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Autore: karter    26/12/2012    1 recensioni
Cosa succederebbe se Axel avesse avuto una sorella gemella dalla quale era stato separato quando aveva quattro anni e se dopo dieci anni si rincontrassero per equivoco in un negozio di peluche??
In quei due giorni ne la ragazza ne il giovane attaccante riuscirono a riposare tranquilli, non facevano altro che pensare a quel piccolo incidente al negozio di peluche…
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Axel/Shuuya, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Io Avrò Cura Di Te Perché Tu Sei Un Essere Speciale <3 '
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 La mia prima fan fiction su inazuma eleven spero siate clementi nel giudicarla anche se so che sarà una schifezza…come le altre mie storie del resto…
Ma bando alle ciance…cominciamo con il racconto, spero siate tanto buoni da arrivare fino alla fine
Kisskiss
 
 
 
-siamo insuperabili insieme!- disse una bambina coi capelli biondi e gli occhi color cioccolato
-è vero la nostra squadra è la più forte!- confermò un bimbo anch’esso con gli occhi color cioccolato e i capelli biondi
-mamma e papà saranno fieri di noi, abbiamo vinto!- disse la bambina con un dolce sorriso mentre si toglieva la maglietta della divisa
-si e noi abbiamo segnato con la nostra tecnica combinata- le rispose il bambino imitandola
-si ma come la chiamiamo?-
-non lo so…qualcosa che comprenda il calore del fuoco e la luce della luna?-
-no, non è come le nostre solite tecniche, sembra più…più…-
- una forbice!- conclusero insieme i due bambini ridendo
 
- Dai sbrigati sorellina papà ci aspetta in macchina-
-lo so…- disse la bimba sbuffando
Correvano per raggiungere la macchina e facevano a gara per chi sarebbe arrivato prima, quando ad un tratto due fari illuminarono la strada che stavano attraversando i due bambini.
I fari si avvicinavano veloci e i due bambini non si accorgevano di niente tanto erano intenti a ridere, all’improvviso un rumore di freni e un tonfo assordante…
 
 
-AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH…- Axel si svegliò agitato e tutto sudato, nel sonno aveva stretto forte le coperte, tanto che ora gli facevano male le mani…
Si guardò intorno e riconobbe le pareti della sua stanza, era da tanto che non ci dormiva, ma ora, finito il FFI, avevano avuto qualche giorno di vacanza che il giovane attaccante aveva deciso di trascorrere a casa, in tutta tranquillità, ma purtroppo per lui…
-di nuovo quel sogno- disse posandosi una mano a sorreggere il capo –è da quando sono tornato che non faccio altro che quel sogno…- pensò fra se, poi si alzò dal letto e si diresse verso la scrivania, ne aprì un cassetto ed estrasse una fotografia, erano rappresentate cinque persone…a destra un uomo dalla carnagione scura, i capelli neri, occhiali da vista sul naso e un completo elegante, a sinistra, seduta su una sedia, una donna dai lunghi capelli castani e il volto dolce, con in braccio una bambina piccola che aveva gli stessi occhi dolci della madre e i capelli castani, mentre al centro c’erano due bambini…gemelli, un maschio e una femmina, uguali a parte per il taglio di capelli, lui corti e sparati, lei lunghi e raccolti in una dolce coda…erano i due bambini del sogno…
“perché l’incidente ti ha portata via, non è giusto, doveva prendere me…non te…” pensò fra se il giovane mentre una lacrima gli rigava il volto…
 
 
-buongiorno fratellone!- disse una bambina dai capelli castani
-buongiorno anche a te Giulia!- rispose il ragazzo con un dolce sorriso
- Axel tesoro, sembri scosso cosa succede?- chiese preoccupata la governante
-niente, non ho dormito molto bene…tutto qua…- disse il ragazzo cercando di nascondere la malinconia nella sua voce
La donna non credeva alle sue parole, sapeva che qualcosa non andava, ma prima che potesse replicare suonò il citofono e l’attaccante si alzò per vedere chi fosse…
 
 
- io esco, Mark mi sta aspettando giù…- e così dicendo si alzò diede un bacio alla sorellina e uscì di casa…
 
 
-ciao Axel come procedono le vacanze?- chiese il portiere con uno dei suoi soliti sorrisi
Il biondo lo guardò cercando di avere sulle labbra un sorriso il più naturale possibile –bene a te?-
- alla grande, però mi mancano i nostri allenamenti, per questo pensavo di organizzare una partitella tra di noi domani, per te va bene?-
Il biondo però si era perso tra i suoi pensieri e non aveva sentito granché del discorso dell’amico…
- Axel? Ci sei?- chiese sorpreso di non aver ricevuto risposta
- scusa Mark dicevi?-
-ma allora non mi stavi ascoltando…- sbottò quello –ti parlavo di organizzare una partita tra di noi, per te va bene?-
-certo, mi manca giocare tutti assieme- ammise questo sempre con il pensiero altrove
- già anche a me…comunque che ti prende, sembri pensieroso?-
-niente tranquillo capitano…- disse questo cercando di apparire rilassato
- vabbè se lo dici tu, comunque che ne dici se ora andiamo al supermercato?-
E così dicendo si incamminarono…
 
 
La giornata passò abbastanza velocemente per i due ragazzi fra compere e giri vari…
-ma quanta roba hai preso?- chiese l’attaccante sbalordito guardando la quantità immensa di buste che il suo capitano portava…
-un po’…tu invece perché non hai preso niente?-rispose questo sorridendo
-non so, volevo comperare un regalo a Giulia ma non ho trovato niente che mi piacesse…- disse passando davanti alla vetrina di un negozio di peluche –fino ad ora…- concluse il ragazzo con un sorriso sulle labbra e osservando un peluche a forma di orsetto con in mano un pacchettino…
-ti spiace se entriamo?-
-certo che no!-
 
I due entrarono e il biondo si diresse verso un commesso…
-scusi vorrei vedere quell’orsetto in vetrina…-disse indicandolo
-certo giovanotto-
 
Il ragazzo rimase con l’orsetto in mano osservandolo in ogni particolare e avanzando verso la cassa per pagare…
“sono sicuro che le piacerà tantissimo”
BOING
-scusami tanto ti sei fatta male?- chiese il ragazzo rialzandosi
-no tranquillo, anzi scusa tu, ero sovrappensiero…- rispose lei raccogliendo la borsa
Axel le porse una mano per aiutarla ad alzarsi e in quel momento i loro occhi si incrociarono e rimasero ad osservarsi per un lasso di tempo che sembrava interminabile…
“sembra Alex…” pensò fra se il ragazzo
 
- ehi amico tutto ok?- chiese il capitano vedendo l’amico imbambolato
Questo, abbandonati i suoi pensieri, tornò nella realtà…
- si, certo capitano…- rispose cercando di apparire tranquillo
Nel frattempo la ragazza si era rialzata e stava raccogliendo le cose cadutele dalla borsa quando la sua attenzione venne rapita dal ciondolo che il biondo portava al collo…
- è davvero stupendo…- disse indicandolo
Lui sorrise ripensando alla piccola Giulia…
- già…è un regalo della mia sorellina…-
- scommetto allora che quel peluche che stavi comprando è per lei…- rispose la ragazza sorridendo
- esatto…- intervenne il capitano – comunque io sono Mark -
- Alex…- rispose sorridendo, poi rivolta al biondo – e tu invece ce l’hai un nome?-
L’attaccante rimase sbalordito…
“ non è possibile…oltre ad essere identica ad Alex si chiama anche come lei…E se fosse…No, non è possibile….”
- si può sapere che ti prende oggi?- chiese il portiere all’amico – è da stamane che sei distratto…-
- niente…- rispose lui sempre sovrappensiero
- allora non ti dispiace dirmi il tuo nome…- proseguì la ragazza
- certo…scusa…il mio nome è Axel…-
Sentendo il nome del giovane la ragazza sbiancò…
“ è assurdo…non può essere lui…io l’ho visto…era steso su quel letto…non si muoveva…mi avevano detto che era morto…eppure, gli assomiglia così tanto…”
I due si fissarono a lungo negli occhi, come per voler trovare una risposta alle loro incertezze…
- gio…- dissero in contemporanea
- scusa…parla pure…- disse lei in imbarazzo
- scusa tu no vai…- rispose lui
La ragazza esitò un attimo, poi chiese…
- giochi a calcio?-
Lui la guardò stupito…
- mi hai posto la stessa domanda che avrei voluto farti io, comunque si…- disse sorridendo
- anch’io, nella scuola che frequentavo prima ovviamente…-
- perché non vieni a fare due tiri con noi?- chiese l’attaccante
- ottima idea, potresti prendere parte anche alla partitella che vogliamo organizzare con tutti i nostri amici…- disse il capitano entusiasta
- non vorrei disturbare…-
- tranquilla, se il capitano dice che non ci sono problemi…- disse il biondo indicando l’amico
- e lui sarebbe il capitano?- chiese la bionda sorpresa
- esatto…- rispose lui – a vederlo può sembrare un po’ fuori di testa, ma ti assicuro che è un ottimo giocatore ed un grande capitano, capace di coinvolgerti ed appassionarti…-
Chiacchierando così i tre uscirono dal negozio, dopo che Axel ebbe comprato l’orsacchiotto e si diedero appuntamento al campo della Raimon due giorni dopo…
 
In quei due giorni ne la ragazza ne il giovane attaccante riuscirono a riposare tranquilli, non facevano altro che pensare a quel piccolo incidente al negozio di peluche…
Erano convinti delle loro ipotesi e volevano provarne la veridicità e entrambi sapevano che c’era un solo modo per farlo: aspettare la partita che si sarebbe tenuta tra qualche giorno…
 
 
Finalmente arrivò il giorno della partita. Erano arrivati già tutti davanti a quella che per tre anni era stata la loro scuola e aveva ospitato le loro avventure più belle, ma anche difficili…
- allora siete pronti ragazzi?- chiese il capitano carico come al suo solito e trasmettendo la sua grinta a tutti gli amici
- siiiiiiii- dissero in coro questi, solo il capo cannoniere della squadra era rimasto sulle sue da quando era arrivato e continuava a guardarsi intorno
“ devo saperlo…devo sapere la verità…ti prego vieni…”
- allora ragazzi…- disse d’un tratto Nally, la bella manager della squadra – dobbiamo formare due squadre, come volete dividervi?-
- io proporrei di fare la prima Raimon contro tutti i nuovi elementi…- disse Willy tirandosi su gli occhiali con la sua solita aria da sapientone – credo sia la scelta mi…- ma non riuscì a finire la frase poiché rimase incantato dalla comparsa di una bellissima ragazza dai capelli platino e gli occhi color cioccolato…
- ehi amico che ti prende?- chiese Arley passando una mano davanti agli occhi dell’amico imbambolato
- scusate…- disse la ragazza attirando gli sguardi di tutti su di se – voi siete la Raimon giusto?-
Vedendola tutti rimasero incantati, tranne il capitano che…
- ciao Alex, alla fine sei venuta?-
- certo, come potevo rifiutare un invito da parte di uno dei giocatori della squadra campione del mondo?- disse lei con un sorriso
A quelle parole tutti rimasero sorpresi…
- capitano, l’hai invitata tu?- chiesero tutti in coro
- no, veramente sono stato Axel…- rispose il numero, indicando l’amico in fondo al campo
- ciao Axel- disse lei vedendo il ragazzo
- ciao- rispose lui spezzando il silenzio che l’aveva caratterizzata fin dal suo arrivo
“ è inutile, l’unico modo che ho per scoprire la verità è giocare questa partita…” pensò lei mentre il capitano la presentava a tutto il resto della squadra
- allora Alex, con quale delle due squadre vuoi giocare?- chiese Bobby sorridendo
- io vorrei giocare con Axel, se per voi non ci sono problemi- rispose lei un po’ imbarazzata suscitando la sorpresa di tutti, compreso del diretto interessato
- nessun problema- risposero sorridendo
- in che ruolo giochi?- chiese il capitano sorridendo
- normalmente sono al centro campo, e copro le spalle alla punta…-disse sorridendo
“ impossibile” pensò il ragazzo sorpreso, senza riuscire a proferir parola
- allora giocherai proprio dietro il nostro Axel- disse Jude unendosi al gruppetto
 
La partita iniziò…
Da una parte del campo c’era la Raimon originale: Mark in porta, Jack, Tod, Gimmy e Max in difesa, Nathan, Alex, Jude e Willy in centro campo, Kevin e Axel in attacco, dall’altra parte Darren in porta, Scott, Arley, Arcer e Bobby in difesa, Xavier, Erik, David e Caleb in centro campo e Austin e Shawn in attacco.
 
La partita era alquanto equilibrata, infatti, fino alla fine del primo tempo il risultato era fermo sullo 0-0. tutti si stavano divertendo e sembravano sempre più sorpresi nel vedere giocare la giovane centrocampista che, nonostante fosse la prima volta che giocava con loro, si era ambientata benissimo nella squadra e sembrava avere un affiatamento speciale proprio con il loro centro avanti…
“ è davvero brava” pensò il biondo bevendo un sorso d’acqua e guardando la nuova arrivata “ mi trovo bene a giocare con lei, mi sembra di essere tornato dieci anni indietro e di star giocando proprio con lei…c’è solo un modo per capire se è davvero lei…devo provare ad usare quella tecnica!”
Nello stesso momento anche Alex aveva pensieri simili a quelli dell’attaccante
“ non è possibile che sia davvero lui…eppure ho avuto un affiatamento totale solo con lui prima di ora…devo scoprire se il mio presentimento è fondato, e l’unico modo che ho per farlo è usare quella tecnica!”
 
La partita riprese senza esclusione di colpi, entrambe le squadre erano fortissime…
-Eagles è in possesso di palla, ma viene intercettato da Charp che con un passaggio lungo tira verso Blaze…ma un attimo, anche la nuova arrivata si dirige verso la palla, nessuno dei due vuole demordere…-
 
-Axel vai..- disse Jude impossessandosi della palla e tirandola all’amico che fu felice di riceverla per provare ad attuare il suo piano…
“ ma cosa?” pensò il biondo accorgendosi che la ragazza alla quale stava pensando si era avvicinata a lui e voleva tirare.
I due ragazzi si guardarono un attimo stupiti e, sotto lo sguardo sorpreso di tutti, calciarono contemporaneamente la palla verso l’alto e spiccarono un salto e rotando su se stessi in un duplice avvitamento uno e duplice salto mortale l’altra calciarono la palla causando un’enorme aura viola che accecò tutti
- Forbice infinita dei gemelli X- gridarono assieme
Il tiro fu di una tale potenza che ne la difesa, ne il povero Darren riuscirono a bloccarlo…
- incredibile goool!- urlò il cronista incredulo di quello che aveva appena visto…
Tutti rimasero a bocca aperta vedendo l’incredibile potenza del tiro…solo i due autori si guardarono stupiti rimanendo senza parole…
- non ci credo…- disse il ragazzo guardando gli splendidi occhi nocciola della ragazza, mentre una lacrima cominciava a rigargli il viso…
- non puoi essere davvero tu…- sussurrò la ragazza scoppiando in lacrime e correndo fra le braccia del ragazzo…- sei davvero tu Axel…- disse infine stringendosi forte al ragazzo
- si Alex…mi sembra così assurdo chiamarti ancora dopo tutto questo tempo…- rispose il ragazzo stringendola più forte a se, cercando di asciugare le sue lacrime e quelle della ragazza…
 
I due rimasero a lungo stretti in quel caldo abbraccio senza più dire una parola, godendosi solo quel momento che entrambi aspettavano da dieci anni…
 
I ragazzi erano ancora sorpresi per la potenza e precisione del tiro che i due calciatori avevano appena lanciato in rete e non si accorsero della scena che si stava svolgendo di fianco a loro, finchè, cercando l’amico per chiedere spiegazioni e congratularsi, lo videro abbracciato alla ragazza e rimasero a bocca aperta per la sorpresa…
 
I due biondi non avevano nessuna intenzione di interrompere quel momento speciale creatosi tra di loro, ma entrambi avevano bisogno di risposte, così lentamente si separarono appena per permettere ai loro sguardi di incontrarsi…
- mi sembra un sogno…- disse il capocannoniere della Raimon ancora incredulo
- anche a me…- rispose la ragazza in imbarazzo
- ma com’è possibile? Io credevo fossi morta nell’incidente…anzi, mi avevano assicurato fossi morta nell’incidente…- disse il ragazzo cupo in volto tornando al giorno in cui, svegliatosi dal coma aveva ricevuto la notizia della morte della sorella qualche giorno prima…
- ma cosa dici?- chiese lei sbigottita – eri tu quello morto, io ho visto il tuo corpo immobile, steso nel letto dell’ospedale e mi è stato detto che tu non ti saresti mai svegliato…-
La ragazza ripensando a quel giorno scoppiò nuovamente in lacrime, il dolore era ancora troppo forte, nonostante fossero passati dieci anni
- ho vissuto ogni giorno della mia vita pensando di averti perso per sempre- continuò la ragazza posando il capo sul petto del fratello, che sentendo quelle parole decise di avvolgerla nuovamente a se per rassicurarla – ti prego non lasciarmi…- disse infine stringendo con le mani la maglietta della divisa del fratello
- no che non ti lascio- rispose lui dolcemente –ho sognato questo momento per dieci anni, di certo non me lo lascerò sfuggire ora…-
La ragazza sorrise a quelle parole, aveva dimenticato che il fratello riusciva sempre a strapparle un sorriso
- ti voglio bene sorellina…- disse lui dolcemente, guardandola negli occhi e dandole un bacio sulla fronte, proprio come faceva sempre da bambino indispettendola…
- ti voglio bene anch’io fratellino- rispose la ragazza malinconica, ma felice per quel momento…
 
Nel frattempo gli altri si erano avvicinati e guardavano imbambolati i due ragazzi che sembravano non avere nessuna intenzione di sciogliere il loro dolce abbraccio…
- che carini!- disse Silvia osservandoli e attirando così la loro attenzione
I due, sempre abbracciati guardarono i volti sorpresi degli amici e sorrisero pensando a ciò che potesse star passando per la testa a tutti loro, ma nonostante ciò non sciolsero il loro legame, anzi, il ragazzo avvicinò maggiormente la ragazza al suo petto, che sentendo il calore emanato dal corpo del fratello arrossì, ma non si allontanò, anzi affondò ulteriormente il volto sul suo petto cercando di recuperare tutti gli abbracci che avevano perso in quei dieci anni…
- ecco- disse ad un tratto il capitano – che succede?-
I due sorrisero e lei, anche se a malincuore si allontanò dal biondo, il quale, non volendo spezzare il contatto la prese per mano facendo comparire un sorriso divertito sul volto della ragazza guardando le espressioni sbigottite degli amici del fratello
- ragazzi vi presento mia sorella!- disse imbarazzato l’attaccante
- cosa?- chiesero tutti sbigottiti
- avete capito bene- rispose la bionda divertita facendo sgranare ulteriormente gli occhi agli altri
- cosa dici ti va di andare in un posto?- chiese il ragazzo approfittando del momento di distrazione dei compagni per riuscire a sfuggire alle loro domande..
                                                                                                                
Percorsero molti metri di corsa senza voltarsi fino ad arrivare nei pressi di un fiume e si sedettero tranquilli ad osservare il sole che ormai tramontava persi tra i loro ricordi…
- sai in questi anni osservare il tramonto è stata l’unica cosa che mi ha permesso di strare bene e continuare a vivere nonostante la certezza della tua fine…mi faceva stare bene pensare che tu mi osservassi da lassù e vegliassi su di me, mi faceva sentire protetta e anche un po’ amata…-
L’attaccante guardò la centrocampista e sorrise
- sai anche per me il tramonto in questi anni è stato l’unico momento in cui il mio cuore trovava un po’ di serenità, d’altronde il tramonto è sempre stato il nostro momento preferito della giornata e guardarlo mi dava l’idea di averti ancora accanto…-
- mi sei mancato fratello…-
- anche tu sorellina…-
E dicendo ciò i due si addormentarono con un sorriso sulle labbra continuando a stringersi forte…
 
 
 
 
 
 
 
  
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