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Autore: ToraStrife    27/12/2012    0 recensioni
[Twisted Sister]
[Justin Bieber/ Twisted Sister]
Speciale Mash-Up/Crossover Natalizio.
Allie e la sua tormentata storia d'amore con Justin Bieber, nel video di Under The Misletoe.
Ma l'imprevista apparizione di Dee Snider e la sua band renderà questo Natale molto più "Twisted"!
Buone feste a tutti.
Genere: Comico, Parodia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Under the Twisted Toe
UNDER THE TWISTED TOE



La piccola Jenny era là fuori, tutta triste.
Seduta sul largo e gelido gradino di casa, stava osservando, con la vista offuscata dalle lacrime, la fitta nevicata che copriva il cielo.
Un piccolo, bluastro cielo a pois bianchi in continuo movimento.
Ogni cosa era ammantata di bianco. Le luci fioche dei lampioni illuminavano quasi futilmente il paesaggio, che nel suo candore rendeva tutto perfettamente visibile.
Una notte che non era nascosta nel buio.
Era un aspetto, una "magia" delle nevicate notturne che la bambina aveva sempre amato. Un gran peccato che in quel momento non si sentisse del'umore più adatto per apprezzarlo.
Incupita nei suoi pensieri, la piccola  non si  accorse che qualcuno aveva aperto l'uscio di casa e la stava guardando.
Le ci volle una domanda diretta, per ridestarla dal suo torpore.
- Che ci fai, qua fuori al freddo? -
La bambina alzò lo sguardo, rivelando una maschera di lacrime.
A tale visione, la persona, preoccupata, chiuse la porta e si sedette vicino a  Jenny.
Passandole una mano sugli occhi, e poi sui capelli per scrollare via la neve, fece la fatidica domanda.
- Jenny! Che ti è successo? -
- Kelly! Sorellona! - Cominciò a singhiozzare la bambina. - A scuola mi hanno preso in giro! -
- Chi è stato? - Chiese Kelly con indignazione - Chi ti ha preso in giro? -
- Maggie e le sue amiche! Dicono che sono una poppante perché guardo ancora i cartoni animati e canto le canzoni dei Pupacchiotti del Cuore! -
A Kelly salì una grande rabbia.
I Pupacchiotti del Cuore erano una serie a cartoni animati della quale Jenny era sempre stata una grande appassionata.
Certo, il target al quale era indirizzato, in teoria, abbastanza basso, ben più basso dell'attuale età di Jenny, che ormai si era fatta una signorina.
Tuttavia Kelly era convinta che non ci fosse nulla di male, per una ragazzina, guardare cartoni animati, e persino cantarne le canzoni. Piuttosto, erano ridicole le frecciatine di Maggie e delle sue tirapiedi.
- Ma guarda te che razza di... di... - E preferì lasciar cadere il commento, per non pronunciare davanti alla sorellina qualche parolaccia inopportuna.
- Mi hanno detto che loro sono ragazze cresciute. - Continuò Jenny. - Perché ascoltano i gruppi da grandi. -
- I gruppi da grandi? E quali saranno mai, questi gruppi da grandi? - Chiese Kelly.
- Hanno detto che ascoltano gli One Direction, e che io sono una poppante perché canto i Pupacchiotti del Cuore! - Disse d'un fiato Jenny, prima di rimettersi a piangere.
Kelly la strinse a sé, cercando di calmarla.
- Tranquilla! Non sei assolutamente una poppante! - Le disse, cercando di sfornare il miglior sorriso che avesse. In fondo, anche Kelly era sempre stata fan di quello show, pur avendo smesso di guardarlo da tempo.
-
Dici sul serio? Non sono una poppante? - Chiese, in un momento sommesso, la bambina.
- Certamente! - Le rispose Kelly con un occhiolino. - Anzi, sei una persona perfettamente normale! E anche matura! Più matura di Maggie e delle sue smorfiose amichette!
- Anche se... - Jenny abbassò lo sguardo. - .... Se canto le canzoni dei Pupacchiotti del Cuore e non i One Direction? -
- A maggior ragione! - Puntualizzò Kelly, accarezzando la testa della sorellina. - Perché
le preferisci a questi ultimi.
E Jenny rispose all'abbraccio della sorellona.
Kelly, lei che sapeva sempre tutto.

Allie premette il tasto dello spegnimento, e l'immagine a video divenne uno schermo nero. Gettò il telecomando sul letto.
Quelle zuccherose commedie natalizie erano davvero una palla.
Si sentiva persino peggio di prima. Prese dal comodino il libro che non aveva mai finito, e lo aprì: pessima idea.
Guardò il segnalibro: era il set di fototessere che si era fatta con Justin: lei, con quel sorriso imbarazzato di chi si ritrova l'oggetto dei propri sogni a pochi centimetri e non sa come comportarsi, e lui, con quel modo di fare cordiale e rassicurante che la mandava irrimediabilmente in brodo di giuggiole.
Justin, un divo in terra, che poteva rigirare il cuore di quella ragazza sul palmo della sua mano, senza alcuna difficoltà.
Allie rimise le foto nel libro e posò anche quest'ultimo.
L'espressione malinconica che si rifletteva dalla sua finestra riportava anche al motivo per cui lei era da sola in camera sua.
Se ne era andata nel bel mezzo dell'appuntamento: troppe fan stavano interrompendo regolarmente i momenti di intimità tra lei e Bieber: prima una bionda per un autografo, poi un'altra bionda per una foto, poi un'altra per due chiacchiere.
E lei, timida morettina, si sentiva gettata regolarmente in ombra, vedendo le attenzioni di Justin continuamente catalizzate dalle lucenti chiome dorate delle ammiratrici.
E per questo, timida e modesta com'era, si era rivelata incapace di imporre i suoi diritti  a riguardo dell'appuntamento con Juss, e per questo aveva scelto la via più adatta a lei: una silenziosa battuta in ritirata.
Un po' perché odiava le scenate, un po' perché quel senso di trascuratezza da parte di lui era diventato davvero insopportabile.
Si alzò, e si accorse di un pacco poggiato sul letto.

- Un regalo per me?

Aprì l'incartamento e sollevò il coperchio: dentro trovò un attillato vestito da sera, tutto viola, il colore preferito da lui.
Vi era anche un biglietto:
Tu sei il mio desiderio di Natale. Incontriamoci fuori.

Fece due rapidi passi per controllare dalla finestra: una macchina con la carrozzeria completamente argentata era parcheggiata sul viale, con i fari accesi che rischiaravano i fiocchi di neve nel cielo notturno.
Justin era là, appoggiato al cofano, con le braccia conserte, in attesa.
Allie sorrise.
Dieci minuti dopo la ragazza era già per strada: i loro sguardi di incrociarono. Le loro bocche sorrisero.
Lui le prese cavallerescamente la mano e le aprì la portiera del passeggero, invitandola ad entrare.
Una volta sedutosi anche lui nel posto di guida, la macchina partì dolcemente.
L'autoradio stava trasmettendo, per una coincidenza, una dolce canzone di Natale.

With you, shawty with you

With you, shawty with you
With you under the mistletoe


I brevi istanti di idillio si frantumarono però nel momento in cui l'auto di Justin slittò nella neve, in seguito a una frenata. Il conducente abbassò il finestrino e si sporse fuori per vedere il motivo della sosta.
Allie fece altrettanto, e non se né pentì immeditamente.

- La mia macchina è in panne. Potresti darmi un passaggio?

Un'altra, odiosa, ammiccante bionda. E ancora Justin che non aveva potuto dire di no.
La definizione letterale "Covare serpi in seno"  si materializzò nella testa di Allie, quando la vipera in questione salì in macchina, giusto per rompere tutte le uova del precendente nido d'amore.
E a proposito di seno, Allie si chiese come la camicetta della ragazza potesse essere così scoperta, con una temperatura media, là fuori, sotto lo zero.

Il resto del viaggio in macchina fu un inferno, ma solo per Allie. Anzi, vedendo la scena patetica che si stava consumando tra Justin e la nuova bionda, sembrava di essere capitati direttamente nel girone dei lussuriosi.
La polipona che dal sedile posteriore tentacolava il corpo di Justin, il quale, per nulla infastidito da tale comportamento, sembrava non curarsi neppure più della presenza di Allie.

With you, shawty with you
With you, shawty with you


La canzone stava prendendo la piega di una presa per i fondelli.
Per tentare di spezzare la situazione, Allie giocò la carta del dono.

- Questo è il mio regalo per te! - Disse Allie velocemente, inserendo un misterioso cd nel lettore audio.
Era venuto il momento, letteralmente, di cambiare musica.


On my heavy metal Christmas my true love gave to me,
a tattoo of Ozzy...


In effetti, l'esito sperato da Allie diede i suoi frutti. Sia Justin che la bionda interruppero le loro effusioni: salvo guardare, con faccia schifata, prima il lettore multimediale, e poi la faccia di Allie, che li accolse con un sorriso imbarazzato.

- Ma cos'è questa roba? - commentò la bionda.

Justin estrasse il cd, e lo studiò.

- "Twisted Sister". "A Twisted Christmas". - Poi, rivolgendosi ad Allie. - Che razza di roba è?

Allie era ammutolita. Non si aspettava una simile reazione da Justin. Cominciò ad avere il dubbio di avere sbagliato in qualcosa.

- E tu questo lo chiami regalo?

Il tono di Justin si stava facendo sempre più sostenuto. Allie cominciò ad avere paura.

- Chi sei tu? - Cominciò a tuonare Justin. - Da dove vieni?

Il silenzio spaventato di Allie servì solo ad irritare ulteriormente Justin che frenò di colpo la macchina.

- Mi stai ascoltando? - Le urlò, tanto che le parole rimbombavano nelle orecchie della povera ragazza. - Che razza di donna sei tu? Sei debole e inutile! Questo vestito... - Indicò battendo dure ditate sul suo petto. - Te l'ho comprato io! Per il resto, tu non sei nulla! Tu non fai nulla! Sei la mia ragazza solo perché lo voglio io!

- Justin, smettila! - Implorò Allie, sul punto di scoppiare in lacrime.

- Perché, se no che fai? - La sfidò Justin. - Che cosa vuoi farmi?

Non ottenendo risposta, il biondino le urlò ancora una volta.

- Che cosa vuoi fare della tua vita?


"I wanna Rock"


Una quarta voce si era intromessa nella discussione. Le vibrazioni di quest'ultima, però, erano eccezionalmente intense, tali che Justin fu sbalzato, come se fosse su un sedile eiettabile, fuori dall'abitacolo, andando ad atterrare in un giardinetto adiacente, attutito nell'impatto da un metro e mezzo di neve non spalata.
Mentre cercava di liberarsi, Justin sentì in sottofondo una strofa della sua canzone provenire dall'autoradio.

I should be playing in the winter snow...

Un rullo di batteria, familiare a chi conosce la canzone "We're not gonna take it", cominciò a diffondersi nell'aria.
La bionda, mettendosi le mani nelle orecchie, intimò ad Allie: - Togli quel maledetto cd dall'autoradio! -
La bruna però guardo l'autoradio, e dopo aver premuto a casaccio i tasti del frontalino, si ricordò che il supporto era già stato estratto da Bieber.
- Ma allora chi sta suonando?...
I presenti guardarono tutti la fonte del suono.
Cinque nerboruti, con jeans strappati, pantaloni in pelle, giacchette leopardate, catene, capelli cotonati e visi truccati, si erano materializzati in mezzo alla strada.
Erano caratterizzati da cinque colori diversi, blu, giallo, verde, rosso e rosa tanto che sulle prime Justin li scambiò per i Power Rangers.
In realtà, i cinque non avevano con loro delle armi da combattimento, bensì degli strumenti musicali.
Il rullo, infatti, era opera del ranger blu...ehm, dell'uomo con la predominanza blu, seduto dietro una grossa batteria.
Il rosso, che imbracciava una chitarra rosa decorata da cerchi concentrici ipnotici, cominciò una melodia dalle tinte natalizie.
Il giallo gli diede man forte, con una chitarra dello stesso colore, per inspessire il suono.
Il verde preparò il terreno con un tappeto di giri di basso che sciolse la neve circostante il gruppo.
Ma fu il leader quello che scioccò maggiormente Justin.
Rispetto al nero e il rosa che, alternati, caratterizzavano la sua bizzarra uniforme da combattimento,  era maggiormente  il volto a fare impressione:  una criniera leonina di capelli cotonati, che contornavano un volto aggressivo, truccato in modo ambiguo, almeno rispetto agli standard "normali" a cui era abituato il canadesino.
Il viso era stato truccato volutamente in modo da sembrare androgino, ma senza quella delicatezza che si poteva riscontrare in personaggi più familiari, come ad esempio Bill Kaulitz.
Lui no, somigliava di più ad un leone in procinto di ruggire. Magari con gli artigli smaltati di rosa, ma pur sempre un leone.
E il leone ruggì, ma in modo più canzonatorio che violento.
Si mise a cantare.

- I saw (your) mommy kissing Santa Claus - Intonò, e sollevando un lembo della bocca, precisò. - E quel Santa Claus ero io.

Justin con una piroetta saltò fuori dalla neve e atterrò sulla strada.
Era una regola famosa in Italia, ma valeva per il resto del mondo.
La mamma non si tocca. Mai.
L'uomo, davanti all'espressione ostile di Bieber, si giustificò

- Just kiddin', kiddo. Tu sai chi sono, vero?

- Certamente! - Dopotutto, quel trucco androgino era inimitabile.
- Ma il tuo tempo è finito da un pezzo, Marylin Manson!

- Ci sei andato vicino, figliolo. - Rispose sarcastico il cantante: in realtà il paragone lo deprimette, lui, che si aspettava al massimo un paragone con il dottor Frank del Rocky Horror Picture Show.
Ma si presentò comunque. - Io sono Dee Snider. Noi siamo la fottuta Sorella Svitata.

- Twisted Sister, eh? - Rispose Justin, passando una mano sui capelli per pulirli dai residui di neve. - Spiacente, ce l'ho già una sorellina, e  voi non sarete mai belli come lei.

- Never Say Never, ragazzo.

- Cosa fai, usi il titolo di una mia canzone? - Canzonò Justin, mettendosi  nella posa di combattimento Karaté insegnatogli da Jaden Smith durante la produzione di Karate Kid 5.

- Che faccia tosta, ragazzino. Cantavo una canzone con lo stesso titolo da prima che tu nascessi.

- Questo mi da l'idea di quanto voi siate superati. Difenditi dal mio calcio volante!

Dicendo questo, Justin partì in rincorsa contro l'uomo.

And I'm fast enough to run across the sea

Quello che Justin non sapeva, però, era che le lezioni di Jaden riguardavano dei passi di danza, piuttosto che di arti marziali; questo, unito alla lastra di ghiaccio che praticamente piastrellava il terreno, gli fece sì spiccare un prodigioso balzo acrobatico, ma più dettato dal caso che non dall'agilità.

I will not stay on the ground

Fortuna (?) volle che andasse ad atterrare direttamente nel posto a sedere della batteria del gruppo, gentilmente lasciato libero dal percussionista vestito di blu, al secolo A.J.Pero.
-  E' un po' diverso, che non prendere a finti calci volanti dei ballerini sul palco, non è vero? - Commentò con ironia il batterista.
Prima che Justin potesse rinfacciargli l'autenticità dei suoi trascorsi di karateka, si accorse di avere in mano due bacchette di legno. Credendo di doversi preparare a un combattimento di Kali Escrima, posizionò le braccia in posizione di attacco, pronto a colpire.
- Whoa! Whoa! Calmati amico! - Esclamò il drummer. - Non vedi che sono bacchette da batteria?
Al che Justin controllò gli oggetti che aveva in mano, e si ricordò di essere seduto, effettivamente, al rispettivo strumento musicale.
- Qua non si combatte, amico. - Gli spiegò il chitarrista vestito di giallo, che altri non era che Jay Jay French.
- Qua si suona. - Specificò il bassista, Mark "Animal" Mendoza (da non confondersi col quasi omonimo Marco) -
- Mostraci cosa sai fare! - Intimò l'altro chitarrista, Eddie Ojeda.
Un paio di tamburellate di prova da parte di Justin, non convinsero tuttavia quest'ultimo nel raccogliere la sfida.
Consegnando le bacchette al legittimo proprietario, Justin si tolse dalla postazione.
- Non è ciò che faccio! - Rispose annoiato. - Il mio stile è questo!
Si fece tutto buio.
Solo una luce illuminava la scena: una luce celestiale che dal cielo si proiettava sulla terra, come un occhio di bue da palcoscenico.
Questo fascio di luce stava illuminando Justin Bieber, che, seduto su uno sgabello, imbracciava una chitarra acustica.
Un paio di strimpellamenti, e il ragazzo cominciò a gorgheggiare.

Who's gonna make you fall in love
I know you got your wall wrapped all the way around your heart


La bionda ed Allie, rimaste in disparte, erano entrambe rapite dalle parole del cantante. Soprattutto Allie, che si accorse di una lacrima che le stava scendendo a tradimento.

Don't have to be scared at all, oh my love
But you can't fly unless you let ya,
You can't fly unless you let yourself fall
 
Ed era proprio quella sicurezza che lei cercava in Justin, e che solo lui sapeva darle.
Allie si ricordò di questo, mentre Justin stava cominciando il ritornello.
La voce di  Bieber era così celestiale che alla ragazza parve persino di sentire dei cori angelici.


I will catch you if you fall

I will catch you if you fall
I will catch you if you fall


Ed in effetti, qualcosa caduto dal cielo lo acchiappò. Ed Allie si accorse che i cori non erano solo una sua impressione.
Justin si ritrovò a terra, schiacciato da uno strano uomo con giacca e pantaloni grigiastri.
Rialzandosi, l'uomo si guardò intorno, spaesato; Guardò in basso, e notò lo sfortunato ragazzino sul quale era atterrato.
Dopo un paio di vistose morfie di perplessità, si giustificò con un "Sorry" e se ne andò.
Salvo tornare, due secondi dopo, per andarsene nuovamente, con aria smarrita, dalla parte opposta.
Con la scomparsa dell'uomo, cessarono anche i cori angelici.
Justin avrebbe scoperto più tardi che per una sfortunata coincidenza, la luce a occhio di bue che illuminava la sua performance, non era altri che lo stesso cono di luce dal quale cadeva Mr. Bean all'inizio di ogni suo show.

- Love is for suckers - Intonò bonariamente Dee.

- Non è così! Guardate ad esempio lo splendido vestito che ho regalato per Natale ad Allie!

Justin indicò nella direzione della brunetta, e strabuzzò gli occhi nel vedere che il succinto vestito violetto era sparito dalla figura della ragazza.
Non che fosse rimasta nuda, razza di lettori maliziosi, ma semplicemente, per l'effetto della "Magia del Natale Twisted Sister" il completo si  era trasformato in un paio di jeans strappati e una maglietta nera, coperta da un giubbotto di pelle con il logo della band disegnato sulla schiena.
La cosa peggiore era che, inconsapevolmente, trascinata dalle note della rock band, la ragazza stava mimando un frenetico air guitar, mentre la bionda si stava contorcendo in maniera sensuale, rapita anch'essa dalla potente melodia.

Justin, come abbandonato a sé stesso, stava assistendo al peggiore dei suoi incubi. Il massimo che poté fare fu di inginocchiarsi e gridare al cielo.

Noooooooooooooooooooooooooooooooooooo......

Allie si svegliò. La macchina si era fermata.
Lei, seduta sul sedile del passeggero, si guardò attorno, e sentì quattro occhi su di lei.
Justin e la bionda la stavano guardando come se fosse una pazza.

- Allie, ti senti bene?

- Io? Sì... perché? - Tentò di depistare la mora, con un sorriso colpevole. - Che è successo?

- E' quello che vorrei chiederti io. - Rispose Justin. - Stavamo guidando e ti sei messa all'improvviso a gridare "No" come se ti avessero puntato addosso una pistola.

- No, veramente eri tu a gridare! -  Rispose Allie, in piena agitazione - Quando quegli strani individui stavano suonando un brano rock e io avevo indosso quel vestito da rockettara e... 

Si guardò il corpo, e ammutolì di colpo.
Addosso aveva ancora quello splendido vestito che le aveva regalato Justin. Sentendosi avvampare alla vista degli sguardi scettici degli altri due, non sapeva più che dire.
Fu un sorriso di Justin a offrire una luce in quel tunnel di imbarazzo.

- Ti devi essere addormentata, e aver sognato.

Doveva essere l'unica spiegazione possibile, dopotutto.

- Sì, credo tu abbia ragione.

Allie sentì un leggero fastidio nel vestito. Mise la mano nella scollatura e ci trovò un plettro.
Trasalì, quando vi riconobbe, disegnato, il familiare simbolo dei Twisted Sister.
Era stato davvero un sogno? Cercò di nuovo una conferma negli occhi di Justin.
Ma c'era ancora lei. Quell'odiosa polipona platinata aveva di nuovo i tentacoli sul suo boyfriend.

What do you wanna do with your life?

- Scusa, Justin, ti chineresti un attimo in avanti? Ho bisogno di parlare con la nostra ospite qua dietro.

I wanna rock!

Da fuori della macchina si sentì il breve rumore di una scazzottata.
Poi, dal finestrino abbassato, un corpo femminile volò fuori. Un corpo con la chioma dorata.
Sbrigata la breve formalità, Allie chiese, con il migliore dei suoi sorrisi

- Allora, si va alla festa?

Justin. un po' basito, preferì non fare domande e obbedire.

E venne finalmente la scena madre, in sala da ballo, con il soffitto tappezzato di vischio.
Justin stretto ad Allie, mentre insieme ballavano un lento. Lo stesso lento dell'autoradio.

But Ima be under the mistletoe.
With you, shawty with you, With you, shawty with you, With you, under the
Mistletoe, Yeaaa.
With you, shawty with you, With you, shawty with you, With you, under the
Mistletoe.


La bionda di prima, con un occhio nero, giunta alla festa, preferì mantenersi a debita distanza dai due.
Intanto, le labbra dei due si unirono, come si unirono i loro cuori, che battevano all'unisono al ritmo di un grande amore.

Kiss me underneath the mistletoe, Show me baby that you love me so, Oh, Oh. Oh.

Dopo il bacio, i due ballarono ancora per un paio di minuti.

-
Che ne dici di un altro bacio? - Chiese quasi per scherzo il canadesino, con gli occhi nei quali si riflettevano le stelle del cielo notturno.
Allie, contrariamente a quanto si aspettava Justin, non arrossì per la timidezza.
Se n'era accorto da quando in macchina aveva congedato la passeggera tramite un pugno ben assestato.
Era davvero la stessa Allie che conosceva lui? Non fece in tempo a chiederselo, che la stessa gli propose un'idea migliore.

- Why not Sex Party?



FINE





Backstage con titoli di coda.
Justin e Dee Snider in camerino, mentre sono alle prese con il trucco di scena.
Dee per levarselo, Justin per... metterselo?

Dee: Che diavolo fai con quel rossetto?
Juss: Tranquillo, faccio solo finta. Dò il contentino agli haters, che sicuramente avranno fatto il grosso del pubblico.
Dee: Intendi che questo Mash-Up sia stato per Anti?
Juss: Giudica tu. Non ho fatto una gran figura. Le gag comiche erano tutte contro di me. Mi hanno messo persino addosso quelle parole poco gentili che ho urlato ad Allie.
Dee: Ma quello era il copione che recitano sempre nei nostri video, indispensabilie per la parte Twisted del Mash-Up. E poi, via, è stata una cosa ironica, no? Alla fine ne hai ricavato ben più che un bacio.
Juss: Quello in fondo è vero.
Dee: Pensa che nel copione originale, sotto il vischio avremmo dovuto baciarci io e te, per sbaglio. Fortuna che hanno licenziato quella Yaoista.
Juss: Però, dì la verità. Vorresti tornare ai tempi in cui avevi la possiblità di farti ciascuna del tuo pubblico, eh?
Dee: Oh, beh, nel tuo caso, ti arresterebbero per pedofilia. E poi ormai sono sistemato. Ho una moglie, bellissima, e quattro figli. Seguici sul nostro Reality Family, "Growing Up Twisted", se ti capita.
Juss: Anche io, per la verità, sono maggiorenne e voglio mettere la testa a posto. Sai, per Selena...
Dee: A proposito, ho sentito che sta venendo qui.
Juss: Così, all'improvviso?
Dee: Sai, per quella storia del
Sex Party a fine racconto.
Juss: Oh, shit! Ma come l'ha saputo?
Dee: L'ho informata io. Non l'ha presa bene, sai?
Juss: Bastardo!
*
Justin si alza di scatto e corre verso la porta. Se ne va, non prima di dare un ultimo commento inviperito verso un ridacchiante Dee *
Juss: Questa me la paghi, "Mister" Snider!
Dee: It's worth the price, kiddo.





(Le strofe del pezzo dell'autoradio appartengono a:

Justin Bieber - Under The Misletoe

Le strofe su Justin Karateka sono di:

Justin Bieber - Never Say Never

Le strofe di Justin con la chitarra acustica

Justin Bieber - Fall
Il pezzo dell'autoradio

Twisted Sister - Heavy Metal Christmas

Alcune battute provengono dal discorso iniziale che nel video precede
Twisted Sister - We're not gonna take it
E in origine sono pronunciate dall'attore Mark Metcalf.
Una curiosità: quest'ultimo lo conoscete sia come figura ricorrente nei video dei Twisted Sister, sia  (irriconoscibile) come il primo "Maestro" nella serie di Buffy l'Ammazzavampiri.

I personaggi appartegono e sono copyright esclusivo di:

Twisted Sister
Justin Bieber
Mr. Bean)


  
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