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Autore: Tohmanska    26/12/2012    2 recensioni
Che occhi ragazzo, ti prego non smettere di fissarmi.
Che bei capelli tu, ti prego posso accarezzarli?
Non chiedermi di non amare, non posso, ci sei tu.
E poi quella pelle, bianca, bianca come la neve, e quella labbra, rosse, rosse come il sangue, posso baciarti? Eh julie, posso?
Però promettimi di non battere ciglio.
Ma i sogni più belli, si vivono ad occhi chiusi.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Scolastico
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CAPITOLO PRIMO - SI RICOMINCIA



Camminavo per strada, cercando di capire per quale motivo hanno inventato la scuola.

Dovevo riniziare, dopo un'estate durata meno di un flashback, si tornava dentro le classi, dove anche i banchi mi andavano stretti.
Che confusione quella mattina, entrai pensierosa e titubante, era cambiato tutto! Quella vecchia scuola, che ricordavo come un carcere grigio e bianco, era diventato di diversi colori per classe, e, wow, avevano cambiato i banchi, ora non c'erano gomme lì sotto che rischiavi di, trovarti appiccicate, nei pantaloni o in mezzo ai libri.

C'era gente che urlava un po' ovunque, amiche che si saltavano addosso isteriche e felici, amici che si abbracciavano dopo essersi rivisti, professori con sguardi assassini e bidelle che imploravano pietà, per non farci sporcare.

Nell'immensa confusione, non trovavo la mia classe.

"Eii, guarda, il 3E sta lì" affermò un ragazzo, indicando la fine del corridoio, e guardandomi col sorrisetto ironico.
"G-grazie" balbettai. Sorridendo timidamente.

Oh si, ero dannatamente timida, diamine quante occasioni perse! Appena dovevo aprire bocca con qualcuno, iniziavo a farmi mille problemi, e se faccio brutta figura? E se non gli interessa? Ero poco sicura di me, incapace e impacciata.

Finalmente, suonata la campanella, entro in classe, i miei amici erano tutti lì, qualcuno si era fatto anche più bello, quanto mi siete mancati ragazzi..
"Ciao a tutti!" feci urlante, e abbracciandoli uno ad uno, un mio amico poi, mi presentò ad altri tre ragazzi nuovi, dello scorso anno.

Aspettate, ma, dov'è Barry?!

Barry, è il mio migliore amico, lui ha diciotto anni, è stato bocciato e ora è in classe mia, abbiamo fatto tutto insieme, fin da quando eravamo piccoli, abitavamo nello stesso quartiere quì a Milano. Prima che arrivasse il professore uscii dalla classe e vidi quel ciuffo biondo, in mezzo a tutta la gentaglia.

"BARRYY!!" urlai, si girò, e corse verso di me, mi abbracciò e mi prese per i fianchi, sfoderò il suo solito sorriso, e le mille ragazze che civettavano intorno a lui, svennero.
"Ciao, Ju" disse con voce soffice.
"Mi sei mancato" gli dissi. Barry era partito per l'Inghilterra quest'estate, non ci siamo visti per i tre mesi, perchè appena tornato lui, sono partita per i miei nonni, giù, in calabria.
"Anche tu Ju, ho tante cose da raccontarti"

A quel punto, suonò la campanella, segno che le lezioni erano appena iniziate.
Anche se in quella classe ci conoscevamo già tutti, passammo la mattinata a cazzeggiare, fino alla ricreazione, e oltre.
Durante 'l'ora d'aria' andai a farmi un giro, per vedere la gente nuova e salutare qualche vecchio amico, salii su al quarto piano, con la testa bassa, camminavo, arrivata, vicino la sezione del 5E, alzai lo sguardo, e per un attimo mi sentii trapassare da quegli occhi, erano verdi, come l'erba e profondi.

Vi è mai capitato di incontrare due occhi, che per un attimo guardano solo voi?
  
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