Film > The Avengers
Ricorda la storia  |      
Autore: Oducchan    27/12/2012    1 recensioni
Quando Maria l’aveva mandato a chiamare, avvisandolo di avere una comunicazione urgente da fargli, Clint mai avrebbe immaginato che, una volta entrato nel piccolo ufficio, si sarebbe ritrovato davanti quella nuova, nella sua divisa tirata a lucido, capelli biondi perfettamente al loro posto e occhi azzurri penetranti che erano dardeggiati prontamente verso di lui.
[Clint, Bobbi] [NB: presenza di un comic character non ancora debuttato al cinema]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Agente Maria Hill, Altri, Clint Barton/Occhio di Falco
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
feather's prerogative

Note:

-legata maldestramente a Hush, little baby [I'm gonna buy you a mockingbird]. Coulson è sparito nel nulla, incidentalmente, ma fate finta di nulla

-Bobbi Morse non ha ancora debuttato al cinema. Non so come sarà, non so chi la interpreterà, non so nemmeno se mai ci sarà. Quindi se il pensiero di un'altro agente S.H.I.E.L.D. vi urta, fate retrofront senza tanti pensieri <3

-NB: i nickname da battaglia sul campo sono in inglese perchè "Mimo" è sempre stata una traduzione che odio

Feathers' prerogative

Quando Maria l’aveva mandato a chiamare, avvisandolo di avere una comunicazione urgente da fargli, Clint mai avrebbe immaginato che, una volta entrato nel piccolo ufficio, si sarebbe ritrovato davanti quella nuova, nella sua divisa tirata a lucido, capelli biondi perfettamente al loro posto e occhi azzurri penetranti che erano dardeggiati prontamente verso di lui.

Era rimasto per un attimo interdetto, fermo sulla soglia, osservandola per la prima volta senza quella strana maschera che le nascondeva metà del viso. Bazzicava per la base già da qualche settimana, anche se nessuno era riuscito ancora ad avvicinarla. Aveva dei bei tratti, dolci, come quelli di una bambola. Niente lasciava trasparire una sua anche minima pericolosità.

Ma lo S.H.I.E.L.D. non assume pivellini, lo sai.

-Agente Barton- lo aveva richiamato all’ordine Maria Hill, senza prestare loro vera attenzione mentre scartabellava un file dietro l’altro su una piccola lavagna elettronica –La tua compromissione del mese scorso ha provocato una grave ripercussione sul nostro sistema di sicurezza. Pertanto il Direttore Fury ha convenuto che sarebbe meglio sollevarti dal tuo incarico attuale, per tornare a un servizio ordinario-

Clint aveva sussultato, totalmente preso alla sprovvista dalla notizia. Servizio ordinario significava regredire di almeno quattro gradi, se non di un livello intero. Significava passare da agente scelto ad agente regolare, con incarichi di sorveglianza e niente missioni di grado superiore al quinto. Aveva provato a replicare che non era esattamente stata una sua mancanza, il fatto che fosse comparso in scena una presunta divinità pazza scalmanato affetta da manie di conquista con l’effettivo potere di schiavizzare l’umanità intera, ma prima che avesse potuto anche solo pensare di dire alcunché, Maria l’aveva zittito con un gesto della mano.

Quella nuova aveva sorriso. Clint l’aveva fulminata, un’occhiata rapida e assassina, e lei era rimasta imperturbabile, le labbra piene inclinate al suo indirizzo, maliziosamente divertite ma senza scherno.

Maria allora si era alzata, chiudendo la schermata e raccogliendo un paio di cartellette sparse sulla scrivania.

-Dopotutto, visto il tuo nuovo incarico dubito che troveresti ancora il tempo per svolgere le tue mansioni precedenti. L’agente Morse ti sostituirà, pertanto vedi di farle dare un’occhiata in giro e di spiegarle qual è l’organizzazione interna.-

L’agente Morse, quella nuova, aveva mosso appena una mano, un tiepido gesto di saluto. Clint, osservandola ancora, non era riuscita a non trovarla carina. Come una piccola bambola.

Aveva annuito, compunto. Se il suo nuovo incarico diventava permanente, poteva voler dire “guai in vista”.

-Bene. Allora vi lascio, sono richiesta altrove. Ah, trova il modo di contattare Stark e di costringere quell’idiota a venire a ripulire i nostri computer dai suoi stupidi virus-

Detto questo, Maria se n’era andata a passo rapido, distribuendo ordini e incarichi al personale. Clint era rimasto a studiare la nuova arrivata, in silenzio, assorbendo tutti i dettagli e cercando di catalogarla nei mille scomparti della sua mente.

Bionda, occhi azzurri, una bambola di porcellana avvolta in fine pelle nera. Bisognava provare se avesse ragione o meno.

-Dunque, passerotto, da dove cominciamo?-

E Barbara Morse, agente Diciannove, aveva continuato a sorridere anche mentre lo afferrava per l’avambraccio, glielo torceva dietro le spalle, e poi lo spingeva violentemente contro il muro senza un secondo d’incertezza.

-Direi, colombella, che iniziamo dalle regole di base-

Al che, Clinton Barton, il naso schiacciato e dolorante contro la parete di metallo e un principio di slogatura al gomito destro, aveva riso di cuore, dicendosi che aveva visto giusto. Una spinta indietro, un’abile torsione, e s’era subito liberato, stringendo a sua volta il braccio snello e bloccando poi i colpi che lei  aveva tentato di sferrargli, costringendola immobile.

Bingo.

-D’accordo. Hawkeye. Molto lieto-

E stavolta il suo sorriso, le labbra appena schiuse su denti candidi, si era diffuso anche in quel suo sguardo glauco, scivolandogli in un buffo tuffo giù nel petto. Gli aveva stretto la mano, senza indugio, pelle liscia contro la ruvidezza delle sue dita, guardandolo dritto negli occhi

-Mockingbird. Piacere mio.-

Senza rendersene nemmeno contro, Clint giurò a se stesso che non avrebbe dimenticato facilmente quel nome.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: Oducchan