Anime & Manga > Capitan Harlock
Ricorda la storia  |       
Autore: Lady Five    26/12/2012    3 recensioni
Dopo tanti anni passati a vagare nello spazio, ormai solo e senza sogni, forse per Harlock è arrivato il momento di trovare un po' di pace, grazie a un incontro inaspettato... Forse....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harlock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salve a tutti, sono una neofita e sono parecchio emozionata: questa è la mia prima FF, ed è anche “politicamente scorretta”...

Ringrazio il maestro Leiji Matsumoto, per aver creato questi personaggi che mi hanno fatto tanto sognare da ragazzina (ed evidentemente non solo!) e che ho preso in prestito per la mia storia, scritta senza scopo di lucro.


Da quanti anni vagava nel cosmo? Non se lo ricordava neanche più. Eppure ciò che si vedeva dalla enorme vetrata del suo alloggio gli dava ancora le vertigini: la distesa sterminata di luci e di mondi immersa in quella notte eterna non aveva mai smesso di incantarlo. Butto giù l'ennesimo bicchiere di pessimo whisky e si guardò intorno. Era solo. Era rimasto solo, come non lo era mai stato in tutta la sua vita. E non c'erano né stelle né alcol che potessero allontanare dal suo animo l'angoscia che vi si era insediata e che, ogni sera, quando tutti gli altri dormivano, lo assaliva con sempre maggiore violenza. I ricordi e i rimorsi lo torturavano.
Aveva lasciato definitivamente la Terra 15 anni prima, più o meno. Dopo la fine della guerra vittoriosa contro le mazoniane, ne era scoppiata un'altra ancora peggiore, una lotta fratricida tra opposte fazioni che volevano impadronirsi del potere, approfittando della situazione di incertezza che si era creata sul pianeta. E, come tutte le guerre civili, era stata ancora più crudele e violenta della precedente. L'unico punto su cui tutti i contendenti erano d'accordo era nel considerare lui e il suo equipaggio dei fuorilegge. Erano ricercati, vivi o morti, e la polizia e perfino l'esercito avevano l'ordine di sparare a vista.
Degli amici che lui aveva desiderato restassero lì per costruire un mondo migliore, alcuni erano stati uccisi, altri erano fuggiti su altri pianeti, di altri ancora aveva perso le tracce.
Yuki e Tadashi, che si erano finalmente decisi a mettersi insieme, lo avevano pregato di tornare a riprenderli, ma dopo la nascita del primo figlio avevano deciso di condurre una vita meno nomade e si erano stabiliti su un pianeta in una galassia il più possibile lontana dalla Terra. Si erano ripromessi di restare in contatto, ma poi... si sa come vanno queste cose.
Anche la cuoca Masu aveva deciso che era ormai troppo vecchia per un'esistenza così precaria ed era tornata al suo piccolo paese, dove aveva ancora dei nipoti. Forse almeno lei si era salvata dal disastro.
Il dottor Zero durante la guerra civile si era prodigato nella Croce Rossa Intergalattica e anche di lui non aveva saputo più nulla.
Mimeh aveva giurato di restare per sempre con lui, ma poi, durante una sosta su un satellite per i rifornimenti, si era innamorata di un tipo e se n'era andata con lui. Poteva lui opporsi? L'ultimo a lasciarlo era stato Yattaran: anche lui per amore di una ragazza che non ne voleva sapere di vivere sull'Alkadia. E come darle torto?
Harlock capiva le ragioni di tutti, ciononostante era rimasto molto amareggiato da questi abbandoni. Era come se a tutto il gruppo fosse venuto a mancare qualcosa, forse gli ideali di un tempo, forse lo spirito che li univa quando erano soli contro l'universo, forse il disgusto per quello che stava accadendo sul pianeta che loro si erano dati tanta pena di salvare.
Ma la perdita che l'aveva annientato, che aveva aperto una ferita che dopo tanti anni non gli dava ancora pace, era stata quella di Mayu. Quando fu chiaro che la situazione era ormai critica, si era precipitato sulla Terra, questa volta per portarla via, visto che ora lo spazio era più sicuro. Ma aveva scoperto con orrore che l'istituto dove lei viveva era completamente distrutto. Gli dissero che fortunatamente tutti i bambini erano stati evacuati in tempo, ma, nella confusione generale, nessuno seppe dirgli dove fosse finita la piccola. Pazzo di disperazione, si era messo a cercarla ovunque, a rischio della propria incolumità, visto che era già ricercato. Ma inutilmente. Sembrava essersi volatilizzata. Si rese conto poi che le sue ricerche forsennate mettevano in pericolo anche lei: quante volte in passato gente senza scrupoli, terrestri o mazoniane che fossero, non avevano esitato a usarla per arrivare a lui? Si era lasciato convincere dai compagni ad affidare le indagini a un investigatore privato. Ma anche questo aveva fallito. Negli anni successivi ne aveva ingaggiati altri, non aveva lasciato nulla di intentato né risparmiato soldi e risorse. Per nulla! NULLA!
Così, divorato dai rimorsi e dai sensi di colpa, era andato sempre più alla deriva. Cupo, taciturno, scontroso... forse era per questo che gli amici lo avevano lasciato. Aveva ricostituito un equipaggio ed era tornato a fare quello che faceva prima della guerra contro le mazoniane, una vita errabonda ai margini dell'universo civilizzato. Ma non era più la stessa cosa. Sì, ogni tanto capitava l'occasione di mettersi al servizio di una causa giusta, di riparare qualche torto, di far trionfare la giustizia in qualche sperduto avamposto abitato. Ma la sua anima sembrava ormai morta.

Da alcuni mesi, però, c'era una novità che sembrava stranamente aver dato un momentaneo sollievo al suo perenne tormento. Per lo meno, lo aveva distratto.
Qualche tempo prima avevano fatto scalo su una luna nota per essere un punto di ritrovo di banditi di ogni risma, tanto che qualche spiritoso aveva cominciato a chiamarla “Tortuga”, come l'isola dei pirati terrestri di tanti secoli prima, e con quel nome era ormai conosciuta da tutti. Mentre parte dell'equipaggio era a fare provviste, davanti al portellone dell'Alkadia si era presentata una ragazza con lunghi capelli rossi, chiedendo all'uomo di guardia di poter parlare con il comandante. Harlock, avvertito, l'aveva ricevuta sul ponte di comando, cercando di smorzare l'espressione truce che ormai aveva perennemente stampata sul volto. Non è educato farsi vedere in questo modo da un'ospite, per giunta così carina. Harlock si sorprese di questi pensieri. Non ne aveva di simili da tempo immemorabile.
La ragazza era alta, flessuosa,vestita con una semplicissima tuta blu scuro, e un po' intimidita all'inizio. Il capitano cercò di metterla a suo agio facendola accomodare su una poltroncina davanti a lui e chiedendole se gradiva qualcosa da bere. Lei rifiutò gentilmente e si sedette. Era senza dubbio molto graziosa, di una bellezza semplice, pulita, non aggressiva. Decisamente fuori luogo in un posto come Tortuga. Disse di chiamarsi Aurora e di essere un'esperta di informatica. Chiese se per caso ci fosse un lavoro per lei sull'Alkadia. Harlock rimase sorpreso. Precisò anche che si trovava lì perché sulla Terra, da cui proveniva, e in parecchi altri posti era ricercata come una pericolosa hacker. Harlock di informatica non capiva un accidente, solo lo stretto indispensabile. Ci avevano sempre pensato i suoi amici, a quell'aspetto. Alzò un sopracciglio con aria interrogativa.
Aurora sorrise. Un sorriso dolcissimo, anche se scherzoso.
“Sono un pirata anch'io. Un pirata informatico.”
“Ah già! E perché vorrebbe lavorare proprio qui?” le chiese.
La ragazza disse senza mezzi termini che Tortuga non faceva per lei e che, se doveva vivere da fuorilegge, tanto valeva farlo con l'equipaggio dell'Alkadia piuttosto che con chiunque altro. Harlock ne fu lusingato. Evidentemente la sua fama non era ancora del tutto appannata. In effetti c'era bisogno di un esperto di quel settore sulla nave. Se quella ragazza era davvero così brava... perché no? Ma era abituato da troppo tempo a guardarsi le spalle per accettare a bordo il primo arrivato, anche se aveva un aspetto onesto e pulito.
“Senta, la sua proposta è interessante, ma prima di decidere devo parlarne con il mio vice. Può tornare domani a quest'ora? Le darò una risposta.”
Aurora disse che poteva e si congedò. Stringendole la mano, piccola e delicata, Harlock notò che aveva degli incredibili occhi blu, dallo sguardo un po' triste.
Inutile dire che non esisteva nessun vice. Voleva solo prendere delle informazioni. Appena lei fu scesa dalla nave, convocò un suo uomo e lo incaricò di seguirla, naturalmente – si raccomandò – senza farsi beccare. Poi chiamò quello che aveva più dimestichezza degli altri con i computer e gli chiese di cercare subito notizie sulla ragazza. Poteva essere benissimo una spia mandata dal governo terrestre. In effetti risultava ricercata. Ma, se era un'hacker, poteva aver inserito lei stessa quel dato. O quelli che l'avevano mandata. Per il resto, non trovarono altro. Harlock era molto combattuto. Istintivamente si fidava di lei, ma purtroppo spesso in passato il suo istinto era stato ingannato, quindi ora ne aveva paura. E' anche vero, però, che dopo così tanto tempo forse avevano smesso di dargli la caccia, anche perché lui da anni non si era nemmeno più avvicinato al sistema solare.
Dopo qualche ora, tornò l'uomo da cui l'aveva fatta pedinare. Disse che la ragazza era andata dritta filata alla modesta pensione dove alloggiava. Non si era fermata a parlare con nessuno, non aveva fatto né ricevuto telefonate, nessuno era salito in camera sua. Era poi scesa in sala da pranzo e aveva cenato in fretta, da sola, poi era andata a dormire. L'aveva vista spegnere la luce. Aveva aspettato ancora un po', per vedere se per caso usciva, ma non era successo. Intanto aveva chiesto qualche informazione parlando qua e là, facendo qualche domanda a caso al gestore della pensione e ad altri clienti. La ragazza era arrivata da qualche settimana e non l'avevano mai vista insieme ad altre persone. Si faceva gli affari suoi. Sembrava che aspettasse qualcuno.
Aspettava noi, sicuramente - pensò Harlock.
Si disse che la notte porta consiglio.

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Capitan Harlock / Vai alla pagina dell'autore: Lady Five