Prologo

Era la viglia di Natale, fuori nevicava, le famiglie erano radunate a tavola pronte a cenare e come ogni anno la felicità era tanta. I bambini erano ansiosi per l'arrivo di Babbo Natale, mentre gli adulti erano presi dai discorsi famigliari.

Tuttavia all'ultimo piano di una casa in fondo al viale di Toronto, in una stanza dalle pareti bianche, vi era una ragazza distesa sul letto. Le lacrime della giovane Kate le rigavano il viso mentre un cd suonava quasi farle da ninna nanna, la calmava nonostante non fosse in grado di fermare il continuo mare di lacrime.

Era la melodia, erano le parole, o forse era la dolce voce di quell'angelo senz'ali a rendere quella serata più magica. Quella voce sembrava l'unico modo per stare meglio, Kate ormai lo sapeva, era come la migliore medicina, ma allo stesso tempo la peggiore droga. Era diventato quasi impossibile farne a meno, Kate ne aveva assolutamente bisogno, come tutti noi abbiamo bisogno dell'ossigeno.

Mentre la voce riempiva la stanza, Kate sognava ad occhi aperti. Sognava di sprofondare tra le braccia di quel ragazzo, s'immaginava la sua forte presa, si sentiva sicura. Le sue braccia gli si avvolgevano attorno al collo dolcemente, lui le cingeva i fianchi, lei guardava oltre le spalle di lui sentendosi infintamente bene e non volendo mai far finire quell'istante perfetto.

Questa è probabilmente la sensazione che milioni di ragazze provano, tutte occupate ad amare lui, Justin Bieber, il ragazzo irraggiungibile.