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Autore: CABARETdelDIAVOLO    26/12/2012    0 recensioni
Steve Rogers/Tony Stark
La notte di Natale è qualcosa di magico, che trasforma e cambia il cuore delle persone spingendole a desiderare, magari per la prima volta, un po' di felicità. Questo accade a Tony e sorprendentemente Steve scoprirà che la felicità si può trovare accanto alle persone più inaspettate...
Genere: Comico, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Tony Stark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Brividi sconosciuti


"Accidenti!"

Tony entrò dalla porta correndo, muovendo la schiena come se un ragno stesse camminando fra le sue scapole.

"Ah! Freddo, freddo, freddo!!!"

Saltellò verso il salotto slacciandosi la giacca e il maglione e lasciandoli cadere a terra dietro di se.

"Jarvis! Alza il riscaldamento a pavimento!"

Gridò, e subito l'inglese e gentile voce dell'AI rispose obbedendo al comando.

Stark, rimasto in canottiera e pantaloni scuri, si lanciò a terra stendendosi a pancia all'aria e emettendo un rumoroso sospiro di sollievo.

Steve arrivò subito dietro di lui, ridendo di gusto, con in mano gli indumenti pesanti che il miliardario aveva sparso per il corridoio. Li poggiò sul divano sfilandosi anche i suoi e si mise accanto al corpo di Tony a fissarlo dall'alto con le mani sui fianchi.

"Tutta questa scena per una pallina di neve?"

Domandò sarcasricamente, sorridendo divertito mentre Stark gli lanciava uno sguardo truce dal pavimento.

"Primo. Era un ICEBERG."

Rispose con tono seccato.

"Secondo. Tu non hai idea di cosa voglia dire avere un cubo di ghiaccio che ti percorre la spina dors-"

Si fermò all'improvviso ricordandosi amaramente dei 70 anni che il soldato aveva trascorso a giocare al surgelato, disperso nell'artico.

"...ok, forse lo sai. Ma potevi evitare di tirarmi quella palla!!!"

Sbraitò puntando il dito verso Cap per poi lasciarsi ricadere indietro ad occhi chiusi, respirando affannosamente.

"Maledetto me che ti ho portato là fuori..."

Rogers rise scuotendo la testa e rimanendo a fissare Tony accasciato al suolo con braccia e gambe aperte a stella.

Inconsciamente si fermò a guardarlo, a guardare ogni parte del suo corpo.

Il ventre che saliva e scendeva lentamente insieme ai suoi respiri, le braccia e le spalle ora scoperte, sorprendentemente muscolose e lisce, la luce azzurra e brillante al centro del suo petto. Non si rese conto che mentre i suoi occhi percorrevano ogni centimetro del fisico del miliardario, la sua bocca stava ancora sorridendo leggermente.

Ma soprattutto, non si era accorto che Tony a sua volta lo stava guardando da qualche secondo, vedendolo contemplare il suo corpo steso a terra.

Quando i loro occhi si incrociarono Cap sussultò, colto in flagrante.

Deglutì un pò in imbarazzo mentre le labbra di Stark si storsero in un ghigno malizioso.

"Emh...vado... a fare un'altro caffè caldo!"

Esclamò Steve voltandosi senza pensarci e dirigendosi verso la cucina lasciando il miliardario sdraiato al suolo.

Camminò velocemente, tentando di non farsi condizionare da ciò che era accaduto appena un'ora prima in quella cucina e, soprattutto, cercando di trattenersi dall'irrefrenabile voglia di guardare indietro verso Tony.

Raggiunse la stanza e si precipitò al fornello.

Afferrò la caffettiera rossa e oro, la preparò e la poggiò sul fornello.

Con due dita girò la manopola e accese la fiamma sotto la moka ma, improvvisamente, un'altra mano diede un colpetto al pomello, spegnendo di nuovo la stufa.

Steve non fece nemmeno in tempo a sollevare la testa che Stark si era già infilato fra lui e il fornello, poggiandosi con il sedere al bordo di marmo.

Si ritrovò gli occhi avvolgenti e scuri del miliardario a pochi centimetri dai suoi. Le punte dei loro nasi si sfioravano e il respiro del soldato si era notevolmente appesantito.Tony lasciò salire la mani sui fianchi di Cap, insinuandosi sotto la sua maglietta e sollevandola lentamente, godendosi ogni secondo in cui le sue dita sfioravano la pelle chiara e morbida di Steve.

Rogers non fece nemmeno in tempo ad averla sfilata completamente che subito sentì la bocca di Stark poggiarsi sull'angolo della sua bocca e pian piano iniziare a scendere, baciando ogni tanto un punto del suo collo.

Un sospirò gli uscì dalle labbra quando si accorse di quanto eccitante fosse sentire sulla sua pelle ancora fresca d'aria di neve, la calda lingua di Tony scivolare fra i suoi pettorali, i suoi addominali, sul suo ventre, arrivando fino al bordo dei pantaloni.

Inspirò profondamente poggiando le mani fra i capelli neri del miliardario che, con un mellifluo gesto gli slacciò il bottone e la cerniera.

"Tony..."

Sussurrò il soldato stringendo leggermente la presa sulle ciocche scure di Stark, spingendolo a sollevare lo sguardo.

"Tutto bene?"

Chiese Tony dando un delicato bacio appena sotto l'ombelico del biondo che rabbrividì al contatto, chiudendo gli occhi.

Allora il miliardario si rialzò poggiando i palmi sui pettorali di Cap e sfiorando col naso il suo mento.

Steve lo guardò trovando finalmente il coraggio di scendere con le mani fino ad afferrarlo per i fianchi.

"Tu sai come... voglio dire... non abbiamo mai... con un uomo..."

Bisbigliò un pò intimidito, corrucciando la fronte e fissando Tony con lo sguardo di un cucciolo abbandonato.

"Bè...emh..."

Stark storse la bocca arricciando in naso e assumento un'espressione quasi dispiaciuta.

Cap rimase immobile, basito per quanche istante.

"Oh... tu hai già...oddio..."

"Hey! Ero al collage! E al collage dopo qualche bicchiere provi praticamente tutto!"

Esclamò il miliardario tentando di giustificarsi mentre il viso di Steve si tingeva di disagio e imbarazzo.

"Ma, perchè? C'è qualcosa che non va?"

Chiese alla fine Tony aggottando le sopracciglia.

"No...è che non... io non ho mai...e non...non me la sento di...di...guidare...capisci?"

Balbettò Rogers distogliendo lo sguardo dal viso di Stark e intensificando la presa sulle sue anche.

"G... guidare?"

Domandò il miliardario confuso, sollevando un sopracciglio.

"Si... insomma... vorrei che fossi tu a..."

Cap non concluse la frase. Si limitò a sospirare rumorosamente e a schiarirsi la gola.

Tony stava per replicare di nuovo quando finalmente, la spiegazione alle parole del soldato si fece chiara nella sua testa.

"Ah! ...guidare..."

Ripetè confermando al biondo di aver realizzato a cosa egli si stesse riferendo.

"G-già..."

Bisbigliò Rogers sforzandosi di risollevare gli occhi e riportarli in quelli del miliardario.

Ma Tony lo precedette avvicinando il viso al suo fino a sfiorare il suo zigomo con le labbra.

"Seguimi..."

Mormorò sensualmente Stark allontanandosi subito dopo dal corpo del soldato poi, afferrandogli il polso lo portò con se nel salotto.

"Non sono un tipo molto romantico ma..."
Tony fece un cenno con il capo e improvvisamente il caminetto davanti al tappeto color porpora steso fra i divani, si accesse quasi all'istante lasciando Steve sorpreso e stupito.
"...per una -prima volta-... posso fare un'eccezione..."

  
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