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Autore: Elisa99    28/12/2012    2 recensioni
Chi sono io? Non sono un tributo. Non sono un abitante del distretto 13. Non sono una sciocca abitante di Capitol City. Bè, si, sono un'abitante di Capitol City, ma sciocca no. Io sono una giornalista.
#Glimmer
#Marvel
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caesar Flickerman, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno; 

Bellezza



 

-Ed ecco a voi …. GLIMMER!

C’è un attimo, come tutti gli anni, in cui il tributo femminile non è ancora uscito ma tutti sanno che uscirà. Quel momento è uno dei più emozionanti di tutta la serata. I tributi la usano a proprio favore, entrando un secondo dopo per farsi desiderare di più, entrando un po’ prima per soddisfare la gente, oppure entrando lentamente, lasciando che la gente si gusti il momento. Il tributo di quest’anno, Glimmer, sembra che faccia tutte e tre. Entra con due attimi di ritardo, ma quando entra è spumeggiante e allegra, e cerca di ricompensare l’attesa camminando velocemente verso la poltrona, ma si ferma un attimo ad ammirare la stupefacente struttura illuminata e colorata, così che la gente riesca a gustare al meglio i suoi bellissimi occhi brillanti. Si adagia elegante ma frizzante sulla sedia, facendo aderire alla poltrona il suo grosso abito fru-fru. Un abito rosa accecante accanto a una divisa blu notte, una combinazione ben studiata, pare.
-Glimmer!- Perfino Ceasar rimane abbagliato della bellezza di Glimmer, che sorride senza sosta a tutti- Come sei bella, oggi!-
Probabilmente non era il primo complimento del giorno per lei, ma fa una faccia lusingata, ai confini della sorpresa.- Ti ringrazio moltissimo Caesar, ma se sono bella, si deve ringraziare il trucco – Dice, indicandosi la faccia, colma fino all’orlo di glitter dorato. Probabilmente non lo pensa, anzi, forse pensa che il trucco faccia solo una piccola parte della sua estreme bellezza.
-Sono sicuro di no – Il sorriso di lei si allarga – Ma passiamo alla tua mietitura, ci puoi dire chi era il ragazzo che prendevi per mano?- Domanda Ceasar con uno sguardo malizioso.
-Oh! – La sua faccia si colorisce lievemente. – Oh, bè, nessuno di importante.- Dice frettolosamente, forse per distogliere l’attenzione dalla domanda.
- Sono sicurissimo che fosse qualcuno di importante, vero? –
Le sue guance si colorano di rosso, un colore squisito nel suo caso.
-No … oh, bè …. Immagino che … non so … - Non credo che nessuno si aspettasse una Glimmer così timida, si è sempre mostrata molto spavalda e sicura di sé, o forse è solo spettacolo?
- Bè ecco, luièilmioragazzo. – Dice.
 – Non ho sentito.- La stuzzica Ceasar. A quel punto Glimmer alza la testa e guarda dritta negli occhi gli spettatori.
 – Lui è il mio ragazzo.- Lo dice lentamente, scandendo bene le parole, e le sue guance rimangono rosa come sempre.
Un Ceasar soddisfatto si rilassa sulla sua comoda poltrona, accavallando le gambe.
-Bè, complimenti a questo fortunato ragazzo, gli faccio gli auguri affinché tu torni a casa da lui. –
Per un attimo, un velo di dolore cala sugli occhi di Glimmer, un dolore autentico, profondo. Ma un nanosecondo dopo scompare, e lei ritorna spumeggiante e allegra come sempre.
-Ora non pensiamo a queste cose brutte, passiamo a qualcos’altro di più allegro. – Lo invoglia glimmer.
-Ok. – I suoi occhi mi dicono che per un attimo ha pensato alla domanda da fare, e poi l’ha fatta subito dopo. Questa è una sua capacità incredibile, quella di riuscire a formulare una buona domanda, al momento giusto e in poco tempo.
- Mi è piaciuto moltissimo il tuo abito alla parata. Era bellissimo, lungo, fantasioso e colorato. – Non sono i commenti migliori che poteva fare, ma si capisce che sta cercando di dare la parola a Glimmer. Lo capisce anche lei, e inizia subito in una lunga descrizione di ogni singolo centimetro quadrato del suo abito. Dice che la tunica era bella, ma il pezzo forte era il copricapo, elaborato, pieno, elegante, questi sono gli aggettivi che ha usato. Passa alla descrizione della sua acconciatura, poi al trucco e infine alle unghie. Quando finisce, Ceasar la guarda un attimo con sguardo perso, ma si riprende e si drizza la schiena, muovendo la mascella, probabilmente per trattenere uno sbadiglio.
-Esilerante! Perciò il tuo stilista si deve essere impegnato molto per confezionarlo. –
Lei annuisce educatamente.
-E il tuo 9 al centro di addestramento? Favoloso! Il distretto 1 è solito prendere 8. –
Il distretto 1 è solito prendere 9, e lei lo sa bene, ma Ceasar lo dice per metterla più in luce.
-Ti ringrazio moltissimo, Ceasar. – Dice, mentre sfoggia il suo occhio verde smeraldo facendogli l’occhiolino.
-E … Ci puoi dire come ci sei riuscita? –
 - Oh no! Non si può dire che cosa abbiamo fatto, è segretissimo! – è probabile che il suo intento era di mettere un po’ di mistery nella risposta, ma non ci riesce, sembra una bambina di quattro anni quando lo dice. Lei si accorge di aver sbagliato, e cerca di far ritornare l’attenzione sul fatto che ha preso 9, ma proprio in quel momento il segnale che l’intervista è finita si fa vivo.
Ceasar e Glimmer si baciano sulle guance e si salutano, lasciando l’intervista con una lieve nota amara.














Oooooook, grazie come sempre a tutti se siete arrivati fin qui.
Oggi ho pubblicato un'introduzione e un capitolo, scritti in una mezz'oretta, un bel risultato direi .
Se recensirete le storie sarei molto felice :)
Non ne ho idea di quando metterò il prossimo, deve venirmi l'ispirazione.
Un saluto,
Elisa
   
 
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