Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Segui la storia  |       
Autore: Ranpyon    12/07/2007    11 recensioni
Nuova ficcy!! Lo so, voglio ammazzarmi di lavoro... ma questa storia mi è stata richiesta da molti di voi... E forse avete già capito di cosa si tratta... >__> "...Caro diario..."
Genere: Romantico, Commedia, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nuova pagina 1

Capitolo 2

Il ritorno degli alieni

 

 

 

“Strawberry!!!”

Una ragazza dai lunghi e ondulati capelli biondi corse verso Strawberry abbracciandola. Paddy non aveva perso il suo solito entusiasmo.

“Ciao, Paddy! Come stai?” la rossa ricambiò affettuosamente l’abbraccio, sorridendo. Era veramente felice di poter rivedere la sua amica.

“Tutto ok, grazie! E a te come va?”

Strawberry sorrise amaramente.

“Bene… almeno finché non ci ha chiamato Kyle…” proferì mestamente. Paddy aggrotto le sopracciglia.

“Oh, andiamo, Strawberry… Non sei contenta di rivedere Kisch e Pie dopo tutto questo tempo?”

“La scimmietta ha ragione” una voce irruppe nel discorso, facendo voltare le due verso il nuovo arrivato.

“Non chiamarmi scimmietta” si lamentò Paddy incrociando le braccia al petto.

Tart sorrise sarcastico avvicinandosi alle due ragazze.

“Ciao, Strawberry” salutò cordialmente la rossa con un piccolo inchino. Ormai Paddy era riuscita ad insegnargli le abitudini terrestri… In effetti, dopo quattro anni di fidanzamento, Paddy aveva costretto Tart a imparare ogni singola cosa riguardante la terra e i suoi abitanti. L’alieno aveva persino imparato a non disprezzare gli esseri umani e a conviverci pacificamente. Infatti, per poter mantenere Paddy in un prossimo futuro, si era trovato un lavoretto che gli stava procurando un bel po’ di soldi (Sì, il fruttivendolo. U_U NdRanpyon) (>.< NdTart).

“Anche io sono curioso di rivedere Pie e Kisch. Quegli infami non si sono più fatti vivi… Sono quattro anni che non li vediamo”

Strawberry annuì cercando di convincersi che la cosa migliore era guardare il lato positivo.

“Dov’è la piccola Miki?” domandò Paddy guardandosi intorno. Il giardino di villa Shirogane era completamente deserto…

“E’ dentro con le altre” rispose Strawberry voltandosi verso la casa e facendo cenno ai due di seguirla.

“Ah, sono già arrivate? Allora siamo gli ultimi” domandò Tart dando una gomitata a Paddy.

“Che vuoi?” domandò acida lei, sapendo ciò a cui si stava riferendo l’alieno.

“Vuoi dirglielo perché abbiamo fatto tardi?”

Paddy arrossì di botto accelerando il passo e affiancandosi a Strawberry.

“Che hai combinato?” chiese la rossa con un sorriso sornione dipinto sul volto.

“Niente, niente. E’ solo che quando siamo arrivati all’aeroporto mi sono resa conto di aver dimenticato le valigie a casa” mormorò cercando di non farsi sentire da Tart.

Strawberry non potè trattenere una risata divertita mentre oltrepassava la soglia del portone di casa.

“Eccoci!” esclamò entrando in salone seguita dai nuovi arrivati.

“Ragazzi!!”

Lory, commossa, si alzò di scatto dalla sedia e corse incontro a Tart e Paddy, abbracciandoli.

“Come state??”

“Benissimo” sorrise la ex Mew Gialla ricambiando l’abbraccio. Si voltò verso gli altri ospiti e con un inchino salutò tutti, seguita da Tart che la imitò.

Con un cenno, Mina, Pam, Kyle e Ryan ricambiarono il saluto, sorridendo.

La piccola Miki, seduta in braccio a suo padre, poggiò sul tavolo la bambola che aveva in mano e scese dalle ginocchia del suo genitore, correndo verso Paddy.

“Zia Paddy!!!” esclamò sorridendo. Le cinse le gambe, abbracciandola teneramente. La biondina si chinò e poggiò una mano sui capelli carmini della ragazzina, scompigliandoli dolcemente.

“Ciao, Miki. Come stai?”

“Bene!” esclamò lei sorridendo.

Poi spostò lo sguardo verso Tart che era rimasto immobile a fissare la scena.

“Ciao” lo salutò Miki con un tono di voce abbastanza freddo. In questo aveva ripreso da suo padre: credeva di non poter fidarsi degli alieni.

Fortunatamente Ryan aveva cambiato opinione da un bel pezzo, ma Miki invece era rimasta ferma sulla sua idea. Gli alieni erano cattivi e andavano allontanati.

Tart rispose accennando un sorriso. Sapeva di non essere simpatico a quella ragazzina dai capelli rossi… Ma ormai ci aveva fatto l’abitudine.

“Ragazzi, accomodatevi” esclamò Strawberry indicando due delle sedie vuote intorno all’immenso tavolo. I due annuirono e fecero come era stato detto loro, e anche la rossa si sedette accanto a suo marito prendendo in braccio Miki.

“Ehi, Pam, dove hai lasciato Luke?” domandò Paddy fissando l’ormai ex modella.

“E’ a Tokyo con Aoi” rispose lei sorridendo. Da quando il progetto Mew si era concluso e da quando aveva cominciato a vivere la sua vita da semplice ragazza, Pam era diventata molto più spigliata e sorridente… Aveva cominciato ad aprirsi con chi le stava intorno.

“Oh, giusto! Come sta il piccolo Aoi?” domandò Mina intromettendosi nella conversazione.

“Molto bene, grazie” sorrise Pam rivolgendosi all’amica.

“E tu, Mina, dove l’hai lasciato Daisuke?”

“Diciamo che… l’ho lasciato e basta” rispose lei con aria di sufficienza incrociando le braccia.

Tutti, compresi Ryan e Kyle, sgranarono gli occhi, meravigliati.

“Ma come, stavate così bene insieme!” esclamò Kyle fissandola perplesso.

“Beh… diciamo che ha smesso di funzionare e che ormai non potevamo stare più insieme. Comunque… preferirei non parlarne se non vi dispiace” disse la mora chinando la testa. La separazione con Daisuke non era stata delle migliori… Ma era meglio non pensarci.

I presenti annuirono scrutandola, un po’ preoccupata che le fosse successo qualcosa.

“Kyle… quando arriveranno Pie e Kisch?” domandò Strawberry rivolta al bruno. Lui rifletté un attimo.

“Credo che arriveranno dopodomani” rispose.

Strawberry annuì e chinò il capo, ripensando a quando aveva ricevuto la notizia che gli alieni sarebbero tornati.

Aveva davvero tutto a che fare con Profondo Blu?

Sospirò, mentre Miki andava a fissarla.

“Che hai, mamma?” domandò preoccupata la piccola.

La rossa sorrise cercando di avere un atteggiamento naturale.

“Tranquilla, piccola, non ho niente. Piuttosto… perché non vai a giocare nella tua stanza?”

La bambina gonfiò le guance come un criceto.

“Ma io mi annoio da sola”

“Lo so, ma ora la mamma e il papà devono parlare con gli zii” cercò di spiegarle, ma la rossina non sentiva ragioni.

Ryan intervenne, prendendo in braccio Miki e facendola sedere sulle sue gambe.

“Miki, per favore. Noi dobbiamo parlare. Dopo giocheremo con te, promesso”

La piccola fissò suo padre un po’ perplessa. In effetti perché dubitare della sua parola? Ryan aveva sempre mantenuto le promesse che le aveva fatto.

“Ok, va bene…” si rassegnò baciandolo sulla guancia e scendendo a terra. Salutò con un piccolo inchino tutti quanti e corse verso la sua stanza dove i suoi giocattoli non aspettavano altri che lei.

“Mi dispiace di non aver portato Satoshi…” si scusò Lory.

“Però… sapete, ho preferito non rischiare”

Strawberry sorrise amabilmente.

“Tranquilla, non c’è problema. Non sappiamo cosa ci aspetta…”

Nella sala, dopo quella frase, piombò il silenzio più totale. Nessuno parlava, ma un unico pensiero accomunava tutti i presenti. Solo Paddy, con la solita esuberanza, riuscì a prendere la parola.

“Beh, credo che stiamo pensando tutti la stessa cosa ma nessuno ha il coraggio di dirla, quindi parlo io. Profondo Blu è tornato?”

Strawberry e Lory sobbalzarono, mentre Mina e Pam finirono di sorseggiare il the e poggiarono le tazzine sui piccoli piattini posti sul tavolo.

“Sinceramente… non so che pensare…” rispose Ryan scuotendo la testa.

“Non credo, comunque… Durante l’ultima battaglia Profondo Blu è stato ucciso, non vedo come potrebbe ritornare”

“E’ già tornato una volta, non vedo perché non dovrebbe farlo anche una seconda” si intromise Strawberry con voce tremante.

“Ragazzi…” cominciò con sguardo cupo.

“Voi sapete che abbiamo combattuto per quattro lunghi anni contro gli alieni… E so che anche a voi mancano quei momenti passati insieme. A me non dispiacerebbe tornare ad essere una MewMew, detto sinceramente…”

Lory e Mina sgranarono gli occhi, mentre Pam sospirava.

“E’ vero, Strawberry… Abbiamo combattuto per anni contro i nemici, e devo dire che tutto quello che abbiamo passato manca anche a me. Ma non si può tornare indietro, non siamo più le adolescenti di un tempo. La nostra vita è cambiata. E tu mi sembri spaventata da tutto questo, nonostante tu dica di voler tornare a combattere”

Strawberry scosse la testa vigorosamente.

“Non ho paura di tornare a combattere, Pam! Ho paura solo di dover affrontare di nuovo Profondo Blu! Mi va bene qualunque nemico, ma affrontare di nuovo lui per me sarebbe troppo…”

“In effetti ha ragione. Profondo Blu ci ha rovinato la vita… Se dovesse tornare sarebbe una catastrofe” disse Paddy perplessa.

“Comunque è inutile fasciarci la testa prima di essercela rotta. Aspettiamo Pie e Kisch e poi vedremo cosa fare”

“Strawberry, Profondo Blu non può essere tornato” proferì all’improvviso Tart attirando l’attenzione di tutti.

“Quando è morto, quattro anni fa, io, Pie e Kisch abbiamo avvertito chiaramente la sua aura spegnersi… La prima volta che l’hai ucciso, invece, non eravamo presenti e non abbiamo potuto capire se era morto o meno” spiegò con calma apparente. In verità quel discorso stava agitando persino lui.

“Ca… Capisco…” balbettò Strawberry torturandosi le mani.

“Quindi stiamo tranquilli”

“Tart ha ragione, è inutile allarmarsi se non sappiano niente di certo”

“E comunque se si fosse trattato di Profondo Blu, Pie e Kisch l’avrebbero detto nel messaggio che ci hanno inviato. Invece non ne hanno fatto parola” annunciò Kyle sorridendo.

Strawberry tirò un sospiro di sollievo.

Non aveva niente contro il ritorno di Pie e Kisch, anzi, era ansiosa di rivederli, di parlare con loro… Allora perché aveva questa brutta, bruttissima sensazione che non fosse tutto a posto come diceva Kyle?

 

I due giorni erano passati.

Entro pochi minuti Pie e Kisch avrebbero fatto la loro comparsa nel giardino di villa Shirogane, accolti dalle ex MewMew, Ryan, Kyle e Tart.

Tutti erano piuttosto tesi e agitati, un po’ per l’ansia di cosa avrebbero scoperto, un po’ per l’emozione di rivedere gli amici dopo tutti quegli anni. Miki era in braccio a sua madre e si guardava intorno preoccupata. Le avevano spiegato ciò che stava succedendo e si sentiva piuttosto in ansia… Gli alieni non le erano mai piaciuti a causa delle storie che sua madre e suo padre le raccontavano prima di andare a dormire… Quelle favole parlavano di paladine della giustizia chiamate MewMew che avevano protetto la terra dagli alieni “malvagi”, come li definiva lei… E Miki aveva anche scoperto che quelle MewMew erano state proprio la sua mamma e le sue zie qualche anno prima… Aveva accettato la cosa di buon grado e non ne aveva fatto parola con nessuno. Nonostante avesse solo quattro anni, era una bambina molto intelligente.

E ogni volta, Ryan se ne vantava scherzosamente.

“Beh, è mia figlia… il che è tutto dire” esclamava ogni volta provocando le ire di Strawberry.

Ryan e Strawberry non avevano mai avuto un litigio vero e proprio, dopo il matrimonio. Ogni tanto c’erano i soliti stupidi battibecchi tipici delle coppie, che poi si concludevano con una notte di passione (…*ç* NdRanpyon), ma niente di più.

Miki adorava la sua famiglia e, nonostante tutto quello che stava per accadere, sapeva di potersi fidare dei suoi genitori.

Persa in quei pensieri, la piccola non si accorse di due sagome che, all’improvviso, si erano materializzate di fronte a lei e agli altri ragazzi.

Strawberry trattenne il respiro.

Kisch e Pie erano davanti a loro, più adulti e seri che mai.

Pie era rimasto sempre uguale: alto, austero e con i capelli grigi legati in un codino al lato destro del volto.

Sembrava che quei quattro anni per lui non fossero passati.

Kisch, invece, notò Strawberry, era cambiato, e anche molto. I tratti del viso si erano fatti molto più maturi rispetto a quelli di un tempo. Era diventato più alto – ormai raggiungeva quasi l’altezza di Pie – e i capelli, più lunghi e più arruffati, erano sempre trattenuti in due codini ai lati della testa, ma con qualche ciocca che sfuggiva a quei fermagli.

I muscoli erano molto più evidenti di un tempo, segno che, in quei quattro anni, l’inattività non aveva fatto parte dei suoi programmi: evidentemente si era allenato molto duramente.

I vestiti erano pressoché gli stessi, solo un po’ più grandi e consumati.

Ma la cosa che attirò più di tutto l’attenzione di Strawberry furono gli occhi di Kisch. Il suo sguardo, prima piuttosto infantile e a volte considerato penetrante dall’ex Mew Neko, era diventato, se possibile, ancora più profondo. In quegli occhi si potevano scorgere la sofferenza e l’odio provati in passato… E questo gli dava un’espressione più matura.
Che fosse cambiato anche nel carattere?

“Salve, ragazzi” salutò Pie accennando un mezzo sorriso. Forse, in fondo, anche lui era cambiato.

Tart sorrise al compagno, avvicinandosi. Non era mai stato un grande sentimentalista Tart, ma quella situazione era commovente all’inverosimile. Rivedere i suoi fratelli a distanza di anni per lui era stata un’emozione grandissima.

“Ciao” lo abbracciò mentre Pie, spazientito, lo allontanava.

“Niente sdolcinatezze”

Tart sorrise e si voltò verso Kisch, che era rimasto immobile, lo sguardo fisso su qualcosa.

O meglio, su qualcuno.

Strawberry arrossì sentendosi fissare insistentemente e poggiò a terra Miki, sorridendo.

“Ciao, Kisch” lo salutò.

L’alieno accennò un sorriso e si avvicinò a quella che era la sua gattina preferita.

La fissò in silenzio per qualche istante e poi le si avventò addosso abbracciandola, mentre rideva.

“Ciao, micetta!!!” esclamò felicemente baciandole la guancia.

Eh no, si ritrovò a pensare Strawberry. Non era cambiato proprio per niente…

Ryan tossicchiò nervosamente, attirando l’attenzione dell’alieno che, ancora ridente, si staccò dalla MewMew e si voltò verso gli altri.

“Ciao!” esclamò alzando una mano.

Tutti risposero cordialmente, tranne la piccola Miki che era rimasta a fissare la scena impietrita. Un alieno aveva appena abbracciato e baciato sua madre…

Con uno scatto, si avvicinò a Kisch e lo fissò con astio. Lui sorrise chinandosi verso di lei, ma l’unica cosa che ricevette fu uno spintone che lo fece cadere a terra.

Tutti i presenti risero, mentre lui diventava rosso dalla rabbia e Miki incrociava le braccia.

“Non toccare la mia mamma” proferì aggrottando minacciosamente le sopracciglia.

Kisch la fissò perplesso e andò a fissare Strawberry che, ancora sorridente, rispose con una semplice alzata di spalle.

Gli alieni erano tornati sulla terra…
Chissà che piega avrebbe preso la situazione?

 

 

…To be continued…

 

 

 

Povero Kisch, Miki non lo sopporta… ^^’’
L’idea iniziale era che Miki gli avrebbe dato un bel calcio… ma poi ci ho ripensato, mi sembrava troppo esagerato! >.<

Comunque salve a tutti! Ho cercato di aggiornare il più presto possibile questa fanfiction… Ringrazio tantissimo per i commenti che ho ricevuto – graditissimi, ovviamente – e spero di riceverne altrettanti per questo capitolo!!!

Un bacio

Ranpyon

 

Ps- Ormai, abituata a scrivere i nomi giapponesi nelle altre Ficcy, mi risulta difficile scrivere questi italiani… quindi vogliate perdonare un mio qualsiasi errore per quanto riguarda i nomi dei personaggi!! ^^’

  
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: Ranpyon