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Autore: VSversus    28/12/2012    2 recensioni
Tuo padre ti aveva sempre detto: "Se hai un dono, condividilo con gli altri".
Ed era quello che facevi: sapevi scrivere canzoni, e ti riusciva anche bene. Tu e tuo padre avevate condiviso questo talento che avevate in comune con una delle boy-band più famose al mondo.
Questo non ti aveva portato solo a conoscerli, ma anche ad avere un rapporto speciale con loro e con uno in particolare: volevi che fosse più di una semplice relazione di lavoro, d'amicizia; volevi che fosse una vera e propria relazione. Dopo quella notte, sarà così?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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This night I'm scared you'll forget me.

Sei la figlia di uno dei compositori di canzoni degli One Direction e, grazie a tuo padre, hai avuto la possibilità di conoscerli.
Tuo padre ha scritto qualche canzone del loro primo album ma ora, essendo a conoscenza del tuo talento, cerca di spronarti a far ascoltare qualche tua canzone ai ragazzi e chiedere loro cosa ne pensano.
Dopo aver ascoltato la canzone “They don’t know about us”, che avevi composto 2 anni fa, e dopo essersene innamorati, i ragazzi decidono di inserirla nell’album e di farti diventare una delle loro collaboratrici, assieme a tuo padre.
A causa di questo incontravi i ragazzi almeno 4 giorni a settimana e con loro stavi stringendo amicizia. Eravate abbastanza legati da uscire ogni tanto e andare a qualche festa assieme.
Nonostante avessi un buon rapporto con tutti, c’era un ragazzo tra i 5 con cui volevi avere più di un’amicizia fin dal primo giorno, Louis.
Passavate davvero dei bei momenti assieme ma non riuscivi a capire se anche da parte sua c’era dell’altro.
Una sera decidete di uscire tutti a fare aperitivo e guardare un film. Si fa tardi e tu devi tornare a casa: “Ragazzi io m’incammino verso l’hotel! Grazie della serata.”
“Con questo buio vai fino laggiù da sola? Non ci pensare nemmeno, ti accompagno dai!” dice Louis.
Saluti tutti i ragazzi e insieme a Louis t’incammini verso l’hotel a Londra dove tu e tuo padre soggiornavate per il periodo di incisione dell’album, dato che venivate da una città a 2 ore di distanza dallo studio.
Arrivati all’ingresso dell’hotel saluti Louis con la mano ma lui ti raggiunge correndo, dicendo: “Ti da fastidio se ti accompagno fino su? Non vorrei mai che ti succedesse qualcosa per il corridoio, sai sei una bella ragazza e qualcuno potrebbe voler approfittarne o magari si blocca l’ascensore!”
“Vuoi proprio portarmi sfiga, eh?” dici ridendo.
Arrivate all’ultimo piano, dove avevi la camera che si trovava proprio di fronte all’ascensore.
“Bene ora non dovrebbe succedermi più nulla vero? Grazie ancora Lou.” Infili la chiave nella serratura ma la porta non si apre. Louis se ne accorge e blocca le porte dell’ascensore che si stavano chiudendo.
“Dai qua, ti aiuto io.” Ti dice guardandoti con quei suoi splendidi occhioni.
“Ecco fat…oh mio dio! Ma che razza di stanza hai? Degna di una star! Tuo padre non ha proprio badato a spese eh?” dice lui ridendo.
“Ha insistito tanto perché avessi la camera da sola. Vuole che sia indipendente!” ribatti.
“Si ma che camera! Posso entrare a dare un’occhiata?” dice lui.
“Certamente.” Dici.
Dopo una breve visita per l’enorme camera che aveva le sembianze di un appartamento, Louis si butta sul tuo letto matrimoniale. “Oh dio ma è comodissimo, e guarda che vista! Papà ha speso un capitale per la sua bambina!”
Mentre lo dice ti metti a ridere, desiderando di poterti sdraiare in fianco a lui. L’unica luce accesa era quella dei lampioni fuori, sulla strada, luce che entrava dalla finestra illuminando a mala pena la stanza.
Di scatto Louis si alza:” Ok, sarà ora di togliere il disturbo. Ti sentirai stanc..ahi!” cade a terra.
“Lou che succede? Ti sei fatto male?” ti avvicini per dargli una mano ad alzarsi.
“Ah, tranquilla è tutto ok! Sto bene!”
Eravate in piedi, affianco al letto, mano nella mano da prima, quando lo avevi aiutato ad  alzarsi.
La luce era abbastanza perché poteste vedere che eravate molto vicini, i vostri nasi quasi si sfioravano.
Lentamente ti si avvicina e le vostre labbra si sfiorano. Si allontana poco dopo: “Scusa, io non volevo!” dice con la faccia di chi crede di aver fatto un grosso sbaglio.
“Non ti preoccupare, non c’è problema.” Dici tu con voce bassa, avvicinandoti di nuovo a lui. Socchiudi leggermente le labbra in modo che le vostre lingue possano entrare in contatto.
La cosa stava diventando seria.
Il bacio era sempre più passionale e due minuti dopo eravate sdraiati sul letto.
Ti trovavi sopra di lui e gli sbottonavi la camicia mentre lui ti sfilava il vestito. Abbassavi piano la zip dei jeans mentre con l'altra mano sbottonavi l'unico bottone. Siete in intimo; si ferma un seccondo allontanandoti da lui per poter ammirare il tuo corpo mentre tu passi delicatamente un dito sui suoi pettorali. Con uno scatto la situazione si capovolge e tu finisci sotto di lui.
Di li a poco non avevate più nulla addosso e i vostri corpi si univano, perfettamente. Le vostre anime erano in simbiosi; non avevi mai provato nulla di simile e non volevi che finisse.
Il mattino dopo la luce entrava dalla finestra e ti accarezzava dolcemente il viso.
Ti volti verso l’altra parte del letto in cerca di Louis. Ma non c’era.
Ci rimani male e di fretta cerchi il telefono per chiamarlo. Telefoni ma non risponde. Durante la giornata gli scrivi un paio i sms ma non risponde.
Il giorno seguente saresti dovuta andare in studio con i ragazzi ma dopo questa situazione non sapevi se sarebbe stata la cosa giusta o come ti saresti dovuta comportare.
Coinvolta emotivamente da quello che stava succedendo, prendi la chitarra e cominci a scrivere. Lavori giorno e buona parte della notte a quella canzone.
Truly, madly, deeply. Questo era il suo titolo e ti era convinta che il giorno dopo l’avresti fatta sentire ai ragazzi, per vedere come Louis avrebbe reagito alle parole.
Il mattino seguente arrivi in macchina con tuo padre allo studio. Entri e li saluti tutti con la mano, guardando fisso Louis.
“Ragazzi ho lavorato tutto ieri a questa canzone, vorrei che la sentiste.” Cominci a suonare. Canti la canzone anche se non eri perfettamente intonata.
Mentre lo fai continui a guardare Louis. Termini di suonare e i ragazzi applaudiscono.
“La vogliamo assolutamente, è stupenda! Ma come ti vengono fuori certe idee?” dice Harry.
“Esperienza, Harry!” dici guardando Louis. Mentre tutti sono impegnati a discuterne, Louis ti si avvicina.
“Dobbiamo parlarne.”
“Penso anche io.” Dici.
“Eh che non sapevo se avevo fatto la cosa giusta, non sapevo cosa ne pensassi, cosa provassi per me, se fosse stata solo l’avventura di una notte.” Dice Louis.
“Se fosse così sarei stata 24 ore su questa canzone? Avrei scritto queste parole? No, non è stata solo un’avventura di una notte. Louis io sono innamorata di te da mesi ormai ma non sapevo cosa ne pensassi tu. Ieri sono stata benissimo, ed è stata la conferma che io voglio di più di un’amicizia da te.” Gli rispondi.
“Devo confessarti che per me è stato lo stesso, e che non ho voluto accompagnarti solo per paura che ti facessero del male. Era un pretesto per passare un po’ di tempo da solo con te. Non sapevo cosa provassi, non sapevo di interessarti ma tu mi sei sempre piaciuta. Avevo solo paura di prendere l’iniziativa, non volevo fosse una cosa tanto per fare e ieri mattina mi sono spaventato e sono fuggito via. Perdonami.”
“Mi stai dicendo che vorresti che fossimo qualcosa di più di semplici amici?” gli dici sorridendo.
“Si, assolutamente! Ora che so cosa provi non vedo il motivo di non provarci.” Prende fiato.
Vuoi diventare la mia ragazza?” ti dice con lo sguardo basso.
Non rispondi. Lo abbracci fortissimo mentre i tuoi occhi brillano dalla felicità. Ogni persona nella stanza si gira per guardare cosa stesse succedendo ma sia a te che a lui non importa.
Vi guardate profondamente negli occhi e vi date un delicato bacio a stampo. I ragazzi battono le mani e urlano “Finalmente!”.
Ridete guardandovi e dandovi un secondo, dolce bacio.
 

  
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