Anime & Manga > Capitan Harlock
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Autore: JOSEeDANISH    29/12/2012    2 recensioni
Si avvicina il Natale ed i nostri eroi si preparano a festeggiarlo in maniera un po' diversa dal solito. LA nostra cuoca preferita è un po' giù di morale ma a risollevarglielo ci penserà il nostro amato Capitano....e non solo.
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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preparativi "Va bene così, Chef? Forse è meglio se mi tenete la mano mentre sbatto le uova...." disse con voce sensuale Mimeh rivolgendosi a Gordonius.
Era la mattina di Natale e nelle cucine fervevano i preparativi per il pranzo.
Flora si occupava dell'arrosto e delle patate mentre lo Chef Gordonius stava preparando la teglia di lasagne e al contempo preparava il dolce tipico mazoniano che avrebbe servito a fine pasto con tanto di salsina speciale e vino caldo speziato.
 
"Va benissimo, Mimeh!" rispose lo chef guardando con aria da strafigo l'aliena la quale, per l'occasione, si era messa  tra i capelli una Euphorbia pulcherrima. Aveva eccezionalmente abbandonato il suo vestito viola a favore di uno di lamé nero molto aderente e lungo appena sotto il ginocchio con tanto di spacco laterale all'altezza della coscia destra. Ai piedi aveva indossato un paio di decolleté di raso nero con tacco 12, prestatele da Yuki.
 
"Davvero? Voi siete troppo gentile, Gordonius!" rispose con voce melodiosa la donna, lampeggiando per l'emozione.
 
"Attenta a non surriscaldarti troppo, bambina, o quelle uova diventeranno una frittata!!" disse Masu con tono risentito, gelosa forse delle attenzioni che il suo prode chef riservava alla donna di Yura.
 
"Chef, devo montare ulteriormente la panna o così può bastare?" domandò a sua volta Yuki.
Lei per l'occasione si era messa tra i capelli un nastro rosso ed aveva indossato un abitino corto del medesimo colore al quale aveva abbinato i sandali tempestati di cristalli che aveva comprato nei giorni precedenti.
Certo quella non era la mise più adatta per cucinare ma per attirare gli sguardi degli uomini sì! Infatti aveva riscosso un certo successo tra i membri dell'equipaggio ma era bastato un colpettino di tosse di Harlock a far tornare loro gli occhi nelle orbite. Anche Harlock aveva apprezzato guardandola un tantino troppo a lungo ma, sorprendentemente, Yuki non se n'era nemmeno accorta tant'era impegnata a correre dallo Chef Gordonius per aiutarlo in cucina.
 
"Così è perfetta, Yuki!" rispose soavemente il cuoco guardando la ragazza con occhi dolci.
"E' un onore cucinare per voi Gordonius. Davvero non devo continuare a montare la panna??" insistette la ragazza arrossendo lievemente.
 
"Se vuoi posso aiutarti io con il mio frullatore! Ti assicuro che è eccezionale per la panna!" gracchiò Masu agitando l'aggeggio in aria con fare minaccioso.
 
"Signora Masu, lasciate che le due ragazze imparino il mestiere! Voi non ne avete bisogno, siete già la migliore!" disse Gordonius protendendosi verso l'anziana cuoca. Le scostò una ciocca di capelli dalla fronte guardandola con sguardo penetrante per poi ammiccare, facendole capire che, in fondo, lei era l'unica chef degna di tal nome.
 
Oltre a preparare il pranzo voleva cucinarsi per bene le tre donne per essere sicuro che il suo piano diabolico andasse a buon fine. Ne andava della sua reputazione e soprattutto il contenuto dei suoi pantaloni: non poteva fallire o Raflesia lo avrebbe mandato a spaccare pietre nelle miniere di carbone di Xaba, dopo avergli staccato il cotecchino a morsi, come aveva promesso e minacciato prima.
E Flora avrebbe fatto una fine ben peggiore, di questo era sicuro: Raflesia non perdonava chi falliva.


"Tutto procede come prestabilito. Io mi sto occupando delle tre donne  e Flora si sta lavorando il capitano, mia Regina!" aveva detto all'ologramma di sua Maestà la notte prima, comunicando attraverso un video sistema protetto e traducibile solo dagli strumenti della Docras.
 
"Bene Gordonius. Questa volta vedi di non deludermi ...potrei fare un'eccezione  al mio vegetarianismo... e poi quello che rimane di te finira' a spaccare le pietre su Xaba." gli aveva risposto gelida Raflesia dal suo trono. "Ma ricordati che quella cuoca è imprevedibile e ne sa una più di me...  ehm..del Diavolo! E soprattutto controlla che Flora non commetta lo stesso errore di Namino" aggiunse in tono preoccupato. "Harlock è un uomo di grande fascino e carisma. Non ci vuole nulla, per uno come lui, a far cadere ai suoi piedi una donna!"
 
Gordonius la guardò con espressione enigmatica.
 
"Naturalmente IO sono esclusa. Sai benissimo che Harlock non è il mio tipo. Nemmeno ora che si è tagliato i capelli e che si è finalmente rasato la barba!" aggiunse, quasi a giustificarsi.
 
"Allora l'avete notato!" la punzecchiò lo chef
 
La sfera di cristallo lampeggiò sinistramente, sfiorata dalla mano di Raflesia.
 
"Attento! Io ti controllo in ogni momento, Gordonius!"
 
La comunicazione si era interrotta bruscamente.
Flora lo aveva raggiunto in cabina e gli aveva riferito che tutto procedeva secondo quanto stabilito. Aveva appena lasciato Harlock nel suo studio dopo avergli fatto un'accurata manicure ed avergli cucito degli abiti nuovi da indossare in occasione del Natale.
 
"Ti assicuro che è stata dura per me prendergli le misure di spalle, petto e vita....e resistere alla tentazione di saltargli addosso!" aveva detto con aria sognante Flora "sai com'e'...nell'esercito nono ci sono molti svaghi..."

 
"Non puoi permetterti certe distrazioni, Flora! Hai idea di cosa ci fara' Raflesia se dovessimo fallire?" l'aveva ammonita Gordonius con tono duro.
 
"Lo so benissimo. Faro' quello che mi e' stato ordinato..." Aveva ribattuto lei "Anche se penso che sia un peccato doverlo eliminare!"



"Presto, presto! Dobbiamo ancora preparare la tavola e mettere in caldo gli antipasti!" aveva gridato Gordonius all'improvviso, dopo aver guardato l'orologio. Mancavano solo poche ore al pranzo e bisognava definire ancora gli ultimi dettagli.
Flora si apprestò a mettere le teglie con i crostini e paté subito nel forno mentre Mimeh e Yuki si spostarono verso la sala da pranzo e srotolarono una grande tovaglia rossa.
Masu guardò la scena quasi con distacco.
Lei non era per niente agitata.
Anzi, non vedeva l'ora che lo spettacolo cominciasse.
 
 
LA SERA PRIMA:

"Cosa state facendo, signora Masu?" chiese Harlock osservando la cuoca dall'uscio della porta della cucina, dove lei gli aveva intimato di stare per farle da palo, nel caso Gordonius dovesse tornare.
La vide muoversi con innaturale velocita' tra i fornelli armeggiando diversi barattoli dai contenuti non proprio chiari.
"Sto preparando una tisana...l'elisir degli amanti..." farfuglio' la cuoca.
Harlock rimase perplesso: era sicuro, in qualche modo, di aver gia' sentito questo nome e vaghe immagini della sua cuoca che faceva lo spogliarello gli affiorarono alla mente: scosse la testa per scacciare quella visione che doveva essere un sintomo della stanchezza.
"Signora Masu...non vogliamo farle innamorare di piu', pero', eh? Gia' sono cotte di Gordonius cosi'...."
La donna si soffermo' un istante e gli lancio' un'occhiata
"L'ho chiamato cosi' per un altro motivo...in realta' e' un potente lassativo disintossicante...."
Harlock fece la faccia pensierosa, mentre un'altra immagine, questa volta di se stesso seduto sul gabinetto, appariva alla sua mente.
"Signora Masu, ma siamo sicuri che funzionera'?" chiese titubante.
La cuoca abbasso' leggermente gli occhiali sul naso, osservando il capitano di sbieco. Un sorriso malevolo  illumino' il suo volto
"Funzionera'...eccome se funzionera'...."




  
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