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Autore: Tripudium tantum    29/12/2012    3 recensioni
«Non importa, Louis. Rimarremo comunque migliori amici, no?» chiese lei mordendosi il labbro.
«Certo, per sempre!»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Suonarono alla porta e, Alyssa si precipitò dal suo Louis. Appena aprì la porta si gettò nelle sue braccia, abbracciandolo fortissimo.
«Louis! Mi sei mancato»
Disse abbracciandolo.
«Ciao Ally!» disse lui sorridendole.
Alyssa lo trascinò dentro, facendolo sedere sul divano. Louis si guardò intorno nervoso. Lo metteva sempre in ansia stare con la persona a cui tiene più al mondo. Alyssa sparì in cucina, portandogli un succo alla pesca.
«Alyssa… devo dirti una cosa» cominciò giocando con il bicchiere.
«certo, dimmi» disse lei con un sorriso bellissimo.
«mi… mi piace una ragazza della mia classe» sospirò a fatica.
All’inizio non capì con certezza quello che era appena uscito dalla bocca di Louis, ma poco dopo lo assimilò. Una parte di sé era come se fosse stata risucchiata da un buco nero. Mostrò un falso sorriso, mentre Louis, provò la speranza di non aver ferito la sua ex ragazza. La abbracciò, stringendola fortissimo, mentre Alyssa sopprimeva le lacrime.
«Non importa, Louis. Rimarremo comunque migliori amici, no?» chiese lei mordendosi il labbro.
«Certo, per sempre!»
Louis se n’è andò da casa di Alyssa, dirigendosi verso la sua. Una felicità sconosciuta lo riempì, sapendo di non aver ferito la sua migliore amica.

Alyssa mandò, intanto, un messaggio a Gaia, la sua migliore amica.
“Buone notizie! Da oggi sono single! Ally x”
“ Buone notizie? Se ci tenessi davvero a lui, io mi sarei tipo buttata a piangere per terra o cose così…”
“Ma rimane sempre il mio migliore amico! È stato carino ad essere sincero, mi ha detto che gli piace una ragazza della sua classe”
“ boh, io mi sarei buttata per terra a piangere, ma ok :)”
Mise giù il telefono, e cominciò a darsi delle ragioni per cui la rottura tra lei e Louis fosse la migliore cosa capitata in questi giorni.
‘Adesso ho la libertà di uscire con più ragazzi, ho i fine settimana liberi da passare con Gaia…’
In quel momento scoppiò in un pianto pieno di spasmi, interrotto solo dal ticchettio dell’orologio appeso nella sua camera. Dopo qualche ora che si calmò;

Passarono 2 settimane  dalla rottura di Louis e Alyssa
Cominciò a piovere. Gaia l’aveva chiamata varie volte, ma Alyssa non aveva voglia di parlare con nessuno. Pensò che il tempo rispecchiasse il suo umore e, rise nervosamente tra sé e sé. Con il dito, cominciò a tracciare il percorso delle gocce. Stava pensando a tante cose, che non sapeva neanche esistessero nel suo cervello.
Un fulmine si scatenò nel cielo, facendo sobbalzare Alyssa. I suoi pensieri furono interrotti. Il suo telefono squillò per la milionesima volta e, per la milionesima volta era Gaia.
Il suo sguardo si spostò su un anellino appuntito sopra il suo letto disfatto. Si spostò dalla finestra, andando verso il letto.
Un tonfo attirò l’attenzione di Alyssa alla porta, notando, che, la sua migliore amica, Gaia era lì. Dire che la stava trucidando con lo sguardo era poco…
Le si scagliò contro, avvinghiandosi a lei come una cozza a uno scoglio.
«Cretina perché non mi rispondi al cellulare?! » chiese arrabbiatissima Gaia urlando.
«Non avevo solo voglia di parlare…» disse lei scrollando le spalle.
Le diede un buffetto abbastanza forte sulla guancia. Era stata veramente in pensiero.
«com’è questa storia che tu e Louis non state più insieme? » chiese Gaia sedendosi sul suo letto.
Alyssa scrollò le spalle indifferente, come se la cosa le scivolasse addosso.
«mi ha detto che gli piace una ragazza della sua classe» disse seria, ma allo stesso tempo disinteressata.
«e… non ti importa? » chiese Gaia incredula.
Alyssa scosse la testa.
«No. » disse secca.
Dopo una buona mezz’ora Gaia se ne andò, lasciando sola la castana. Lei scoppiò in un pianto liberatorio, ancora, che durò di meno, però.

Louis ritornò a casa, con una voragine sul petto. SI sentiva male, come se avesse abbandonato una parte di sé per la strada dell’odio.
Si sentiva male, triste, confuso,
Perso.
Sì, perso, senza un sostegno senza cui aggrapparsi.
La porta suonò, e, andò adagio ad aprire. Una ragazza dai rossi capelli e le codine si presentò con dei libri sotto braccio.
Louis abbozzò un sorriso imbarazzato, che le ricambiò solare.
«Ciao Louis, sono venuta qua per la ricerca, te lo ricordi?» chiese lei.
«C-certo! Entra» disse scansandosi per farla entrare.
Si appoggiarono al tavolo, con i libri sparsi tutti su di esso.
«senti…» disse lui grattandosi la nuca imbarazzato «ti ricordi su cosa dovevamo fare la ricerca?»

L’anello appuntito era ancora là, e, un’idea non molto bella gli balenò più volte nella testa. Prese l’anello e se lo strisciò lentamente sul polso. Non faceva così male e, si sentiva lievemente meglio. Poco dopo, aumentò la forza e il taglio divenne più lungo e doloroso.
Si sentì meglio mentalmente, perché il dolore fisico per un momento si era sostituito a quello mentale.

«quindi… abbiamo finito no? » chiese lui sollevato.
«sì…» disse lei avvicinandosi a Louis
Louis alzò lo sguardo verso di lei e la trovò ad un palmo di naso dalle sue labbra.

Le arrivò un messaggio da Gaia.
“tutto ok? G. x”
“più o meno… mi sono tagliata con un anello… non so neanche perché lo fatto! A.x”
“NON toccarti mai più, e chiaro? E poi… ci deve essere un motivo per cui lo hai fatto! G.x”
“Credo di essermi tagliata per Louis… credo di essere ancora innamorata di lui…”
“Allora penso voi 2 dovreste parlare!”
“sì, vado alla sua porta e gli dico “ciao Louis lo sai che mi taglio per te?” non ho coraggio”
“ Ma mica devi dirgli quello! Digli solo che credi di provare ancora per lui…”
“Forse hai ragione! Adesso vado da lui!”
“ E brava la mia Alyssa! Adesso spacca i culi e riprenditelo!”
Detto questo Alyssa mise giù il cellulare, dirigendosi a passi grandi verso la casa di Louis. Era determinata, determinata a riaverlo.

Appena Alyssa arrivò alla porta di Louis, vide che era socchiusa e, un sorriso si fece spazio nel suo viso. La aprì timidamente, ma la scena che le si presentò davanti la fece a brandelli.
Louis scansò subito la ragazza, guardando allibito Alyssa, che lo guardava in un misto di triste e arrabbiato. Sbatté la porta correndo sotto la pioggia. Le lacrime si confondevano con la pioggia che batteva incessante.
«Alyssa! Alyssa! » urlava disperato Louis.
Non riusciva a trovarla. Guardava dappertutto, ma non c’era. In più stranamente, a Londra non c’era nessuno. Solo delle macchine solitarie che sfrecciavano sotto le cupe luci del piccolo paese della città.
«Alyssa! Per favore! Devo spiegarti! » urlava mentre le gocce di pioggia invadevano la sua faccia.

Intanto Alyssa, si era rifugiata in un gazebo poco lontano dal parco in centro città. Piangeva, piangeva e piangeva. Non riusciva a smettere. I singhiozzi interrompevano il suo pianto, e, la scena di Louis e quella ragazza non riusciva a levarsi dalla sua testa.
«Alyssa…» sentì dire.
Si girò e, una viso d’angelo fin troppo familiare la guardava sfinito.
Scese subito dal gazebo e si mise a correre in una direzione opposta alla sua. Louis la rincorse subito, urlando più volte il suo nome. Non passò molto tempo che Louis la raggiunse. La abbraccio da dietro, ansimando per la corsa.
«Si è avvicinata lei, ok? Era venuta per fare una ricerca» disse tenendola per le spalle, per paura che scappasse.
«perché me lo dici? Non siamo più fidanzati…» disse lei singhiozzando.
Louis le alzò il viso con una mano, facendo scontrare i loro sguardi. In un nano secondo le labbra di Louis premevano su quelle di lei.
Non riusciva a crederci.
«e se ti dicessi… che provo ancora qualcosa per te?» chiese lui timidamente.
«direi che per me è lo stesso»

 










ED ECCOMI CON LA MIA PRIMA ONE-SHOT ISPIRATA AD UNA STORIA VERA. LO SO FA CAGARE MA NON UCCIDETEMI A PADELLATE PER LO SCHIFO CHE AVETE APPENA LETTO, ALMENO CWC ADESSO SCAPPO, CIAU BELLIIIIIII :3 xx
p.s immaginatevi la ragazza - Alyssa- così e, Gaia come Demi Lovato tipo nel 2010

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