Quella mattina mi alzai di buon umore, nel villaggio di Konoha tutto era tranquillo e le persone passeggiavano allegre per le strade.
" Ahhhh che pace!" mi stiracchiai nel letto del mio monolocale ormai più vecchio del villaggio stesso.
Mi feci una doccia e mi misi i soliti pantaloncini rossi, la maglietta attillata nera e il mantello, il mio preferito quello bianco. Dopo colazione mi avviai verso l'accademia, entrai nella mia aula, e come al solito mi cadde sulla testa un cancellino...
"MINATOOOOOOOOOO!" gridai arrabbiata.
Il bambino dai biondi capelli e gli occhi azzurro cielo, con la tutina arancione se la ridacchiava di brutto...
Ma lasciate che mi presenti mi chiamo Rihime Joni Vancent, provengo da una nobile famiglia del paese dei fulmini, ho 19 anni e anche se dovrei essere una principessa di quell’odioso paese, sono un jonin di grado S, non per vantarmi.(Lo stai facendo nd…). Sono specializzata nelle tecniche di teletrasporto, e nell’utilizzo dell’arte dei fulmini.  Il mio fisico: ho gli occhi neri i capelli neri , e delle tette molto ingombrati.
Adoro combattere; ma siamo in pace quindi mi limito ad insegnare hai più piccoli teppisti di konoha tutto quello che c’è da sapere sui ninja e così via.
La mia unica sfortuna ed essere capitata in un classe terribile, solo per la presenza di quel piccolo scarabbocchio che ama farmi un casino di scherzi dalla mattina alla sera, il suo nome è Minato Uzumaki, è il figlio di Naruto Uzumaki, considerato l’eroe della guerra ninja ma anche l’eroe di Konoha ha cui devo molto.
Purtroppo suo figlio è un completo idiota. (Non che il padre sia da meno nd...)
Ma la prendo con filosofia.
“Minato!”
“Mmmh che c’è Sensei!”
“VATTENE SUBITO A POSTO BAKA!!!!” gli gridai in faccia con energia.
“Okey, okey non c’è bisogno di gridare così!”quella peste si accomodo al suo posto insieme al suo migliore amico, Itachi Uchiha.
“Ti avevo detto di non farlo Mina-baka! Ahahaha ”
Itachi Uchiha per aspetto e tutto suo padre, quel figo di Uchiha Sasuke, (sbava), ma per carattere e tutto sua madre.
“Non rompere Ita-teme!”
“Smettetela tutte e due! Iniziamo con storia antica. Tutti voi conoscete…”
La lezione fu molto tranquilla, come al solito. Dopo 4 ore di lezione, finalmente potei mandare tutti a casa.
“Minato!” chiamai il biondino.
“Si! Baka-sensei!”
“NON CHIAMARMI COSì! PER PUZIONE OGGI PURILAI LA CLASSE!”
“COSA?!?” gridò lui.
“Be te la sei cercata, a dopo Minato!” lo saluto  Itachi prima di volatirzarsi dietro l’angolo.
“Stupido Uchiha se ti PRENDO!” sbraitò.
“ Tieni questa e la scopa, pulisci tutto!” e gli diedi la scopa sedendomi sulla cattedra.
“VECCHIACCIA perché NON LO FAI TU!”
“IO NON SONO VECCHIA! E poi tu sei in punizione!” gli feci un linguaccia che lui ricambio prima di iniziare a pulire. Dopo mezzora circa.
“STUPIDO FIGLIO DOVE SEI FINITO!” dalla porta entro furioso Naruto.
“Papà!”
“Trovato! Tua madre ti aveva di tornare per pranzare tutti insieme!” il giovane padre lo prese per il collo e lo inizio a trascinare, fin che non si accorse di me.
“Oh ciao Rihime-chan! Non mi ero accorto di te!”
“Figurati Naruto-sama,    comunque Minato e in punizione!”
“BRAVO STUPIDO!” e gli diede uno scappellotto in testa.
“Va bene allora se è in punizione lo lascio nelle tue mani, ci vediamo a casa alle 8 si puntuale per la cena se no ti ammazzo.” Disse Naruto-sama uscendo dalla stanza.
“Se la poteva evitare di venire!” e Minato arrabbiato fece una linguaccia alla porta, e quasi come se Naruto avesse sentito l’aprì.
“Ahhhh! Rihime-chan se invitata pure tu!”
“Okey mille grazie Naruto-sama!”
Il biondo giro in tacchi e se ne andò.
“Che palle ti devo vedere pure a casa!”
“Muoviti a pulire se no non ti offro il ramen!”
Alla parola Ramen gli occhi di Minato ripresero luce e inizio a pulire.
Fini verso le due, e finalmente potemmo abbuffarci di 15 porzioni di Ramen.
“Ahhhhh! Sensei certo che quando vuole lei è la migliore!”
“Si, si! Muovi il culo se devi allenarti prima ci vuole un riposino e il bancone di Teuchi non è proprio il massimo!”
“Okay!” sorrise lui. E insieme ci dirigemmo al campo di addestramento.
Dove ci riposammo fino alle 4 e mezza. Quando quel piccolo rompi coglioni mi sveglio dal mio dolce sogno sconcio.
“PervertiRi svegliati!”
“NON CHIAMARMI COSì PICCOLO SACCO DI MERDA”
“Non e colpa mia se stavi sognando un orgia!” Gli diedi un pugno in testa.
“Tu non sai nemmeno cos’è un orgia”
“ Allora spiegamelo tu sensei!”un altro pugno gli volo in testa.
“NO!”
Mentre trascorrevamo la giornata ad allenarci, non avrei mai potuto immaginare che loro mi stavano osservando e che molto presto avrebbero scatenato una guerra.
“E davvero cresciuta non credete Gilbert-sama!”
“Si ma oltre a lei mi interessa il ragazzino!”
“Ahhh! Intendete il figlio dell’eroe!”
“Si! Il figlio del demone dalle nove code!”
“Gilbert-sama cosa ne volete fare di lui!”
“Del ragazzino, be non saprei ma essendo figlio di un demone nel nostro mondo dilaniato dal conflitto potrebbe essere utile, soprattutto se ad allenarlo e la principessa, la figlia del Re dei Demoni!”