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Autore: SofiaStyles    29/12/2012    1 recensioni
Dobbiamo andare in uno stupido paesino di montagna, in uno stupido hotel/ski resort (mia mamma non si sa spiegare) a festeggiare l’ultimo dell’anno , mangiando come maiali e bevendo champagne. Mamma dice che ci divertiremo. Io dico che starò in camera a leggere un libro.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate
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‘Start of something new’

This could be the start 
Of something new 
It feels so right 
To be here with you..

 


30 gennaio,2012.

Sono sull’aereo con mia mamma, dobbiamo andare in uno stupido paesino di montagna, in uno stupido hotel/ski resort (mia mamma non si sa spiegare) a festeggiare l’ultimo dell’anno , mangiando come maiali e bevendo champagne. Mamma dice che ci divertiremo. Io dico che starò in camera a leggere un libro. Non adoro esagerare. In verità, non adoro proprio le feste, tutte. Un giorno –al solo pensiero trattengo una risata- le mie amiche hanno dovuto chiamare 6 ragazzi per portarmi ad un semplice compleanno. Non mi volevo scollare da casa, e le mie amiche erano troppo deboli. Il comandante dice di allacciare le cinture, ci sarà una turbolenza. Il panico.
Chi si allaccia la cintura, chi abbraccia il vicino. La gente è fifona. Una vecchietta che era nel bagno da un po’ si mette a correre e si ‘butta’ sul suo sedile. Ma io dico, stesse cadendo l’aereo. Il comandante dice che stiamo per atterrare. Inizio col metter via il mio libro, nella borsa.

Scendiamo dall’aereo e recuperiamo i bagagli. Fantastico, qui sta per nevicare da un momento all’altro e ci sarà 1°C appena. Sento dei brividi percorrermi la schiena. Aiuto mia mamma con la valigia e la carico sul taxi appena fermato. Il viaggio si prospetta lungo, così accendo l’mp3 e metto le cuffie nelle orecchie.

Non mi sono neanche presentata, cactus. Sono Vanessa, Vanessa Hamilton.
Ho i capelli castani, gli occhi marroni. Ho 18 anni. Sono appassionata della letteratura, ho una libreria a 10 scaffali, in camera mia. I miei ‘amici’ mi chiamano ‘secchiona’ o ‘sfigata che non sa leggere’ io gli dico solo che sono solo più matura di loro, infatti ho capito che il cervello non serve solo a riempire la scatola cranica..
Ho la media della B in tutte le materie, a scuola. Mi piace studiare e non me ne vergogno. Sono nel club di chimica e matematica. Sì forse un po’ esagero, nello studio, però non ho mai niente da fare il pomeriggio.

Sento mia mamma fare il mio nome, parlando con il tassista.
“E’?” chiedo,con faccia da rincoglionita, togliendomi un’auricolare.
“Il signore mi ha chiesto se hai il fidanzatino..” mamma mia, manco fosse mia nonna. Neanche lei me lo chiede più, le dico sempre NO.
“No! Non ce l’ho ok?” dico arrabbiata rifacendo partire la musica.

15 minuti ed eravamo davanti all’hotel/ski resort con le valige in mano, che tremavamo come delle foglie per il freddo. Nevicava di brutto, ed entriamo. Era già mezzanotte, così mi stendo nel letto caldo e mi addormento di sasso.

ZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ…
 
Sento mia mamma parlare al telefono..
I miei genitori sono divorziati da tanto, ormai.
Ma si chiamano ogni giorno, e adesso stava chiaramente parlando con mio padre.
Mi alzo, vado in bagno e pettino i miei capelli che sembra abbia preso la scossa. Scendo con mia mamma nella hall, in pigiama, per fare colazione.
“Non pensi che sia un po’ infantile, quel pigiama?” dice lei, indicando il mio pigiamo con le pecorelle.
“Mi piace..” le rispondo.

Facciamo colazione nella sala da pranzo, dopodiché torniamo in camera.
Mi rimetto nel letto intenta a dormire.

“Cosa fai?! Dormi ancora?!” eccola. Mia mamma è insopportabile se vede le persone che non sono lei ,a dormire.
“No, testavo il letto ,mamma..” mi vorrà portare da qualche parte, adesso. Di sicuro.
“Vestiti, andiamo a sciare”
“Ma non sono capace..”
“A lezione, di sci, allora”
Sbuffo, prendo dei vestiti pesanti e vado in bagno.

“Sei pronta?!”
“Si, arrivo…”

Arriviamo in una specie di baita, camminando in salita a -2°C
“Mamma ho freddo” mi lamento.
“Anche io, dai muoviti”
Che palle.

Un signore vecchio e grasso mi da un paio di sci da mettere.
Seguo le istruzioni su come indossarli ed esco di fuori.
C’è un tipo girato, l’istruttore, che aspettava me.
“Ehm,sei te l’insegnante?” gli chiedo.
Si gira. Che figo ,penso.
Indossa un berretto di lana rosso, sopra i capelli marroni, con un ciuffo biondo.
Ha la pelle ambrata, però adesso è arrossita per il freddo.
Mi sorride.
“Si, sono io. Tu sei l’ “alunna” Vanessa Hamilton?”
“Sì”
“Piacere io sono Zayn.”
“Adesso iniziamo con……..”
……………………………
……………………….


Ho passato tutta la mattinata con Zayn, l’insegnante di sci. Faccio veramente schifo a sciare. Sono caduta 3 volte e mi sono fatta male anche al mento.
Sto disinfettando la ferita.
“Ci sei?! Dai andiamo a pranzo..” mi chiede mamma
“Arrivo”
Mia madre ci tiene alla puntualità.
 
***
Mia mamma si è trovata un’amica, mentre pranzavamo.
Adesso è andata in giro, con lei.
Io sono qui in camera a non fare niente.

Prendo la chiave della stanza e vado in giro ad esplorare l’hotel.
C’è Zayn, appoggiato sul bancone della reception.
Mi avvicino.
“Hey ciao. Niente lezione oggi pomeriggio?”
Dice ridacchiando. Non mi offendo, ha ragione.
Rido anche io.
“No, guarda qua.” Gli mostro la ferita.
“Ahia”
“Sì , fa male, ma è uguale.”
“Ti andrebbe di prendere un caffè?” mi domanda.
“Con molto piacere”
Abbiamo chiacchierato un po’.
Mi ha raccontato che ama cantare, come me.E’ molto simpatico
Non è il mio tipo di ragazzo, però.
Lo saluto e torno in camera. C’è mia mamma che aspetta di fuori.
“Cactus, scusa mamma. Sono scesa un attimo”
avevamo una sola chiave, e ce l’avevo io.
“Adesso fammi entrare, però”
E’ agitata.
“Preparati, fra 1 ora dobbiamo scendere per il grande cenone di capodanno”
“Ok.”

Mi metto un vestito rosso, abbastanza semplice, delle collant, un copri spalle e le scarpe tacco ‘12’.
Ha scelto mia mamma, non mi ha lasciato scelta.
“Non mi sento a mio agio, mà”
“Stai benissimo sta’ zitta!”
Finezza portami via.
Nel salone c’è un sacco di gente, tutti eleganti. Io ,che volevo venire in tuta.
Troviamo dei posti vicino alla nuova amica di mia mamma.
Stanno parlottando fra loro.
Si alzano.
“Andiamo in bagno” mi dice mia mamma.
In due? Lasciamo stare.
“Benvenuti al cenone di capodanno migliore del mondo” dice un signore al microfono.
Tutti applaudiscono e fischiano.
“Come forse saprete, questa sera ci sarà il Super-Karaoke. So che molti di voi siete venuti qui solo per questo.”
Tornano le due amichette.
Che bello, il karaoke. Solo che io ho paura del palcoscenico. Vado a lezioni di canto da 10 anni. Mi piace troppo.
“Adesso vado io in bagno” comunico a mia mamma.
“Sisi, va bene,” fa un gesto con la mano, non calcolandomi minimamente. Che abbia fatto qualcosa?
Torno, mangiamo.
Solo dopo l’antipasto sono piena. Non mangio più. Mi sono messa in un angolo, a leggere un libro.
Tutti ridono e scherzano. Come previsto, io leggo.
Sono le 23.00
“Bene diamo inizio al karaoke..” dice il signore al microfono.
Sollevo lo sguardo un secondo dal mio libro.
Ritorno a leggere.
“La prima coppia è Gemma Long e Sophie Vermont”.
Mia mamma sta ridacchiando con la sua amica. Ma cosa ha bevuto sta sera?
Le due ragazze che sono state chiamate stanno cantando Candy di Robbie Williams.
 La canticchio anche io, ma non stacco gli occhi dal mia libro di Sheaksper.
Sono stonatissime.
I giudici stanno ridendo.
Voto finale: E.
Chiama altre coppie, ne ha una lunga lista.
Alcuni sono bravi ,altri fanno ridere. Mi alzo e faccio per andare in camera quando..
“Adesso Vanessa Hamilton e Louis Tomlinson” Stupido tizio che parla al microfono  che hai detto?
Mi fermo di botto e lo guardo male.
Vedo mamma che ride, con la sua amica.
Questo presunto Louis, si alza e rosso in viso cammina verso il karaoke.
Mia mamma mi parla in labbiale.
“E’ …suuo .. fiiglio..” mi fa capire, e indica l’amica.
In faccia divento rossa e poi bianca. Cazzo, ho paura…
“Vanessa, dove sei?” chiede il tipo.
Alzo la mano e cammino lentamente verso Louis.
Tengo lo sguardo basso. Sono arrivata.
“Cosa volete cantare?” chiede un giudice.
“Ehm.. niente?” dico.
Scoppiano tutti a ridere.
“No, scelgo io.” Parla Louis. Ha una voce angelica.
Sfoglia l’album con i titoli delle canzoni e si ferma su una.
“Questa!” fa vedere al dj.
“Che canzone è?” Gli chiedo. Si aspetta che io sappia tutti i testi di tutte le canzoni del mondo?
“Start of something new.”
“Ah sì, la conosco.”
Parte la base, tremo.
Do cenno a Louis di partire. Io farò la strofa dopo.
Le nostre voci si assemblano bene, come un puzzle. Canta molto bene, si vede che ci mette passione.
E’ anche molto carino. Ha i capelli castano chiaro, gli occhi azzurri come il cielo, mi ci sono persa dentro.
Alla fine della canzone tutti battono le mani.
Le nostre madri si alzano in piedi.
I giudici scrivono su un foglio.
“Siete stati molto bravi, siete intonati e le vostre voci si assemblano bene…”  inizia uno dei tre giudici.
“Siete, per questo..” continua il secondo.
“I vincitori del karoaoke di capodanno” .
Tutti urlano, Louis mi abbraccia. Rimango paralizzata da quel gesto.
“Hey, tutto a posto?” mi chiede.
Annuisco. Mi metto a saltare e corro ad abbracciare mia mamma.
“Grazie” le dico in un orecchio.
Ci consegnano una coppa.
“Esco un attimo” dico.
 
Mi sono solo dimenticata che ci sono -5°C qui, alle 23.45. Sono senza cappotto.
Sento la aprirsi e vedo Louis uscire, con una coperta sulle spalle.
“Sei contenta? Abbiamo vinto!” si siede vicino a me.
“Molto, davvero..” gli rispondo.
“Ah, io sono Louis..” mi porge la mano
“Vanessa..”
“Di dove sei?” mi chiede.
“Londra.. tu?”
“Doncaster..” mi risponde
“Mi lasci il tuo numero?” continua.
Lo guardo con occhi spalancati.
“Hey, non sono mica un pedofilo, voglio solo tenermi in contatto con te..” sorride. Dio, che bello che è..
“Ok.. –rido- 03486429..”
Lo segna nel cellulare. Tiro fuori il mio.
“E il tuo?” gli chiedo.
“06589043”
Annuisco.
“Sai che sei bellissima?” oddio. Ci rimango di merda. Arrossisco velocemente. Abbasso lo sguardo
“E’ vero..” continua..
Non resisto più.. mi avvicino a lui e lo bacio delicatamente.
Aspetto che capisca cosa o fatto, per prolungare il bacio.
Mi afferra le spalle e mi attira a se.
Mi copre con la coperta.
“Non so te, ma io penso che questo sia amore a prima vista” dice.
Scoppio a ridere, e lo guardo dolcemente.
“Anche io lo penso..”


#TRALLALLA’
Salve salvee! Ecco una O.S. di capodanno.. non so se lo avete capito, maa mi è venuta l’ispirazione guardando High School Musical (@Sam Stylinson, capito perché ? lool)
Un grazie a che segue le mie storie, e a chi seguirà –forse- questa.
Se per caso, volete il continuo, che sarebbe il ‘6 mesi dopo’ lo posto, ma dovete chiederlo. Tanti kisses e buon capodanno a tuttii :’)

   
 
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