Harry e Taylor.
Taylor e Harry.
Quanto odio quando vederli insieme.
So per certo che sono migliori amici, Harry me lo ha detto più volte, continua a ripetermi che la sua anima gemella non è la biondina, ma non so chi sia la persona che occupa il cuore del riccio.
Però voglio scoprirlo, perché… beh, perché lo amo, ecco.
Lo amo da un sacco di tempo, lo amo dai tempi di X-Factor, lo amo e l’ho sempre amato.
Abitavamo insieme, io e Harry.
Poi, quando la voce di una presunta relazione segreta tra noi due si è sparsa, la Modest! mi ha costretto a trasferirmi nella villetta accanto a quella del riccio: è stato un duro colpo, non passavo attimo in cui non pensassi a quant’era bello vivere con il mio migliore amico, vedendolo girare per casa con un asciugamano intorno alla vita e nient’altro, oppure mentre cucinava e io apparecchiavo…
Torno alla mia abitazione, ho passato la giornata con la mia migliore amica, Eleanor: in teoria dovremmo essere fidanzati, il management pensa che io e lei siamo innamorati da far schifo, e invece mi ha lasciato quando ha capito che nel mio cuore non c’era posto per nessun altro all’infuori di Harry.
E’ sempre stata comprensiva, dolce, mi ha ascoltato quando ne avevo bisogno, voglio un sacco di bene a Eleanor.
Mentre rimugino, tiro fuori le chiavi di casa per aprire la porta: ma non ne ho bisogno, è solo socchiusa: forse mi sono dimenticato prima di uscire…
Entro nel salotto, richiudendomi l’uscio alle spalle, faccio per buttarmi a peso morto sul divano quando avverto dei singhiozzi soffocati provenire dalla mia camera; mi avvicino piano alla stanza, e la scena che mi si para davanti è veramente molto strana: Harry è accoccolato sul mio letto, la testa affondata nel mio cuscino che tiene stretto al petto.
Ma la cosa che mi lascia più sbigottito è il fatto che i suoi vestiti sono sparsi in giro per la camera, e ha indosso una delle mie maglie a righe nere e dei pantaloni rossi alla caviglia, sempre miei.
- Ehi, Harry. Perché piangi? – mi siedo accanto a lui, posandogli una mano sui morbidissimi ricci che gli adornano il capo.
- Lou, mi manchi tantissimo, io non… io non riesco a stare senza di te, non ci riesco… mi manchi troppo, scemo! – Harry lascia il mio cuscino, visibilmente umido di lacrime, e mi abbraccia di slancio, rimettendosi a piangere sulla mia spalla.
Il che è molto buffo, perché lui è più alto di me, e la scena potrebbe risultare quasi comica, se non fosse che mi ha praticamente detto che senza di me non vive.
- Oh, Harry, anche tu mi manchi molto… sei il mio migliore amico, è normale… - quanto mi duole dire che lui è “il mio migliore amico”, quando in realtà è la persona con cui voglio passare il resto della mia vita.
- Però io… io sento il battito del mio cuore diventare più veloce… quando… quando sono vicino a te…- Harry riprende il suo assolo in I Wish, smetto di respirare per un attimo. Ricomincia a parlare, con la voce spezzata dal dolore, dolce e disperato allo stesso tempo. – Louis, io… - un singhiozzo più forte tronca la frase di netto, stringo il riccio a me, lui solleva la testa guardandomi, e in quel momento vedo i suoi occhi: due smeraldi dispersi in un mare di tristezza, tanta sofferenza in un solo, piccolo sguardo.
- Harry, mi sto preoccupando… che succede? Non capisco… - non capisco, ma spero che sia quello che penso.
- Come… come fai a non capirlo? Io… IO TI AMO LOUIS, HAI CAPITO? TI AMO, NON IMMAGINI QUANTO!– il mio amico si rimette a piangere più di prima, inzuppandomi la maglietta di calde lacrime.
Non riesco più a spiccicare parola, sono… sorpreso.
Sto sognando.
Sì, è l’unica spiegazione, sto sognando.
- Ah… - riesco a dire soltanto, senza smettere di stringere Harry a me: è così strano vederlo piangere, è strano e brutto, ma sta piangendo per me… e mi fa sentire in colpa, perché so che potrei sistemare le cose con un semplice “Anch’io”, e invece non sto facendo assolutamente niente, sono seduto sul mio letto con un peso che potrei eliminare confessando tutto, sono solo uno stupido.
Non ho il coraggio di dirgli che lo voglio?
Che lo sogno da almeno tre anni?
Che… sì, che ogni tanto mi sono fatto dei filmini poco mentali chiuso in bagno, pensando a lui in bermuda?
Oh, accidenti, basta.
- L-Louis… ho rovinato tutto… tutto ciò che e-era tra noi… e non me lo perdonerò mai! – non resisto, scosto il riccio dalla mia spalla e punto gli occhi nei suoi, e in meno di un mezzo secondo le mie labbra diventano improvvisamente impegnate.
Impegnate a baciare quelle di Harry Edward Mileward Styles.
- Harry, io ti amo… da X-Factor, ti amo, ti amo tantissimo, ti amo da star male, ti amo da morire… - continuo a ripetere all’orecchio perfetto del diciottenne tra le mie braccia: mi metto a piangere pure io, ricomincio a baciare Harry, e le nostre lingue danzano e le nostre lacrime si uniscono e il profumo del dopobarba di Styles mi inebria ogni secondo che passa.
- Louis… Dio, non ci credo, non ci credo… - il riccio mi prende il viso tra le mani, sorridendo e singhiozzando al tempo stesso. – Mi sei mancato troppo, davvero troppo… mi mancava il tuo profumo, è per quello che mi sono messo i tuoi vestiti e… e basta, mi sono innamorato di te!
- Anche tu mi mancavi, ci sono stato davvero male… ma ora sei qui… e non te ne andrai mai più, te lo giuro, piccolo riccio. – farfuglio, riprendiamo a baciarci più appassionati di prima.
Mi lascio sfilare la maglietta, e, preso da un raptus di follia, mordo il lobo dell’orecchio di Harry, che si sta adoperando a slacciarmi il bottone dei jeans.
- Louis… sei b-bellissimo. – sussurra dolcemente il ragazzo, mentre la sua (o mia?) t-shirt a righe finisce sul pavimento con uno svolazzo, seguita dai miei pantaloni e dai suoi (o miei?): le fan hanno ragione.
Dio, com’è figo Harry.
- Anche tu... – gli addominali non sono tanto pronunciati, ma è comunque una specie di divinità greca.
Chissà che cosa potrebbe simboleggiare: il dio della bellezza? O della perfezione, magari.
O addirittura quello della perversione, quello del… uh, sì, ho trovato: quello dell’amore fisico.
- Non è vero, non sono in forma… sei più bello tu! – ribatte il riccio, guardandosi la pancia.
- Ti devo ricordare la canzone? Devi ancora entrare nei tuoi jeans, ma sei perfetto per me. – ah, Little Things… - Vabbè, sei appena uscito dai tuoi jeans, dettagli trascurabili. – scoppia a ridere, mostrando quelle fossette adorabili ai lati della bocca, non resisto e gli salto addosso facendolo cadere lungo disteso sul letto.
- Lou… sai che ti voglio, vero? In tutti i sensi possibili, dal più casto al più erotico, ti voglio. Però… non ora. Non sono pronto, ancora. Lo sarò, ma non al momento…
- Anche io ti voglio, Harry. E, sì, sono abbastanza pronto. Però… ti aspetterò, sarà più bello se tutti e due saremo a posto. Dai, vieni qui… - lo circondo in un abbraccio, lui si rannicchia contro di me, respirando in modo regolare, ma non troppo. Sento il ragazzo rabbrividire, allora levo il piumone da sotto i nostri corpi e copro sia me che lui; ritorno ad abbracciarlo, questa volta da dietro, ma Harry si gira prontamente ed ecco che incontro di nuovo i suoi occhi verdi.
Si passa la lingua sulle labbra, senza malizia, sorrido e lo stringo al mio petto nudo.
- Ti amo, BooBear.
- Ti amo, Hazza. E che la Modest! vada a farsi fottere.

HI PEOPLE!

La mia seconda Larry, che avrò riscritto almeeeno un migliaio di volte!
Invece che coccolarsi, doveva arrivare Niall, fare una riunione con gli altri e fare coming out, e invece ho preferito far così.
Comunque, passando alle dediche... dedico la Larry a EllieMayne (se non ha cambiato nome un'altra volta!), maybepunky (che c'è sempre, e.e) e a una mia amica non iscritta al sito, la grande Sofy.
Ragazze (o raghe, che dir si voglia), vi amo <3
Un bacio a tutti i miei fan (?), non immaginate quanto bene vi voglio <3
A proposito, ho inventato una frase, potete dirmi che ne pensate?
"Be my Liam for a little while. Or forever."
Se me la rubate lo verrò a sapere e, uh, sono cazzi. (detto proprio terra terra)
A massive massive thank you guys!
Kiss,
Irish xx