Lo so che non sei
mia, lo so che il tuo candido pallore appartiene a qualcun altro. E so anche
che qualcun altro dovrebbe essere qui ad accarezzare questo volto così perfetto
e dolce… so che questi leggere imperfezioni della tua pelle all’estremità del tuo
collo sono stati baciati da lui così tante altre volte e che se solo aprirai
leggermente quelle palpebre che sotto nascondono il mare l’incanto si
spezzerebbe irrimediabilmente. So che lui bacia sempre queste tue efelidi e
queste leggere bollicine spolverate di scarlatto che tu odi tanto, tipiche
della nostra età. So che hai solo diciotto anni, so che sei soltanto la
sorellina del mio migliore amico e che mi consideri soltanto un fratellone, so
che tanto a lungo mi hai guardato, con gli occhi di bambina, come un sogno
irraggiungibile,e che solo in seguito hai compreso che per te ero semplicemente
un caro amico. So che questa notte ti sei addormentata stretta a me soltanto
perché il ragazzo che ami con tutta te stessa, e che ti ricambia con tutto
l’amore possibile, è nella camera d’ospedale davanti a noi, in fin di vita. So
che non dovrei baciarti, disturbare il tuo splendido sonno con le mie labbra
impertinenti, so che le mie mani si stanno spingendo un po’ troppo in là,
sfiorando il tuo ventre piatto, so che non dovrei lisciare le tue gambe morbide
ed invitanti. So tutto, piccola Ginny, eppure sto rinnegando tutti i miei
precetti. Il tuo amore… questa notte sei stata due ore ad elencarmi le sue
qualità, a ripetermi quanto lo amavi, ed io lì, a baciarti, a sorreggerti, a
dirti di stare tranquilla, ad asciugare le tue lacrime, a rassicurarti. In
realtà quelle parole erano una ferita per me, per me, io, che ho sconfitto
Voldemort quando avevo ancora poco più di anno, io, che sono un Auror, come
lui, il tuo amore. Il mio nemico, di sempre, per sempre, non mi importa se
adesso anche lui è un Auror, non mi importa se ha rinnegato tutta la sua
famiglia, lui non mi piace. Tu mi piaci, invece, tanto, tantissimo, troppo. Non
dovrei pensare queste cose. Tutta la tua famiglia è fuori, tutti i tuoi
fratelli indaffarati con l’Ordine della Fenice, i tuoi genitori in missione, la
tua più cara amica, Hermione, dorme qui vicino a te, è stata con noi stanotte,
ma qualcosa mi dice che l’abbia fatto più per Ron che per te. Non possiamo
lasciare sola Ginny, ha detto. Molliamo la missione e tutto, se fossi gli
Weasley mi vergognerei, va bene che non amano Draco, ma lei sta soffrendo così
tanto… abbandonarla qui… se Ron avesse potuto rimandare la sua missione sarebbe
stato con lei, ha detto. Ha detto così, Hermione. Io non credo, sai, Ginevra.
Ron, come me, odia il tuo Draco. Hermione è più dolce, ti è stata vicina. Anche
io ma… ma fondamentalmente vorrei che lui non superasse questa notte. Se non
supera la notte… se non supera la notte, è finita la sua esistenza, Ginevra.
Non ti toccherà mai più. Non coglierò mai più quegli occhi di ghiaccio su di
te. Non vedrò mai più le sue labbra pallide sul tuo naso pieno di efelidi. Non
sentirò mai più la sua risata di scherno, quando ti lamenti per le tue leggere
imperfezioni. Non udirò mai più la sua voce fredda sussurrare, in modo roco, Oh
Ginevra, smettila, sei bellissima e lo sai… perché lui non può permettersi di
considerare stupidaggini i tuoi problemi. Se tu sei triste, lui deve rassicurarti,
amarti, accarezzarti, e farti sentire importante. Ti sento muovere, e scanso le
mie labbra dalle tue, velocemente. Apri gli occhi arrossati dalle lacrime, e
malgrado tutto, sorridi. Ti stringi a me, due anime sdraiate ed angosciate
strette su un divano di una Sala d’aspetto…
- Harry… sei un amico… Grazie… -
Ti stringo al mio
petto, non voglio sentire altre parole, potrei mettermi a piangere con te… ed
io invece devo mostrarmi forte. Non sono un amico, perché nel buio di questa
notte, con il tuo corpo adagiato sul mio, e il volto schiacciato contro di me,
sto pregando che lui, la ragione della tua vita, non resista. Non puoi capire,
Ginevra. In questa notte si scontreranno due vite, a duello, due anime
inquiete, che si sono sempre sfidate, dal più remoto dei tempi. Perché se lui
non morirà riavrà di nuovo il tuo amore, ed io non stringerò mai più così
Ginny, ed io morirò… Malfoy e Potter, Ginny. Io e lui. Non c’entrano Voldemort
o i Mangiamorte, o gli Auror, solo adesso capisco. C’entriamo noi due, Ginevra.
Io e lui dobbiamo scontrarci, sempre e comunque, Ginevra. Il serpente e il
leone, il buono e il cattivo, il biondo e il moro, bianco e nero. Ma chi è il
bianco, e chi il nero? Chi il bene e chi il male? Non lo so più, Ginny. Fino a
ieri avrei risposto senza esitazione. Lui, il perfido Malfoy. Ed io, io, che
desidero la sua morte veementemente, e quindi la tua sofferenza, cosa sono…?
Non lo so, non lo so, Ginevra.
- Io lo amo, Harry. –
- Lo so, Ginevra. –
- Hai detto Ginevra? –
- Sì, ho detto Ginevra… perché? –
- Ė la prima volta che mi chiami con il mio nome intero… è bello detto da te, Harry. –
- Preferisci Ginevra a Ginny? –
- Sì… Draco, lui… lui mi chiama sempre Ginevra perché lo sa, che mi piace di più… non gliel’ho mai detto ma lo sa… -
Ti stringo possessivamente a me. Draco, Draco, sempre lui.
- Ricordi, quando eravamo ancora ad Hogwarts… quando c’eravate ancora voi, due anni fa, Harry… -
- Sì, ricordo Ginevra… come dimenticare quei tempi? –
- Allora Draco aveva i capelli corti, ricordi… -
- Sì, ricordo. –
- Adesso li ha appena più lunghi e ricciolini in fondo… è bellissimo, Harry, non è vero? –
Sorrido, e poso le labbra sulla tua fronte, piena di bollicine.
- Se lo dici tu, Ginevra… -
- E quegli occhi, così chiari… quasi trasparenti… gli occhi più belli del mondo, vero Harry? –
La tua voce rotta da un gemito e da un singulto mi permette di abbracciarti ancora più forte.
- Harry, accarezzerò ancora quei capelli? La freddezza di quegli occhi mi farà ancora piangere? –
- Non dire così, Ginny! –
Accarezzo ancora le tue gote, e tra le lacrime mi sorridi. Non sei bella, mia dolce Ginny, non sei bellissima o splendida. Ma sei Ginevra, ed io ti amo.
- Vedi, anche per te io sono solo Ginny… solo per lui, il mio amore, io sono Ginevra… ma potrà ancora dire il mio nome con quella sua fantastica dolcezza, Harry? –
- Ginevra, io ci sarò sempre!! –
- Tu sì Harry, ma io voglio Draco! –
Ecco… tu vuoi Draco. Hermione si muove leggermente, e noto i suoi dolci occhi castani aprirsi. Mi sorride. Pare dirmi di smetterla, di non abbracciarti così, di non piangere, di non baciare i tuoi capelli vermigli, sembra dirmi che il mio è un amore a senso unico, come forse il suo per Ron, sembra dirmi chissà cosa… eppure non riesco a non stringerti, Ginevra, a me. Sono già le sei, Draco non si è ancora svegliato e forse… no, non devo pensarlo… eppure non riesco ad evitare di sperare.
- Ginevra… -
- Hermione…! –
- Ginevra, Draco ce la farà. –
- Harry, ce la farà…? Harry, lo bacerò ancora, vero, Harry… ? –
- … Ginny… -
La porta bianca davanti a noi si spalanca, e ne esce un uomo vestito di bianco, il camice sgualcito, sul volto un’espressione incomprensibile. Spero, spero, prego, e vedo gli occhi azzurri della mia Ginny pregare il contrario di ciò che voglio io…
- La signorina Malfoy? Lei è la sorella…? –
- No, sono la signorina Weasley, sono la sua ragazza. –
- Il ragazzo ce l’ha fatta… entri, prego… e ringrazi Dio, è accaduto un miracolo. –
Eccola di nuovo sua… schizza via dalle mie braccia, per entrare in quella stanza, gli occhi pieni di calde lacrime di felicità, ed eccola di nuovo sua…
- Harry… -
- Hermione… -
- Tu hai sperato… -
- Non dirmi cosa ho sperato, Hermione, non dirmelo… -
Mi alzo e mi dirigo verso la finestra. Il cielo azzurro mi sorride, e le nuvole soffici sembrano rinfacciarmi la mia crudeltà. Sembrano gridarmi, nella loro purezza, “l’abbiamo salvato, l’abbiamo salvato, abbiamo curato la ferita che si è fatto combattendo contro suo padre, perché lui ha rinunciato a tutto per la giustizia, perché lui ha rinunciato a tutto per Ginevra… perché lui ama Ginevra, non Ginny… ”. Mi allontano dalla finestra, fisso gli occhi scuri della mia amica, e mentre mi butto fra le sue braccia, mi lascio andare ad un pianto liberatorio.
Potrà ancora accarezzare i suoi riccioli biondi.
I suoi occhi di ghiaccio la faranno ancora piangere.
Sussurrerà ancora il suo nome dolcemente.
Malfoy, l’hai presa, per sempre.