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Autore: The boy from Bradford_    27/12/2012    9 recensioni
Che cos'è l'amore? E l'odio? Qualcuno di voi mi sa rispondere? Penso proprio di no. Ognuno intende l'odio e l'amore in una maniera diversa. Uno di voi potrebbe pensare che siano i due sentimenti più diversi al mondo e che non si possano mai incontrare. Io invece penso che siano i due sentimenti più importanti al mondo, e penso che si completino a vicenda. Certo sono diversi fra loro, infatti per dire 'Ti odio' le labbra non si devono toccare, mentre per dire 'Ti amo' lo devono fare per forza. E se invece due persone che si amano hanno labbra che non si sono mai sfiorate.
Lo so che è un concetto complicato, ma in fin dei conti la mia vita è complicata, la mia storia è complicata... io sono complicata!! Ed io sono Jessica Smith!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Never Say Never
Capitolo VI




Era ormai passata una settimana da quella serata, e da allora c’erano stati lati positivi e lati negativi.
I lati positivi erano che: avevo fatto amicizia con quel ragazzo della mia classe, Liam, che è davvero simpatico; avevo notato che spesso Grace e Harry si isolavano un po’ e si mettevano a chiacchierare, alle debite distanze; e poi c’erano Meg e Louis che si lanciavano occhiate, anche se non ero del tutto sicura che questo fosse una lato positivo visto che gli sguardi di Meg erano tristi e imbarazzati, mentre quelli di Louis erano più che altro confusi.
Poi c’erano i lati negativi, o meglio il lato negativo: stavo malissimo, non fisicamente, ma moralmente. Dalla sera della mia festa non avevo più visto Zayn, e mi era dispiaciuto averlo lasciato con una litigata, ma non una di quelle solite, leggere, inutili, ma con una importante che so che l’aveva ferito nel profondo …
 
Erano ormai le sei del pomeriggio ed io ero sul mio letto con le cuffie nelle orecchie ascoltando Ed Sheeran, l’unico che fosse in grado di farmi calmare.
Mentre avevo gli occhi chiusi, mi ritornarono in mente le immagini di quella serata, precisamente della litigata con Zayn, e provai di nuovo tutte le sensazioni che avevo provato in quel momento.
Mi sentivo arrabbiata e offesa, stanca delle solite prese in giro, ma poi anche profondamente delusa da me stessa per aver fatto stare male Zayn. Ad un certo punto mi ritornarono anche i brividi sulla schiena provati quando Zayn mi ha sussurrato all’orecchio.
Così ormai stufa di riprovare quelle sensazioni per la millesima volta in quella settimana, decisi di darmi un sistemata e di fiondarmi fuori casa.
Destinazione : Casa Malik.
 
Ci misi un po’ per arrivare a quella casa, nonostante la corsa fatta, e una volta suonato il campanello mi venne ad aprire Yaser, che sfoggiò uno dei suoi migliori sorrisi.
<< Jessica! Che ci fai qui? Per caso è successo qualcosa a tuo padre? >> mi chiese prima sorpreso e poi preoccupato.
<< No, no! Stai tranquillo. Papà sta bene, ma io dovrei parlare con Zayn, è in casa? >> chiesi guardando alle sue spalle.
Yaser era completamente sconvolto dalla mia richiesta di vedere Zayn, e a dirla tutta, un po’ lo ero anche io. Di solito non gli parlavo a meno che non fossi costretta da papà e non sarei mai andata a casa sua, per parlare con lui, in privato, ma quello era un fatto importante!
<< Ehm … Sì, è in casa. Te lo chiamo subito … >> rispose l’uomo dopo essersi ripreso da quello stato sconvolto che aveva assunto, per poi salire di fretta le scale dove si trovavano le camere da letto.
Poco dopo scese, e prima di dileguarsi in cucina, mi avvertì che Zayn stava per scendere.
Infatti pochi secondi dopo me lo ritrovai davanti con un pantalone di tuta e una leggera maglietta bianca, da cui posso intravedere alcuni dei suoi tanti tatuaggi.
Incominciai a pensare che fosse davvero un bel ragazzo e cercai di ricordare il motivo per cui ci odiavamo tanto, ma mentre scavavo nella memoria, la sua voce mi fece trasalire.
 
<< Che cosa sei venuta a fare a casa mia? >> disse quasi inorridito.
<< Sono qui perché dobbiamo parlare … >>
<< E di cosa? Io non ho niente da dirti. >> tagliò corto il moro.
<< Io invece penso di sì. Ormai è passata una settimana dalla litigata, e da allora non abbiamo più parlato. Insomma proprio quando dobbiamo parlare di una cosa importante non lo facciamo?! >> dissi cercando di scompormi il meno possibile visto che sapevo che Yaser stava origliando.
<< Bene, se vuoi parlare, fallo, ma senza tanti giri di parole … >> disse il moro buttandosi letteralmente sul divano.
<< Bhè, prima di tutto ti volevo dire che mi dispiace. In quel momento ero arrabbiata, confusa, stanca e delusa, e alla tua provocazione me la sono presa con te che non hai fatto niente. Mi sono scagliata contro di te, e non lo meritavi. Ma comunque, prima che tu mi mandi a quel paese – cosa che sono certa farai – ti volevo dire che io non provo pena per te. So cosa vuol dire sentirsi inutile quando ti capita una cosa brutta, perché tutti ti aiutano, anche nelle cose più semplici perché credono che tu non sia in grado di fare niente, che non ti riprenderai mai dall’episodio avvenuto, che esso possa essere aver perso un familiare, essere stata tradita dal proprio ragazzo, o avere i genitori che si separano quando tu sei solo una bambina.
Anche a me è successo, e so che è una cosa orribile, soprattutto quando la gente ti indica incominciando a farfugliare qualcosa.
Ma sai che cosa mi ha fatto andare aventi? Qualcuno che mi è stato vicino, che non mi ci abbia fatto pensare, che faceva di tutto per un mio sorriso, i miei amici.
E sono sicura che c’è qualcuno anche per te … >> dissi tutto d’un fiato, senza lasciare il tempo a Zayn di interrompermi, ma ripensando a come era andata la mia vita, gli occhi mi si sono inumiditi, e molte lacrime minacciavano di scendere.
<< Io, però, non ho nessuno. Mio padre è nelle mie stesse condizioni e i miei cosidetti amici mi prenderebbero in giro. Sono solo … >> disse guardando il televisore spento, mentre, alle sue parole, una lacrima era scesa sul mio volto. Nella stanza calò il silenzio, ma ad un certo punto, non so dove trovai il coraggio, mi asciugai la lacrima e dissi al quanto incerta:
<< Se vuoi … ci sono … io … >>
Lui si giro di scatto e saltò in piedi avvicinandosi a me. Ora eravamo alla stessa distanza di quella sera.
<< Come? >> mi chiese abbastanza scioccato.
<< Sì, insomma, tu hai bisogno di qualcuno vicino, ed io anche. Potremmo starci vicini a vicenda e aiutarci, non ci sarebbe il pericolo che uno provi pena per l’altro, e magari la smettiamo anche di odiarci senza motivo. Allora che ne dici? >>
Inizialmente sembrava pensieroso, grattandosi il leggero strato di barba che gli ricopriva il mento, ma poi disse con un sorriso sornione in volto:
<< Davvero non ricordi perché abbiamo iniziato a litigare? >>
<< No! Non lo ricordo! Ma non è questo il problema, rispondi alla domanda!! >> dissi battendo un piede sul pavimento.
<< Ok, ok. Calmati! Va bene, voglio che tu mi stia vicino in questo momento. >> disse porgendomi la mano, ma io la rifiutai e l’abbracciai, abbraccio che inizialmente non fu ricambiato, ma per davvero poco tempo. Era una sensazione strana, non l’avevo mai abbracciato, o almeno non lo ricordavo. Nonostante tutto però era davvero piacevole, ma fummo presto interrotti da Yaser che mi invitò a rimanere a cena. Invito che, dopo aver avvisato mio padre, accettai.



Spazio autrice:
Ehilà!
Scusate tanto se non ho aggiornato subito, ma sono stata bloccata con la scuola fino al 21, e poi con le festività e mia mamma che mi ha sequestrato il computer, ho avuto un po' di problemi ...
Bene, ora che ho detto queste cose di cui non ve ne importa niente, passiamo al capitolo.
Bhè che dire, forse questo è il primo capitolo che scrivo che mi piace veramente, anche perchè ho descritto Zayn un po' come penso che sia, un ragazzo forte e impertinente fuori, ma dolce e fragile dentro ...
Penso che comunque il capitolo sia importante, si capiscono i sentimenti di Jessica e di Zayn, i due si avvicinano un po', e poi ho cercato di lasciare un po' di suspance sul fatto che Jessica non ricorda come hanno iniziato ad odiarsi (anche se non credo di esserci riuscita benissimo ...).
Priam di andarevolevo rigraziare chiunque lasci una recensione, metta la storia tra le preferite/seguite/da ricordare, e ringrazio anche chiunque pubblicizzi la mia storia. :)
Bhè, non so cos'altro scrivere (lol), così vi auguro Buon Natale anche se in ritardo, e me ne vado.
Love
Theboy from Bradford_




 

   
 
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