Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: bolladisapone_    27/12/2012    3 recensioni
Ti sentivo, finalmente. Ti sentivo dopo mesi di pura agonia.Tu eri lì con me.
E non ebbi paura, non quella sera, Louis.
Ti avrei seguito ovunque, non ti avrei mai abbandonato.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il leggero venticello notturno mi accarezzava dolcemente la pelle, ancora segnata dalle lacrime ormai asciutte.
Ero seduto in bilico, sul tetto di un palazzo, e mi chiedevo cosa importasse vivere adesso.
Guardavo in basso, con la speranza di trovare quel briciolo di coraggio che mi permettesse di buttarmi di sotto.
Aspettavo invano quel briciolo di pazzia che mi avrebbe fatto scontrare contro l’asfalto.
Che senso avrebbe vivere adesso, Louis?!
Che senso ha vivere senza di te?
Sentii le lacrime abbandonare di nuovo gli occhi e rigarmi le guance, chiusi gli occhi, mentre la tua risata ancora mi rimbombava nella testa.

-“Hazza abbassa!” urlava Louis tra le risate, mentre lottava con Harry per abbassare il volume dello stereo.
-“Louis smettila o mi fai schiantare.” esclamò, ridendo insieme a lui.
-“Finchè moriamo insieme non è un problema, Honey” esclamò Louis dolcemente, con un sorrisetto stampato sul viso.
Erano ubriachi, appena tornati da una festa finita troppo tardi.
Ridevano e sentivano il cuore scoppiare d’amore.
Come mai prima.
-“Io non voglio morire, Louis.”
Lo guardò Harry, con un sorrisetto divertito.
-“Oh avanti, rovini sempre i miei momenti di dolcezza!” urlò per sovrastare il suono di una canzone dei The Script, facendo il finto offeso, mentre Harry rideva.
Rideva perché lo amava e perché era così dolce quando faceva così che sapeva l’avrebbe amato per sempre.
Abbassò il volume della radio, mentre premeva il piede sull’acceleratore.
Lo guardò dolcemente, incontrando i suoi occhi azzurri.
Azzurro nel verde, verde nell’azzurro.
-“Non voglio morire. Non voglio smettere di guardarti negli occhi. Non ce la farei.”
Mormorò, mentre Louis stringeva la mano alla sua, nel modo più tenero che ci fosse al mondo e
-“Noi ci guarderemo sempre negli occhi piccolo Hazz.”
Ed Harry lo guardò ancora, tornando con gli occhi sulla strada con un sorriso sul viso, il cuore in fiamme e la mano intrecciata a quella di Louis.
-“La vera morte sarebbe non poterti guardare più, Louis.”
E rialzò il volume della radio, sentì Louis ridere e poi un tonfo ed il buio.


Cominciai a singhiozzare, con una bottiglia di vodka accanto e i piedi ancora a penzoloni.
Come avevo potuto farlo, Louis?!
Come avevo potuto correre così tanto?
La colpa era tutta mia.
Alzai gli occhi al cielo, fissando una stella.
La nostra stella, Louis.
Eravamo proprio qui, lo ricordi?!

-“Amore?”
Richiamò l’attenzione del riccio, mentre erano distesi sull’asfalto del tetto, a guardare le stelle.
Harry spostò lo sguardo dal cielo notturno di Londra, incontrando subito dopo quel contrasto azzurrino dei meravigliosi occhi del suo ragazzo, che era accoccolato al suo petto da un pezzo.
-“Dimmi piccolo.”
Sussurrò, baciandogli la punta del naso, stringendolo di più a se.
-“Me la compri una stella?”
Ed Harry rise, guardandolo con un sopracciglio inarcato.
-“Davvero Louis, come nei film?”
Lo guardò, inarcando anche l’altro sopracciglio, ridacchiando ancora.
E Louis arricciò il naso, dandogli uno schiaffetto dolce su una guancia.
-“Si, come nei film”
Harry scosse piano la testa, sospirando poco dopo.
-“Non ti basto io? Insomma, sono una stella.”
Si pavoneggiò, scherzandoci su, tornando a guardare il cielo buio, illuminato dalle stelle.
-“Oh avanti, regalami una tua amica allora, stella.”
Ridacchiò Louis, ed Harry lo strinse a se.
-“Mhn.. ad una condizione.”
Lo guardò divertito, mentre Louis annuiva piano, incuriosito.
-“Devi comprarla anche tu a me.”
E Louis rise, stringendosi di più a lui, baciandogli dolcemente il mento.
-“Sono io la tua stella, Haz.”
Ed Harry non poté rispondere, perché era la semplice verità.

-“Louis!” urlai, con la gola in fiamme e i singhiozzi a bloccarmi il respiro.
-“LOUIS!” lo urlai più forte, al cielo, mentre le lacrime continuavano a scivolare veloci.
Dov’eri adesso?
Ci eravamo promessi il “per sempre” ed ora che avevo bisogno di te tu eri a cantare, lì, con gli angeli.
-“Lou..” lo sussurrai, con la voce graffiata e segnata dalle lacrime.
Avevo promesso di seguirti ovunque, ed ora ero qui da solo, senza di te.
La tua assenza mi segna più di qualunque lama, amore.
La tua assenza è più dolorosa di qualunque pistola.
La tua assenza è più velenosa di qualunque medicina.
Mio piccolo angelo, io non posso vivere senza i tuoi occhi.
Io ti avrei seguito in capo al mondo.

-“Loouuiis” lo chiamò, steso sul letto, intrecciato ancora tra le coperte.
Era mattina, Louis in cucina a preparare la colazione.
Salì in fretta le scale, entrando in camera, sorridendo alla vista del riccio ancora con il viso schiacciato nel cuscino a pancia in giù.
Gli si stese addosso, lasciandogli un bacio tra quei ribelli e voluminosi ricci.
-“Cosa vuoi riccio?” chiese, ridacchiando, lasciandogli un bacio sulla guancia, mentre si spalmava sulla sua schiena come se fosse il materasso più comodo del mondo.
-“Volevo te.” Rispose sinceramente Harry, con un sorrisino. E Louis sorrise, sospirando dolcemente.
-“Come faresti se io me ne andassi, Harreh?”
chiese, baciandogli piano una spalla.
-“Ti seguirei” fu la risposta immediata di Harry, che aprì gli occhi e girò di poco il viso per guardare il compagno disteso sulla propria schiena.
-“Ovunque?” chiese Louis, addolcito.
-“Anche in capo al mondo.”
E Louis lo baciò.

Mi morsi il labbro inferiore, leccandomi poi le labbra.
Sapevano del sale delle lacrime e un po’ anche di te.
-“Seguimi Harry”
Un sussurro.
Sbarrai gli occhi, guardandomi intorno.
Era la tua voce, ma tu dov’eri.
-“Louis!”
Urlai, e potei sentire la tua stretta fredda alle spalle.
-“Seguimi amore.”
Ricominciai a piangere, mentre gettavo un altro sguardo al cielo.
Le nostre stelle brillavano, ma la tua di più, amore mio.
Sorrisi, e lasciai il mio cellulare sull’asfalto accanto a me.
C’era una nostra foto come sfondo, l’avevamo fatta un giorno al mare.

-“Cucciolo, ce la facciamo una foto?” squittì Louis, sorridente, con gli occhi resi ancora più azzurri dalla luce del sole, le labbra gonfie per i baci e i morsi e il cuore scoppiettante d’amore.
Harry sospirò e prendendo il cellulare gli si sedette accanto sul telo da mare, mentre Lou come un bimbo giocava con la sabbia.
-“Solo una amore”
E il bruno lo aveva guardato con uno dei suoi sorrisi dolcissimi, e abbracciandolo l’aveva sporcato di sabbia, facendo ridere entrambi.
Harry lo strinse a se, baciandogli le labbra dolcemente.
-“Pronto?”
Chiese, preparandosi a scattare.
Louis poggiò la tempia contro la sua guancia, sorridendo verso il cellulare.
3.. 2.. 1..
Click.
E in quella foto gli occhi di Louis erano più azzurri, il sorriso di Harry più ampio e i loro capelli bagnati dall’acqua di mare.
Le mani erano intrecciate anche se nella foto non si potevano vedere, ed i loro cuori in fiamme, brucianti più del sole cocente di mezza estate.

Guardai in basso, e sentii la tua mano stringere la mia, poggiata sull’asfalto.
-“Non aver paura.”
Era la tua voce che mi sussurrava all’orecchio.
Ti sentivo, finalmente. Ti sentivo dopo mesi di pura agonia.
Tu eri lì con me.
E non ebbi paura, non quella sera Louis.
Ti avrei seguito ovunque, non ti avrei mai abbandonato.
Tu eri la mia stella.
E mentre il mio cellulare squillava per l’ennesima volta, mentre tu cantavi ‘Look After You’ io non vidi più niente.
Vidi il buio.
E subito dopo, i tuoi occhi.

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: bolladisapone_