Capitolo7

Carlotta era in ritardo, mise i libri alla rinfusa nello zaino e uscì di casa.
Corse giù per le scale e poi fuori dal portone del suo palazzo.
In quel preciso momento il bus passò lasciando Carlotta a piedi.
“Maledizione!” esclamò e poi riprese a correre.
Quella mattina, proprio quella mattina, Carlotta non poteva tardare,
perciò correva più veloce che poteva.
“Ehi attenta!” le gridò dietro un signore, “ Mi scusi” disse lei di rimando.
E poi per la seconda volta in meno di due giorni si ritrovò per terra.
“ Ma chi cazzo è quell'imbecille che non guarda dove cazzo cammina.”
Davide che era girato di spalle con in mano il suo caffè, si voltò per vedere chi l' aveva urtato.
“Oh! Di nuovo tu!”
Carlotta si porto una mano in fronte e sospirò.
“ Fantastico, sempre davanti ti trovo!”
“Guarda che sei sempre tu che mi vieni addosso!” esclamò Davide.
“Sei tu che sei sempre nel posto sbagliato quando io sono in ritardo.”
“ Come siamo nervose oggi, sei tu che devi chiedermi scusa per avermi urtato.”
“ Puoi scordartelo!” disse Carlotta alzandosi “ è ora togliti di torno”
“ Sei in ritardo o sbaglio?” chiese Davide.
“ Si, perchè?”
“ Volevo darti un passaggio, ma visto che non vuoi chiedermi scusa, mi sa che ci ripenso.”
“ Davvero? Allora muoviamoci!” disse Carlotta sorridendo.
“ No, no, no. Prima chiedi scusa”
“ Nemmeno morta!”.
“ Allora farai tardi!” Disse Davide sorridendo.
“ Bene!” esclamò Carlotta incamminandosi.
“ Bene!” urlò Davide di rimando.

Alex era in ritardo come al solito, ma ciò non lo preoccupava.
Si vestì tranquillamente e poi uscì di casa.
In città c' era un traffico pazzesco, erano le otto e gli studenti si apprestavano ad entrare in classe.
Ormai erano due anni che Alex non metteva piede a scuola.
Si era diplomato e si era iscritto all'università, dove non c' era mai stato.
Mentre era fermo ad un semaforo, guardò i liceali entrare a scuola.
Gli mancavano un po' quei tempi, quando appoggiati vicino al muro della scuola lui ed altri ragazzi fumavano mentre guardavano passare i mocciosi di primo e le ragazze.
O quando vicino all'uscita di emergenza della palestra lui e Davide si facevano qualche canna.
Qualcosa lo fece riemergere dai suoi ricordi.
Una biondina, con i capelli disordinati che correva sulle strisce pedonali.
Era la ragazza della festa, l' amica di Sara.
Carlotta
Alex fu sorpreso del fatto che si ricordava del nome di una ragazza vista solo una volta,
quando conosceva ragazze come Sara, che le aveva viste tante volte e spesso non si ricordava come si chiamavano.
Una cosa era certa quella ragazza l' aveva colpito.

Ciao a tutti xD
E' da tanto che non aggiorno la storia.
Come ne pensate del capitolo?
Spero che vi è piaciuto.