28/12/2012
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Fuori piove, oltretutto stanno a Londra, famosa per questo.
Louis è seduto sulla sedia di cucina, guarda fuori dalla finestra, vede le gocce di pioggia rigare il vetro.
Il suo pensiero arriva alla volta in cui con Harry ha corso sotto la pioggia, e sente ancora la sua risata cristallina nelle orecchie.
“Cosi mi si rovineranno tutti i ricci Loulou”.
Lo vedeva ridere e si beava di quella risata, era come acqua fresca dopo una lunga corsa.
E la gente dice che non dovrebbero stare insieme.
Loro non sanno di cosa parlano. Non sanno di quanto si amano.
Non sanno di quando Harry ha paura dei temporali e allora si stringe forte al petto di Lou, che gli assicura all’orecchio che è tutto apposto “Ci sono io qui con te”.
La gente non sa dei “ti amo” sussurrati, soffiati sulle labbra.
Se la gente sapesse di loro, sarebbe gelosa, perché nessuno è in grado di amarsi quanto si amano loro.
Nessuno sa di loro, è come se si fossero aspettati tutta la vita e ora finalmente si fossero trovati.
Nessuno sa cosa rappresentano l’uno per l’altro.
Neanche loro stessi sanno spiegarlo, forse non si spiega a parole.
Forse si spiega con i gesti, quando Harry sta giù e Louis domanda se va tutto bene, forse si spiega quando vorrebbero tenersi la mano in pubblico, quando cercano in ogni modo un contatto, anche inconsciamente, è come se fossero in simbiosi, l’uno il pezzo mancante dell’altro.
Louis si alza dalla sedia, va in camera e lo trova così, che dorme ignaro di essere osservato dalla persona che ama più al mondo.
Louis non può fare a meno di sorridere, perché è suo, gli appartiene in un modo che non sa spiegare, come quando sa che sta fra le sue braccia e in nessun altro posto.
Sì, il mondo sarebbe geloso di loro due.
Louis è seduto sulla sedia di cucina, guarda fuori dalla finestra, vede le gocce di pioggia rigare il vetro.
Il suo pensiero arriva alla volta in cui con Harry ha corso sotto la pioggia, e sente ancora la sua risata cristallina nelle orecchie.
“Cosi mi si rovineranno tutti i ricci Loulou”.
Lo vedeva ridere e si beava di quella risata, era come acqua fresca dopo una lunga corsa.
E la gente dice che non dovrebbero stare insieme.
Loro non sanno di cosa parlano. Non sanno di quanto si amano.
Non sanno di quando Harry ha paura dei temporali e allora si stringe forte al petto di Lou, che gli assicura all’orecchio che è tutto apposto “Ci sono io qui con te”.
La gente non sa dei “ti amo” sussurrati, soffiati sulle labbra.
Se la gente sapesse di loro, sarebbe gelosa, perché nessuno è in grado di amarsi quanto si amano loro.
Nessuno sa di loro, è come se si fossero aspettati tutta la vita e ora finalmente si fossero trovati.
Nessuno sa cosa rappresentano l’uno per l’altro.
Neanche loro stessi sanno spiegarlo, forse non si spiega a parole.
Forse si spiega con i gesti, quando Harry sta giù e Louis domanda se va tutto bene, forse si spiega quando vorrebbero tenersi la mano in pubblico, quando cercano in ogni modo un contatto, anche inconsciamente, è come se fossero in simbiosi, l’uno il pezzo mancante dell’altro.
Louis si alza dalla sedia, va in camera e lo trova così, che dorme ignaro di essere osservato dalla persona che ama più al mondo.
Louis non può fare a meno di sorridere, perché è suo, gli appartiene in un modo che non sa spiegare, come quando sa che sta fra le sue braccia e in nessun altro posto.
Sì, il mondo sarebbe geloso di loro due.