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Autore: Lucy Light    14/07/2007    4 recensioni
"Nella sua vita non si era mai curata di uno solo degli sguardi che le venivano rivolti; la maggior parte delle volte sapeva benissimo la loro natura, e aveva deciso che non le sarebbe mai importato. Allora perchè, si chiese schivando con grazia un gruppetto di Serpeverde, perchè sono così terrorizzata all'idea di cosa capirò dal suo sguardo?"

Un primo appuntamento può essere quanto mai emozionante, ma se le persone che l'hanno concordato si chiamano Neville Paciock e Luna lovegood, anche arrivarci diventerà una sfida che, senza saperlo, condivideranno insieme...Prima parte, dal punto di vista di Luna.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luna Lovegood, Neville Paciock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Cho, se non abbassi quella musica ti tiro dietro il mio letto con tutto quello che segue!!"
"Luna??" Cho strabiliata guardò la sua compagna di stanza che stava frugando nel proprio baule con espressione scontenta. "Scusa, si può sapere cosa non ti va nella musica babbana adesso?"
"E' triste! Almeno, quella che ascolti tu... Un Pirpificchio è più allegro!"
L'altra decise di non chiedere cosa accidenti fosse un Pirpificchio, ma invece
indagò :" Cosa diavolo stai facendo?"
In effetti c'erano vestiti e bigiotteria ovunque. Sul letto di Luna (da qui la minaccia di prima) e su quello delle loro compagne, sulla spalliera appendiabiti, sul suo stereo...
"No, ma dico, sei impazzita? Cos'è questo disastro?"
"Vediamo... ti ricordi quando sei andata a Hogsmeade con Harry?"
"Indimenticabile" rispose Cho, stringendo gli occhi al ricordo.
"Ecco. Diciamo che mi trovo nella stessa situazione! Non ho idea di cosa mettermi, e mi sento male all'idea che manchino solo venti minuti..."
"Frena frena. Luna Lovegood esce? E con chi?"
"Con Neville, se t'interessa tanto!"
"Scherzi??"
"No! Senti" disse poi, con una luce speranzosa negli occhi " che ne diresti di darmi una mano? Ti prego! Non ce la farò mai da sola!"
"Aiutarti, eh?" anche a Cho si erano illuminati gli occhi, ma di una luce ben più inquietante dell'ignara Luna "si può fare..."
15 minuti dopo.
"Tu... sei sicura che andrò bene... così?"
"Fidati! Sono o non sono Cho Chang, stilista dei Corvonero? Dai!" rispose l'altra ridendo.
"Ok... se lo dici tu..."
Decisamente l'idea di "aiuto" di Luna era stata ingigantita dalla modaiola Corvonero che le stava davanti. Non aveva addosso un solo abito che fosse suo. Cho le aveva prestato tutto, "se non ci si aiuta tra amiche...", compresi gli orecchini e un braccialetto (Luna avrebbe voluto mettere i suoi amati ravanelli, ma sfortunatamente non c'era stato verso di convincere una fin troppo allegra Cho).
I suoi capelli poi! Stirati e dritti, che cadevano su un mantello blu scuro. Sotto portava una maglia azzurro-argento, e dei jeans a vita bassa, aderenti e scuri. Non ne aveva voluto sapere di gonne o pantaloni eleganti; si sarebbe sentita troppo a disagio! Già il fatto di essere truccata rappresentava una sfida per lei.
"Sai, Luna? Sei proprio bella. Dovresti metterti più spesso così. "
"Oh, Cho. Non ti ringrazierò mai abbastanza!"
"Mmmh..." la sua fata madrina la osservava attentamente, compiaciuta." Ma sei proprio sicura di volerti accontentare di Neville?"
"Il fatto è" rispose trasognata Luna" che io non so neppure come faccia lui ad accontentarsi di me..."

Uscì a tutta velocità dal dormitorio di Corvonero, inseguita dalle ultime note di una delle canzoni di Cho, finalmente non depresse. Aiutarla le aveva fatto bene all'umore, decisamente!
Ora. Niente panico. Nella sua vita non si era mai curata di uno solo degli sguardi che le venivano rivolti; la maggior parte delle volte sapeva benissimo la loro natura, e aveva deciso che non le sarebbe mai importato. Allora perchè, si chiese schivando con grazia un gruppetto di Serpeverde, perchè sono così terrorizzata all'idea di cosa capirò dal suo sguardo?
La risposta non si sarebbe fatta attendere.
Davanti ai portoni della Sala Grande, lì dovevano trovarsi. Stranamente, era arrivata lei per prima. Si prese due secondi per guardarsi nel riflesso di una finestra. Ok.
Poi arrivò anche lui. Luna rimase a bocca aperta nel vederlo scendere. Nonostante gli abiti troppo seri, e l'espressione un po' stupita, lo trovava proprio carino. Sembrava quasi che la goffaggine l'avesse abbandonato: aveva le spalle più dritte, teneva alta la testa, fiero. Pensò che era come vederlo per la prima volta.
Si salutarono, ma prima ancora che lo potesse abbracciare, Neville corse in direzione di Harry e Ron, a pochi metri da loro.
Luna rimase più che stupita, specie vedendo che mentre il suo amico parlava, i due cambiavano colore, per poi fuggire con un'espressione orripilata verso il dormitorio.
"Tutto bene?" chiese a Neville, che era raggiante.
"Oh, sì! Diciamo che ho restituito un favore." Guardandola, disse "Sei meravigliosa. Solo... non offenderti, ma quasi non sembri tu."
"Lo so.. è una lunga storia..." e gli raccontò senza vergognarsi l'ultima ora che aveva trascorso. Neville rideva sotto i baffi, nel pensare a lui e lei in preda a diversi e simili aiutanti.
"Posso chiederti una cosa?" Disse infine Luna.
"Fa' pure."
"Ma dov'è Oscar? Speravo di salutarlo..."
"Ecco... anche questa è una storia molto lunga...e mi sa che non ti suonerà troppo strana!"
"Ah, sì? E come lo sai?"
"Mmmmh, sesto senso!"
E ascoltandolo, rise.
Rise perchè era troppo bello.
Perchè era troppo assurdo.
Perchè loro due, anche in questo, erano così.
Simili.
Dalla stessa parte.
  
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