capirla e di sopire la sua tremenda agonia.

Avevano trascorso molto tempo assieme, a causa di quello sgradito evento, e avevano vissuto giornate all’insegna di gioia e felicità, pur di scordare tutto ciò che era inerente all’Harmonia.

Purtroppo, una volta seppelliti quei ricordi, tutto era finito improvvisamente. Da quella svolta, vi furono giorni di forzato silenzio, nonostante s’incrociassero spesso a scuola e sebbene Touya assistesse ad ogni sua gara di ginnastica artistica.

Teoricamente parlando, il ragazzo avrebbe dovuto serbare rancore nei confronti di Touko – dopotutto, era stata lei a non voler più rispondere ai suoi messaggi e alle sue telefonate -, eppure non sembrava covare vendetta, anzi.

Non appena incrociò per l’ennesima volta lo sguardo benevolo e dolce che le stava riservando, la ginnasta intuì che quell’incontro non era frutto del caso: qualcosa, o per meglio dire qualcuno, aveva fatto sì che il loro ricongiungimento avvenisse.

Bel e Cheren avevano macchinato tutto a sua insaputa e per questo l’avrebbero pagata molto cara. La resa dei conti sarebbe giunta a momenti; doveva solo pazientare e aspettare che Touya si allontanasse un istante dal gruppo, per dar sfogo alla sua rabbia.

 

No, c’è qualcosa che non va, pensò Touko, in preda al panico, mentre si ostinava a tenere lo sguardo fisso a terra. Avrei dovuto rovinare Bel e Cheren, non restare da sola assieme a Touya!

Non si era mai spaventata di fronte agli ostacoli, né aveva mai pensato di arrendersi nei momenti difficili. Dopotutto, aveva affrontato sfide ben peggiori di quella: anche gli stessi allenamenti di ginnastica artistica spesso rappresentavano un duello con la morte. Eppure proprio lei, il maschiaccio senza paura, tremava all’idea di parlare con un ragazzo. Se qualche suo conoscente avesse assistito a quella scena, sicuramente avrebbe riso di lei.

«Allora, che cosa vuoi fare?» domandò improvvisamente il giovane, destandola dai suoi pensieri e facendola sobbalzare per lo spavento. Quando l’altra alzò la testa di scatto per guardarlo, scorse un’espressione gioiosa dipinta sul suo volto.

Che cosa poteva rispondergli? Proporre qualcosa ignorando il passato sarebbe apparso come un comportamento insensibile da parte sua. Allo stesso modo, non poteva far finta di ignorarlo.

«Decidi tu» rispose istintivamente, pur di porre fine a quell’agonia. Quanto avrebbe voluto che il tempo scorresse più velocemente! Sopportare la sua vicinanza diventava sempre più difficile, poiché i ricordi man mano prendevano possesso del suo povero cuore martoriato.

«Potremmo andare in piazza, per fermarci a bere una cioccolata calda da qualche parte» propose l’amico, afferrandola improvvisamente per mano e invitandola a seguirlo. Sfoderò un sorriso caldo e sincero, non appena scorse le guance della giovane imporporarsi per l’imbarazzo. «Sarà tutto come ai vecchi tempi. Ricordi?».

Come ai vecchi tempi?, si chiese la giovane, confusa, mentre veniva letteralmente trascinata dall’altro.

Per un breve istante, le parve di udire ancora le loro allegre risate richeggiare nella sua mente, accompagnate dallo scorrere di immagini rappresentanti gioia, dolore, lacrime e sorrisi. Poteva ancora percepire quella familiare sensazione di calore che solo Touya sapeva infonderle in quei giorni di difficoltà, specie quando la stringeva in un abbraccio per mettere a tacere il suo dolore.

«Sono mancati anche a me quei bei momenti» mormorò improvvisamente il ragazzo, quasi come se avesse letto i suoi pensieri. Aumentò ancor più la presa sulla sua mano con fare possessivo, temendo di perderla ancora da un momento all’altro.

La ginnasta non ebbe il coraggio di sostenere il suo sguardo. In quel momento si rese conto di quanto vigliacca fosse stata e di come fosse stato crudele da parte sua sparire senza degnarlo di alcuna spiegazione; l’aveva trattato alla stregua di un oggetto senza rendersi conto di avere accanto una persona meravigliosa.

Ci si accorge di aver avuto tra le mani qualcosa di davvero importante solo quando lo si perde, pensò con malinconia, nel vano tentativo di reprimere le lacrime che minacciavano di sgorgare dai suoi occhi color zaffiro.

«Sai che, l’altro giorno, ho incrociato Harmonia per strada?» esclamò Touya, smorzando quell’aura di tristezza che aveva preso ad aleggiare attorno a loro. «Ti sei mai chiesta come mai ultimamente avesse un labbro rotto e un livido sotto l’occhio?».

Touko strabuzzò gli occhi, incapace di comprendere il messaggio che l’altro voleva comunicarle. Quando lo vide sfoderare un ghignetto beffardo, mentre metteva in mostra con orgoglio una benda che fasciava la sua mano, comprese ciò che era successo. «L’hai picchiato?!».

«Era da tempo che desideravo farlo, da troppo ormai» sussurrò dolcemente l’amico, riservandole un sorriso ricolmo di affetto ma oscurato da un sottile velo di tristezza. «Il buon dovere di un cavaliere è proteggere la sua principessa dal re malvagio. Non è sempre così nelle favole?».

Istintivamente, Touko si gettò tra le sue braccia, stringendolo a sé mentre lacrime calde solcavano il suo viso. Solo il cielo sapeva quanto gli era mancato il calore di quegli abbracci e quanto aveva rimpianto la sua presenza.

«Sai che cosa ho chiesto per Natale, Touko?».

«Che cosa?».

«Di cambiare ruolo: da cavaliere, a principe».

Finalmente, dopo giorni di silenzio, avevano avuto l’occasione di ricongiungersi una volta per tutte in quella magica notte di Natale.

 

 

Parla l’Autrice gusto sciroppo alla fragola:

Anzitutto, mi scuso per l’enorme ritardo. Teoricamente parlando, avrei dovuto postare questa shot il 25 (circa mezz’ora fa), ma degli imprevisti me lo hanno impedito. Ciò non vuol dire che oggi (26 dicembre) non posterò la prossima shot, sia ben chiaro. Tornando alla storia, mi auguro che questa Chess delirante sia stata di vostro gradimento! Sebbene non abbia dimestichezza con le AU, spero di aver scritto qualcosa di decente. L’ho composta di getto, come di dettava il cuore, quindi non assicuro nulla riguardo il risultato (anche se ciò mi rende soddisfatta). Mi auguro che sia stata di vostro gradimento, perché per me ognuna di queste shot significa davvero tanto. Non ho scritto molte Chess fino ad ora, perciò mi auguro che la mia adorata Cognatuzza l’abbia apprezzata. Detto questo, mi dileguo. Ancora buon Natale a tutti voi, carissimi! AUGURI! <3

 

Pi esse: il gioco di parole tra Re, Principe e Principessa è un chiaro riferimento al game di Bianco e Nero, dove N è Re. Mi auguro che lo abbiate gradito!

Edit del 26: ho modificato la storia, togliendo ogni errore. Adesso sì che mi auguro che sia a posto!

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Akemi_Kaires