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Autore: Bellas    27/12/2012    2 recensioni
Lana Gray sogna di diventare una promettente pianista, ma degli eventi inaspettati la porteranno a percorrere una strada tortuosa.
Pur di raggiungere il suo obbiettivo è disposta a tutto, perfino a travestirsi da ragazzo ed entrare a far parte di una delle idol boy band più famose al mondo, interpretando il ruolo di Leo Anderson.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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preface
Sguardo di Ghiaccio


♂  ♀

 

 

Un sorriso amaro increspa le mie labbra martoriate al vago ricordo di te, mio piccolo angelo, così indifeso, docile e decisamente troppo fragile per questo mondo crudele.
Sospiro sommessamente chiudendo ancora una volta i miei poveri occhi stanchi.
 
Mi sembra di non avere vie di scampo, un vuoto incolmabile lambisce il mio gelido cuore, dove tu, piccola tentatrice l'hai gettato in un abisso nero, tenebroso.
Dove devo andare? Cosa devo fare per scacciarti via dalla mia mente? Cosa?
Vorrei tanto avere qualcuno accanto a me, una persona adulta a cui chiedere aiuto. Ma semplicemente non posso, non ne ho il coraggio.
Mi chiedo distrattamente se esista una macchina del tempo, in grado di farmi tornare indietro di tre anni, per riparare agli errori commessi.
 
 Però... E' un desiderio sciocco, irrealizzabile.
 
   
♬♫♪   
 
 
 
Tic toc, tic toc, tic toc
Sento continuamente nella mia testa questo suono fastidioso, dalla frustrazione sbuffo ancora una volta, mentre sposto il mio sguardo verso l'unica finestra presente nella sala sperando di trovare qualche svago per riempire la noia. Il tempo passa lentamente, scandito dal rintocco delle lancette poste sul mio orologio da polso.
Niente, più scorrono i secondi e più sento la mia ansia crescere, e giuro che se Louis non la smette di tamburellare le dita contro la spalliera del divano di pelle nero, -sulla quale sono disteso anch'io- è la volta buona che gli stacco la mano a morsi!
Tic toc, tic toc, tic toc
Sono solo passati sette interminabili minuti ed è tutto come prima, nulla è cambiato, Niall sta ancora camminando avanti e indietro con le mani infossate nei suoi blu jeans della Levi's. Dall'altra parte della stanza, proprio di fronte a me Zayn è seduto su una poltrona, impegnato in un intensa partita a Fruit Ninja, dove sono assolutamente certo che finora non sia riuscito a battere il mio record, al solo pensiero un minuscolo ghigno spunta fuori dalle mie labbra; infine ci sono io, scompostamente adagiato sul divano a girarmi i pollici e a guardare ogni tre secondi la porta, desiderando come non mai di trovarla aperta, ma questa è ancora chiusa e sembra non volersi aprire per nessuna ragione al mondo.
Sposto qualche riccio impertinente dalla fronte e torno a guardare il cielo terso di nubi grigie.
Liam...
Una fitta mi trapassa il cuore, mi manca, anzi manca terribilmente a tutti noi, è impossibile non sentire la sua assenza, era l'unico del gruppo che con la sua pacatezza riusciva a chetare gli animi.
D'improvviso la porta si spalanca e dietro di essa entrano tre persone.
Paul il nostro manager: un uomo sulla soglia dei quarant'anni che con la sua corporatura nerboruto copre completamente la visuale di un terzo soggetto che gli sta dietro le spalle, mentre dinnanzi a lui, c'è il Presidente, famoso in tutto il Regno Unito e oltre oceano per aver costruito con le sue sole forze una della case discografiche più importanti al mondo, la Syco Entertainment.
Deglutisco il groppo che si è venuto a creare in gola e fisso attentamente i nuovi arrivati. Il viso del Presidente è imperturbabile, nel momento in cui inizia il suo discorso.
« Bene, come già saprete abbiamo un tour mondiale da mandare avanti, e gli One Direction, non possono starsene con le mani in mano per tre mesi, per cui la compagnia tra diverse selezioni ha trovato un valido e momentaneo sostituto, che si unirà al gruppo fino a quando Liam non sarà in grado di tornare tra noi.»
Un lungo e pesante silenzio cala tra i presenti, intanto che pian piano cerchiamo di assorbire il contenuto delle parole del Presidente.
« Quindi dobbiamo semplicemente rimpiazzarlo, esatto?...» Sussurra una voce ricolma di rabbia e rancore; mi volto verso Zayn, il solo che aveva osato interrompere la quiete, esponendo a voce il mio medesimo pensiero. Stringo con vigore le dita racchiudendole a pungo, mentre osservo con ansia il volto del Presidente che impassibile sposta gli occhi in direzione di Zayn, pronto a replicare, ma sorprendentemente, non è dalla sua bocca che esce la risposta.
Una voce chiara e bassa allo stesso tempo inizia a parlare.
« Beh... Puoi anche vederla in questo modo... Ma io non sono qui per rubare il posto di nessuno, sottolineo che la mia permanenza è temporanea, e che lo vogliate o meno è così che gira il mondo degli affari. Il contratto è già stato firmato quindi penso sia inutile protestare.»
Rimango a bocca aperta quando un ragazzino dalla corporatura minuta spunta fuori dalle spalle di Paul. Lo sconosciuto si appoggia allo stipite della porta e in modo sfrontato quasi impertinente alza il volto, mostrando due immensi occhi, di un azzurro talmente intenso, capace di  trafiggerti con una semplice occhiata. Volgendo gli occhi su tutta la sua figura, mi accorgo che il ragazzo possiede una pelle chiarissima, come se fosse fatta di porcellana, mentre i suoi corti capelli biondo platino gli ricadono in ciocche disordinate sulla fronte, rimanendo purtroppo per lo più nascosti da un cappuccio grigio.
Il tipo si è vestito in modo scialbo, senza tanti fronzoli, con una semplice felpa e pantaloni della tuta coordinati, una giacca di pelle rosso sangue e infine degli sneakers consunti. Nel complesso la sua figura era decisamente magnetica, sembrava che tutto di lui gridasse "Guardatemi!", e infatti non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso.
Vengo risvegliato dal mio mondo fatato quando sento un vaso di cristallo schiantarsi contro il lucido pavimento di marmo, per poi finire in mille pezzi. Mi giro per vedere meglio la situazione, e Zayn, più arrabbiato che mai fissa con i suoi occhi dardeggianti il nuovo new entry.
« Fa silenzio. La tua sola presenza in questa stanza mi irrita, prova di nuovo a parlar male di Liam e giuro che farai una brutta fine! Per quanto mi riguarda puoi anche andare al diavolo per me vali meno di zero!» Un lungo brivido scorre dietro la mia schiena nell'udire quelle parole intrise di pura ira. Mi giro verso gli altri e noto che con uno scatto felino Niall si è subito diretto verso Zayn, cercando di trattenerlo, aumentando la sua presa sulle spalle del moro e bisbigliandogli qualcosa all'orecchio per calmarlo, ma inutilmente; sposto lo sguardo e capisco immediatamente anche il motivo.
Il nuovo ragazzo fissa senza paura Zayn, guardandolo dritto negli occhi, per poi rivolgergli un mezzo sorriso di scherno.
« Questo lo vedremo.» Mormora privo di alcun istinto di autoconservazione.
Chiudo gli occhi schiaffeggiando mollemente la fronte con una mano, mentre nella mia testa grido un unica frase: “Siamo nella merda!”
 
 
Tutto il gruppo, compreso Paul e il Presidente della Syco Entertainment, si è spostato pacatamente nella stanza delle registrazioni. Siamo più o meno tutti seduti su degli sgabelli mentre guardiamo dritti di fronte a noi, una lunga vetrata trasparente che ci separa dal ragazzino, dove si ritrova seduto su una panca tirata a lucido accanto ad un grande pianoforte nero della Yamaha. Con una calma esasperante lo straniero abbassa il cappuccio della felpa, toglie la giacca di pelle adagiandola su una sedia lì vicino assieme ai suoi guanti a mezze dita di pelle.
Le prime note di una melodia che si prospetta essere malinconica partono senza alcun preavviso, mani lunghe e sottili si muovono agili contro i tasti dello strumento, mentre una voce strabiliante si sprigiona da quelle labbra sottili e di un colore invitante, rosso ciliegio.
Inizialmente nessuno di noi si era accorto che sulla mano destra del ragazzino si stagliava un lungo e complicato tatuaggio con una scritta intricata e piena di ghirigori. Le note del piano continuano a susseguirsi portandomi a chiudere gli occhi, proprio come sta facendo in quel preciso istante il cantante.
 
♪ It keeps coming back to me
I remember this pain
It spreads across my eyes
Everything is dull

Everyone's smiling, they're smiling
It pushes me far far away
I can't understand
Everything is blue

Can you hear me out there?
 
Avete presente la sensazione che si prova buttandosi da un trampolino alto trenta metri?
Con le pulsazioni a mille, lo stomaco attorcigliato e il respiro bloccato in gola?
Ecco, queste sono esattamente le stesse emozioni che sto sentendo proprio in questo momento. Non ci sono parole per descrivere quei suoni delicati e talvolta alternati da altri più potenti e secchi. Per non dire di quella voce... Che sembrava letteralmente il richiamo degli angeli.
Era decisamente eccezionale.
Riapro gli occhi distogliendo per una manciata di secondi lo sguardo dal pianista, per indirizzare la mia attenzione verso gli altri.Tutti nella stanza si sono ammutoliti, tranne il Presidente che in piedi e con le braccia conserte mostra uno sguardo compiaciuto; Louis di fianco a me ha la bocca talmente spalancata che potrebbero benissimo entrarci delle mosche dentro; Niall invece ha gli occhi che luccicano di entusiasmo e meraviglia al contrario di Zayn che incredibilmente appare se possibile ancora più arrabbiato di prima, il ghigno iniziale è letteralmente scomparso dalle sue labbra, sostituendosi con una smorfia di puro disgusto. Un mezzo sorriso mi scappa, senza che io possa fare alcunché per trattenerlo, Louis mi fissa allucinato, inarcando un sopracciglio come a chiedermi se fossi impazzito, scuoto la testa con vigore tornado a guardare il biondino che chino sulla tastiera suona le ultime note mormorando rocamente la conclusione della canzone. Infine riapre i suoi occhi penetranti e li punta davanti a sé, fissando uno ad uno tutti i componenti del gruppo, fino ad arrivare a Zayn e rivolgergli un altro mezzo ghigno prima di pronunciare a bassa voce il suo nome, come in segno di sfida.
« Il mio nome è Leo Anderson, tienilo bene a mente
 
 
 
15 novembre 2011, Chelsia, Londra
Non scorderò mai quel giorno, nella quale ho incontrano uno strano ragazzino dai capelli mezzi bagnati dalla pioggia, due incredibili gemme color lapislazzuli al posto degli occhi e la sua figura ammaliante che chiedeva disperatamente di voler mostrare al mondo chi è.
 
 

To be Continued...

 




Bellas' SPACE

Sono nuovamente ritornata con una nuova storia da raccontare.
Per il momento ho una vaga idea del numero dei capitoli e dello svolgimento della fanfiction, per cui miei cari abbiate un po' di pazienza, in queste care e dolci vacanze Natalizie, cercherò di sfornare almeno altri due capitoli, che per il momento ho deciso di aggiornare una volta al mese e in casi accezionali una volta a settimana.
Per chi non l'avesse ancora capito: il capitolo si apre con un breve prologo, e dal punto di vista di Harry Styles. 
Ricordo che il nome del/della (protagonista) si pronuncia Lio !
Questo racconto è nato dalla mia sfrontata passione per i drama Coreani, in particola per  "The Strongest K-POP Survival" dal quale ho decisamente preso spunto.
Il titolo della fanfiction è stato preso da una canzone stupenda che in questi giorni ho imparato ad amare e ascoltare assiduamente>> Ailee - I'll show you.
Per quanto riguarda alla canzone cantata da Leo Anderson si tratta di un brano di Olivia Lufkin - Winter Sleep .
Auguro a tutti di passare al meglio queste vacanze e di avere una buona lettura.
 
♪ Continua a ritornare da me
Il ricordo di questo dolore
Si sparge attraverso i miei occhi
Tutto è offuscato

Tutti sorridono, stanno sorridendo
Mi spingono lontanto lontano
Non riesco a capire
Tutto è blu

Puoi sentirmi la fuori?
 
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