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Autore: ourloveislikeasong    29/12/2012    3 recensioni
L’amore ha davvero tante strade da percorrere: alcune sono semplici,altre più difficili di altre. Soprattutto se si incontrano due ragazzi che dell’amore non sanno niente e che forse non vogliono saperne.
Ma forse Nicholas,splendido ragazzo di 20 anni,e Aria,una ragazza di 18 anni,sapranno scrivere la loro storia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non so se ho pianto di più per il capitolo, o per la fine di questa FF.

24.

Nicholas e Aria erano seduti sul piccolo sofà del salone di casa di Violet e guardavano quest’ultima che giocava con la piccola Ariel con le Barbie. Vederle così spensierate procurava un senso di gioia in Nick che contrastava almeno un po’ quel senso di angoscia che ormai lo opprimeva. Quanti altri momenti come quello avrebbe potuto ammirare? Pochissimi.
Ma non era tutto: ciò che l’angosciava di più era il fatto di essere stato presente per Violet e per sua figlia solo nell’ultimo periodo. Insomma, si era perso tutti gli eventi più importanti: il parto, il primo compleanno di Ariel, la prima parolina… tutte quelle cose così semplici, eppure così piene di significato.
«Papà – la bambina lo distolse dai suoi pensieri – vuoi giocare con noi? Tieni, usa Ken». A Nicholas scappò un sorriso nel vedere la sua bambina così felice. Anche se era stato troppo assente doveva ammettere che Violet l’aveva davvero cresciuta benissimo.
Lasciò Aria sul divano e raggiunse la piccola per giocare con lei, senza mai distoglierle gli occhi di dosso. Quella bambina era la cosa più bella che mai avesse fatto nella sua vita. Oltre ad innamorarsi di Aria ovviamente.

La mattinata passò in fretta e quando Nicholas ebbe finito di giocare con la bambina, trovò Aria seduta nel giardino.  «Ehi», le disse lasciandole un bacio sulla spalla scoperta e sedendosi accanto a lei. «Ciao amore! – gli rispose sorridendo – Ti sei divertito?» «Non pensavo fosse  così divertente giocare con le bambole».
I due risero insieme e subito dopo Aria si appoggiò alle spalle possenti del suo ragazzo. Notava che c’era qualcosa che non andava, ma il ragazzo non aveva ancora provato a dirglielo. Aveva bisogno di tempo, ne era sicura. «Va tutto bene, Nick?» gli chiese prendendogli entrambe le mani, e lasciandogli un bacio sulla guancia.
«Si vede così tanto?»
«Ti conosco abbastanza per sapere che c’è qualcosa che non va, Nicholas. Ma so anche che hai bisogno del tuo tempo. Non voglio insistere. Quando sarai pronto, sarò qui per te»

Ci fu un lunghissimo, seppure molto breve, momento di silenzio. Nicholas osservò Aria e si rese conto di quanto era stato fortunato ad averla. Era giunta l’ora anche per lei di sapere la verità.
«L’altro giorno, parlando con Violet, ho saputo una cosa bruttissima» iniziò il ragazzo con la voce un po’ tremante, «Lei ha, ecco, insomma… Violet è malata. Ha il cancro e non ci sono cure che possano salvarla».
Aria rimase in silenzio. La sua reazione era uguale a quella che Nicholas aveva avuto qualche giorno prima.
Shock.
Come poteva essere possibile?
E la bambina?
Come avrebbero fatto con la bambina?
«Violet mi ha chiesto di prendermi cura di Ariel quando non ci sarà più»
«Sarai un bravo papà, Nick. Ne sono sicura!».
Aria esitò un attimo, poi continuò: «Se lo vorrai, potrò aiutarti a crescerla». Nicholas si fermò un attimo e quando si voltò verso Aria aveva gli occhi pieni di lacrime. Le lasciò un bacio sulle labbra e le sussurrò un “ti amo” che fu prontamente ricambiato dalla ragazza.
«La cresceremo come una famiglia?»
«Come una famiglia»
gli disse stringendogli forte le mani. Aria non sarebbe mai stata come Violet, né voleva prendere il suo posto. Ma si sarebbe presa cura della piccola Ariel perché tutti meritano un po’ di amore.

Qualche mese più tardi…

«Ariel, dove sei?»
«Sono qui mamma!»
le urlò la bambina dalla sua cameretta. I giorni erano passati molto velocemente e si affacciava già il bruttissimo momento tanto temuto.
Nicholas era rimasto con Violet ed Ariel a Los Angeles mentre Aria faceva il possibile per raggiungere il ragazzo quando poteva. Le mancava, ma sapeva benissimo che in quel momento quello era il suo posto.
Violet si appoggiò allo stipite della porta e si fermò ad osservare la sua piccola così spensierata e felice. Al solo pensiero di doverle dire la verità le scesero le lacrime. Tuttavia, si fece forza e si sedette accanto a lei sul lettino.
«Amore ti devo dire una cosa importantissima» iniziò Violet con quel poco di voce che ora si ritrovava. Aveva provato e riprovato quel momento, ma niente avrebbe potuto prepararla.
«Perché piangi, mamy?»
«Perché, tesoro, io sto per andare in un posto dove non potrò vederti»
«Vai in vacanza?»
le chiese ingenuamente la piccola. Violet sorrise e le accarezzò la guancia. «Una specie amore. Vado in cielo con Gesù», le disse ormai piangendo. «Tu starai col papà okay? Mi prometti che farai la brava?»
Ariel non rispondeva. Per quanto potesse essere piccola, aveva già capito tutto. Piangeva e annuiva.
Qualche istante dopo, si sedette in braccio alla sua mamma e l’abbracciò con le lacrime che le scendevano velocemente. «Ti voglio bene mamma. Io e te, per sempre»
Quelle parole Violet gliele ripeteva da quando erano nate e non si stancava mai di dirle. Sarebbero state sempre loro due, nel bene e nel male.
«IO E TE, PER SEMPRE»


Prepariamo i fazzoletti perchè ormai manca pochissimo! 
L'epilogo arriverà dopo Capodanno ed insieme ad esso anche tutti i ringraziamenti. 
Intanto, posso dirvi che SIETE SPECIALI E CHE VI AMO. 
Buon Anno Nuovo meraviglie! 
Ross. <3
  
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