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Autore: Ino chan    12/07/2007    8 recensioni
Seduti al bancone del solito Hichiraku i tre ragazzi stavano gustando il sakè della foglia che era così mancato loro. Quando: Tre bambini... Nove anni in tre... Le loro urla terrorizzate...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Che cazzo ci trovo in lei

 

 

Che cazzo ci trovo in lei?

 

...è presuntuosa!

...è saccente!

...è seccante!

...è dittatoriale...E..E...E per Natale voglio un vocabolario, ho finito gli aggettivi fanculo anche alla grammatica!!

 

Il bicchiere si abbattè sul tavolo traboccando sulle dita che lo stringevano innescando una serie sguagliata di risa che terminò con un grido -Hichiraku un altro giro!!!-

 

Si...Si...Ma vedete di non distruggermi il bancone.

 

Appoggiandosi l'uno alla schiena dell'altro in modo di reggersi a vicenda sugli sgabelli,tentarono di recuperare un po' di serietà.

Però un Nara in quello stato non l'avevano mai visto.

Ed era troppo buffo...

 

-Cazzo ridete stronzi !?-

 

Piccato/Sbronzo/Incazzato si era voltato inviperito verso i due amici traditori,schizzando sakè anche dalle narici.


Si alzò. Aggrappandosi al piano di legno del bancone.

Farsi consolare da quei due era stata una pessima idea.

 

Ma tentare di alzarsi era stato anche peggio.

 

Cercando di non capitombolare all'indietro tornò a sedersi, lasciandosi scivolare contro il ripiano di noce scheggiato,coprendosi il capo con la testa.

 

-Ti sei innamorato eh?- chiese il biondino del trio poggiandogli una manata in mezzo alle scapole, avvicinando il capo all'orecchio dell'amico.

 

-...-

 

-E' evidente vecchio mio.- continuò scrollandolo amichevole,mentre l'altro annuiva bonario.

 

-...-

 

-Si vede lontano un miglio figliolo...- sembrava un prete,era agghiacciante-...Adesso prenditi un caffè,rimettiti in sesto e vai a chiederle scusa.-

 

-Inoishi smettila.. Mi stai facendo venire i brividi.-

-Vero?-

-Sembravi la copia sbronza del Sandaime.- concordò Chouza crollando in avanti il faccione arrossato dall'alcool.

-Ah! Ah!-

 

------------------

 

 

"

-Non mi faccio dare ordini da un mezzo chunin che non ha mai visto una battaglia.-

 

Quando voleva Shikaku sapeva essere davvero crudele.

Rimasto sfregiato durante una sanguinosa battaglia aveva reagito velenoso come una vipera ad una battutina innocente di Yoshino.

 

-..Io...Io...Io!!-

 

Inoishi e Chouza si erano portati le mani nei capelli.

Yoshino non aveva un carattere per nulla facile e una simile cattiveria non l'avrebbe mai fatta passare in cavalleria.

 

-STRONZOOOOO!!!-

 

Lo aveva gridato con tutte le sue forze, facendo sbiancare i tre  jonin e facendo cadere il pacchetto che aveva tenuto nascosto dietro la schiena per tutto il tempo.

 

Pacchetto che una volta aperto aveva rivelato una confezione medicamentosa preparata dalla somma Tsunade.

 

-Che bastardo che sei...- aveva commentato Chouza alzando il barattolo e rigirandolo fra le mani.

 

-Infondo che ti aveva detto?-"

 

 

Sassolino!

Sassolino!

Sassolino!

 

MASSO!!

 

-CHE CAZZAROLA!!?-

 

La porta a vetri della terrazza si aprì con un tale stridio nella guida arrugginita che per un attimo Shikaku, seduto su un ramo,

aveva temuto di vedersela arrivare addosso.

 

-Shikaku?-

 

Yoshino lo fissava stranita, stropicciandosi con una mano gli occhi arrossati ed esausti.

Si appoggiò alla balaustra guardandolo storto.

I lunghi capelli neri le incorniciavano il viso piccolo e sgualcito dal sonno interrotto malamente.

 

-Che c'è ?-

 

 

-Ehilà!!-

 

Troppo stordita per essere arrabbiata, lo fissava con il mento appoggiato sul ferro della ringhiera.

Travolto da quella visione semplicemente adorabile, Shikaku aveva percepito un ondata di calore insopportabile raggiungere a velocità quasi istantanea le guance costringendolo a boccheggiare la sua spiegazione.

 

-Yoshino... Senti...Ec..Ecco io..-

 

Vedere un Nara senza parole era come vedere un gatto abbagliare...

Sconvolgente...

Improvvisamente attenta Yoshino alzò il capo inarcando un sopracciglio.

 

-Si?-

 

-Mi dispiace.-

 

A quelle parole Yoshino sgranò gli occhi, mentre Shikaku, improvvisamente sobrio sorrideva un peletto isterico,devastato da un tremendo tic all'angolo della bocca.

 

-Sali.-

-Eh?-

-Sali Shika, sta piovendo non te ne sei accorto?-

 

---------------

 

Seduto sul letto di Yoshino,Shikaku si era ricordato di essere un ventenne in piena crisi ormonale.

 

Tentando di dominare i cattivi pensieri, aveva preso a studiare l'arredamento della stanza.
Mobili color panna, in arte povera, abbellitti da vari disegni di natura floreale.

 

C'erano diverse foto alle pareti.

 

Era una bella camera... E c'era una buon odore nell'aria. Fiori autunnali.

 

-Un regalo di Inoishi.-


Yoshino era rientrata con un asciugamani sottobraccio,indicando allo stesso tempo con un cenno del capo un vasetto di carnose cosmee posto accanto alla finestra.

 

Un regalo di Inoishi.

Un regalo di Inoishi.

Un regalo di Inoishi.

 

-Da quando in qua Inoishi Yamanaka ti fa un regalo!?-

"quel bastardo ha pure la ragazza!"

 

Alla fine di quella strana eco,Shikaku era schizzato in piedi,urlando senza gridare la sua domanda.

 

-Da quando è il mio compleanno.-


-Il tuo compleanno?-

 

"MERDAAA!!"

 

Shika si sentì spingere a sedere verso il letto, sciogliere i capelli e poggiare sul capo l'asciugamani.Yoshino non sembrava essersela presa della sua "piccola dimenticanza".

 

-Che stai facendo donna?- le chiese

 

Non solo si era dimenticato del suo compleanno, le aveva pure scodellato quell'assurda cattiveria.[Non mi faccio dare ordini da un mezzo chunin che non ha mai visto una battaglia.]

 

-Ti asciugo signor jonin signore.-

 

Che bestia che era!!

 

...e presuntuoso!

...e saccente!

...e seccante!

...e dittatoriale! Era lui non lei.

 

-Tanto dopo devo uscire .-

-Devi?-

 

Shikaku le lanciò un occhiata sorpresa, rallentato dal massaggio dell'asciugmani sul capo non aveva capito che cosa voleve dire la ragazza.

 

-Non potresti dormire qua?-

 

Sgranò gli occhi.

 

-Domani torni al fronte no?-

Gli occhi della ragazza si erano fissati alle cicatrici coperte da quelle bende troppo sottili-Potresti...Potresti non torn...-

 

-Va bene.-

 

----------

 

Shikaku dormiva.

Almeno così Yoshino credeva.

Supino,il braccio di traverso sul viso.

 

Senza che se ne rendesse conto la ragazza si alzò, controllando, le ferite, abbassando un po' la zip del giubbeto da jonin.

 

-Ah... Lo sapevo che volevi abusare di me.-

-Nara non farti venire strane idee in test...-si interruppe per farsi improvvisamente più maliziosa-... Se lo sapevi perchè hai accettato di rimanere?-

 

-Adoro il rischio.-

 

Le avvolse le spalle con il braccio, cercandole la bocca nel buio  tirandola su di lui.

 

-Uhmmm...- lo sentì brontolare la ragazza ,impedito dal gilè si era fatto male da solo.

 

-Toglilo...E' anche sporco di sakè!-

 

-----

 

Una volta tolta la giacca,Yoshino prese ad accarezzargli il petto, stando attenta ad evitare le ferite che lo percorrevano.

Si sciolse da quel bacio incominciando una lenta esplorazione del suo corpo dopo avergli slacciato la maglia.

 

Sentì il respiro del ragazzo triplicare il suo ritmo, mentre le sue dita seguivano le linee degli addominali  e le sue labbra scivolavano lente dalla gola al petto.

 

-Yoshino...-lo sentì mormorare.

-uhm?-

-Ti avverto,se continui così non rispondo delle mie azioni...-

 

La ragazza ignorò le sue parole, baciandolo sopra un cerotto.

 

-Poi non dire che non ti avevo avvertita.-

 

Si sentì afferrare per un braccio e spingere contro il materasso.

 

Un bacio sulla punta del naso.

Uno leggero sulle labbra, tanto per assicurarsi di non ricevere in risposta un pugno .

 

-Mh...-

 

Le stava facendo solletico.

Era sceso a baciarle il collo e le spalle litigando con la stacciatura della canotta, seguendo la curva delle clavicole.

 

 

-Shika...-

 

Quando gli piaceva quel soprannome...

Ovviamente avrebbe ucciso chiunque altro avesse osato chiamarlo a quel modo

-Yoshino.-

 

-Si?-

 

Alzò il viso cercando i suoi occhi-Vuoi che?-

-Si.-

 

 

TRE ANNI DOPO:

 

Konoha non era parsa loro tanto bella.

Dopo tre anni passata a sognarla segregati in una trincea, passaggiare per le sue vie gli era sembrato una specie di paradiso terreste.

 

Seduti al bancone del solito Hichiraku i tre ragazzi stavano gustando

il sakè della foglia che era così mancato loro.

Quando:

 

 

 

Tre bambini...

Nove anni in tre...

Le loro urla terrorizzate...



[SHIKA HO PAURA!!!]

 

Una bella biondina dagli occhi blu.

 

[INO CORRIIII !!!!]

 

Un fagottino arrufato mai attivo come in quel momento.

 

[INO! SHIKAMARU!! NON LASCIATEMI INDIETRO PER FAVORE!!QUESTO MI SI  MANGIA!!!]

 

Un ragazzino dalle belle guanciotte paffute e le mani impegnate a reggere un sacchetto di patatine.

 

Alle loro spalle una "vacca" travestita da cane.

Un pitt bull inferocito scappato dal recinto degli Inozuka.

 

Shikamaru apriva la fila.

Ino era in mezzo aggrappata alla sua mano.

Chouji chiudeva la fila  scostato di un paio di passi.

 

-CORRETE!!!!!! CORRETE!!!! CHE SE CI METTE UNA ZAMPA ADDOSSO SIAMO FINITI!!!-

 

Correvano come disperati finchè:

 

-MENDEKOUZE !!!-

 

Chouji era scivolato, piombando sulla schiena di Ino e creando un effetto domino che aveva finito con il travolgere anche Shikamaru.

 

-Oddio siamo finiti!!-

-Shika!!!Cho!!!-

-Ragazzi SCUSATEMI!!!-

 

Si erano abbracciati. I due maschietti a proteggere la femminuccia, avevano chiuso gli occhi,ma poi, l'orgoglio aveva preso il sopravvento.

 

-Ragazzi!!-


Shikamaru era saltato in piedi,con la piccola Ino ancora stretta al petto con Chouji per cintura.

 

-COMBATTIAMO!-

 

---------------

 

-Cho che guardi?-

 

Chouza si era bloccato, le guance piene di bocconcini al polpo e gli occhi, di solito piccoli e pungenti sgranati fino all'invero simile.

 

-Guardate ragazzi!-

 

Inoishi e Shikaku volsero il capo all'unisono, lasciando cadere i bicchierini di sakè con un unico tonfo.

 

-Per...il...padre...degli...dei.-

 

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SCHEMA D'ATTACCO INO SHIKA CHO!!

 

-D'accordo...PROGLIETTILE UMANO TRAVOLGENTE!!!!-

 

Una valanga di carne si abbattè sulla bestia schiumante dirottando la sua attenzione da Ino.

Erano bambini di tre anni eppure erano già in grado di difendersi da soli.

 

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Chouza fu sul punto di soffocare a causa di un improvviso singhiozzo  che gli fece andare di traverso il boccone appena mandato giù.

 

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-Bello sei mio...-

 

Le dita perfettamente intrecciate all'altezza del viso.

 

-TECNICA DEL CONTROLLO DELL'OMBRA!-

 

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Con un colpo di tosse Shikaku schizzò sakè dalle narici.

Possibile che in tre anni di fitta corrispondenza Yoshino non si fosse mai degnata di dirgli che...

 

-------

 

-Shika... Vedi di non farmi dare" na capocciata "per terra come l'ultima volta!-

 

Le dita a formare un triangolo davanti al viso.

 

-Tranquilla.-

 

-....ARTE MAGICA! TECNICA DEL CAPOVOLGIMENTO SPIRITUALE!!-

 

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-OH CAZZO!!-

 

Il più carino dei tre, ma anche il più volgare...
Sopratutto quando era sconvolto.

 

Shikaku gli lanciò un occhiata sollevata, almeno non era il solo ad ignorare un erede.

 

-Inoishi.-

 

-Eh?-

 

-Hai avuto una figlia.-

 

-Così pare.- Si bloccò grattandosi la nuca- ...Che seccatura una femmina.-

 

---------------

 

VITTORIA!!!!

 

I tre bambini erano saltati su stringendosi gli uni agli altri.

Come sempre la piccola Ino era in mezzo, probabilmente la mascotte del gruppo.

 

-Vittoria!-

-Più che altri ci siamo salvati!-

-oh no... Mi si sono rovesciate le patatine.-

 

-------------

 

Nuvole bianche e carnose scivolavano leggere lungo l'aree limpido.

Era lo stesso cielo...

Eppure...C'era qualcosa di diverso.

Qualcosa di diverso da quel piccolo fazzoletto di azzurro che riusciva a intravedere nelle fosse di trincea.

 

-Guardali mano nelle mani, che carini...-


Inoishi e Shikaku seguivano Ino e Shikamaru.

Dopo aver lasciato Chouji davanti casa avevano ripreso a camminare, seguiti da Inoishi e Shikaku.

Chouza aveva seguito il figlio dentro casa.

Tre secondi e le grida di gioia della futura signora Akimichi avevano quasi fatto venir giù il tetto.

 

-Ino mi lasci la mano?-

-No,la mamma ha detto che devo sempre tenerti la mano quando esco!-

Sospirò amaro.

 

Yamanaka sorrise divertito lanciando un occhiata al piccolo Nara.

Non sembrava affatto un bambino di tre anni.

Il modo di parlare.
Era diverso da quella di Ino e Chouji,dolce e infantile.

 

-Si vede lontano un miglio che è frutto dei tuoi lombi!- ridacchiò Inoishi.

 

-E ancora non ha sviluppato la leggendaria bastardaggine dei Nara. Aspetta che arriva sui dodici, tredici anni e poi te lo dice lui

se è figlio mio.-

 

--------

 

Yoshino era china su un lavoro a maglia.

 

Entrando in punta di piedi e fermandosi sulla soglia della porta accanto a Shikamaru, Shikaku poteva chiaramente vedere che si trattava di un copri gilè.

 

-Ehi..-

-Ih...-

 

Alzò una mano salutandola con un segno.

 

-Sei tornato.-

 

-Che acuta osservatrice.-

 

 Shikamaru...

 

Nara gli lanciò un occhiata di malcelato orgoglio,mentre Yoshino si alzava poggiando il suo lavoro sulla seggiola-Hai fame?-

 

-Un po'.-

 

Si sedette, prendendo Shikamaru sulle ginocchia. Dalla cucina, attraverso il vetro della credenza, Yoshino lo vide abbandonare il capo contro il muro sospirando mentre il bambino gli si rannicchiava contro il petto succhiandosi il pollice.

 

-Papà...-

-Uhn?-

-Adesso che sei tornato la mamma smetterà di strillare per un nonnula?-

 

La donna in cucina rise scrollando il capo.

 

-No.. Credo che le urla siano appena iniziate.-

 

 

 

Per chi ama gli Ino/Shika/Cho!

 

 

 

 

 

   
 
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