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Autore: Nori Namow    29/12/2012    5 recensioni
“Malfoy, se non la smetti ti farò un incantesimo che ti farà diventare sterile. E fidati, lo conosco.” Ringhiò con rabbia, senza staccare gli occhi dal libro.
Quegli occhi color ghiaccio le causavano sempre qualche strano brivido, per questo non si azzardava a guardarli per più di qualche secondo.
“Simpatica come uno spillo in un occhio. Davvero, Mezzosangue.” Rise, e Hermione desiderò dargli un pugno in faccia. Come al terzo anno, solo più forte.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Remain to me only you, mudblood.




 







Hermione Granger, so-tutto-io di Hogwarts, sbuffò per l’ ennesima volta davanti agli innumerevoli appunti di erbologia che doveva studiare in biblioteca.
Non era da lei, disse fra sé e sé, trovare noioso qualcosa che potesse essere collegato con il sapere.
Ma da quanto Harry e Ron non c’erano, tutto era cambiato. A partire da lei, che se prima studiava, divulgava il suo sapere e rimproverava i due perché non studiavano,
adesso si sentiva solo stranamente vuota e annoiata. Si chiese se ritornare da sola ad Hogwarts per frequentare il settimo anno, fosse stata una buona idea.
“Voglio affrontare i M.A.G.O. Ho intenzione di finire la scuola.” Aveva detto all’ amico e al fidanzato con convinzione, mentre questi indietreggiavano piano.
Non volevano tornare a studiare, non dopo tutto quello che era successo. Come poteva biasimare Harry? Lui proprio non ce la faceva a tornare lì,
la sua seconda casa, ormai distrutta. Quella scuola intrisa di ricordi, belli e brutti. Come poteva chiedere a Ron di tornare nella scuola dove suo fratello Fred era stato ucciso?
Semplicemente non avrebbe potuto, perciò non pretese che l’ accompagnassero in quell’ ultimo, estenuante anno.
Erano pochi, i ragazzi della sua età che erano tornati ad Hogwarts. Dopo l’ anno che avevano passato, vittime dei Mangiamorte, era il minimo per loro.
 


Draco Malfoy si guardò intorno, cercando un tavolo libero in biblioteca sulla quale poter studiare.
Tornare a frequentare l’ ultimo anno ad Hogwarts, non sembrava più una grande idea. Ma cosa poteva fare? Rimanere in quella casa piena di incubi?
No, molto meglio Hogwarts. Qualunque cosa sarebbe stata migliore di Villa Malfoy.
Si voltò nuovamente, innervosito dalla moltitudine di studenti presenti a quell’ ora, e gli balenò in testa un’ idea.
Si avvicinò ad un tavolo dove sedevano alcuni Tassorosso, e li guardò con prepotenza. Una prepotenza che ormai non possedeva più.
Quasi istintivamente, sentì il marchio bruciare, tanto lo odiava.
“Questa sedia è libera?” chiese freddamente alla ragazza che deglutì rumorosamente, impaurita. Naturalmente sapeva chi era quel ragazzo biondo e con gli occhi di ghiaccio.
Chi non lo sapeva, d’altronde?
“Rispondi.” Le intimò alzando appena il tono di voce. La ragazzina rimaneva il silenzio, ma riuscì ad annuire con un debole cenno del capo.
Draco prese la sedia, e la poggiò poco delicatamente accanto a quella di Hermione, che sedeva alcuni tavoli più lontano, da sola.
Lei sobbalzò per lo spavento, e guardò Draco con uno sguardo affilato.
“Cosa vuoi, Malfoy?” chiese freddamente, ma senza disprezzo nella voce. Da quando Voldemort non c’era più, da quando ad Hogwarts c’era stata la guerra, era cambiato tutto.
Ora Hermione provava solo compassione e pietà per quel Serpeverde alla quale erano state scaricate addosso responsabilità pesanti come macigni.
“È per caso proibito sedersi qui, Mezzosangue?” la sfidò lui con un ghigno soddisfatto sul volto. Lei strinse le labbra, e tornò a concentrarsi sui suoi appunti di erbologia.
Pensa a studiare, Hermione. Lascialo perdere.
“La Granger che studia? Chi l’ avrebbe mai detto.” Sussurrò lui, sorridendo beffardo. Hermione alzò nuovamente lo sguardo.
Davvero lui stava tentando di parlarle, di fare conversazione?
“A differenza tua, Malfoy, ci tengo alla mia intelligenza.” Ribatté piccata, chiudendo di scatto il libro, pronta a cambiare postazione.
Non sarebbe riuscita a studiare con lui che la provocava. Oltre ad essere fastidioso, Hermione doveva ammettere che quell’ aria da depresso abbattuto, lo rendeva molto… bello.
Ma era solo una considerazione, niente di più.
Si alzò, raccogliendo le sue cose, quando una mano si posò sul suo braccio. La mano di lui.
“Ok, siediti. Non ti disturberò più.” Affermò annoiato, per poi aprire il suo libro di Pozioni. Hermione si risedette, e gli lanciò un’ occhiata di sbieco, prima di leggere il capitolo e gli appunti.
 


“Come sta il tuo maritino?” chiese Draco, dopo un quarto d’ ora di silenzio. Non sapeva bene perché ci tenesse a parlare con lei.
Gli piaceva la sua voce, quell’ aria da saputella che aveva sempre avuto. Gli piaceva lei, quando si arrabbiava, e le guance si tingevano di rosso.
Hermione alzò gli occhi al cielo, indecisa se andarsene nella Sala Comune e mandarlo a quel paese.
“Sta benissimo, grazie.” Rispose freddamente, e sperò che lui non le rivolgesse più la parola. Già era strano trovare un Serpeverde allo stesso tavolo di un Grifondoro, figuriamoci se i due alunni erano Draco Malfoy e Hermione Granger. Impensabile, assurdo.
“E i tuoi genitori babbani?” domandò poi, con un ghigno soddisfatto.
“Malfoy, se non la smetti ti farò un incantesimo che ti farà diventare sterile. E fidati, lo conosco.” Ringhiò con rabbia, senza staccare gli occhi dal libro.
Quegli occhi color ghiaccio le causavano sempre qualche strano brivido, per questo non si azzardava a guardarli per più di qualche secondo.
“Simpatica come uno spillo in un occhio. Davvero, Mezzosangue.” Rise, e Hermione desiderò dargli un pugno in faccia. Come al terzo anno, solo più forte.
“Visto che sono simpatica come uno spillo in un occhio, vattene! Cosa vuoi da me?” la Grifondoro alzò appena il tono della voce, facendo strabuzzare gli occhi al Serpeverde dalla sorpresa.
Quest ultimo si alzò, e la ragazza sentì un tuffo al cuore quando gli occhi color ghiaccio la fissarono, dispiaciuti.
“Ho perso i miei amici, la mia reputazione, tutto. Le poche persone che mi sopportavano sono morte, e io sono macchiato di vergogna a vita.” Disse freddamente, per poi alzare lentamente la manica del maglione.
Al braccio sinistro c’era ancora il Marchio Nero, con l’ inchiostro nero come la pece che si mischiava alla carne. Hermione rabbrividì.
“Ho perso mia zia, la mia famiglia è allo scatafascio. Potter e Weasley non stanno frequentando l’ ultimo anno. Mi rimani solo tu, Mezzosangue.
Si avvicinò lentamente ad Hermione, mentre lei continuava a stare seduta, ragionando sulle sue parole sincere e fredde.
“Sei l’ unica persona che mi fa sentire vivo, e non un cadavere senz’ anima.” Sussurrò poi, avvicinandosi all’ orecchio di lei.
La Grifondoro arrossì vistosamente, e si vergognò di quella sua insicurezza.
Draco rialzò lo sguardo, e lo puntò negli occhi di Hermione, color nocciola. La ragazza perse un battito.
Pensa a Ron, pensa a Ron, pensa a Ron,si ripeteva mentalmente.
Malfoy distolse lo sguardo, che diventò improvvisamente triste, e per un attimo la maschera da sbruffone e strafottente era andata via, lasciando il posto al vero Draco.
Distrutto, stanco, perso.
Ma quella maschera, con la stessa velocità con la quale era scomparsa, riapparve.
“E poi sei passabile. Se vuoi divertirti, sai dove trovarmi.” Ammiccò sorridendo sornione.
Si avvicinò lentamente alla ragazza e le lasciò un bacio casto sulle labbra, assaporando per quel breve istante il sapore di quei petali di rosa, così morbidi, che lui desiderava da tanto.
Hermione sbarrò gli occhi, confusa, ma non si oppose a quel gesto. Sperò soltanto che nessuno li stesse vedendo.
Draco si allontanò da lei, guardandola per un’ ultima volta. Poi se ne andrò a grandi passi dalla biblioteca.
Hermione avrebbe voluto fermarlo, corrergli dietro. Osservò il suo materiale sul tavolo.
“Devo studiare. Devo studiare. Tu hai Ron, Hermione. Tu. Hai. Ron.” Sibilò a se stessa, per poi tornare a studiare.
 
 
 
 
 
 
Quello fu il primo, ultimo bacio di Hermione Granger e Draco Malfoy.
Poi ognuno andò per la propria strada, come ben sapete.
Ma anche se le strade di Hermione e Draco si erano divise,
nessuno dei due dimenticò quel bacio così semplice,
che però era stato capace di sconvolgere l’ anima
anche solo per un attimo.







Writer's corner.


Ciaaaao belle. Allora, era da un pò che lavoravo a questa OS, ma non trovavo mai il tempo
di finirla e pubblicarla. Premetto che non ho ancora capito se shippo Dramione o Romione,
fatto sta che questi due insieme mi sono sempre piaciuti hahaha
Allora, lasciatemi una recensione perché voglio sapere cosa ne pensate ù.ù
Non ignoratemi è.é ♥
With love,
@harryspatronus

   
 
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