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Autore: CABARETdelDIAVOLO    26/12/2012    0 recensioni
Steve Rogers/Tony Stark
La notte di Natale è qualcosa di magico, che trasforma e cambia il cuore delle persone spingendole a desiderare, magari per la prima volta, un po' di felicità. Questo accade a Tony e sorprendentemente Steve scoprirà che la felicità si può trovare accanto alle persone più inaspettate...
Genere: Comico, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Tony Stark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Improvviso come un giorno di neve


Steve aprì gli occhi, svegliato dal flebile tintinnio di piccoli campanellini.

Sbattè le palpebre un paio di volte per riuscire a rinsavire completamente e subito si accorse di essere coperto dal suo maglione pieno di renne e sonagli.

Guardò rapidamente l'orologio appeso alla parete. Le 9. Aveva dormito solo 5 ore.

Aveva fatto una fatica incredibile ad addormentarsi per via di...

Il ricordo gli balenò violentemente nella memoria e subito Cap gettò uno sguardo sul divano accanto a se.

Vuoto.

Aggrottò le sopracciglia, sorpreso e attonito. Si era svegliato prima di lui??? Com'era possibile?

"Let it's snow, let it's snow, let it's snow!"

Improvvisamente un soffuso suono provenne dalla cucina. Una voce che canticchiava a bassa voce.

Rogers lentamente si alzò e andò verso l'altra stanza, seguendo quel piacevole rumore.

Il salone era stato già pulito alla perfezione e anche la cucina sembrava essere stata sistemata.

Arrivò sulla porta e finalmente vide la fonte di quella canzoncina.

Tony.

Gli dava le spalle e sembrava così concentrato sul suo lavoro da non essersi accorto del suo arrivo.

"Cosa...stai facendo?"

Domandò Cap delicatamente.

Stark si bloccò girando immediatamente il viso.

"Buongiorno!"

Esclamò il miliardario con voce allegra mentre un largo sorriso gli si dipengeva sul volto.

D'un tratto uno strano rumore, come un crepitio di fiamme si levò dal punto in cuoi si trovava Stark.

"Tony... cosa...?"

Steve era immobile sulla porta, perplesso. Il miliardario si voltò di nuovo armeggiando davanti a se.

In un attimo lo scoppiettio si interruppe e l'uomo tornò a voltarsi completamente.

Il soldato spalancò gli occhi sorpreso, incredulo.

Tony reggeva in mano una caffettiera. No, non una caffettiera, LA caffettiera che lui gli aveva regalato. Rossa e oro.

"Caffè?"

Domandò Stark sorridendo e facendo segno a Steve di sedersi al tavolo dove c'erano già apparecchiate 2 bianchissime tazzine.

Ma Cap era rimasto a fissare la Moka fra le dita del miliardario, con gli occhi sbarrati e un'espressione molto perplessa.

"Strano, vero?"

Disse Tony sollevando leggermente l'oggetto.

"Sembrava molto più bella ieri sera dopo 4 bicchieri di zabaione."

Steve non riuscì a resistere. Si lasciò sfuggire una piccola risata portandosi una mano sul volto.

"Già, è orribile..."

Disse nascondendosi la bocca con le dita.

"Però magari fa bene il caffè! Proviamo?"

Chiese Tony versando la bevanda nella tazzina davanti a sè.

"Proviamo..."

Si sedettero insieme bevendo il loro caffè del mattino chiacchierando in tutta tranquillità. O meglio, Stark era molto più calmo di quanto non lo fosse Cap che per nessuna ragione riusciva a guardare il miliardario negli occhi per più di un paio di secondi e continuava a giocherellare con la tazzina oramai quasi vuota.

"Va tutto bene?"

Domandò Tony incuriosito da quello strano atteggiamento.

"Eh? Oh, si...tutto bene!"

Rispose il soldato guardando Stark e mostrando un cortese sorriso ma, anche questa volta, non riuscì a sostenere lo sguardo del miliardario. Aveva troppa paura che i suoi occhi finissero involontariamnete per scivolare a guardare le sue labbra e allora, Tony se ne sarebbe accorto.

E lui avrebbe dovuto raccontargli della sera precedente e quasi sicuramente non sarebbe riuscito a mostrarsi indifferente a quel bacio su cui avea stranamente fantasticato per quasi tutta la notte.

"Allora perchè non riesci a guardarmi in faccia?"

Chiese improvvisamente Stark distruggendo ogni sua possibilità di fuga.

Rogers d'istinto risollevò lo sguardo incrociando finalmente gli occhi scuri e caldi del miliardario.

"C-cosa?"

La sua voce fu scossa da un leggero tremito.

"Ti senti bene?"

Ripetè Tony un pò compiaciuto da quella situazione. Un omone grande e grosso, un soldato sempre attento e pronto, ora così stranamente a disagio e titubante, per causa sua.

"Sai, ieri sera ti sei addormentato addosso a me!"

Iniziò Steve cercando di acquisire un tono divertito per stemperare lo stato in cui si trovava metre la povera tazza fra le sue mani veniva usata come antistress.

"Ti ho spostato per metterti comodo e non so perchè mi hai afferrato e mi...emh... mi hai b... emh..."

Balbettava senza controllo non riuscendo nè a pronunciare la parola nè a staccare lo sguardo dagli occhi di Stark.

"Baciato?"

Disse innocentemente Tony alzando le sopracciglia.

"Ah! Si! Ahahah! probabilmente stavi sognando una modella o qualcosa del genere! Ahahah..."

Rogers rise nervosamente continuando a violentare quella povera tazzina.

"Ahahah! Dici?"

Rispose il miliardario mettendosi a ridere a sua volta.

"Già! Ahahah!"

Risero per qualche secondo, Steve sempre imbarazzato e Tony stranamente calmo e quasi intenerito.

"Strano però..."

Sussurrò infine Stark quando le risa si affievolirono.

"Cosa?"

Domandò subito Cap continuando a sorridere, ora più rilassato per essersela cavata in quella situazione.

"Non ho detto il nome di una modella ieri sera."

Si sbagliava.

Gli occhi di Tony si puntarono sul suo viso, che di nuovo si tese, preoccupato, spaventato, incredulo. Quando ad un certo punto, si accorse dell'espressione che il miliardario aveva dipinta sul volto. Era dolce, un pò maliziosa.

Sapeva.

Era sveglio.

La sera prima non era stato un errore, un annebbiamento dell'alcohol.

Era vero.

Tutto quanto. 

Tony lo aveva baciato volontariamente.

E ora lo stava guardando con uno sguardo che non gli aveva mai visto disegnato sul viso.

Steve deglutì non appena Stark appoggiò i gomiti sul tavolo e si avvicinò al suo volto.

"Lo so che non è più Natale..."

Sussurrò il miliardario mentre il respiro di Cap si faceva più pesante e veloce.

"...ma... mi concedi lo stesso un regalo?"

Chiese storcendo la bocca in un divertito sorrisino che fece aggrovigliare lo stomaco del soldato.

Aggrottò le sopracciglia, non capendo ciò che Tony voleva dire, fino a quando egli non sollevò lo sguardo sopra le loro teste spingendolo a fare lo stesso.

Steve sussultò impercettibilmente quando vide appeso sul lampadario un piccolo rametto di vischio, l'unico rimasto dalla festa della sera trascorsa.

Con uno scatto, subito riportò gli occhi verso il basso, incrociando nuovamente quelli di Stark, che già lo stavano guardando.

Il cuore gli batteva nel petto ad una velocità che non sentiva da quando soffriva di tachicardia, prima di diventare Capitan America.

Non sapeva per quale motivo, ragione o sensazione, ma si ritrovò anch'egli ad avvicinarsi al volto di Tony mentre le sue mani stringevano ancora la tazzina con forza.

Quando arrivarono a sfiorarsi con i nasi, come la notte precedente, Steve sospirò rumorosamente cercando di dire qualcosa. 

Ma non ne ebbe il tempo.

Stark chiuse lo spazio fra le loro bocche cogliendolo di sorpresa. Sgranò gli occhi per un secondo poi, quando sentì le labbra di Tony giocare con le sue, finalmente tutto sembrò calmarsi.

Tutto sembrò prendere il posto giusto.

Il cuore di Cap ancora batteva ad un ritmo incontrollabile, ma la cosa non sembrava più preoccuparlo.

Sentì la mano del miliardario poggiarsi al bordo suo viso e accarezzare la sua mandibola e una sensazione invadente, avviluppante si impossessò di lui facendolo rabbrividire all'altezza del vent-

CRACK!

I due si staccarono all'improvviso, spaventati da quel forte rumore.

La tazzina fra le mani di Steve si era spaccata a metà.

"Oh...io...mi... mi dispiace, non... non volevo, io..."

Balbettò il soldato sempre guardando Tony che si mise a ridere leggermente tenendo la mano sul volto di Cap.

"Vorrà dire che mi regalerai delle tazzine in tinta con la caffettiera, l'anno prossimo."

"Neanche per idea!"

Disse Rogers sgranando gli occhi e spostando con la mano i cocci di ceramica.

Risero entrambi rimanendo occhi negli occhi per un lungo momento poi, qualcosa attirò l'attenzione di Steve.

"Ah! Nevica!"

Esclamò guardando fuori dalla finestra e spingendo Tony a fare lo stesso.

"Vuoi andare fuori?"

Domandò Stark tornando a guardare gli occhi splendenti del soldato.

Steve rimase a fissare il miliardario per qualche secondo, in silenzio. La sua mano calda ancora poggiata sul suo collo, il suo sorrisetto furbo e sexy...

 Non si era mai reso conto di quanto trovasse attraente quell'uomo. Tony Stark.

"No...non adesso..."

Sussurrò afferrando il viso di Stark fra le mani e tirandolo contro di sè.

Fu la prima volta in cui riuscì a coglierlo di sorpresa.

La prima volta in cui lo lasciò senza fiato e senza parole.

Fu la prima volta in cui Steve riuscì a baciare Tony.

Era giusto che stesse accadendo durante il loro primo Natale.

  
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