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Autore: tweety192    15/07/2007    2 recensioni
"E' stato in quel momento che ho capito che era davvero finita"
Breve brano nato da un sogno. Forse dovremmo pensare di più prima di fare qualsiasi cosa.
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guardo il cielo.
Ai bambini dicono che è lì che si va dopo che "si è partiti per un lungo viaggio".
Io come una bambina mi ritrovo a parlare verso il cielo per parlare a te, per farti sentire quello che ho dentro da quando hai deciso che dovevi andartene, da quando hai deciso che non c'era niente di bello per cui vivere. Da quando ti sei suicidato.
Perchè hai avuto il bisogno di farlo?
Non eri solo a questo mondo. Eppure tu ti sentivi tale. Mi sento inutile più che mai. Tutti gli sforzi che ho fatto per farti rimanere tra noi non hanno fatto altro che aumentare la tua voglia di morire. Perchè?
Potevi contare su tante persone che ti volevano bene. Eppure tu hai deciso che ti dovevi buttare da quel palazzo. Il mio palazzo.
Hai la minima idea di come mi posso essere sentita quando ho sentito il tuo grido e ho visto il tuo corpo passare davanti alla mia finestra?
E' stato in quel momento che ho capito che era davvero finita. Tu eri morto e io non potevo farci niente.
A volte per consolarmi provo a dirmi che forse è meglio così, che se tu avessi vissuto saresti stato come un uccello in gabbia. Ma è solo un modo per non sentirmi colpevole perchè in fondo io quel giorno ti ho trattato esattamente come dicevo agli altri di non trattarti. Io ti ho cacciato dalla mia stanza perchè non riuscivo a concentrarmi su quella dannata versione di greco. E dopo pochi minuti quel grido, il tuo corpo davanti alla finestra, lo schianto e poi niente.
Mi sono catapultata giù per le scale perchè non volevo credere alla realtà dei fatti.
Quando sono uscita dal portone tutto quello che sono riuscita a fare è stato rimanere là, a fissare il tuo corpo privo di vita.
Ora sono qui, davanti alla tua tomba a fissare il cielo. Le lacrime hanno iniziato a rigarmi il viso. Mi succede ogni volta che penso a te, ogni volta che penso che non ti posso più parlare, vedere, toccare.
Ormai mi resta solo questo: lacrime versate da un cuore svuotato della sua linfa vitale. E quella linfa vitale eri tu.
  
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