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Autore: YeahBuddy_OneD    26/12/2012    2 recensioni
Non capivo il motivo di tutta quel euforia. Perché dei ragazzi dovrebbero essere felici di rimanere chiusi in un castello a studiare per tutto l’anno? Forse i professori appena entri da quel portone ti lanciano un incantesimo che ti fonde il cervello per farti studiare di più?
Niall-NuovoPersonaggio / Larry 
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Hufflepuff



Scesi dal treno guardandomi attorno.
La stazione era piena di ragazzi in divisa nera. Avevano tutti dagli undici ai 17/18 anni.
Si accalcavano frettolosamente vero la foresta, dove c’erano ad aspettarli delle slitte magiche che li avrebbero portati direttamente al castello. Non capivo il motivo di tutta quel euforia. Perché dei ragazzi dovrebbero essere felici di rimanere chiusi in un castello a studiare per tutto l’anno? Forse i professori appena entravi in quel portone ti lanciavano un incantesimo che ti fonde il cervello per farti studiare di più?

Sta il fatto che non mi è mai piaciuto studiare, e non mi sarebbe piaciuto nemmeno in quella scuola, di questo ne ero più che certa. Presi i bagagli che avevo accanto a me e cominciai a incamminarmi verso la foresta proibita. C’era solo una slitta ad aspettarmi ed io ci salii portandoci sopra il mio unico bagaglio. La carrozza partii di colpo appena mi sedetti. . Non mi spaventai piu di tanto, avevo, infatti, letto che erano trainate da Thestral, animali magici invisibili che potevano essere visti solo da persone che avevano passato degli orrori nella loro vita, e questo non era il mio caso.     La foresta era piena di centauri, potevo vederli sfrecciare attraverso gli alberi. In lontananza notai le cime di alcune torri. La mia visuale pian piano mi mostrò di più fino a che non mi ritrovai davanti al castello di Hogwarts. La foto della Gazzetta del Profeta che avevo ritagliato per farmi un’idea del luogo, non mostrava assolutamente tutto questo splendore.

Scesi dalla carrozza e notai che davanti all’entrata si trovava una donna anziana, con degli spessi occhiali che facevano sembrare i suoi occhi piccoli come chicchi di riso. Aveva in mano un foglio e mi guardava impassibile.  Mi avevano detto che ci sarebbe stato un professore ad aspettarmi all’entrata, ma non pensavo fosse cosi lugubre. Mi avvicinai con il bagaglio in mano. Quella continuava a fissarmi, mi squadrò dalla testa hai piedi. Poi guardo il rotolo di pergamena che stringeva nel palmo della mano.
-Lei, cara, è la signorina Ellis immagino.
-Si, sono io.
Lei sorrise e mi strinse la mano tra le sue.
-Io sono la professoressa Cooman, di divinazione. Spero che verrai alle mie lezioni, dal palmo della tua mano posso leggere che hai un grande portamento per questa materia.
Disse portando la mia mano vicino ai suoi occhi. Non credevo molto alla divinazione, e quella professoressa mi sembrava alquanto strana. Per non parlare del fatto che oramai osservava senza dire niente la mia mano da più di dieci minuti.
-Professoressa?
Dissi quasi titubante toccandogli la spalla. Improvvisamente questa si risveglio di colpo.
-Si si scusami cara
Sciolse la stretta dalla mia.
-Vieni da questa parte, dobbiamo poggiare i bagagli e dopo la cerimonia degli alunni del primo anno toccherà a te.
Incomincio a incamminarsi verso l’entrata, io presi il bagaglio e lo diedi a un vecchietto molto insolito e lugubre se devo dir la verità. Portava un gatto morto sulla spalla, e la cosa più strana non è che fosse morto, ma bensì che avesse gli occhi rossi! Strano molto strano.
Mi apri il baglio e me lo controllo piu volte, non c’era nulla di strano dentro. Poi me lo ridiede e con un sorrisetto gelido mi disse:
-Buona permanenza signorina Ellis.
Brrrrrrrrr. Che cosa inquietante.
La professoressa nel frattempo era seduta su una sedia e continuava a fissare il vuoto. Forse avevo ragione, qui ti fanno un incantesimo che ti fa perdere la testa. La risvegliai sventolandogli una mano davanti agli occhi. Si scuso come prima e si alzò.
-Bene! Ora cara dovrai aspettare un po qui, prima vanno inseriti nelle case i ragazzi del primo anno e poi toccherà a te…cara.
Perché doveva ripetere CARA in ogni singola frase, era dolce, ma fino ad un certo punto!
-Va bene prof.

Lei se ne andò, disse che doveva avvertire la preside che ero già arrivata. Nel frattempo io ebbi il tempo di guardarmi attorno. Ero in un enorme spiazzo. Alla mia sinistra c’erano delle enormi scale che portavano non so in quale parte del castello e davanti a me una porta, anche quella gigantesca, da dove veniva una fioca luce e un leggero parlottare di ragazzi. Ogni tanto si sentivano degli urli a dir poco rumorosi e un battito di mani frenetico, che poi si bloccavano per qualche minuto e riprendevano subito dopo. Doveva essere di sicuro la Sala Grande.
 Il vecchietto di prima era seduto proprio accanto a quella e continuava a parlare a quel gatto come se fosse davvero ancora vivo, sentivo ogni tanto le parole “Espellere” e “Potter”. Sapevo esattamente la storia di Harry, Ron e compagnia varia, era famosa anche nel mondo babbano.Il bambino sopravvissuto, e storie a seguito.
Mentre c’era una ventesima ondata di applausi la Cooman venne verso di me correndo, sbucando dal portone della Sala Grande.
-Vieni cara, tocca a te!
Mi prese la mano e mi porto vicino al portone. Avevo l’adrenalina a mille, non avevo paura, non mi dava fastidio essere osservata, ma in quel momento, avrei tanto voluto seppellirmi in una fossa.
-Cosa devo fare appena entro?
Chiesi di getto
-Devi solamente sorridere, sederti, fatti mettere in testa il capello e dopo che ti ha detto la casa andarti a sedere con i tuoi compagni... semplice no!
Annui lievemente, poi senti la voce di una donna in lontananza.
-Ora prima di cominciare il nostro invitante banchetto, dobbiamo smistare un ultima persona all’interno di una casa… .
Si levo un leggero mormorio di sottofondo.
-Si inserirà direttamente nel settimo anno, e spero solo che in questo ultimo, in qualunque Casa verra smistata, voi la tratterete, come una che è stata con voi già dal primo anno.
Si blocco e con lei anche il mio respiro
-Ginny Ellis.
Il portone di fronte a me si aprì di colpo, mostrandomi centinai di ragazzi seduti ai loro tavoli che mi guardavano. La tensione aumento sempre di piu, ma io cominciai a camminare senza lasciarmi prendere dal panico.
Sentivo gli occhi di tutti puntati su di me. E rieccheggiavano domande del tipo “Chi è?” “Cosa fa?” “In che Casa andrà secondo te?”
Io continuavo ad andare dritta, e davanti a me c’era un enorme sedia e accanto ad essa una donna con i capelli mori raccolti, con un enorme cappello scuro a contenerglieli. Dietro di lei invece un enorme tavolata con tutti i professori che mi guardavano quasi come se fossi un alieno. La teoria dell’incantesimo che ti frigge il cervello è ancora aperta!
Arrivai danti a loro e mi sedetti su quella specie di trono. Mi resi conto che mi poggiarono sopra un cappello nero con occhi e bocca. Ecco quindi il famoso cappello parlante.
Appena tocco la mia testa cominciò  a parlare.
-Ah.Molto bene, finalmente ho il piacere di guardare nel tuo cervello. Sai nel castello non si faceva altro che parlare di te negli ultimi giorni e non vedevo l’ora di smistarti in una Casa,Ginevra Anne Ellis. Però è piu difficile del previsto a quanto vedo.
“Cosa vuole dire difficile?!Dì un nome e collocami!” pensai
-Di un nome e collocami?! Pensi davvero che sia cosi semplice? Devo collocarti in una casa dove tu possa sentirti a proprio agio e dove TU possa guadagnare punti sia per te che per i tuoi compagni
“Fa come vuoi”
-Hmmmm, fammi vedere. Coraggiosa, leale, solare, un po cocciuta,altruista, un po sfacciata e assolutamente non vogliosa di imparare, se cosi si puo dire. Credo di aver raggiunto una decisione, spero solo che vada bene…
Silenzio di tomba.
-Si credo che ti troverai bene nei…TASSOROSSO!
Urlò e tutta la tavolata a alla mia sinistra comincio ad applaudire ed a urlare. Scesi dal palco e sulla mia giacca spunto lo stemma dei Tassorosso.

Da lontano vidi delle mani farmi segno di sedermi, mi avvicinai e mi sedetti accanto ad una ragazza con i capelli cenere a caschetto.
-Benvenuta alunna nuova!
Urlò.
-Grazie.
-Ed ora che la cena abbia inizio!
D’un tratto la tavola si imbandita di ogni genere di prelibatezze e bevande. Si la magia è qualcosa di favoloso!
-Comunque io sono  Katy.
La ragazza mi porse la mano ed io la strinsi calorosamente.
-E loro sono Eleanor e Louis.
Indico una ragazza ed un ragazzo che mangiavano davanti a noi. Sembravano due criceti con le guacie piene di semi.
I due sentendosi chiamati alzarono lo sguardo verso di noi. Lei aveva dei cappelli mori,gli erano occhi mielati e i capelli le incorniciavano il viso. Lui era ugualmente moro con una frangetta che gli faceva cadere i capelli sulla parte sinistra della fronte e aveva degli intesi occhi grigi.
-Piashere.
Disse e mi porse la mano ancora masticando il boccone. Io la strinsi e sorrisi.
-Lou sei proprio un animale! Mastica a bocca chiusa babbuino!
Lo rimprovero la moretta. Lui la guardo con sguardo innocente e ricomincio a mangiare
-Scusalo ha seri problemi mentali.
Sorrise.
-Io comunque sono Eleanor e tu sei Ginny giusto? Come…
-Si!Come Ginny Weasley!
Risposi tagliando corto. Me lo dicevano spesso e quindi avevo già la risposta pronta.
Lei annui. E poi guardo male Louis che stava facendo un gran casino.
Io presi un po di cibo e me lo misi nel piatto cominciando a mangiare
-Allora come ti sembra qui?
Mi chiese Katy.
-E’ assolutamente fantastico!Insomma è molto piu bello di quello che mi avevano detto e di quello che avevo visto in foto. Anche se scusate se ve lo dico ma, insomma quelli che mi hanno accolto non sembravano molto, come si puo dire in modo carino?...NORMALI. La professoressa che era all’entrata non faceva altro che ripetere cara, mentre l’inserviente parlava con un gatto,morto! Pensavo  essere in una manicomio!
I tre scoppiarono in una risata esagerata, sembrava avessi detto la barzelletta del secolo.
-Hahahaha , posso dirti che sei stata davvero sfigata riguardo all’ accoglienza. La Cooman e Gazza qui dentro sono i meno normali fidati…Insieme a Louis.
Rispose El mandando una frecciatina al moro che evidentemente non recepii, visto che stava ancora mangiando.
-Comunque con quel corpo farai impazzire molti, bellezza.
Io quasi mi strozzai all’affermazione di Katy. I ragazzi in quello momento erano l’ultimo dei miei pensieri e problemi.
-Soprattutto da quando HarruccioStyluccio è tornato single, non è vero Kat?
La bionda accanto a me la fulmino con lo sguardo.
Non capivo di chi stessero parlando finchè non notai che lo sguardo della bionda si era posato su un ragazzo nella tavolata dei Serpeverde. Era moro riccio con gli occhi verdi ed era circondato da ragazze che gliela sbattevano in faccia neanche fosse Gesù Cristo.
Odiavo quel genere di cose.
Le due notarono la mia faccia schifata ed annuirono.
-Si quello è Harry Styles. L’amore segeto di Kat e di altre decine se non centinaia di ragazze in tutta la scuola.
-Non mi piace piu, è troppo puttana.
Disse con acidità.
-Sembra di essere in un telefilm.
Dissi senza pensare.
-Hahahahaha si si hai ragione. Quello accanto a lui invece è Zayn Malik, stessa pasta di Harry.
Con il mento El indico un ragazzo moro sulla sinistra del Serpeverde. Era di carnagione olivastra e i capelli neri corvini spettinati, che ci provava spudoratamente con una biondina della sua stessa casa.
-Sta zitta El e non dire stronzate.
Disse Louis che nel frattempo non aveva ancora parlato
 -Harry è il ragazzo con la media dei voti piu alti nella sua casa mentre Zayn è il cercatore dei Serpeverde, gioca con loro sin dal secondo anno, penso che quel ragazzo sia nato insieme ad una Ninbus.Sono entrambi molto simpatici per essere dei Serpeverde Purosangue. Si gli piace divertirsi, anzi forse a volte anche troppo ma non toglie il fatto che non siano male.
-Quindi sono una specie di idoli delle teen-agers?
Sorrise.
-Si qualcosa del genere.
El lo guardo male.
-Sarà ma sono delle puttane.
Io li riguardai e non si poteva di certo dare torto alla mora. Erano entrambi bellissimi ma certamente non del mio genere.
-Comunque cambiando discorso. Posso farti una domanda?
Chiese il ragazzo titubante. Io annui
-Perché hai iniziato dal settimo anno? Cioè non so come spiegarlo meglio, come hai studiato fino ad ora?
La domanda che temevo di piu al mondo era arrivata. Non potevo, anzi non volevo dirglielo. Era troppo strano ed inquietante per me pensiamo quanto lo sarebbe stato per loro. No! Non dovevo dirglielo.
-E’ una storia troppo complicata e non mi va di raccontarla.
Tagliai corto.
-Oh ma tranquilla c’è tutto il tempo del mondo.
-Louis se non l’hai capito è un modo gentile per dirti che non vuole dirtelo.
Disse Katy facendogli l’occhiolino. Lui abbasso lo sguardo e fu chiamato da una altro della casa e comicio a parlarci. Io mi mimai un grazie alla bionda, che mi fece un sorriso.

La calma della sala fu interrotta da un urlo e da una risata di un ragazzo.
-HORAN SEI UN COGLIONE!
Urlo una rossa alzandosi dal tavolo dei Grifondoro togliendosi le macchie di Curry dalla giacca.
Davanti a lei c’era un biondino che se la rideva.
-Hahahahaha S-s-c-c-usa  hahahahahahah ma non ho resistito hahahahahahahah.
Si stava sbellicando dalle risate. Mi mise fece sorridere anche a me, aveva una risata a dir poco contagiosa.
La rossa sbatte il piede a terra e ando fuori dalla sala verso il bagno. Cosi mi lascio spazio per vedere meglio il viso di quel ragazzo. Mi levai leggermente per riuscire a vederlo meglio e alla fine ci riuscii. Era poggiato al tavolo e parlava con i suoi amici. Aveva i capelli biondi aveva il viso poggiato sulla mano che teneva sul tavolo. Non riusci a vederlo in volto. Cosi mi spostai leggermente ma stetti per cadere cosi rinunciai al mio intento.
Katy mi guardo con una aria maliziosa e cosi anche Eleanor e anche …..Louis?!
-La ragazza ha buon gusto a quanto vedo.
E Katy mi diede una gomitata ammicante.
Io scossi la testa. Ma che avevano capito?
-No no non avete capito nulla stavo solo…
-Guardando Niall Horan, con uno sguardo a dir poco esterefatto!
Mi blocco Eleanor.
-Appena arrivata e gia punta in alto la donzella. Dovrai prima passare sul cadavere delle compagne della sua casa se vorrai averlo.
-Ma che dici El? Sui cadaveri dei COMPAGNI  e sottolineo il maschile COMPAGNI di casa.
E Katy ammicco alla mora che sbuffo e cosi anche Louis.
-Niall non è gay ebete.
-Si che lo è se no perché non sarebbe uscito ancora con nessuno, addirittura Grey gliel’ha sbattuta in faccia e lui l’ha delicatamente mandata a quel paese se non è gay allora cos’è?
-E’ etero Katy
Disse Louis.
-Fattelo dire da uno che lo conosce sin da quando è nato. E’ etero e anche tu dovresti saperlo bene, visto che sta sempre con tuo fratello a cazzeggiare.
-Il fatto che sta sempre con Liam non aumenta i suoi punti a favore.
-Kat piantala, non è gay. Se fosse gay perché starebbe fissando Ginny da quando è iniziata la conversazione?
Mi irrigidì. Mi stava guardando. Mi voltai solamente per vedere se era vero e…CAZZO ERA VERO!
 Ora potevo vederlo bene.E si era bellissimo! Aveva gli occhi chiari, molto chiari, di una azzurro che mi ricordava il mare davanti la mia vecchia casa. Lo guardai per pochi istanti,e appena noto che lo stavo osservando  a mia volta si volto di colpo.
-Allora che vi avevo detto? Gay non è!
Aggiunse il moro fiero danti a noi stiracchiandosi emettendo uno sbadiglio che avrebbe fatto individuai a uno di quelli di mio padre che spesso superavano di molto di Herts del suono.
-Sicuramente Ginny gli chiederà di uscire, se no lui a lei, è un classico e poi si metteranno insieme. Ho gia un  piano malefico in mente.
-Ma mi state organizzando la vita sentimentale?
Sbraitai.
-Niam o come si chiama, non mi interessa sono felice cosi come sto!
Annuciai  felicemente con un orgoglio nel petto che batteva sempre piu furente.
-Sarà ma alla fine succederà qualcosa tra te e il Grifondoro, ne sono certa ed il mio sesto senso non sbaglia mai.
Annucio fiera El che si diede la mano da sola in segno di autoriconoscimento.

Dopo una lunga conversazione su come io mi sarei follemente innamorata o di Horan o di Malik o di Styles e con svariati fantasmi che ci giravano in torno chiedendomi  varie cose e cercando di metterci paura, i caposcuola ci fecero alzare e ci condussero nei nostri dormitori. Vidi molto poco del castello poiché la Nostra Sala Grande si trovava nei sotterranei , precisamente accanto alle cucine, dietro al quadro del Mago Ismeno. La parola d’ordine per entrare me la sussurro Louis all’orecchio,Festina Lente. A quanto pare nessuno delle altre case puo sapere la parola d’ordine degli altri dormitori. Sembrava peggio della Gringot tra poco.
La sala era enorme tutte le porte e le stanze erano circolari, proprio come la tana di un tasso Sui muri c’erano attaccate piante e ritratti. Appena arrivata diedi la buonanotte e Louis che doveva andare nel suo dormitorio sulla destra mentre io, Katy e El andammo su per le scale verso la nostra stanza. Capitai solo con El, Katy dovette andare nella sua camera. Appena entrata mi buttai sul letto a peso morto.
-Ginny, tu si che hai capito tutto della vita.
Sospirò la  mora buttandosi a sua volta sul suo letto.
-E’ la casa delgi scanza fatiche no? Devo cominciare ad abituarmici.
Sorrisi contro il cuscino, ma non senti risposta di El. Quindi alzai lo sguardo e vidi che gia si era addormentata. “Certo che qui il senso della parola pigrizia lo prendete proprio alla lettera!” Mi voltai vero il mio comodino, dove c’erano già poggiati sia i miei libri che pergamene. La mia valigia era stata portata su e poggiata al muro. D’un tratto senti un miagolio acanto al mio ventre e vidi il mio gattino,Ink.
Era un cucciola a malapena di un anno che avevo preso la mattina a Diagon Alley, i miei non mi avevano mai lasciato prendere un gatto e avevo pensato perché non prenderlo ora?
Lo accarezzai e quello mi fece le fusa. Poi mi alzai dal letto e mi spogliai mettendomi una magliettona che, di base mettevo per fare ginnastica, ma  non vedevo Hogwarts come una scuola in cui si faceva educazione fisica.
Mi misi nel mezzo dell’enorme letto circolare. E mi coprii fino al mento con la coperta.

Niall. Cosi si chiamava. Quei tre gia avevano preparato il matrimonio. Sorrisi tra me e me pensando alla scena e in me che non si dica, mi abbandonai alle braccia di Morfeo.
  
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