Buona sera a tutti
voi, miei carissimi lettori! Mi scuso
per non essere riuscita a postare questa storia ieri, ma ultimamente non riesco
a pensare per colpa del raffreddore. Per questo motivo, oggi ho voluto
rimediare con una shot insolita e piuttosto lunga (ahivoi). Anzitutto, riguarda la Destinyshipping. E che diamine sarebbe? È una shipping inventata da me, che ha come protagonisti Eugenius (sì,
quel tizio che molti di voi odiano a morte) e Amina. Amina (Ami o Amy, come preferite)
è la mia OC, protagonista della long Choose your
Destiny!. So di non aver concluso la long, per
questo motivo questa shot è uno Spoiler! della futura vita della giovane Allenatrice. Questa shot è dedicata a Junie perché… beh, lo sa lei. Detto
questo, mi auguro sia di vostro gradimento! Buona
lettura!
Without Words
Destinyshipping,
For Junie
Amina
non aveva la benché minima idea di cosa regalare al suo ragazzo. Non si
trattava del classico dilemma che ogni normale fidanzata aveva, no affatto: la
giovane Domadraghi non sapeva proprio dove andare a
sbattere la testa.
Fino
a quel momento, non aveva neanche avuto l’intenzione di comprare qualcosa per i
suoi amici. Forse ciò era dovuto alla sua rinomata pigrizia, oppure alla
mancanza di fantasia; ciononostante, non aveva mai speso un centesimo per
qualcuno, neppure per sua sorella.
Se
quel giorno si trovata al centro commerciale di Fiordoropoli,
invece di allenarsi fino allo stremo nella Tana del Drago con Sandra e Lance,
era solo perché costretta dal codice morale delle fidanzate – se mai ne
esistesse uno.
Inutile
dire come tutte le commesse fossero rimaste stupite nel vedere un'Allenatrice
di Pokèmon Drago in divisa aggirarsi tra scaffali
pieni di regali luccicanti e sfarzosi. Roba stucchevole, li aveva
definiti lei nella sua mente, mentre li studiava con disgusto e ribrezzo.
Se
quel pazzo furioso del suo ragazzo non avesse avuto la balzana idea di
trascorrere la serata della Vigilia assieme a lei, con l'intento di darle
"il più bel regalo esistente sulla Terra" - almeno, così lo aveva
definito con certa enfasi -, non si sarebbe trovata in una simile situazione.
Eugenius, saresti da
uccidere,
imprecò nella sua mente, attribuendo al nome del suo amato ogni genere di
insulto. Per colpa tua, sto sprecando la mia pausa caffè.
«Hai
almeno un'idea di cosa regalargli, oppure mi hai trascinata qui per decidere al
posto tuo?» borbottò una voce alle sue spalle, con tono alquanto seccato e
leggermente irritato. «Ti ricordo che io avrei di meglio da fare, ora».
«Se
proprio devo soffrire, lo voglio fare in compagnia» replicò acidamente, sbuffando
e lanciando uno sguardo ostile nei confronti della sua amica-nemica.
Sandra
gliel'avrebbe fatta pagare cara, su questo non nutriva alcun dubbio. Solo il
cielo sapeva com'era riuscita a convincere la Capopalestra
ad accompagnarla e assisterla in quella missione a dir poco disperata. Doveva
aver accettato sicuramente per trovare un pretesto di vendetta. Da quel giorno
in poi, Amina avrebbe dovuto guardarsi costantemente alle spalle.
«Perché
non mi dici che cos’hai comprato per Lance, così mi faccio un’idea di cosa dare
ad Eugenius?» propose poi la giovane Drater, nel disperato tentativo di trovare una soluzione al
suo problema. Cercò senza successo di impietosire la futura maestra Drago,
augurandosi che l’altra decidesse finalmente di aiutarla.
«Sono
due persone completamente diverse, Amina» replicò saggiamente la Domadraghi dai capelli azzurri, incrociando le braccia al
petto. Stentava a credere come quella sua sottospecie di migliore amica fosse
così ottusa e poco elastica mentalmente. «I regali adatti a Lance non lo sono
per Eugenius e viceversa. Anzi, sarebbe preoccupante
se avessero gusti simili. Ce lo vedi mio cugino vestito di viola, con tanto di
papillon rosso? Che incubo».
In
quelle ultime parole provocatorie c’era una punta di evidente sarcasmo, che
invitavano l’Allenatrice a difendere a spada tratta il suo fidanzato. Tuttavia,
nonostante il suo orgoglio le imponesse di replicare, non lo fece; dopotutto,
era Natale e doveva cercare di essere pacifica e risoluta almeno in quel
periodo festivo.
Effettivamente,
però, Sandra non aveva tutti i torti: non poteva semplicemente pretendere di
trovare un dono perfetto per Eugenius senza neppure
sforzarsi di cercarlo. Chissà quanto si era dato da fare lui per trovarle un
regalo degno di essere chiamato tale: come poteva lei dimostrarsi insensibile
di fronte ad un simile sacrificio? Sarebbe stato scorretto da parte sua.
«Per
quanto mi piaccia vederti in difficoltà, voglio aiutarti» sospirò infine la Capopalestra,
in un raro momento di dolcezza e altruismo. Afferrò una Pokèball
da uno scaffale, per poi lanciarla letteralmente tra le mani della compagna di
allenamento.
«E
con questa che dovrei farci?» domandò scettica Amina, inarcando un sopracciglio
con perplessità, mentre fissava il suo viso riflesso sulla superficie liscia e
lucente della sfera nuova.
L’amica
allargò le braccia e fece spallucce, scuotendo il capo con fare rassegnato. «Lui
adora Suicune, no?» spiegò, con le labbra curve in un
ghignetto beffardo e sadico. «Rimboccati le maniche e vai a catturarlo! Apprezzerà
sicuramente un regalo simile».
«Fossi
matta!» strillò la Drater, attirando immediatamente l’attenzione
di tutti i presenti. Ruggì rabbiosamente, al solo sentir il nome del cane
Leggendario, e si trattenne a stento dall’imprecare indecorosamente contro
Sandra e la sua balzana idea. «Non mi metterò a correre come un’idiota per
tutta Johto solo per rendere felice quell’invasato di
Eugenius, sia ben chiaro!».
Forse facevo
prima a catturarglielo. Tanto, ho dovuto correre lo stesso come un’idiota per
tutta Johto, pur di trovargli un regalo decente, pensò con fare
rassegnato la giovane Domadraghi, ancora spossata
dalle fatiche di quella devastante giornata.
Posò
lo sguardo sul pacchetto viola che stringeva tra le sue braccia, ignorando per
un attimo i discorsi di Eugenius riguardanti leggende
Natalizie e misticismo in generale. Non gli dispiaceva affatto vederlo così
entusiasta mentre raccontava delle sue ricerche, ma in quel momento necessitava
di riposo per recuperare le energie perse. Annuiva di tanto in tanto, giusto
per non insospettire il ragazzo, sperando che non domandasse pareri riguardo
ciò di cui stava parlando. Se lo avesse fatto, avrebbe scoperto il suo inganno
e sicuramente sarebbe rimasto deluso dal suo comportamento. Tuttavia, non
poteva neppure chiedergli di tacere: sarebbe stato maleducato e alquanto
egoista da parte sua.
«Sai
una cosa, Ami?» esclamò improvvisamente il Fantallenatore,
catturando l’attenzione della Drater e costringendola
ad ascoltarlo. «All’inizio non avevo la benché minima idea di cosa regalarti.
Ma poi, mentre raccontavo alcune leggende ad Angelo, ho capito che cosa sarebbe
stato perfetto per te!».
Detto
questo, le porse un pacco azzurro dalla forma rettangolare, ornato di
fiocchettini verdi e di ghirigori dorati. Amina lo afferrò titubante, tastandone
la consistenza dura e compatta, e cercò di capire che cosa potesse esservi contenuto.
Per un attimo, le venne l’atroce dubbio che si trattasse di qualcosa dedicato a
Suicune. Se così fosse stato, però, non avrebbe
garantito l’incolumità del suo fidanzato.
Ad
occhi chiusi e con il cuore che martellava all’impazzata, scartò lentamente il
suo regalo. Quando sollevò le palpebre, restò letteralmente a bocca aperta per
l’emozione: tra le sue mani giaceva un libro contente numerose leggende sui
Draghi conosciuti in tutte le regioni.
«È…
stupendo» mormorò senza fiato, mentre sfogliava con mano tremante le preziose
pagine di quel volume. Osservò emozionata rappresentazioni, testi e documenti, e
si trattenne dal piangere solo per orgoglio. «In confronto, il mio regalo fa
letteralmente pietà».
Le
labbra di Eugenius si curvarono in un sorriso
raggiante, in dimostrazione di tutta la felicità provata in quell’istante. Ammirò
con soddisfazione le iridi della sua fidanzata, luccicanti di gioia e velate di
lacrime, e si congratulò con se stesso per essere riuscito a commuoverla;
dopotutto, era raro vederla mostrare così apertamente le sue emozioni. In
genere, dal suo volto si potevano leggere solo espressioni di rabbia e astio,
non di contentezza.
«Non
essere così pessimista» la rassicurò dolcemente, abbracciandole la vita con un
braccio, mentre afferrava il regalo destinato a lui. «Prima di scartarlo, però,
voglio provare ad indovinare che cosa c’è dentro».
«Dubito
che ci riuscirai» rise genuinamente la Domadraghi, non
appena lo vide tastare il pacco viola alla ricerca di qualcosa che gli
suggerisse il suo contenuto. «Neppure mia sorella ci ha azzeccato, sai?».
Il
Fantallenatore strabuzzò gli occhi, cercando di
intuire come mai quel dono fosse così morbido al tatto. «È un maglione?».
Amina
scosse la testa, sfoderando un sorrisetto beffardo. Non indovinerai mai, mio caro, pensò tra sé e sé con enorme soddisfazione.
«Una
divisa da Domadraghi?».
«E,
di grazia, che te ne faresti?».
Dovettero
trascorrere vari minuti, nei quali Eugenius cercò
inutilmente di intuire che cosa la sua fidanzata gli avesse regalato, prima che
si decidesse a scartarlo. Non appena si trovò tra le braccia un Suicune di peluche, rimase immobile, incapace di proferire
alcuna parola per l’immenso stupore provato.
«Lo
sapevo che non ti sarebbe piaciuto!» sospirò adirata la Drater,
gesticolando nervosamente. «Mi dispiace, Eugenius.
Avrei dovuto farti un regalo migliore! Prometto che…».
Ma
si ritrovò costretta a tacere, non appena le sue labbra si ritrovarono
improvvisamente impegnate in un bacio carico di affetto e dolcezza.
Per
entrambi, quel Natale si dimostrò ricco di sorprese e di gradi emozioni ma,
soprattutto, pieno d’amore.
Parla l’Autrice gusto
latte e miele:
Non
ho molto da dire riguardo a questa cosa.
Per capire meglio il comportamento di Amina, dovreste andare a leggervi la long
(Choose your Destiny!) che ho linkato a inizio storia. Solo in
questo modo capirete come mai è così scontrosa e perché ama particolarmente i Pokèmon Drago e le leggende. Sulla coppia… beh, riconosco
che è molto strana, ma mi piace! Personalmente parlando, amo-odio Eugenius. Mi sta
simpatico (ma adoro di più la sua musica di sottofondo) e non posso
farci nulla. In ogni caso, mi auguro che questa storiella delirante sia
stata di vostro gradimento! Spero di ricevere tante belle recensioni. Ciao!
<3