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Autore: payneismyhero    28/12/2012    12 recensioni
lui era irraggiungibile, lui era occupato. lei era debole, lei era innamorata.
"... Mi domando come si sentono i ragazzi quando sono innamorati.
Loro hanno le farfalle nello stomaco?
Loro ti hanno nella loro testa tutto il tempo?
Loro ti aspettano per ore prima che risulti online?
Loro sorridono a caso quando pensano a te?
Loro sentono la tua mancanza tutto il tempo?
Loro pensano alle più piccole cose che dici? ..."
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Giugno.
Stava arrivando la stagione preferita degli alunni del liceo, quei 3 mesi in cui ci si diverte come matti, mare, spiaggia, amici, fidanzati e mille altre cose da fare.
una ragazza, semplice, non perfetta, capelli lunghi castani tendenti al biondo scuro, non molto alta, non troppo sicura di se, allegra, spensierata, sempre con la battuta pronta e sognatrice, si lei ha sempre sognato di andare a vivere a Londra, il paese dove niente è vietato, dove tutto è concesso, anche le speranze e i sogni, dove tutto quello che hai sempre desiderato diventa realtà.
si chiama Vanessa, ha una migliore amica, Patrizia ma tutti gli amici la chiamano semplicemente 'Patty': non molto alta, capelli neri e lunghi fino alla spalla, divertente, perversa come lei e allegra..
entrambe erano migliori amiche da molto tempo, si può dire che sono cresciute insieme, avevano sogni, speranze e illusioni in comune, erano uguali in tutto e per loro qualcosa di grande le attendeva. . 
.

Pav. vanessa

era  una mattinata diversa dalle altre, il solesplendeva nella stanza, il profumo dell'estate vagava nell'aria..
Oggi ero felice, avrei detto finalmente addio a quel carcere che tutti chiamano "scuola", pieno di persone matte, professori che ti fanno diventare nevrotica di prima mattina e i ragazzi più fighi ma senza cervello che correvano dietro alle puttanelle della scuola come fossero tante capre in calore.
come avrete già notato la mia finezza non esiste, ma ogni tanto un pò di educazione non fa male.
era una giornata diversa dalle altre, perchè finalmente il mio sogno stava diventando realtà, qualche giorno fa mamma e papà insieme ai genitori di patrizia hanno voluto fare una sorpresa ad entrambe: partiremo per ben tre mesi a londra, in una villa, non molto distante dal centro, dove c'era anche il London eye. Finlmente io e la mia migliore amica avremmo abitato insieme, sotto lo stesso tetto, senza badare a nessuno e divertirci per tutta l'estate e magari trovare qualche bel londinese pronto a sopportarci. 

*driiin driin*
"
aaah fanculo, maledetta sveglia"  -
balbettai con la bocca impastata dal sonno
con una manata feci cadere la sveglia sul gelido pavimento, di malavoglia mi alzai dal letto e mi stiracchiai per bene; dopo di che andai verso il bagno, portandomi dell'intimo, mi feci una doccia veloce e andai in cucina, dove come sempre già pronta, c'era la mia famiglia, con un caloroso 'buongiorno' presi un pancakes e lo mangiai velocemente, presi il mio zaino e andai via.
per strada incontrai quella cogliona della mia migliore amica:
"macciamo amore" -venne verso di me abbracciandomi
"ciao tesoro" -risposi ricambiando quell'abbraccio
ci guardammo e scoppiammo a ridere, non siamo quasi mai dolci noi due, infatti in quel momento ci stavamo prendendo un pò in giro.
dopo esserci riprese ci avviammo per andare a scuola.
"finalmente è arrivato l'ultimo giorno, non sopportavo più quei sclerotici dei professori e quelle papere delle professoresse, cioè, voglio dire, quale persona sana di mente, urlerebbe alle 8 del mattino e finirebbe alle 14?" -sbuffò patty
"infatti stiamo parlando di professori, non di comune e normali esseri mortali" -evidenziai la parola 'professori'
arrivati entrammo nel grande edificio, mi erano dannatamente antipatici quelle enormi mura bianche, nemmeno un pò di colore, un pò di vivacità, diamine è un posto per adolescenti, non un ospedale.
entrai in aula e cazzeggiai insieme alla mia migliore amica per il resto delle 4 ore, dato che era l'ultimo giorno uscimmo alle 12.00.
Tornammo a casa insieme e mia madre cucinò qualcosa di delizioso per noi, dopo di che, sazie, andammo in camera mia e cominciammo ad urlare e ballare
"cioè ti rendi conto? noi due, insieme, a Londra, per. tre. mesiiiiii!" -urlò elettrizzata patrizia
"non mi sembra ancora vero" -risposi con occhi lucidi
mmmh momento perfetto, io, lei, la stanza, il computer, twitter, i biglietti e le valigie da fare... chi poteva mancare?
"ma che cazzo vi prende oh? non vedete che è notte fonda? e voi gridate come due oche!"
eccolo, non volevo che uscisse in qualche scena di questi lunghi capitoli, ma ormai è fatta e quindi ve lo presento: Thomas, 17 anni, un deficente nato, con la solita passione per il calcio, non che io non ami il calcio, sopratutto praticarlo, ma lui, ne era completamente ossessionato, non aveva una vita sociale eppure, non per vantarmi, era il più figo della sua scuola, aveva anche una ragazza e no.. non chiedetemi come fa a sopportarlo ogni giorno...
aveva capelli scuri e ricci e occhi azzurro mare, magro, alto e con un sorriso smagliante, parlando come se non fossi sua sorella, è proprio bello.
"notte? sono le 4 di pomeriggio e tu come al solito, sei nel tuo sonnellino giornaliero che dura più o meno dai 5 minuti, alle 4 ore, sei solo un pigrone" -risposi guardandolo storto.
"io non sono pigro, sono semplicemente in modalità 'risparmio energetico', cretina" -contrabbattè
"sisi certo e io sono Cher Lloyd" -risposi molto orgogliosa
"magari a Londra ti perdi e non torni più" -continuò
"sarebbe troppo facile cavartela così, vero fratellino? menomale che tu non vieni" -risposi alzando gli occhi al soffitto
"Ti odio"
"Ti voglio bene"
-andai ad abbracciarlo
mi cacciò come sempre, ma sapevo che mi amava, è smepre protettivo nei miei confronti e anche se litigavamo sempre, ci cercavamo nel momento del bisogno.
erano arrivate le 18.00 e dovevamo sbrigarci a preparare la mia valigia, patty mi aiutò a scegliere le cose più belle: tra vestiti, scarpe e accesori, non la riempì del tutto perchè, cavolo, stavamo andando in uno dei luoghi con più negozi e alla moda del mondo!
finita la mia valigia andammo a casa di patrizia per preparare la sua, per poi raggiungere i miei genitori in aereoporto accompagnati da quelli di Patrizia.
Il volo era previsto per le 23.25.
entrammo in aereo e ci sedemmo in prima fila, con qualche snack che ci portavano cortesemente due delle hostess dell'aereo, decollammo... misi le cuffie alle orecchie e mi addormentai.
Dopo qualche ora di volo, patty mi chiamò e mi avvisò che l'aereo stava per atterrare; ero davvero elettrizzata all'idea di vivere a londra, anche solo per una semplice vacanza.
spensi il mio ipod dove stavo ascoltando 'fix a heart' di demi lovato, la mia ispiratrice.
Arrivati con un taxi davanti all'ingresso della nostra villetta.. caspita era stupenda, vetrate grandissime, 6 camere, 3 bagni, una piscina e un salone con la sala pranzo..

I miei ci chiamarono, ma io rimasi ancora per un bel pò, sotto shock..
Non potevo ancora crederci.
Era notte non avevo molto sonno anche perchè ero molto agitata, non sapevo il perchè, ma dovevo uscire da lì, da quella stanza..
comicniai a saltare sul letto della mia migliore amica per svegliarla, cerco di parlare e con le labbra impastate dal sonno, pronunciò qualcosa di indecifrabile, così velocemente gli tirai il lenzuolo e lei fece un balzo dal letto, finendo di culo a terra...
ops, mi dispiace - riuscì a dire piegata in due dalle risate
SONO LE 3 DI NOTTE, LE PERSONE NORMALI STAREBBERO IN COMA TOTALE E TU? RAZZA DI DEFICENTE MI SALTI ADDOSSO NEL BEL MEZZO DELLA NOTTE, PER... PER FARE CHEEE? -urlò disperatamente
andiamo a fare un giro - sganciai un sorrisetto ebete, ripensando alla sua faccia mentre urlava istericamente
e tu mi avresti chiamato per? per fare un giro nel bel cuore della notte, non sapendo nemmeno dove andare? PASSO. addio e buonanotte. - così bruscamente si alzòò dal gelido pavimento e si rimise a dormire beatamente.
ancora piegata in due, mi feci una coda alta, un paio di pantaloncini e una canotta, le mie amate converse e un filo di fondotinta e mascara, mi guardai un'ultima volta allo specchio e uscii di casa senza fare rumore, per non svegliare i nostri genitori...
il vialetto di casa era poco illuminato, c'era solo un faro dall'altra parte della strada che illuminava la strada, dove ogni tanto passava qualche macchina...
era molto buio e leggermente il mio corpo tremava a causa di una leggera freschezza nell'aria, insomma era ancora l'inizio di giugno, l'estate vera e propria doveva ancora arrivare del tutto.
camminavo beatamente e cercavo di osservare dei splendidi fiori in una specie di boschetto vicino casa, solo allora notai un'altra villa, enorme, dall'altra parte della nostra, caspita se era bella, vetrate in cristallo, si vedeva poco l'interno.. muro bianco sporco, un tetto enorme nero e sopra una piscina grandissima, con uno stereo.
c'era una luce accesa all'interno di una delle camere, riuscivo a vedere solo una sagoma, abbastanza muscolosa, il che significava che ci abitava un ragazzo, poi la luce si spense e si aprì la porta principale, io ero davanti e corsi via subito, distante dal tutto, mi incamminai tra i rami e i cespugli di quel vialetto, sentii un cigolio e io, essendo una grande fifona, mi misi a correre, finchè non sbattè davanti a qualcosa o qualcuno....
mi dispiace tanto, non volevo, come mai correvi.? - disse una calda voce, che mi entrò nello stomaco
non riuscivo a vedere chi fosse, ma intravedevo una testa mezza rasata e degli occhi stupendi color nocciola...
no scusami io, non sapevo che cosa fosse quel rumore e ho cominciato a correre come una femminuccia - dissi senza capirne il vero senso
ma tecnicamente sei una ragazza - mostrò un sorriso che mai avevo visto prima d'ora.. uno di quelli che ti illuminano nel buio più spaventoso.
ehm... si ma di solito non mi comporto come tale - riuscìì a balbettare qualcosa di simile
dai tranquilla, se vuoi ti riaccompagno a casa, ah quasi dimenticavo io sono liam, liam pay.. ma tu mi conosci già - rise e fece un'aria da vanitoso
ehm.. scusami ma non ho la minima idea di chi sei, comunque io sono vanessa e tranquillo a casa ci vado da sola - detto ciò mi incamminai senza nemmeno voltarmi, come poteva essere così sfacciato e vanitoso? e perchè pensava che io lo conoscessi?
mentre tutti questi pensieri mi circondavano quel minuscolo neurone che potevo ancora a malapena permettermi, arrivai in casa e salìì le scale, fino in camera mia e di patty..
mi riaddormentai beatamente........







 
SBAAAM.
Salve a tutti c: ecco a voi il primo capitolo della mia nuova fan-fiction! *CORIANDOLI* spero vi piaccia, è la mia prima FF non siate crudeli. (questo capitolo l'ho modificato, perchè c'erano molte cose che non andavano, ora va molto meglio ahah) vanessa e patrizia due migliori amiche, a londra... MAGARI, comunque grazie per le recensioni e spero che la storia vi piaccia, ringrazio le meraviglie che mi stanno seguendo.. addios
  
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