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Autore: butjuliet    26/12/2012    2 recensioni
Lo conoscevano quasi tutti per quello che era,ma nessuno mai si era permesso di rivolgergli la parola.
Il suo sguardo metteva terrore e chiunque sentendo solo il suo nome con la voce impaurita rispondeva 'stai lontano da lui,se non vuoi avere problemi'.
Genere: Drammatico, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il bus passò un quarto d'ora dopo e Christine e Isabelle vennero a pranzo da me.
Stranamente quel giorno c'era più gente sull'autobus,come voi sapete io odio da morire il casino e li dentro non si capiva niente.
-Allora,come stai?- cercò di domandarmi tra il mormorio Isabelle.
-Come la merda di un uccellino spiaccicata sul parabrezza di un'auto- sorrisi ironicamente.
Ma era davvero cosi che mi sentivo anche se ci provavo con tutta me stessa a stare bene,però purtroppo c'era sempre qualcosa che facesse
andare storto la mia vita.
Una cosa positiva mi è capitata ed è il miracolo che mio zio mi abbia chiesto di uscire con lui oggi pomeriggio.
-Sai cosa penso Bee?- la voce di Christine mi distolse dai miei pensieri.
-Cosa?- dissi incitandola a continuare.
-Penso che dovresti dimenticare Justin è inutile continuare a stare male perchè lo vedi con qualche altra ragazza.
Esci anche tu con qualche ragazzo e vedrai che col tempo te lo dimentichi-
disse lei cercando di convincermi.
-Joshua- esclamò d'improvviso Isabelle.
-Joshua cosa?- chiese Christine.
-Dai Chris insomma si vede che è cotto di lei,potrebbe provare a conoscerlo è davvero dolce quel ragazzo- spiegò Isa.
Ero immersa tra i miei pensieri e le fissavo cercando di ascoltarle,sono praticamente come due mamme per me più o meno.
Si preoccupano della mia felicità,della mia salute,dei miei sentimenti,curandomi e stando li quando ne ho bisogno.
Ma più ci penso e più credo di non riuscire a dimenticare quel dannato biondo,perchè? perchè non riesco a trovare un modo?
Eppure lui mi ha dimenticato cosi da un giorno all'altro è davvero cosi facile scordarsi di Becky?
E' stato davvero cosi semplice dimenticarsi di quei giorni passati insieme? per me no...io non ci riesco proprio.
In effetti non eravamo fidanzati e non eravamo nemmeno amici,eravamo qualcosa e quel qualcosa mi piaceva da morire,insomma lui non mi
aveva fatto la fatidica domanda 'vuoi essere la mia ragazza?'
Però passavamo tanto tempo insieme,ci scambiamavo baci,quasi come una vera coppia e invece ora che ci penso credo che non lo siamo mai
stati..ma erano solo i miei dannati pensieri ad illudermi che tra me e lui ci fosse qualcosa.
Quelle due erano ancora li a parlare della mia situazione sentimentale mentre io con lo sguardo fisso verso il finestrino annegavo tra i miei
pensieri e a farle smettere di parlare fu l'autobus che ci fermò fuori casa mia.
Scendemmo dal bus e ci dirigemmo verso casa mia sperando che mio zio non avesse cambiato idea sul programma del pomeriggio.
Apri la porta di casa ed era sul divano che sicuramente aspettava il nostro ritorno da scuola.
-Oh eccovi,ben tornate- ci disse appena entrate.
-Salve signor James- dissero in coro le more.
-Ciao zio,allora pranziamo fuori?- chiesi sorridendo.
-Vabbene andate a posare gli zaini,io vi aspetto qui- disse andando in bagno.
Feci segno alle due di seguirmi in camera visto che volevo mettermi un filo di trucco e aggiustare i capelli.
-Non hai risposto sul bus- mi disse Christine mentre Isa era in bagno.
-Si beh io..- mugugnai girandomi verso l'armadio.
Mi ci poggiai schiacciandoci la testa contro,mi scese una lacrima e sentii abbracciarmi da dietro.
-Hei piccola..- sussurrò al mio orecchio.
Mi fece girare e stringendomi forte tra le sue braccia mi asciugò le lacrime che man mano scendevano lungo il mio viso.
-Nessun ragazzo sulla faccia della terra merita le lacrime di una ragazza speciale come te- mi disse prendendomi le mani.
-Lo so,io non so nemmeno perchè piango ma nella testa ho mille pensieri,insomma Chris non eravamo nemmeno fidanzati- dissi cercando di calmarmi.
-Non ti ha mai detto nulla che ti abbia fatto capire che eri la sua ragazza?- domandò lei.
-No,nulla..- spiegai.
Christine riuscì a strapparmi un sorriso e truccandoci un pò raggiungemmo mio zio che ci attendeva in salotto.
-Dai andiamo- ci disse vedendoci scendere.
Ci posizzionammo in auto raggiungendo il centro commerciale più grande della città e dopo neanche mezz'ora arrivammo.
Girammo tutti i negozi del centro,indossando e comprando non so quanti vestiti,accessori,trucchi ed erano tutti regalati da mio zio.
Da lontano notammo un negozio con i saldi e come tre pazze inizammo a correre rimandendo mio zio dietro con le mille buste da portare,prima
di entrare feci un passo indietro per vedere dove fosse mio zio e vedendolo tornai indietro fecendolo sedere al tavolino di un bar che si trovava li dentro.
-Tutto okay zio?- dissi sorridendogli.
-Credo di doverti delle scuse Becky..- mi disse d'un tratto abbassando lo sguardo.
Rimasi quasi scioccata da quelle parole,ammetto che non me lo sarei mai aspettata ma tutto ciò mi rendeva felice forse anche troppo.
-Io-io..- balbettai.
-Becky non so davvero come riparare a tutto il male che ti ho fatto in queste settimane,hai ragione i tuoi genitori non avrebbero permesso questa
vita per te e io voglio toglierti da questo casino in cui ti ho cacciata,me la caverò da solo con i miei dipendenti e manderò qualcuno di loro
a portare avanti questo piano e tu vivrai la tua vita normalmente-
spiegò tutto d'un fiato scusandosi.
La parte migliore era che non dovevo più fare il lavoro sporco ma la parte peggiore era che il piano sarebbe continuato anche senza di me.
Come posso spiegare a mio zio che io sono innamorata del ragazzo che lui ucciderà?
-Perchè vuoi uccidere quel ragazzo?- chiesi intenzionata a saperlo.
-Arriverà un giorno dove ti spiegherò tutta la storia,ma ora proprio non posso- mi accarezzò la guancia.
Tutta la storia? perchè non poteva spiegarmelo ora? perchè la prima volta mi disse che c'entrava con la storia del mio papà? di che vendetta
parlava? più penso e più non ci capisco niente e con tutti questi pensieri finirà col scoppiarmi la testa un giorno.
-Posso almeno sapere che piano hai?- chiesi insistendo.
-Non è il posto giusto e davvero non posso dirtelo Becky,ora come ora voglio che tu ne stia fuori- commentò.
Bene ora mi sento ancora più male perchè non potrò fare nulla per Justin ma forse qualcosa si..dovrò dire tutto a mio zio?
Avevo un milione di pensieri che mi giravano,giravano e rigiravano nella testa che da un momento all'altro avrei urlato per liberarmene.
-Ti voglio bene Becky- mi disse.
-Anche io- risposi.
-Sono davvero stanco,voi potete rimanere ancora un pò e quando volete ritornare mi chiamate va bene?- disse alzandosi.
-Certo zio- lo salutai.
Mi diressi verso le mie amiche che finalmente avevano smesso di comprare vestiti..perchè penso che se avessimo continuato la carta di credito
di mio zio ci avrebbe abbandonate.
-Stanno arrivando dei ragazzi,lo sai?- saltellò Isa.
-Chi?- mi passai una mano tra i capelli.
-Joshua e due suoi amici- concluse Chris.
-Ah bene,non è ancora finita- ridacchiai io.
Finalmente quei tre arrivarono e decisero di voler andare al bowling che si trovava all'interno del centro.
Dopo esserci organizzati ci dirigemmo li,pagammo e ci avviammo verso la pista.
Mi Sedetti sulla poltroncina per aspettare che arrivasse il mio turno e guardando verso destra notai Justin e Jennifer.
Cavolo bene,anche qui devo ritrovarmeli? non basta trovarseli tra i corridoi della scuola? mi trattenni dal non alzarmi e andarmene.
Lo vidi girarsi e non feci in tempo a girarmi che i nostri occhi si incontrarono scatendando in me l'inferno,come se delle onde si fossero schiantate
contro degli scogli perdendosi e cosi fu mi persi in quegli occhi color caramello che erano capaci di ipnotizzarmi e sciogliermi completamente.
Un mano afferrò il mio braccio cosi da farmi alzare e perdere quel dannato sguardo del biondo.
-Dai piccola è il nostro turno- mi disse tirandomi Josh.
-Ma io non so giocare- dissi ridendo.
-Ti aiuto io- disse.
Mi posizionò davanti la pista mettendosi dietro di me,mi fece chinare dandomi la palla tra le mani e appoggiando la sua mano sulla mia,
poggiò l'altra mano sul mio sedere facendo pressione sulla mia mano che teneva la palla e mi costrinse a gettarla verso la pista.
-Hei idiota,cosa cazzo fai? toglile immediatamente le mani di li- disse una voce roca e terribilmente arrabbiata.
Girandomi verso la direzione da dove proveniva la voce mi resi conto che era il biondo,un sorriso comparve sul mio viso e il cuore iniziò a battermi.
-Scusa? e tu chi sei?- rispose di rimando Josh.
Neanche due secondi e si ritrovarono petto contro petto a guardarsi diritto negli occhi.
-Sono il suo ragazzo- disse convinto di se stesso il biondo tirandogli un pugno in piena faccia.




Spazio Autrice.
Salve bellezze,finalmente ho aggiornato.
Avete notato che è un pò più lunghetto? ho cercato di scrivere più che potevo..è il mio regalo di natale per voi ahahah.
No seriamente vi auguro un buon natale anche se è passato ma io ve lo auguro lo stesso u.u
Spero che questo capitolo vi piaccia e apprezziate che sia più lungo.
Fatemi sapere cosa ne pensate con qualche recensione come regalo di natale(?) ahahah.
Ora mi dileguo e non vi disturbo,baci tesori.<3
  
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