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Autore: Baude    26/12/2012    4 recensioni
Raccolta scritta per la Warblers Week.
Giorno I: Il calore del camino
Giorno II:Cioccolata in tazza.
Giorno III: Pattinare sul ghiaccio.
Giorno IV:Neve.
Giorno V:Baci sotto al vischio.
Giorno VI: Ricordi di Natale.
Giorno VII: Prepararsi alla notte di Natale.
Giorno VIII: Mezzanotte.
Giorno IX :Giorno facoltativo.
Dal giorno I:
Sebastian Smythe odiava il freddo.
Una temperatura bassa significava: ridicoli cappelli, virus, gente nei bar che tossiva, la neve e le mani congelate.
Odiava esser costretto ad utilizzare i mezzi pubblici, a causa del maltempo, e ritrovarsi in una calca umana. Tra odori sgradevoli, mani in posti indesiderati, c’era da diventar matti. O commettere un omicidio.
-Perché stiamo facendo questa cosa tanto ridicola?- domandò con tono annoiato.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Warblers/Usignoli | Coppie: Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Dalton Academy in : << Intolleranti anche a Natale >> , quando le festività non fanno altro che aumentare la cattiveria di certi individui.

 

 

Al mio Thad,

L’intera raccolta.

 

Note autrice: Ed eccoci alla fine. E’ stata una graaaaaan fatica, ma l’ho conclusa. Spero quindi vi sia piaciuta e vi ringrazio.

 

Note betaggio: Lady_Thalia. Senza il suo aiuto, la sua precisione ed il suo sostegno non riuscirei ad andare tanto lontano. Grazie.

 

 

 

 

 

 

Giorno IX

Regali

*

 

 

 

 

 

-Harwood.-

 

Una scia calda e umida sul collo.

 

Thad rabbrividì e mugolò, allungando un braccio alla cieca.

 

Trovò una guancia, fredda e con un accenno di barba.

 

Sebastian si strofinò contro quel palmo bianco e vi posò un bacio.

 

Ma le intenzioni non erano caste.

 

Smythe seguì con la lingua le linee che solcavano la mano dell’altro ragazzo.

 

-Come hai fatto ad entrare?- chiese. Aveva aperto gli occhi e stava osservando, seppur con uno sguardo ancora annebbiato dal sonno, il compagno inginocchiato davanti al suo letto.

 

-Sterling.- spiegò, avvicinandosi. Passò le dita tra i capelli neri dell’altro e, appoggiando la testa alla mano libera, osservò Thad. -Me le ha prestate.-

 

Harwood si sporse verso di lui, nascondendo il proprio viso tra il collo e la spalla di Sebastian. -L’hai ricattato?-

 

-No.- rise, stringendolo a sé. -Me le ha prestate: a lui non servivano.-

 

Il morò tirò su la testa, rendendosi conto in quel momento che effettivamente Jeff non era in giro per la camera a spargere polvere magica ed arcobaleni. -Dov’è Jeff?-

 

-In questo preciso istante?- chiese retoricamente. Finse di pensarci su. -Dovrebbero essere atterrati al Charles De Gaulle.- ipotizzò. -E’ l’aeroporto di Parigi.-

-Si, lo so.- rispose, offeso, Thad. -Ma cosa diamine ci fa lì?- domandò, mettendosi a sedere.

 

Smythe tirò su la testa. -E’ con Duvall.-

 

-Io comunque non capisco.-

 

-E’ stato il mio regalo di Natale-

 

Harwood spalancò la bocca: non aveva davvero idea di cosa dire.

 

Sebastian ghignò. -Se spalanchi la bocca così, è ovvio che mi venga in mente di infilarci dentro qualcosa…- alluse.

 

-Stupido.- lo spintonò, poco convinto, Thad. -Perché?-

 

L’altro tirò su le spalle. -Li volevo fuori dai piedi.-

 

Il moro riavviò i capelli castani dell’altro e lo avvicinò a sé, fino ad essere fronte contro fronte. -E’ la mattina di Natale.-

 

-Lo so.- gli rispose Sebastian. -La Barbie, come prestito natalizio, mi ha dato le proprie chiavi. Ecco come sono entrato.

 

-E allora...- si morse un labbro Thad.

 

Smythe socchiuse gli occhi: lo sapeva.

 

Erano molteplici i sintomi: gli occhi che si inscurivano, la temperatura che si alzava, la voce che scendeva di qualche tonalità. Harwood gli avrebbe chiesto di scoparlo.

 

-Potremmo sfruttare il prestito-regalo di Jeff.-

 

Erano solo allusioni e avevano ancora tutti i vestiti addosso, ma Sebastian avvertì comunque un brivido di eccitazione lungo tutta la spina dorsale.

 

-Non vuoi aprire i regali?- propose, ma sperando che la risposta fosse negativa.

 

-Voglio spogliarti.-  ammise Thad, direttamente sulla bocca di Sebastian.

 

Si sporse ancora di più e disegnò con la lingua il contorno della labbra di Smythe, ricevendo in risposta un ringhio eccitato.

 

-Chiudi a chiave la porta, Sebastian.-

 

 

 

 

 

 

 

Fine.

   
 
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