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Autore: keepcalm    28/12/2012    1 recensioni
Dopo una lunga assenza, di cui non penso vi siate curati oltremodo, ritorno con una storia a capitoli, la mia prima ma sicuramente non ultima. Non ci sperate, non ci sono avventure mozzafiato o una trama degna di Spielberg, ma è solo un viaggio attraverso la vita dei miei diletti(Ron e Hermione)con mezzi poco...convenzionali. è, come Hermione lo descriverà nei prossimi capitoli, una specie di "tour olfattivo-sensoriale". Spero di non tediarvi troppo ma siate crudeli nei giudizi. J.K Rowiling, mi rimetto alla tua umanità. Buona lettura!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Volevo premettere che questo capitolo è un po’ introduttivo e quindi non contiene molte scene relative a Ron e Hermione: dal prossimo le cose cambieranno. Buona lettura.

 

Molto probabilmente è una cosa assai strana ma io imprimo la maggior parte delle cose nella mia mente grazie all’olfatto. Ricordo perfettamente  l’odore della mia casa, della mia camera e delle torte che faceva mia madre, ho memorizzato quello della Tana e quello di ogni sua stanza dalla prima volta in cui ci sono entrata e quello di Hogwarts.

Questi sono i posti più importanti della mia vita e di ognuno posseggo un profumato ricordo.

Non parlerò del magnifico odore che sprigiona ogni singola pagina di un buon libro e di tutte le emozioni che mi scatena, o per esempio di quello della torta a cioccolato della signora Weasley o delle fragole: questi sono piccoli piaceri quotidiani, vani se non sono spesi in uno di questi tre luoghi, in ognuno dei quali mi sento al sicuro per motivi differenti. Casa mia, beh, è casa mia, e, nonostante questo sia un pensiero alla Ron,  non posso esprimere in altre parole un’ovvietà così universalmente riconosciuta: sono cresciuta lì, ma soprattutto lì ho ricevuto la mia lettera di Hogwarts. Sì, mi ricordo di quel profumo: non l’avevo mai sentito prima perché è un tipo di carta differente da quello che di solito si usa nel mondo babbano ma era favoloso, soprattutto insieme a quello di ceralacca; va bene, mi ricordo anche quello dei biscotti che la mamma fece per festeggiare la notizia, ma questo non conta, anche se erano squisiti.

Ho ben presente l’odore di Diagon Alley, ma soprattutto quello del Ghirigoro, Ollivander e di Florian Fortebraccio, anche se vorrei tanto dimenticare quello del Serraglio Stregato e di tutti gli animali stipati dentro. Credo invece che mia madre non dimenticherà mai quello della farmacia: dopo che i miei genitori entrarono un po’ titubanti, come avevano fatto per tutti i precedenti negozi, lei iniziò a starnutire come una matta per colpa di tutte le erbe che c’erano e, nonostante cercò stoicamente che finissi di fare acquisti per non lasciarmi sola, quando si girò per soffiarsi il naso e vide le centinaia di barattoli pieni di code di topo, uova di rospo e di cose non meglio identificate, si girò con uno sguardo tesissimo verso di me e mi disse che forse non era una cattiva idea aspettare fuori e che dovevo incominciare a cavarmela da sola, soprattutto per quanto riguardava fare spese in farmacia.

L’odore che invece non so capire se mi piaccia o meno è quello della piattaforma 9 e ¾ e dell’Hogwarts express: è un miscuglio di persone, animali nelle gabbie, fumo, metallo e cose nuove che mi è impossibile da accettare pienamente. E poi Hogwarts. Siamo in Scozia, come potrei non amarne l’odore?! All’interno poi, è tutto cosparso di quest’aroma di antico ma vissuto, che proviene dai quadri, dalle cucine, dalla pietra stessa, e la Sala Comune e i dormitori non sono da meno: senti di essere a casa ma allo stesso tempo hai la certezza che tutto è così nuovo e ogni cosa è una scoperta. Ad ogni festa poi, viene addobbata dei gingilli più impensabili, ovviamente magici e che quindi non possono non avere vita propria e uno specifico profumo. Io ho parlato di profumi, è vero, ma anche le puzze mi sono servite da memoria: credetemi, quella di un troll una volta che ti violenta le narici non la scordi più.

E poi quello dei bagni, pregni di umidità ma che celavano in sé il gusto del proibito; ovviamente parlo di quello di Mirtilla Malcontenta e di quando l’abbiamo utilizzato per scopi…alternativi a quelli di un bagno perché, per quanto riguarda tutti quanti gli altri, mi sono sempre chiesta se ad Hogwarts girasse perennemente un virus gastrico. Per chi se lo stesse chiedendo, sì, la vicinanza a Ron, dopo anni e anni di continui influssi pessimi, ha finalmente attecchito in me.

Comunque sia, un altro odore di cui farei volentieri a meno per il resto della mia vita è quello dell’aula di divinazione: thè, incenso, fumo del camino insieme sono…indescrivibilmente nauseanti e annebbianti. Ricordo però anche la fragranza di ogni persona che conosco abbastanza bene e di cui mi sia importato almeno un po’ da memorizzarne la particolarità, e ognuno è così in sintonia con la personalità del suo proprietario che quando penso a questi ultimi subito mi sovviene il loro profumo: se penso a quello di Harry mi viene da sorridere e mi ricorda quelle belle baite quando vai a passare una piacevole vacanza in montagna, quello di Ginny invece è l’opposto e mi fa venire in mente una fantastica giornata al mare, quello della signora Weasley è solo buono perché è l’insieme di tutti quelli dei manicaretti che prepara, Fred e George hanno sempre avuto addosso quel vago sentore di bruciato di cui ho scoperto il perché solo l’estate del quarto anno, quando sentii un’ esplosione provenire dalla loro stanza e, preoccupata, mi precipitai lì, scoprendoli intenti in uno dei loro esperimenti; in realtà stavano lavorando alle pasticche vomitose quindi non era la puzza di bruciato quella che sentii per prima. Il signor Weasley indossa sempre quell’acqua di colonia che la moglie gli regala puntualmente ad ogni occasione, non appena scopre che è finita, Bill invece, soprattutto da quando c’è stata Fleur, ne ha sempre usato uno molto sofisticato che sapeva piacerle e Charlie, beh, più o meno è lo stesso dei gemelli, anche se è più intenso.

Inutile dire che di quello di Percy potrei non averne la benché minima idea, se non fosse che si senta da un miglio di distanza; pomposo.

 Mi sono tenuta volontariamente quello di Ron per ultimo, perché so bene che merita un discorso a parte: è unico, nonostante il mio giudizio non conti molto. La prima volta che ho avuto il piacere di sentirlo pienamente è stata quando sono andata a riprenderlo dalla scacchiera, quando al primo anno cercavamo di salvare la pietra filosofale e lui si è fatto colpire in testa da un pezzo gigante: vi è mai capitato di esservi fatti un’idea, un preconcetto su una persona per poi darvi degli stupidi? A me sì. Quello che mi aspettavo era che puzzasse leggermente, in quanto avevo avuto seri dubbi sulla sua igiene, o che non avesse un profumo specifico ma devo dire che il suo maglione quella volta, e non solo, sapeva di pulito.

 


  
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