Che
cazzo ci trovo in lei?
...è
presuntuosa!
...è
saccente!
...è
seccante!
...è
dittatoriale...E..E...E per Natale voglio un
vocabolario, ho finito gli aggettivi fanculo anche
alla grammatica!!
Il
bicchiere si abbattè sul tavolo traboccando sulle dita
che lo stringevano innescando una serie sguagliata di
risa che terminò con un grido -Hichiraku un altro
giro!!!-
Si...Si...Ma vedete di non distruggermi il bancone.
Appoggiandosi
l'uno alla schiena dell'altro in modo di reggersi a vicenda sugli sgabelli,tentarono di recuperare un po' di serietà.
Però
un Nara in quello stato non l'avevano mai visto.
Ed
era troppo buffo...
-Cazzo ridete stronzi !?-
Piccato/Sbronzo/Incazzato si era voltato inviperito verso i
due amici traditori,schizzando sakè anche dalle
narici.
Si alzò. Aggrappandosi al piano di legno del bancone.
Farsi
consolare da quei due era stata una pessima idea.
Ma
tentare di alzarsi era stato anche peggio.
Cercando
di non capitombolare all'indietro tornò a sedersi, lasciandosi scivolare contro
il ripiano di noce scheggiato,coprendosi il capo con
la testa.
-Ti
sei innamorato eh?- chiese il biondino del trio poggiandogli una manata in
mezzo alle scapole, avvicinando il capo all'orecchio dell'amico.
-...-
-E' evidente vecchio mio.- continuò scrollandolo
amichevole,mentre l'altro annuiva bonario.
-...-
-Si
vede lontano un miglio figliolo...- sembrava un prete,era
agghiacciante-...Adesso prenditi un caffè,rimettiti in sesto e vai a chiederle
scusa.-
-Inoishi smettila.. Mi stai facendo
venire i brividi.-
-Vero?-
-Sembravi
la copia sbronza del Sandaime.- concordò Chouza crollando in avanti il faccione arrossato
dall'alcool.
-Ah!
Ah!-
------------------
"
-Non
mi faccio dare ordini da un mezzo chunin che non ha
mai visto una battaglia.-
Quando
voleva Shikaku sapeva essere davvero crudele.
Rimasto
sfregiato durante una sanguinosa battaglia aveva reagito velenoso come una
vipera ad una battutina innocente di Yoshino.
-..Io...Io...Io!!-
Inoishi e Chouza si erano
portati le mani nei capelli.
Yoshino non aveva un carattere per nulla facile e
una simile cattiveria non l'avrebbe mai fatta passare in cavalleria.
-STRONZOOOOO!!!-
Lo
aveva gridato con tutte le sue forze, facendo sbiancare i tre jonin e
facendo cadere il pacchetto che aveva tenuto nascosto dietro la schiena per
tutto il tempo.
Pacchetto che una volta aperto aveva rivelato una
confezione medicamentosa preparata dalla somma Tsunade.
-Che
bastardo che sei...- aveva commentato Chouza alzando
il barattolo e rigirandolo fra le mani.
-Infondo
che ti aveva detto?-"
Sassolino!
Sassolino!
Sassolino!
MASSO!!
-CHE
CAZZAROLA!!?-
La
porta a vetri della terrazza si aprì con un tale stridio nella guida arrugginita
che per un attimo Shikaku, seduto su un ramo,
aveva temuto di vedersela arrivare addosso.
-Shikaku?-
Yoshino lo fissava stranita, stropicciandosi con una mano
gli occhi arrossati ed esausti.
Si
appoggiò alla balaustra guardandolo storto.
I
lunghi capelli neri le incorniciavano il viso piccolo e sgualcito dal sonno
interrotto malamente.
-Che
c'è ?-
-Ehilà!!-
Troppo
stordita per essere arrabbiata, lo fissava con il mento appoggiato sul ferro
della ringhiera.
Travolto
da quella visione semplicemente adorabile, Shikaku
aveva percepito un ondata di calore insopportabile
raggiungere a velocità quasi istantanea le guance costringendolo a boccheggiare
la sua spiegazione.
-Yoshino... Senti...Ec..Ecco io..-
Vedere
un Nara senza parole era come vedere un gatto abbagliare...
Sconvolgente...
Improvvisamente
attenta Yoshino alzò il capo inarcando un
sopracciglio.
-Si?-
-Mi
dispiace.-
A
quelle parole Yoshino sgranò gli occhi, mentre Shikaku, improvvisamente sobrio sorrideva un peletto isterico,devastato da un tremendo
tic all'angolo della bocca.
-Sali.-
-Eh?-
-Sali
Shika, sta piovendo non te ne sei accorto?-
---------------
Seduto
sul letto di Yoshino,Shikaku
si era ricordato di essere un ventenne in piena crisi ormonale.
Tentando
di dominare i cattivi pensieri, aveva preso a studiare l'arredamento della
stanza.
Mobili color panna, in arte povera, abbellitti da vari disegni di natura floreale.
C'erano
diverse foto alle pareti.
Era
una bella camera... E c'era una buon odore nell'aria.
Fiori autunnali.
-Un
regalo di Inoishi.-
Yoshino era rientrata con un
asciugamani sottobraccio,indicando allo stesso tempo con un cenno del
capo un vasetto di carnose cosmee posto accanto alla
finestra.
Un
regalo di Inoishi.
Un
regalo di Inoishi.
Un
regalo di Inoishi.
-Da
quando in qua Inoishi Yamanaka
ti fa un regalo!?-
"quel
bastardo ha pure la ragazza!"
Alla
fine di quella strana eco,Shikaku
era schizzato in piedi,urlando senza gridare la sua domanda.
-Da
quando è il mio compleanno.-
-Il tuo compleanno?-
"MERDAAA!!"
Shika si sentì spingere a sedere verso il letto,
sciogliere i capelli e poggiare sul capo l'asciugamani.Yoshino
non sembrava essersela presa della sua "piccola dimenticanza".
-Che
stai facendo donna?- le chiese
Non
solo si era dimenticato del suo compleanno, le aveva pure scodellato quell'assurda cattiveria.[Non
mi faccio dare ordini da un mezzo chunin che non ha
mai visto una battaglia.]
-Ti
asciugo signor jonin signore.-
Che
bestia che era!!
...e
presuntuoso!
...e
saccente!
...e
seccante!
...e
dittatoriale!
Era lui non
lei.
-Tanto
dopo devo uscire .-
-Devi?-
Shikaku le lanciò un occhiata sorpresa,
rallentato dal massaggio dell'asciugmani sul capo non
aveva capito che cosa voleve dire la ragazza.
-Non
potresti dormire qua?-
Sgranò
gli occhi.
-Domani
torni al fronte no?-
Gli
occhi della ragazza si erano fissati alle cicatrici coperte da quelle bende
troppo sottili-Potresti...Potresti non torn...-
-Va
bene.-
----------
Shikaku dormiva.
Almeno
così Yoshino credeva.
Supino,il braccio di traverso sul viso.
Senza
che se ne rendesse conto la ragazza si alzò,
controllando, le ferite, abbassando un po' la zip del giubbeto
da jonin.
-Ah...
Lo sapevo che volevi abusare di me.-
-Nara non farti venire strane idee in test...-si
interruppe per farsi improvvisamente più maliziosa-... Se lo sapevi perchè hai
accettato di rimanere?-
-Adoro
il rischio.-
Le
avvolse le spalle con il braccio, cercandole la bocca nel buio tirandola su di lui.
-Uhmmm...- lo sentì brontolare la ragazza ,impedito dal gilè si era fatto male da solo.
-Toglilo...E'
anche sporco di sakè!-
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Una
volta tolta la giacca,Yoshino
prese ad accarezzargli il petto, stando attenta ad evitare le ferite che lo
percorrevano.
Si
sciolse da quel bacio incominciando una lenta esplorazione del suo corpo dopo
avergli slacciato la maglia.
Sentì
il respiro del ragazzo triplicare il suo ritmo, mentre le sue dita seguivano le
linee degli addominali
e le sue labbra scivolavano lente dalla gola al petto.
-Yoshino...-lo sentì mormorare.
-uhm?-
-Ti
avverto,se continui così non rispondo delle mie
azioni...-
La
ragazza ignorò le sue parole, baciandolo sopra un cerotto.
-Poi
non dire che non ti avevo avvertita.-
Si
sentì afferrare per un braccio e spingere contro il materasso.
Un
bacio sulla punta del naso.
Uno
leggero sulle labbra, tanto per assicurarsi di non ricevere in
risposta un pugno .
-Mh...-
Le
stava facendo solletico.
Era
sceso a baciarle il collo e le spalle litigando con la stacciatura della canotta, seguendo la curva delle clavicole.
-Shika...-
Quando
gli piaceva quel soprannome...
Ovviamente
avrebbe ucciso chiunque altro avesse osato chiamarlo a quel modo
-Yoshino.-
-Si?-
Alzò
il viso cercando i suoi occhi-Vuoi che?-
-Si.-
TRE ANNI DOPO:
Konoha non era parsa loro tanto bella.
Dopo
tre anni passata a sognarla segregati in una trincea, passaggiare per le sue vie gli era sembrato una specie di paradiso
terreste.
Seduti
al bancone del solito Hichiraku i tre ragazzi stavano
gustando
il sakè della foglia che era così mancato loro.
Quando:
Tre bambini...
Nove anni in tre...
Le loro urla terrorizzate...
[SHIKA HO PAURA!!!]
Una
bella biondina dagli occhi blu.
[INO CORRIIII !!!!]
Un
fagottino arrufato mai attivo come in quel momento.
[INO! SHIKAMARU!! NON LASCIATEMI INDIETRO PER
FAVORE!!QUESTO MI SI
MANGIA!!!]
Un
ragazzino dalle belle guanciotte paffute e le mani
impegnate a reggere un sacchetto di patatine.
Alle
loro spalle una "vacca" travestita da cane.
Un
pitt bull inferocito scappato dal recinto degli Inozuka.
Shikamaru apriva la fila.
Ino
era in mezzo aggrappata alla sua mano.
Chouji chiudeva la fila scostato di un paio di passi.
-CORRETE!!!!!! CORRETE!!!! CHE SE CI METTE UNA ZAMPA ADDOSSO SIAMO
FINITI!!!-
Correvano
come disperati finchè:
-MENDEKOUZE !!!-
Chouji era scivolato, piombando sulla schiena di Ino e
creando un effetto domino che aveva finito con il travolgere anche Shikamaru.
-Oddio
siamo finiti!!-
-Shika!!!Cho!!!-
-Ragazzi
SCUSATEMI!!!-
Si
erano abbracciati. I due maschietti a proteggere la femminuccia, avevano chiuso
gli occhi,ma poi, l'orgoglio aveva preso il
sopravvento.
-Ragazzi!!-
Shikamaru era saltato in piedi,con
la piccola Ino ancora stretta al petto con Chouji per
cintura.
-COMBATTIAMO!-
---------------
-Cho che guardi?-
Chouza si era bloccato, le guance piene di bocconcini al
polpo e gli occhi, di solito piccoli e pungenti sgranati fino all'invero
simile.
-Guardate ragazzi!-
Inoishi e Shikaku volsero il capo
all'unisono, lasciando cadere i bicchierini di sakè con un unico tonfo.
-Per...il...padre...degli...dei.-
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SCHEMA D'ATTACCO
INO SHIKA CHO!!
-D'accordo...PROGLIETTILE UMANO TRAVOLGENTE!!!!-
Una
valanga di carne si abbattè sulla bestia schiumante
dirottando la sua attenzione da Ino.
Erano
bambini di tre anni eppure erano già in grado di difendersi da soli.
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Chouza fu sul punto di soffocare a causa di un improvviso
singhiozzo che
gli fece andare di traverso il boccone appena mandato giù.
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-Bello
sei mio...-
Le
dita perfettamente intrecciate all'altezza del viso.
-TECNICA
DEL CONTROLLO DELL'OMBRA!-
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Con
un colpo di tosse Shikaku schizzò sakè dalle narici.
Possibile
che in tre anni di fitta corrispondenza Yoshino non
si fosse mai degnata di dirgli che...
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-Shika... Vedi di non farmi dare" na
capocciata "per terra come l'ultima volta!-
Le
dita a formare un triangolo davanti al viso.
-Tranquilla.-
-....ARTE
MAGICA! TECNICA DEL CAPOVOLGIMENTO SPIRITUALE!!-
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-OH
CAZZO!!-
Il
più carino dei tre, ma anche il più volgare...
Sopratutto quando era sconvolto.
Shikaku gli lanciò un occhiata sollevata,
almeno non era il solo ad ignorare un erede.
-Inoishi.-
-Eh?-
-Hai
avuto una figlia.-
-Così
pare.- Si bloccò grattandosi la nuca- ...Che seccatura una femmina.-
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VITTORIA!!!!
I
tre bambini erano saltati su stringendosi gli uni agli altri.
Come
sempre la piccola Ino era in mezzo, probabilmente la mascotte
del gruppo.
-Vittoria!-
-Più
che altri ci siamo salvati!-
-oh
no... Mi si sono rovesciate le patatine.-
-------------
Nuvole
bianche e carnose scivolavano leggere lungo l'aree limpido.
Era
lo stesso cielo...
Eppure...C'era
qualcosa di diverso.
Qualcosa
di diverso da quel piccolo fazzoletto di azzurro che riusciva a intravedere
nelle fosse di trincea.
-Guardali
mano nelle mani, che carini...-
Inoishi e Shikaku seguivano
Ino e Shikamaru.
Dopo
aver lasciato Chouji davanti casa avevano ripreso a
camminare, seguiti da Inoishi e Shikaku.
Chouza aveva seguito il figlio dentro casa.
Tre
secondi e le grida di gioia della futura signora Akimichi
avevano quasi fatto venir giù il tetto.
-Ino mi lasci la mano?-
-No,la mamma ha detto che devo sempre tenerti la mano quando
esco!-
Sospirò
amaro.
Yamanaka sorrise divertito lanciando un
occhiata al piccolo Nara.
Non
sembrava affatto un bambino di tre anni.
Il
modo di parlare.
Era diverso da quella di Ino e Chouji,dolce e infantile.
-Si
vede lontano un miglio che è frutto dei tuoi lombi!- ridacchiò Inoishi.
-E
ancora non ha sviluppato la leggendaria bastardaggine
dei Nara. Aspetta che arriva sui dodici, tredici anni
e poi te lo dice lui
se è figlio mio.-
--------
Yoshino era china su un lavoro a maglia.
Entrando
in punta di piedi e fermandosi sulla soglia della porta accanto a Shikamaru, Shikaku poteva
chiaramente vedere che si trattava di un copri gilè.
-Ehi..-
-Ih...-
Alzò
una mano salutandola con un segno.
-Sei
tornato.-
-Che
acuta osservatrice.-
Shikamaru...
Nara
gli lanciò un occhiata di malcelato orgoglio,mentre Yoshino si alzava poggiando il suo lavoro sulla
seggiola-Hai fame?-
-Un
po'.-
Si
sedette, prendendo Shikamaru sulle ginocchia. Dalla
cucina, attraverso il vetro della credenza, Yoshino
lo vide abbandonare il capo contro il muro sospirando mentre
il bambino gli si rannicchiava contro il petto succhiandosi il pollice.
-Papà...-
-Uhn?-
-Adesso
che sei tornato la mamma smetterà di strillare per un nonnula?-
La
donna in cucina rise scrollando il capo.
-No.. Credo che le urla siano appena iniziate.-
Per
chi ama gli Ino/Shika/Cho!