26/12/2012
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So we can start it all over again
Per il mio riccio. ~
- Anna?-
- Sì?-
- Le vedi?-
- Cosa? Le stelle?-
- Sì, non sono stupende?-
Risi. - Molto, Hazza.-
- E vedi quella costellazione?-
Alzò un braccio, indicando con l’indice una parte di cielo notturno.
- Credo.- aggrottai le sopracciglia.
- Beh, quello è Pegaso.-
- Pegaso? Il cavallo alato?-
- Già, e vedi quella? E’ la coda, mentre lì ci sono le ali. –
- Mi piacerebbe avere le ali. –
- Piacerebbe anche a me, per volare via.-
- Volare via?-
Si alzò su un gomito, appoggiandolo sull’erba, allungando un braccio verso i miei capelli e accarezzandoli.
- Volare via, da questo posto, insieme a te. -
Sorrisi, e lui si chinò verso le mie labbra per baciarle.
Apro gli occhi, guardando il cielo nero di una notte invernale.
Non posso fare a meno di pensare a te, non questa sera.
Sospiro, asciugandomi una lacrima (non le ho ancora finite, dopo tutti i mesi passati a piangere?) e sedendomi nella sedia posta davanti al camino.
Osservo la danza delle fiamme, rapita, ricordando a quando tu accendevi quel fuoco nel periodo natalizio. Era così bello passare la vigilia di natale insieme, con i nostri amici.
Ma l’ultimo anno, quando erano tutti andati via da casa nostra, avevi detto che mi dovevi parlare. Non avevo mai pensato a una possibile rottura, forse ti vedevo come un principe azzurro?
Un principe azzurro con gli occhi verdi e trasparenti, i capelli ricci e intricati, un sorriso dolce e le fossette?
Probabilmente.
E poi tu mi avevi sempre detto che non mi avresti mai lasciata, ricordi?
Dicevi che eravamo come due corpi legati assieme, una stessa persona, uno stesso cuore. Te lo ricordi, Harry? Io me lo ricordo così bene.
Mi passo una mano tra i capelli, cercando di scaldarmi anche l’animo e non solo il corpo.
- Perché te ne sei andato?- sussurro alla brace. Mi sento così sola senza di te, così inutile.
Fingevi fin dall’inizio? Non ero mai stata importante per te?
Allora perché mi hai illusa così tanto?
Aggiungo della legna al fuoco, cercando di far rimanere accesa l’unica fonte di calore che mi resta.
- Anna. – mi avevi chiamata dal salotto.
Agitai la mano in segno di saluto a Louis, Zayn, Liam, Niall e rispettive ragazze, chiudendo la porta di casa con un sorriso e venendo da te.
- Cosa c’è, amore?- esclamai, approfittandone per iniziare a riordinare la tavola vicino al camino. Presi due bicchieri, facendo per portarli in cucina, ma - Anna, fermati.- ordinasti, appoggiandomi delicatamente una mano sul braccio
Inarcai le sopracciglia, non capendo, rimanendo comunque immobile a guardarti.
- Devo, ehm, devo parlarti.- avevi detto, leggermente nervoso, passandoti una mano tra i capelli neri.
- Ti ascolto.- allargai il sorriso, invitandoti a continuare, non credendo che tu avessi potuto fare una cosa simile.
- Forse è meglio che la nostra reazione finisca qui.-
Sbarrai gli occhi, il battito del cuore che si era fermato e che aveva ricominciato a battere più velocemente di prima, un nodo allo stomaco e gli occhi già lucidi.
I bicchieri di vetro mi scivolarono dalle mani, infrangendosi sul pavimento.
- Oddio, e adesso?- singhiozzai, portandomi le dita sulla bocca.
- Non importa.- replicasti tu, riferendoti ai cocci per terra.
Però io parlavo di quelli nel mio cuore, Harry.
- Mi hai già sostituita, vero?- mormoro sommessamente, distogliendo lo sguardo dalla cenere e lasciandolo vagare nella stanza.
Negli anni passati abbiamo messo così tante decorazioni in questa casa, ma da quando te ne sei andato tu è inutile festeggiare. Non riesco a essere felice, mi dispiace.
Osservo distrattamente fuori dalla finestra, accorgendomi che sono iniziati a scendere dei piccoli fiocchi di neve; assomigliano incredibilmente al candore della tua pelle, sai?
Sussulto quando il campanello incomincia a trillare. Mi alzo di scatto, spaventata, asciugandomi i residui di lacrime e attraversando il corridoio per aprire la porta d’ingresso.
- Harold?- sgrano gli occhi, ritrovandomi davanti l’unica persona che non mi aspettavo di vedere. Harry, che ci fai tu qui?
- Ciao, Anna. - sorridi, con una naturalezza disarmante.
- C-cosa v-vuoi?- balbetto, presa alla sprovvista, indietreggiando come se fossi spaventata da te.
- Solo vedere come stavi.- ti passi una mano tra i ricci, facendo cadere sul giubbotto un po’ di neve.
- Lo vedi come sto, bene.- mento, e sicuramente te ne accorgi anche tu che non è la verità.
- Posso entrare?- domandi, e io alzo le spalle facendoti passare.
Ti chiudi la porta alle spalle, seguendomi in salotto e rimanendo in piedi accanto a me.
- Dove hai passato la vigilia?- chiedo io, imbarazzata dalla situazione, con il cuore che faceva capriole nel mio petto.
- Torno ora dall’appartamento di Louis.- rispondi vagamente, gli occhi bassi.
- C’erano anche gli altri?-
- Intendi i ragazzi? Sì, eravamo solo noi cinque.-
Sorrido appena, leggermente sollevata per il fatto che non avessi passato il ventiquattro dicembre con una donna.
- E tu che hai fatto oggi?- alzi lo sguardo per catturare il mio, facendomi mancare alcuni battiti.
- Niente.-
- Credevo ti sentissi ancora con le ragazze di Zayn e Niall; eravate amiche, no?-
- Non ci parlo da quando ci siamo lasciati.- do un’occhiata all’orologio, che segna quasi le undici di sera -Tra poche ore sarà stato un anno fa, lo sai?- continuo amaramente.
Passano alcuni minuti in silenzio, poi lo spezzi tu.
- Scusami.-
Aggrotto la fronte, confusa. – E a che serve scusarti, ora? Credi che con una semplice parola i miei pianti verranno dimenticati? O la mia sofferenza cancellata?-
Scuoti la testa, e sembri così mortificato che ho una voglia incredibile di perdonarti.
- Sono stato un idiota.- confessi.
- Sì. -
- Uno stupido.-
- Lo penso anche io. -
- Uno sciocco.-
- Già.-
- Credevo solamente di non meritarti.-
- Esattam... cosa?- sbatto le palpebre, incredula.
Annuisci, arrossendo.
- Tu sei bellissima, e dolce, e paziente, e incredibile. Io non ti merito.- sospiri.
- Spero vivamente che tu stia scherzando, Harold.- esclamo, con l’amarezza che ha lasciato il posto alla rabbia.
- Io, beh, ecco...-
- E, ovviamente, me lo dici dopo un anno? Ma sei ritardato o cosa?-
Sorridi imbarazzato, una mano dietro la nuca. - Ehm, ‘cosa’ vale come risposta?-
- Imbecille.- sibilo, lanciandoti un cuscino in pieno volto.
Scoppi e ridere, e il mio cuore sembra essersi fermato, mentre mi trascini sul divano iniziando a farmi il solletico.
- Ha-Harry, fermati.- supplico, cercando di divincolarmi.
- Solo se torneremo insieme. Allora, ci stai?- sorridi, le fossette che ti incorniciano quelle labbra rosse e piene.
Annuisco a fatica e tu ti blocchi, sedendoti vicino ai miei piedi.
- Quindi possiamo ricominciare da capo?- mi tiro su, sorridendo, al settimo cielo.
Mi appoggi una mano sulla guancia, baciandomi dolcemente.
- Noi dobbiamo ricominciare da capo, amore. -
I wish you a merry Christmas, I wish you a merry Christmas and a happy new year!
Sì, lo so, Natale è passato... ma questo sono dettagli.
Anna, riccetto mio. ♥
Come ti ho detto la storia l’ho scritta questa notte (infatti è venuta fuori una cosa non ben identificata) ma l’ho potuta postare solo ora.
Comunque, buon nataaale. *la abbraccia*
Spero che la os ti sia piaciuta c:
Ti voglio bene, aw.