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Autore: Marichetta    13/07/2007    5 recensioni
Non mi sono fatta attendere…Questo è il continuo de “Il mondo diviso in due” mia prima FF su City Hunter, ma non pensate che non abbia fatto in modo di far capire anche a chi, per mancanza di tempo o semplice disgusto non ha mai letto nemmeno una riga dei miei capitoli. Da come il titolo induce a pensare uno dei temi trattati è la vendetta, eppure non fatevi subito idee sbagliate perché solo seguendola capirete il vero intento che spero stupirà! Ora sto esagerando, però credetemi che come nell’altra c’ho messo tutto il mio impegno e la mia fantasia. La mia voglia di scrivere mi ha indotto ad un continuo, ma anche l’incoraggiamento della mie amiche Elisa e Sita e Stefania è valso ad una rimpatriata! E INVITO A LEGGERE A CHI, SCETTICO, HA PENSATO CHE UNA CON UN NOMIGNOLO COME MARICHETTA POTESSE CREARE SOLO FIABE PER BAMBINI….Non giudicate e leggete, magari commentando il vostro disgusto o il vostro umile apprezzamento. CHE ASPETTATE LEGGETE!!!! Vi auguro una buona lettura, e spero 5 piacevoli minuti in compagnia della mia FF!!!!!Senza nessuna pretesa…Marica!
Genere: Triste, Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Miki, Reika Nogami, Ryo Saeba/Hunter, Saeko Nogami/Selene, Umibozu/Falco
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dal titolo potrebbe ispirare un finale alla Rambo, non ci sperate o almeno non ci contate troppo, non è proprio il mio genere

Dal titolo potrebbe ispirare un finale alla Rambo, non ci sperate o almeno non ci contate troppo, non è proprio il mio genere. Cercherò di inserire tutto al suo posto per far contenti, spero tutti, coloro che hanno seguito, letto, o semplicemente sbirciato la mia FF. Ve ne sono grata ragazzi, i ringraziamenti a dopo, un ultima cosa, vorrei che mentre leggeste il mio ultimo capitolo, vi figuraste davvero le scene che cercherò di narrare con tutti i dettagli possibile, io faccio sempre cosi per godermi appieno quello che sto leggendo, sarebbe per me un onore se riuscirei realmente a farvi viaggiare con la fantasia. Ora gustatevi quest’ultimo capitolo intitolato:

 

Solo per Amore – Lo Scontro Finale –

 

Notte insonne come era giusto che fosse, il mio pensiero, le mie mani fremono sulla mia fredda compagna.

 

Dopo settimane, siamo arrivati a destinazione, il mio treno è arrivato al capolinea e devo scendere ed affrontare tutto quello che mi ero ripromesso, per lei…

 

Anche se la sua opinione mi ha fatto intendere che non era d’accordo. Teme per me, ma non deve, so che io avrò la sua vita, fosse l’ultima cosa che riesco a portare a termine. Non riesco a prendere sonno…

 

Nemmeno uno di quei dvd soporiferi di Kaori riesce ad alleviare la mia pena, “Domani è un altro giorno” mi ricorda semplicemente che domani, accadrà quel qualcosa che potrò definire solamente: la fine di tutto.

 

Vago incessantemente per la casa, come fossi un paziente in attesa di essere chiamato dal dentista, ansia e una specie particolare di paura mi inondano, coprendomi letteralmente. Con i miei boxer neri, cioè nudo come un verme, mi ritiro sul balcone. L’aria gelida mi inonda non appena tiro su la persiana e apro il battente, colpendomi con la violenza di una delle martellate di Kaori. Aspiro a pieno quell’aria pura, carica di pioggia, come fosse l’ultima volta.

 

L’aspetto negativo di me sicuramente sta venendo fuori, nei momenti peggiori è sempre cosi, una preparazione interiore per affrontare il nemico al meglio. Eppure ora non c’è nessuno, che possa tramutare il mio pessimismo in ottimismo, lei sapeva come convincermi che ero il migliore.

 

Sento le mie dita intorpidite dal freddo, un minuto in più e divento un povero scemo immobile nella mia espressione demente. Una brutta figura per la mia immagine di “Sweeper”.

 

Dio Santo ma che mi salta in mente, “La mia immagine”? Sono rimasto l’egocentrico ragazzo scemo di sempre,allora, non ho perso davvero la mia stupidaggine. Ci speravo proprio.

 

Do un ultimo sguardo alla bellissima e cupa Tokio, immaginando l’indomani successivo che sarebbe stato lo sfondo del mio scontro finale. Le luci delle case, però, riesco ad infondermi coraggio, c’è ancora qualcuno, qualche famiglia disperata in cerca del mio aiuto per ritrovamenti, coinvolgimenti equivoci. Non potrei mai rimanere da solo davvero, una persona, anche fosse l’unica nel mondo avrà sempre necessità di chiedere un mio intervento. Devo capire che il mondo, da quando lei…lei…Dannazione…non è più accanto a me, non è finito realmente come il mio subconscio voglia farmi credere, devo svegliarmi dal mio torpore e tornare tra i vivi!

 

Ora sento che il sonno, dopo queste congetture filosofiche, sia intervenuto in mio soccorso e gliene sono grato. Rientrato dal balcone richiudo le persiane, e mi incammino verso il letto che si trova proprio davanti alla finestra, mi ci abbandono pesantemente, dedicando un ultimo, piccolo pensiero, a colei che amo sopra ogni cosa, sopra la mia vita:

 

Kaori, buonanotte.”

 

Come risposta, una folata di vento scompiglia i miei, già scarmigliati, capelli. Un sorriso, come fossi un bambino che ha ricevuto dalla mamma il bacio della buonanotte, si stampa sul mio viso stravolto e mi lascio andare all’ignoto che avrebbe colmato il mio dolore, in quelle ore di pace avrei trovato la mia Kaori ad attendermi, lo sapevo e…Ero felice.

 

 

*****……*****…….*****…….*****……******…….*****…….*****……*****……*****……*****…..******…

 

Mi risvegliai il mattino seguente, come rinsavito di tutta la mia forza e la volontà di farcela.

Come se la notte avessi bevuto sangue e che fossi ritornato a nuova vita. Strana ed euforica sensazione, per un giorno nefasto come questo.

 

Mi alzo, ed ho la sensazione che oggi  sia un giorno normale, con delle faccende ordinarie. Sicuramente il contrario. Sollevo la coperta, e per mia sfortuna, senza rendermene conto, il primo piede a toccare terra è il sinistro. Per me significa che qualcosa di straordinario, o di straordinariamente brutto, dovrà accadermi durante la giornata. Quindi questo può significare solamente che oggi, davvero, finirà tutto.

 

Mi metto  a sedere, con le gambe aperte e le braccia appoggiate alle ginocchia che cingono il mio capo, nell’intento di tirar fuori tutti i presagi negativi, che andavano volteggiando nella mia mente. Tutto inutile, lo scuotermi è servito solo a peggiorare la situazione, era ora di alzarmi. Con una poderosa spinta mi ritrovai in piedi, con voglia o contro, io quel giorno dovevo uscire di casa e compire il mio fato.

 

Il mio sguardo si addolcisce profondamente, quando i miei occhi ,gonfi  di sonno, si rispecchiarono nel vetro della foto di Kaori. Mi avvicino con fare solenne, e schiocco un gentile bacio sulla sua immagine come fosse un buongiorno dato a quella splendida creatura, che in terra si chiamava Kaori, ma che da quando è li hanno imparato a denominarla: Angelo della Vita.

 

So che non dovrò cercare Falco a lungo, non è il tipo da nascondersi. Lo troverò al Cat’s Eyes, e per il bene di Miki troverò un posto che sia adatto al nostro scontro. Non deve vedere, perché so che farà di tutto per fermarci, ed io una volta che avrò incrociato lo sguardo di Falco vi rimarrò saldamente attaccato fino a che non vedrò la luce lasciare i suoi occhi.

 

Crudele e spietato, questo le caratteristiche che dovrò adottare durante lo scontro per ottenere quello che la mia volontà reclama da tempo, vendetta.

 

Nemmeno il tempo di una doccia che già sono fuori, con il mio giubbotto di pelle e la pistola che mi fa da scalda cuore, è come se la sentissi pulsare, lei come me, freme.

 

Con meno fatica del giorno prima, riesco a mettere subito a moto la mia 125 e mentre aspetto che la serranda sia arrivata al limite, getto uno sguardo sul telo, che la sera prima voleva coprire la mia moto, per mano della mia Kaori. So che lei non approva ma sono convinto che non mi abbandonerebbe mai. Indosso i miei occhiali, un ultima accelerata ed ecco che mi trovo sulla strada.

 

Nemmeno questa volta rispetto i divieti o semafori che siano,  devo concludere al più presto questa faccenda. L’aria gelata invade la mia faccia come una secchiata d’acqua gelida, sento che il mio naso incomincia a diventare insensibile, come quando ti si addormentano le gambe. Non mi importa ed io continuo ad aumentare la velocità.

 

Arrivo davanti al loro negozio e mi fermi di botto. Osservo la simpatica insegna, Miki mi dispiace.

 

Nel frattempo che il mio istinto indugiava sul da farsi, ecco che la tipica porta scorrevole si apre e nel ombra si staglia l’enorme, inconfondibile, figura di Falco. Sapeva che sarei arrivato e non ha perso tempo vedo. Mi fa un cenno di assenso con il capo. E’ ora.

 

Apre lo sportello della sua jeep e mi fa segno di seguirlo. Accetto di buon grado, anche lui, come è giusto che fosse, ha pensato alla sua Miki.

 

Mentre faccio per partire, un urlo straziante riecheggia nell’aria riempiendo il vuoto silenzio del mattino. Non gliel’ha detto.

 

“FALCO TI PREGO!!PENSA A TUO FIGLIO! NON MI LASCIARE!”

 

La mia espressione muta terribilmente al suono di quelle parole, un figlio? Stanno per avere un bambino. Mio Dio cosa sto facendo?

 

Ryo, andiamo.”

 

Sono incerto, ma non ho scelta. Sento che Miki sta scendendo frettolosamente le scale, per quanto le è possibile, la sento gridare disperatamente di aspettarla.

 

“Ti prego Ryo…”- disse tristemente Falco-

 

La sua richiesta di supplica mi colpisce nel profondo, io rispetto Falco, pure se ha causato la mia infelicità e quindi senza obbiettare gli lancio uno sguardo di mera approvazione. Mi odio profondamente per quello che sto facendo.

 

Partiti; e proprio nel momento in cui stavamo svoltando sento un ultimo, disperato, urlo provenire da Miki. Girato l’angolo ci ritroviamo a correre per le vie della città, vuota, un silenzio mortale mi afferra le viscere. Non so più davvero che fare. Il mio egoismo potrebbe togliere il padre ad un bambino, non può soffrire a causa mia. Ormai è tardi per i ripensamenti.

 

******…….******……..*******…….*****…….******……..******…….******……..******……..*******…….*******…….******…..****

 

 

Il posto in cui mi ha portato è lo stesso in cui, mi scoppia il cuore al solo pensiero, è lo stesso in cui lei si è sacrificata perché questa scelta? La mia forza viene meno, la pozza del suo sangue, seppur quasi del tutto scomparsa, si staglia davanti a me.

 

I miei occhi, come fossero inondati di polvere incominciano ad indebolirsi e li chiudo per non far uscire niente che non sia gradito, non devo cedere ora.

 

Eppure, sento qualcosa, un blocco. Non ce la faccio…

 

“Allora che fai? Il tuo tenero cuore sta rimuginando sulle parole della mia Miki?Combattiamo. Noi conteremo fino a dieci e da allora potremmo usare qualsiasi arma a nostra disposizione, nessun limite di tempo, una regola soltanto il nostro ‘duello’ avrà termine con la morte di uno di noi, altrimenti dobbiamo continuare. D’accordo?”

 

Vorrei poter reclamare, tuttavia, per difendere il mio orgoglio ho semplicemente aggiunto:

 

“E sia!Incominciamo…Uno, due, tre…”

 

Mentre conto, Falco prontamente inizia a correre in un punto preciso, sicuramente ha qualcosa in mente, ma non riesco a ragionare, non riesco ad essere me stesso, non riesco a rintronare il freddo mercenario di una volta. Sarà davvero la fine per me oggi? E’ questo quello che Kaori voleva dirmi, non l’ho ascoltata ed ecco le conseguenze, avrò una morte da vigliacco per non aver reagito agli attacchi di un neo-padre. Non posso far soffrire altre persone, non riuscirei davvero più a sopportarlo tanto vale che oggi sia io a morire almeno raggiungerò Kaori.

 

Dall’altra parte della bilancia però abbiamo la mia vendetta, la vita donatami da Kaori, non posso gettarla. Devo combattere, sento che un po’ della mia forza torna ad aiutarmi, eppure ho il sentore che riuscirà a mettermi alle strette presto, non sono in me.

 

“…Sette, otto, nove…Ci siamo…DIECI!”

 

Il cambiamento è stato repentino, di una velocità assurda. Dalla quiete assoluta alla tensione che ha ingrassato l’aria. Anche io incomincio a correre. Lo vedo è nascosto dietro un albero, prendo la mia fredda compagna, la impugno saldamente e sparo un colpo verso l’albero per farlo uscire allo scoperto. Non voglio ucciderlo, dannazione.

 

Lui riprende a correre da un lato, e mi infervoro quando nella sua mano vedo un telecomando. Ha messo della trappole.

 

“Maledetto!”-gli urlo contro-

 

Ogni mezzo ricordi?”-accenna nel suo tono più ironico-

 

“Con la mia amica non ho bisogno di trucchetti!”

 

“Vediamo che sai fare, si incomincia a ballare!”

 

Una forte esplosione mi sbarra la strada, la evito con facilità buttandomi dietro un riparo improvvisato, predo la mira e sparo contro Falco è talmente grosso che non posso sbagliare. Come pensavo l’ho colpito, ma prima di atterrarlo mi ci vorrà almeno due caricatori, è un elefante. Rimango con il fiato sospeso nel mio nascondiglio aspettando la prossima mossa. Sembra che anche lui stia facendo altrettanto, ma non mi attirerà in uno dei suoi scherzetti, sarò più furbo. Sempre inchinato mi dirigo furtivamente più vicino, sempre più vicino, ecco mi ha visto…

 

Con un colpo preciso gli faccio saltare il telecomando dalle mani. In preda all’eccitazione del momento e all’adrenalina che sovraccarica il nostro corpo, come fosse un giro sulle montagne russe, ci dirigiamo tutti e due nella stessa direzione per afferrare il telecomando. Prima di arrivare a destinazione, sparo un colpo e distruggo del tutto il telecomando. A raffica tutte le trappole scattano e ci ritroviamo, tutti e due, in mezzo ad una bufera di esplosioni a catena. Corriamo per uscirne ma ne rimaniamo tutti e due feriti. Nel mentre di uscire dalla coltre di fumo, i nostri sguardi si incontrarono accennando ad un sorriso di sfida. Non siamo affatto cambiati. Riprendo in mano la mia pistola, altri tre colpi e per un secondo sarò vulnerabile, lui lo sa benissimo. Con mia  sorpresa si tuffa in una specie di cespuglio e ne tira fuori, con sommo orrore, un bazooka, tipico del suo arsenale. Lui si scioglie dalla corsa, ma io proseguo rimanendo senza fiato, mi appoggio su di un muro, cosi facendo per un attimo mi sono riguadagnato l’ossigeno. Se solo avessi previsto che lui era pronto. Io non sono Ryo,ora non riesco ad attuare strategie di nessun genere, già mi sento sconfitto. Con aria salda mi convinco che ce la posso fare.

 

Sentendo i suoi pesanti passi, mi capovolgo a terra e mi ritrovo davanti a lui è un attimo e…

 

“Boom, boom, boom!”

 

Tre colpi sono partiti dalla mia Magnum, il suo bazooka è a terra. In quel frangente di secondo sentivo che dovevo sbrigarmi a ricaricare e mentre io mi accingevo a farlo lui da sotto la sua tuta mimetica tira fuori una 44 magnum e me la punta contro. Un attimo e tutto, la speranza, la mia vittoria, la sua, si dissolse…

 

Quando ormai tutti e due eravamo in procinto di spararci ecco che, con una corsa sfrenata, vedo apparire Miki, anche se la pancia è invisibile, ha pur sempre un bambino dentro di lei,eppure riesce a correre, deve averci seguito con la macchina, ma che cos.... Il mio orrore sopraggiunge del tutto quando Falco spara un colpo, ed ecco li, che la sua donna, la sua Miki, si mette in mezzo a noi, piena di lacrime e di dolore, apre le braccia e fa scudo con il suo corpo. Mio Dio cosa abbiamo fatto? Il suo corpo colpito dal rinculo del proiettile cade con un tonfo orribile, e la sua aria, come in precedenza quella della mia Kaori, è soddisfatta di aver salvato noi dalle fiamme dell’inferno, non voleva che ci uccidessimo a vicenda e a pensarci era tremendo. La mia ira mi ha del tutto accecato. Kaori mi aveva avvertito! Ora non può morire per causa mia. Come fosse una moviola di un film d’azione ci muoviamo tutti e due contemporaneamente, sul nostro volto si legge la disperazione, e sul suo soprattutto, la distruzione totale. Rimango in piedi ad osservare la scena straziante. Le donne innamorate hanno un solo pensiero: salvare il loro uomo dal disfacimento, questa dolce ragazza ha sacrificato la sua vita per lui. Ma io l’avevo vista e potevo fermarla in tempo, ma non ci sono riuscito.

 

Una lacrima bagna la mia guancia asciutta.

 

Istintivamente il mio sguardo annebbiato passa dal viso stravolto dei due innamorati alla sua pancia. Il bambino deve essere salvato.

 

Nella confusione nessuno dei due ha chiamato un’ambulanza. Mi precipito sulla moto e prendo il mio cellulare, praticamente mai usato! Compongo il numero, ed io in preda alla tristezza più nera ordino , come fossi ancora al comando delle truppe in America Latina, che un’ambulanza arrivi subito sul posto. Mio Dio cosa ho fatto?

 

Mi avvicino silenziosamente a Miki e Falco, non dico niente per disturbare la loro intimità e mi volto. Incomincio a piangere, tutto il dolore trattenuto in questo mese esce fuori come uno tsunami e mi ritrovo investito in pieno. Per la mia arroganza l’ho uccisa.

 

Ryo, so cosa stai pensando, ma io non sono come te.

 

Le mie lacrime si bloccano di getto, la sua frase mi ha colpito profondamente e mi ritrovo a dargli ragione e con la voce più ferma che potessi permettermi gli rispondo:

 

“La mia vendetta finisce qui Falco.”

 

Avvicino la pistola alla tempia, ma quando vado per premere il grilletto mi ricordo che li ho consumati tutti, nemmeno un proiettile per togliermi la vita. Cado in ginocchio in preda la dolore. Comincio a battere con i pugni per terra, e a maledirmi. Quando una flebile e dolce voce mi sussurra:

 

Ryo, non abbatterti, sento che la mia ora non è ancora giunta, per me e per il mio bambino. Falco ha bisogno di me.”

 

Mi rimetto in sesto lentamente e giro la testa per guardarla, il proiettile di Falco le aveva colpito una spalla. Kaori l’hai salvata.

 

“Si Ryo, ma come tu ben sai, io ora dovrò sparire del tutto. Il dovere di proteggerti è stato compiuto, ora il tuo cuore è libero di tutto, di odio rancore, vendetta…Vivi la tua vita amore mio. Addio…”

 

No non posso lasciarla andare cosi…

 

“KAORI!!!!!!!!!!!!!!” – il mio grido di dolore si diffonde per tutta la zona della nostra battaglia-

 

Riprendo a piangere, silenziosamente ma ininterrottamente. Avevo allontanato l’amore della mia vita, senza nemmeno dirle i miei sentimenti. Ero riuscito a rovinare tutto.

 

Il rumore della sirena dell’ambulanza si faceva via, via sempre più vicino, un piccolo sollievo si infonde nel mio cuore. La perdita, per la seconda volta, di Kaori mi prende nel profondo e non riesco ad essere sollevato come dovrei. Il mio desiderio di vendetta, odio e rancore verso Falco erano svaniti. Sapevo che lui le voleva bene. Mentre si alza e prende con sublime delicatezza la sua Miki gli dichiaro, come fosse un peso che mi cingeva il cuore:

 

Faclo ti perdono.”

 

Lui si volta verso di me e mi sorride, e mi ringrazia dicendo:

 

“Era ora. Io le volevo bene lo sai…”

 

“Ora l’ho capito, anche se in ritardo.”

 

Lo lascio con il nostro solenne saluto, lui ricambia pure se in difficoltà evidente. Un largo sorriso si spalanca sul mio volto e lo vedo allontanasi per raggiungere l’ambulanza. Vi sale, con lei stretta la petto, e scopare con le sirene spiegate.

 

Rimango da solo, di nuovo, con il mio rimorso. Era ora di compiere quello che dovevo da tempo…

 

 

******……*****……******…….******……*****…….*****…….****.*……*****.*………******…….******…….**********…….******

 

Mi dirigo deciso verso la camera di Kaori, era ora di sapere…

 

Apro il solito cassetto, e con una mossa decisa afferro il diario e mi siedo sul suo letto. Come se temessi le sue parole apro lentamente il diario. Con mia somma sorpresa scopro che il diario è vuoto.

 

Un’altra lacrima solca il mio viso, quel giorno ormai l’avevo passato piangendo.

 

Nello stesso istante in cui la mia piccola e precaria compagna abbandona il mio viso, e si posa sulla pagina vuota inizio a intravedere qualcosa, che mano, mano, scorrendo, si fa sempre più completa. Inizio a capire qualcosa ed inizio a leggere:

 

Caro Ryo,

 

Questo, come puoi ben vedere è il mio ultimo saluto a te…Mio unico amore.

So che la tua vita è stata difficile, triste da quando la mia presenza ti ha abbandonato, eppure devi rallegrati del fatto che tu farai del bene, a molte persone.

 Pensa a me quando ti sposerai, dedicami, ti prego, un piccolo pensiero in quel giorno cosi felice per te.

 Per me sarà come sentirmi la tua sposa.

 Non abbandonare mai i nostri ricordi, quelli che hanno caratterizzato la nostra vita insieme.

 So che per un periodo ti sentirai straziato, perché anche la mia presenza spirituale sparirà del tutto.

 Non disperare mai, perché nel tuo cuore io sarò sempre presente, finché tu lo vorrai.

 Il mio sorriso, il mio ricordo rimarrà vivo dentro te. Voglio donarti, come regalo di nozze anticipato, una vita appassionata, piena di emozione per farti ricordare che persona meravigliosa sei e che il diritto di vivere felicemente te lo sai meritato, dal giorno in cui sei nato, perché sei sempre stato destinato a grandi cose, ed io Grazie a Dio, sono riuscita a viverle, anche se per un breve periodo, Gli sarò sempre grata per avermi dato, anche solo la possibilità, di starti accanto. Non sentirti più in colpa perché il mio gesto è stato fatto Solo per Amore, l’amore che provo per te.

 

Ovunque tu sia io sarò con te. E quindi, Ryo, mio grande amore, io ti saluto con tutto il caloroso affetto che mi è possibile. Con questo concludo, la nostra vita insieme… Ricorda però che questo è solo l’inizio di una grande avventura insieme. Ti amo.

 

Con amore la tua

 

Testolina Matta.

 

 

Ps: Se mai ti dovesse nascere una femmina, senza presunzione, vorrei che il suo nome fosse Kaori, per non farti dimenticare mai che qualcuno ti abbia amato con tutta se stessa donando la sua umile vita per un grande scopo. Far vivere la persona amata è una grande vittoria. Sii te stesso, sempre…

 

Addio mio Ryo.

 

 

Guardo su, verso il soffitto, e chiudo gli occhi per sentire gli ultimi attimi della sua presenza, le lacrime ormai hanno del tutto invaso il mio corpo e come fosse una forza involontaria non riesco a smettere. Prima che se ne vada, però, voglio dirle quello che avrei dovuto da tempo.

 

Kaori, ricordi che avevo una cosa in sospeso da dirti?TI AMO. Addio e abbi fede quando ti dico che: non ti dimenticherò mai. MAI!”

 

Non aggiungo altro, so che quelle parole erano cariche di tutto, il mio puro e sincero, amore.

 

So che mi ha ascoltato perché vedo che la tenda si muove leggermente, se ne è andata per sempre. E io sorrido al mio futuro, non dispero perché so che un giorno rivedrò il suo sorriso e allora si, in quel momento capirò il vero senso della mia vita: Aver avuto la possibilità di amarla profondamente e di questo, ringrazio il Fato, per avermi fatto incontrare l’Angelo della Vita, la mia vita…

 

 

******…….******…….******…….******………*******……..*******……..******……..******……..*******………*******…….*****…...

 

 

“Ora a letto però!”

 

“Ma papi!Dai dimmi come è andata a finire.

 

“Quello è ancora da definire e ci riuscirò grazie a te, Kaori. E a tua madre ovviamente.”

 

Vabbene, papi lo sai che ti voglio bene?”

 

“Certo! Anche io piccola testolina matta”

 

Il ricordo di lei, dopo tutti questi anni è rimasto ancora vivo dentro di me, perché l’amore per lei, dopo 15 anni dalla sua scomparsa, è rimasto ardente dentro il mio cuore. Curo il ricordo di lei raccontando alla mia bambina la storia della mia vita, che tanto l’appassiona. Mia moglie è gelosa, ma quando mi sente raccontarla sorride sempre. Sa che non ha motivo di esserlo, perché ora il mio amore è per lei .

 

Oggi è il 15 anno della sua morte, ora riesco a dirlo senza balbettare, e la ricordo sempre, insieme a Falco e Miki tramandando il suo atto di eroismo cosicché sia di esempio ai nostri figli e alle generazioni future, per non dimenticare mai che l’ amore è più forte di tutto, persino della morte.

 

Abbraccio la mia Kaori, tenendola stretta. In lei vedo tutto l’ardore e la passione del mio primo amore, scommetto che un po’ del suo caratterino l’ha trasmesso alla mia piccolina. Io ringrazio di avermi dato il dono di questa splendida bambina, ogni giorno.

 

La sua foto è sul mio comodino e le faccio l’occhiolino, come fosse davvero presente…E stranamente viene ricambiato, vaneggio?

 

Beh con lei non c’è da meravigliarsi no?...

 

Marica!!!Vieni dobbiamo dare il nostro saluto a Kaori.”

 

“Eccomi! Sono pronta!”

 

Concedo un ultimo sorriso alla foto di Kaori prima di sparire, nel profondo abbraccio che dedico alle mie ragazze, donatemi dal regalo di Kaori.

 

Grazie.

 

 

 

 

Questa è davvero la fine, niente sequel, niente finali alternativi. E’ davvero la fine di tutti, della mia dorata FF a cui ho donato parecchi mesi per poterla completare adeguatamente. Mi viene da piangere, ma spero che tutti coloro che hanno letto, soprattutto Lisa (Larz) e Sita, abbiano apprezzato il mio finale. Aspetto il vostro commento. DISTRUGGETEMI!!!!Mi dispiace di dovervi salutare! Ormai mi ero affezionata a questa vicenda tra il grande Ryo e la dolce Kaori, GRAZIE MILLE RAGAZZI!!!!!!A TUTTI NESSUNO ESLUSO!!!ANCHE SE AVETE SOLO LETTO PER ME E’ UN ONORE IMMENSO AVER POTUTO SCRIVERE PER VOI. SPERO DI AVER TRASMESSO I MIEI SENTIMENTI IN QUESTA FF, CI HO MESSO MOLTO IMPEGNO EPR COMPLETARLA! ORA PASSIAMO AI RINGRAZIAMENTI DELLE MIE SPLENDIDE AMICHE!

 

LISA: Anche questa è finita, sono contenta di aver percorso questo lungo viaggio in tuo compagnia perché in alcuni momenti sei stata indispensabile per andare avanti nel mio lavoro(come Sita d’altronde). Grazie tantissime di avermi fatto strada, di avermi aiutato a superare tutte le mie paure. Non ce l’avrei fatta senza il tuo sostegno!!! Grazie infinite Amica Mia!!!!Tanto noi ci vediamo, quindi non mi dilungo troppo, poi divento pesante!!!Ciao mia GRANDE SOCIA!!!!!!

 

Sita: Margherita questo è un arrivederci perché per nessun motivo al mondo voglio perdere i tuoi commenti, le tue frasi incoraggianti da vera amica, voglio continuare a sentire e a leggere il tuo nome. Spero che questo avvenga davvero, perché, oltre ad aver letto le mie FF, sei stata un supporto nei momenti di blocco o di sfiducia. Siete state il mio sostegno. Cavolo mi viene da piange mentre vi scrivo queste cose, non è un addio. Non sto per morire, lo so, però è più forte di me! Ho concluso il mio primo lavoro su City Hunter, e ne vado fiera. Grazie a questo lavoro ho anche incontrato te e di questo ne sono immensamente contenta!!!Ciao Sita!!!!Ragazza mia non pensare di liberarti di me!!!Io sono onnisciente. Come Kaori, ti sorveglio e se vedo che non ti fai più sentire, avvertirai la mia ira!!Faccio paura? No, non penso!!!Ciao ciccia mia!!!!!

 

 

Grazie a tutti voi!!!!!!!!

 

 

                                                                                                                                                                                           

Con immenso e sincero affetto vostra,

Marica.

 

 

 

 

  
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