Perchè quando una persona vive nei nostri ricordi non ci abbandona mai
Luna si rigirò fra le coperte e si stropicciò energicamente gli occhi per cercare di svegliarsi dal dormiveglia nel quale ormai era da almeno mezz'ora.
Sbatté ancora un paio di volte le palpebre e poi decise di alzarsi, scostando dal suo corpo il pesante piumone di colore azzurro con qualche striscia di verde e giallo.
Si alzò poggiando i piedi nudi sul freddo pavimento della sua camera, e con il suo solito passo leggerò percorse alcuni metri all'interno della stanza e si fermò di fronte ad un calendario appeso alla parete, vicino ad una mensola.
Lo guardò incantata posando l'indice sul numero 25 e un bel sorriso sereno spuntò sul suo viso. Ad un certo punto, sentì un rumore proveniente dal piano di sotto, così con la sua solita calma, scese le scale e si diresse in cucina, passando per il salotto e il corridoio che erano addobbati con decorazioni di vario tipo nelle quali predominavano il rosso ed il verde.
Aprì la porta, sopra la quale vi era appeso un bel rametto di vischio e trovò il padre Xenophilus intento ad osservare il soffitto con sguardo perso, mentre sul pavimento della stanza vi erano pentole, scodelle e bicchieri sparsi d'appertutto.
Luna si avvicinò a lui pestando tutto ciò che si trovava sparso per terra e si mise anche lei ad osservare il tetto, poi col suo solito tono sognante, disse:
« Hai la testa piena di Nargilli, papà. »
« Lo so figliola, tutta colpa del rametto di vischio, ne era pieno. » rispose l'uomo. La ragazza sorrise.
« Ora andiamo nel salotto, dobbiamo ancora fare la danza intorno all'albero di Natale. La mamma l'ha sempre adorata. » esclamò Luna, saltellando allegramente verso la stanza e pestando tutte le varie cianfrusaglie che erano ancora sparse in giro per la cucina.
Xenophilus sorrise e seguì la figlia lasciando tutto in disordine. Appena entrò in soggiorno, la ragazza si mise ad osservare il maestoso albero che vi era al centro della sala, che era stato decorato con fiocchi verdi, rossi e blu, ma anche con rapanelli, gingilli colorati e strani amuleti.
Si diresse verso il camino, nel quale scoppiettava un piacevole fuocherello e prese una foto che si trovava sopra la mensola. Osservò la figura di quell'esile donna bionda, con la pelle bianchissima e gli occhi di un verde intenso, che la salutava con la mano da dietro quella cornice e sorrise radiosa.
« Tu sei molto simile a tua madre Luna, avete lo stesso sorriso e la stessa forza d'animo. Lei sarebbe fiera di te. » disse il padre, andandole incontro ed osservando quella foto.
La ragazza fece un sorriso e si precipitò fra le sue braccia, l'uomo strinse la figlia e poi le prese la foto dalle mani e la mise sul tavolino del soggiorno.
Luna sciolse l'abbraccio, fece partire la musica e prese l'uomo per mano conducendolo vicino all'albero. I due si misero a ballare, saltellando e alzando le braccia sopra la testa, muovendosi in cerchio. Dopo qualche minuto Luna fece fermare la musica e prese fra le mani di nuovo la foto di sua madre.
« Buon Natale mamma, spero che tu ci stia osservando da lassù. » disse alzando gli occhi al cielo.
« Certo che ci sta guardando, lei veglierà sempre su di noi. » rispose Xenophilus prendendo la foto di sua moglie ed accarezzandone la cornice.
Luna sorrise, suo padre aveva ragione, lei non li avrebbe mai abbandonati sarebbe vissuta per sempre nei loro ricordi e nelle piccole cose che gli aveva insegnato, proprio come l'usuale danza che erano soliti fare il giorno di Natale.
* Angolo Autrice*
Ciao a tutti e Buon Natale anche se in ritardo di un giorno XD
Spero che questa flash fict vi sia piaciuta.
Un grande abbraccio.
Alla prossima.