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Autore: HarukaGates    26/12/2012    0 recensioni
Quelle sue labbra, quel suo corpo li aveva sempre sognati, sempre desiderati ma ora che se li era ritrovati davanti sentiva il suo corpo ardere, sentiva come un fuoco possederla, aveva bisogno di lui.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Synyster Gates
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7

Eravamo rimasti solo io e lui, così per distrarmi mi ficcai una sigaretta un bocca, l'accesi e cominciai a muovermi nervosamente per la cucina fingendo che tutto ciò servisse per preparare la cena. Lo sentii avvicinarsi, voltò una sedia e vi si sedette a cavalcioni, prese una grande boccata di fumo dalla sigaretta per poi tirare la testa in dietro, mostrando il suo collo meravigliosamente liscio, perfetto -Hai bisogno di aiuto? Ti vedo un po' in crisi sai- Disse con un tono tra il divertito e preoccupato

-Ehm, nono non preoccuparti è tutto apposto!- Risposi con un sorriso nervosissimo stampato in faccia, mi voltai e pochi secondi dopo me lo ritrovai vicino, che pesava la pasta. Si fermò per qualche istante e mi guardò in silenzio, curioso. Quegli occhi erano più belli ogni volta che li vedevo.

-Sei nervosa di essere sola con me?- notai che oltre la curiosità in lui c'era un po' di nervosismo e di preoccupazione, quasi come se si sentisse fuori luogo. Lo guardai fisso negli occhi, inizialmente non riuscii a dire niente, ero rapita da un tale spettacolo, dal suo volto, dal suo pizzetto ben curato, lo guardavo con sguardo sognante e subito mi sentii meglio. Mi accorsi che aveva avvicinato il suo volto al mio solo nel momento in cui aprii bocca per dargli una risposta.

-Ma...ma cosa dici Syn, dai, imbarazzata di essere solo con te...hm perchè mai?- risposi la voce che pian piano si affievoliva e in modo palesemente falso. I nostri nasi si sfioravano, mi sentivo impazzire. Cominciò ad accarezzarmi con la mano sinistra il fianco e con la destra a giocare ed accarezzare i miei boccoli prugna, ero bloccata nonostante avrei voluto stringerlo.

-Se ti tengo così, se ti coccolo così, sei più tranquilla?- Chiese a voce bassissima, come se ci fosse qualcuno in casa che non avrebbe dovuto sentire, nel dirlo inclinò lievemente la testa verso destra e le sue labbra sfiorarono le mie nel parlare.

-Syn....- Le labbra si sfiorarono di nuovo...quando tutto fu dannatamente interrotto da Zacky.

-Hey scusate il porta...fogli....- Rimase bloccato, noi anche, arrivarono anche gli altri che ci guardarono perplessi.

-Ohhhhh! Di già?!- Disse Matt in tono scherzoso.

-Che io sappia non abbiamo fatto niente, nemmeno un bacio- Syn diventò inspiegabilmente freddo -Ora puoi prendere il portafogli, ciao- lanciò il portafogli all'amico e si sedette sul divano, gli altri ragazzi uscirò di casa velocemente e silenziosamente, e io non sapevo che cosa fare in quella situazione, non sapevo cosa dire, e neanche perchè fosse diventato così distante all'improvviso. Decisi di mettermi seduta vicino a lui, rimasi a guardarlo un po', dagli occhi, fino a scendere alle ginocchia, soffermandomi su ogni dettaglio.

-Senti...ti va di vedere un film...- chiesi con voce tremolante, inspiegabilmente mi salirono le lacrime e scesero silenziosamente, senza farsi notare.

-Hm...perchè n...che ti prende?- Syn sembrò realmente preoccupato e si avvicinò nuovamente, ero bloccata, ancora, non sapevo cosa fare, ancora.

-Se è per prima scusami, mi irrito facilmente...non credevo tu fossi così....fragile...- nelle sue parole c'era un misto tra umiltà e stupore, si avvicinò ancora di più a me e mi abbracciò.

-Sara, abbracciami per piacere...- lo abbracciai e sentii tutta la muscolatura della schiena contratta nel suo abbraccio, sfiorai ogni parte della sua schiena senza render conto all'acqua che bolliva e straripava dalla pentola. Sentivo ogni sua minima cosa, e tenevo la testa appoggia sulla sua spalla e al suo collo. Prima ancora di rendermene conto ci stavamo guardando, così da vicino che potevo notare ogni singolo dettaglio sei suo ogni, sentivo perfettamente il suo respiro, affannato, come se stesse cercando qualcosa. Infilò una mano sul fianco, questa volta a contatto con la pelle e mi strinse delicatamente i capelli. Sentii i brividi e l'eccitazione attraversarmi l'intero corpo, stavo faticando molto a resistere, dal togliergli la maglietta, accarezzargli quei sui tatuaggi...

  
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