Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: ScreamYeahh    29/12/2012    0 recensioni
Perchè la vita, o meglio l'amore è così difficile? Nei libri di favole che leggevo da bambina arrivava il principe azzurro e tutto finiva bene, ma qua, nella realtà il principe azzurro non sembra arrivare..che cosa devo fare?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sono a pezzi. Il mio mondo è crollato. E’ da una settimana che Simone non mi parla e non risponde alle mie chiamate e ai miei messaggi. A scuola mi ignora completamente e la biondina odiosa non fa che ridere di questo. Cerco sempre di fermarlo all’uscita ma lui non mi sente, sono invisibile per lui ormai. Sembro una depressa, non faccio che mangiare gelato in pigiama guardando film strappalacrime. Non può essere finita così…è tutto un malinteso. La cosa che più mi fa rabbia è che Simone non vuole ascoltare le mie ragioni, crede solo a quello che ha visto, al bacio che mi ha dato quello stronzo.
 
Sono le 18.30 ed è appena finito Titanic insieme al mio barattolo di gelato al cioccolato. Spengo il televisore quando sento suonare quel dannatissimo campanello della porta. Mi alzo tutta svogliata trascinandomi la coperta addosso senza neanche preoccuparmi di essere struccata e spettinata (vedete in che condizioni pietose mi sono ridotta…) e apro la porta. Mi ritrovo davanti Ely. Da quanto tempo che non passavamo un po’ di tempo insieme! Mi rendo conto che da quando è successo tutto, ovvero da una settimana circa, ho trascurato le mie due migliori amiche. Mi butto addosso ad Ely travolgendola in un abbraccio.
Ely: ‘Greta tutto bene? Sembri uno zombie!’
Io: ‘No…non va tutto bene, entra e ti racconto tutto.’
Ely: ‘Lo sai che odori di gelato…e i tuoi occhi mi dicono che hai appena pianto.’
Io: ‘Non faccio che mangiare gelato e piangere in questi giorni.’
Ci sediamo sul divano e le racconto tutta la storia. Le racconto di Davide che si presenta a casa mia, delle cose che mi dice, di Simone che bussa improvvisamente alla porta e trova Davide a casa mia, del bacio di Davide e di Simone che non mi parla e non mi ascolta più e involontariamente piango di nuovo. Ely si alza a prendermi dei fazzoletti e mi abbraccia.
Ely: ‘Dai Greta, non piangere…reagisci dai! Ti stai veramente trasformando in una strana creatura depressa e con l’aria di uno zombie senza vita. Se lui non vuole ascoltarti peggio per lui, evidentemente non era il tipo giusto per te. Se a te ci teneva veramente ti avrebbe ascoltato, non credi?’
Io: ‘Si, ma ora io sto male…perché io sono innamorata di lui, non può essere finito tutto.’
Ely: ‘Ascoltami Greta, te lo dico per esperienza. I ragazzi vanno e vengono, non puoi fissarti ora con Simone. Lo so e ti capisco sul fatto che sei innamorata di lui…però non puoi starlo ad aspettare tutta la vita. Io penso che lui forse sia solamente confuso sul fatto che Davide comunque in un modo o nell’altro ritorna sempre. E ora Simone quindi si sta chiedendo se tu sia innamorata di lui o di Davide.’
Io: ‘Ma è ovvio che sono innamorata di Simone!!’
Ely: ‘Io lo so questo, ma Simone…?’
Io: ‘Devo dimostrargli quindi di essere innamorata di lui? Ma credo di averlo già fatto…mentre lui mi ignora.’
Ely: ‘Esatto! Tu lo hai già fatto mandandogli messaggi, chiamandolo e cercando di fermarlo a scuola. Ora basta, è il suo turno. Se lui non ti dimostra niente…basta, significa semplicemente che non è destino.’
Io: ‘Si, ma…’
Ely: ‘Niente ma! Ora vestiti, sono ancora le 19.00. Possiamo andare a fare un giretto.’
Io: ‘Ma io sono stanca, vorrei vedere un film…’
Ely: ‘Non ti basta Titanic?? Forza alza il culo da questo divano, ti aspetto qui.’
Mi alzo controvoglia, anche se Ely ha ragione. Devo svagarmi un po’, non posso vivere come una depressa mangia-gelato tutto il tempo.
 
Dopo circa 10 minuti sono pronta e andiamo. Ci incamminiamo verso il centro. Passiamo più di un’oretta ad entrare nei negozi, a provare un po’ di vestiti e a fare foto stupide. Dopo aver finito tutti i negozi sulla via principale del centro, decidiamo di andare un po’ in piazza. Ci fermiamo ad un panificio e prendiamo un pezzo di focaccia ciascuno. Ci sediamo ad uno dei tavolini fuori e iniziamo a mangiare. Ad un certo punto vedo entrare nel negozio passandomi proprio davanti alcuni ragazzi della comitiva di Simone. Uno di questi, Luca (ve lo ricordate? Il biondo angelico) , si avvicina per salutarmi.
Luca: ‘Ciao Greta, come va?’
Io: ‘Ehm…insomma. Che ci fate voi qui?’
Luca: ‘Noi veniamo sempre qua a mangiare di solito, che ci fai tu piuttosto, non saresti dovuta uscire con noi?’
Io: ‘No…in realtà tra me e Simone c’è stato un malinteso. Piuttosto, lui dov’è?’
Luca: ‘Mi sembra che si è fermato un attimo alle panchine della piazza con altri. Tra poco dovrebbe raggiungerci.’
Ci raggiunge un altro ragazzo della comitiva, del quale in questo momento non mi ricordo il nome, che chiama Luca per chiedergli cosa vorrebbe lui da mangiare. Luca quindi mi saluta con un bacio sulla guancia e raggiunge gli altri dentro il panificio.
Ely: ‘Hai capito a Greta…non perde tempo proprio. Già fai conquiste!’
Io: ‘Ma che dici…Luca è solo un amico.’
Ely: ‘Si…un amico molto carino però!’
E scoppiamo a ridere tutte e due. Dopo neanche 2 minuti vedo l’ultima cosa che avrei voluto vedere oggi. La cosa che in realtà non avrei mai voluto vedere.
 
Simone entra nel locale abbracciato a Ileana che appena mi vede subito inizia a fare l’ochetta e stringe a sé ancora di più Simone. Mi sento gli occhi gonfi di lacrime ma cerco di non piangere, non voglio dare la soddisfazione a quella puttanella di vedermi piangere. Ely si gira e capisce tutto.
Ely: ‘Greta, andiamo via di qui.’
Mi alzo e la seguo, passando proprio davanti a loro due. Simone e io ci guardiamo negli occhi per un istante. E poi niente, continuiamo entrambi a camminare per la nostra strada. E’ finita. Greta sei una stupida, come hai potuto solamente pensare di essere tu quella giusta per Simone? E’ ovvio che a lui interessano solo le ochette bionde puttanelle. La cosa che più mi fa stare male non è il comportamento di Ileana, perché comunque lei si abbracciava Simone anche quando io e lui stavamo ancora insieme proprio davanti ai miei occhi, ma il fatto che Simone stava con lei. Non ha perso proprio tempo, è finito tra le sue braccia.
Io e Ely ci incamminiamo verso casa, mentre lei cerca inutilmente di consolarmi. E odio dirlo, ma faccio solo finta di ascoltarla. Ho la testa da un’altra parte e vorrei essere io da un’altra parte. Senza neanche accorgermi arriviamo a casa di Ely. Ci salutiamo con un abbraccio e proseguo quindi da sola verso casa.
Ad un certo punto, mentre sono quasi vicino casa, sento una voce che mi chiama da dietro. Mi giro e vedo l’angelo biondo Luca.
Luca: ‘Greta, aspetta.’
Io: ‘Ciao Luca…cosa c’è?’
Mi raggiunge e iniziamo a parlare…
Luca: ‘Perché sei andata via così velocemente? Sono uscito dal panificio per venire con te a mangiare qualcosa ma non c’eri più.’
Io: ‘Non mi andava più di restare, tutto qui.’
Giro la testa dall’altro lato, non voglio che si veda che sto per piangere di nuovo. Lui però mi gira dolcemente la testa in modo che possa guardarlo in faccia.
Luca: ‘Non ti credo Greta, è successo qualcosa?’
A questo punto non posso più mentire, le lacrime hanno preso il sopravvento su di me.
Io: ‘Ho visto Simone abbracciato ad Ileana.’
Lui mi abbraccia.
Luca: ‘Si in effetti, è da una settimana che loro due sono più…vicini del solito. Ho chiesto a Simone di te e mi ha detto che ti ha visto con un altro.’
Racconto quindi anche a Luca tutta la storia.
Io: ‘Non capisce che non voglio stare con Davide, che è venuto lui da me contro la mia volontà.’
Luca: ‘Allora a questo punto cambia tutto…però lo sai, anche se Simone ora sta sempre appiccicato a Ileana si vede che pensa ancora a te. E sai io che farò adesso? Ritorno da lui e gli spiego tutto. Anche se ci conosciamo da pochissimo, sento che sei una ragazza fantastica e non voglio vederti piangere. Tu vai a casa adesso, penso io a Simone.’
Io: ‘Davvero lo faresti?’
Luca: ‘Certo, un amico lo farebbe. E io sono tuo amico.’
Lo abbraccio forte forte. E’ davvero un angelo, non solo di aspetto fisico. Mi dà un bacio sulla guancia e ritorna indietro.
Arrivo a casa ripensando alle parole dolci che mi ha detto Luca e dopo essermi struccata, lavata e messa il mio pigiamino mi metto a letto.
 
E’ domenica e come al solito faccio tutto con tranquillità. Vado in cucina a preparami la colazione con pancake e succo di arancia. Accendo la tv per ascoltare un po’ di musica, quando ad un tratto sento la porta suonare.
Vado ad aprire la porta e con mia grande sorpresa vedo Simone con una rosa in mano.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: ScreamYeahh