Prima di iniziare premetto che questo è un capitolo di introduzione alla vera e propria storia.
 
Ciao sono Jennifer, ho quattordici anni e vivo in Italia, precisamente in Piemonte in un piccolo paese. Ho bisogno di scrivere, si proprio così. È strano da pensare, ma ho bisogno di esprimere tutte le mie emozioni. Bene iniziamo.
-Jenny, abbassa un po’ il volume dai!- la voce di mio padre era arrabbiata; ero in camera mia ad ascoltare il mio nuovo cd, “Take me home” degli One Direction. Ebbene si, sono una directioners. Si, non sono la solita ragazza che segue la corrente e ascolta musica rap per assomigliare agli altri. –Si papà ora abbasso-. Abbassai il volume per non sentire più la voce di mio padre che mi rimproverava. In quel momento partì “Last first kiss”, quanto l’adoro questa canzone. Mentre la ascoltavo, pensavo ai miei cinque amori, si io li chiamo così. Louis Tomlinson, il più grande della band, noi directioners lo chiamiamo peter pan perché per noi rimarrà sempre giovane. Pensando a lui sorrido, per via delle sue battute, dei suoi scherzi, della sua risata… Liam Payne, il ragazzo serio con la testa sulle spalle; a descriverlo così non rende la vera idea della sua personalità. È un ragazzo molto dolce e sensibile, leggo sempre che se hai un problema lui è la prima persona che da’ consigli. Zayn Malik, il Bradford bad boy, si è un soprannome molto da cattivo ragazzo ma non è così. È timido e molto molto sexy, il suo viso è perfetto, i suoi capelli poi… Niall Horan, il ragazzo irlandese. Il ragazzo dagli occhi blu, lui è il principe azzurro perfetto capelli biondi occhi azzurri. È davvero dolce, affettuoso, tutto quello che un ragazzo deve avere per essere perfetto. E poi c’è lui, Harry Styles, il più piccolo della band, il ragazzo sexy per cui tutte perdono la testa, quel ragazzo dalla voce roca che ti riscalda il cuore, quel ragazzo dagli occhi smeraldo, quel ragazzo con quei ricci perfetti. Si, mi sono perdutamente innamorata di lui; questo non vuol dire che non amo gli altri, no, li amo tutti allo stesso modo, ma lui mi ha fatto completamente innamorare.
Wow, sono già a “Back for you”, non mi sono resa conto del tempo.
Mi squilla il cellulare, leggo il nome sullo schermo, è Miriam la mia migliore amica. –Pronto?- _Ciao Jenny, sono Miriam- -Ciao- risposi con aria un po’ scocciata per via dell’interruzione ai miei pensieri. –Hai letto di Harry?- a sentire quel nome rimasi impietrita, che sarà successo questa volta? Qualcosa di brutto? O di bello? –No, dimmi- risposi con aria un po’  preoccupata, -Ha fatto una twitcam dicendo parole in italiano!- sospirai di solievo. –Wow!- risposi poco convinta. Si è bello che parlino in italiano durante una loro twitcam, ma se annunciassero un concerto in Italia o un meeting sarei più felice. –Volevo dirti solo questo, ci si sente. Ciao- -Ciao Miriam- .
Mia madre entrò in camera con aria fin troppo felice.-Jennifer tuo zio mi ha detto che ti vuole parlare- , la guardai con aria perplessa e pensai a cosa mi volesse dire di tanto importante.-Boh allora dopo vado a parlarci-.
Un’ora dopo andai da mio zio, salutai e chiesi di che voleva parlarmi. –Senti Jennifer, io e tua zia volevamo andare a Londra e visto che sappiamo che a te piacerebbe molto andarci, beh…- in quel momento stavo per svenire, non potevo crederci. –vorresti venire con noi?- senza pensarci risposi –Certo zio, grazie mille- con le lacrime agli occhi corsi a casa e raccontai tutto a mia madre.
 
UN MESE DOPO
Non ci posso credere domani parto. Ok Jennifer tranquilla. In tutto questo mese ho risparmiato più soldi possibili, bisogna avere dei soldi per comprare souvenir e soprattutto… accessori dei One Direction. Ecco , la cosa che mi preoccupa e che mi sia illusa troppo; durante questo mese ho fantasticato su un possibile incontro con i miei idoli, mi sono preparata moralmente al fatto che non avrei dovuto fare brutte figure. Ma adesso, un giorno prima di partire tutto questo mi sembra tecnicamente impossibile. Chiamo Miriam, ha bisogno di conforto, per via dei voti pessime ottenuti a scuola e il fatto che deve recuperare una materia, sua madre ha deciso di non mandarla a Londra con me. –Pronto?- sentì la sua voce, non era delle migliori. –Sono Jenny, come stai?- -Bene- sapevo che stava mentendo. –Mi dispiace per il fatto che non puoi venire con me in Inghilterra- lo dissi con tutto il mio cuore, mi dispiaceva davvero tanto. –Non fa niente sarà per la prossima, divertiti- -Grazie, ah se caso mai trovassi degli oggetti fantastici dei OneD ti porterò qualcosa- -Grazie jenny, ti voglio bene. Buon viaggio- -Grazie Miriam, anche io te ne voglio ci sentiamo, ciao- -Ciao-.
Arrivò la mattina, non avevo chiuso occhio. Ero troppo agitata, era la prima volta che andavo all’estero e di prendere l’aereo, ma non era questo che mi preoccupava. La mia paura più grande era di non incontare i miei idoli, è da un anno che aspetto questo momento, ho bisogno di vederli, ho bisogno di sentire la loro voce anche solo per un secondo. In quel momento non sapevo quello che mi avrebbe aspettato a Londra, nessuno poteva saperlo.                                                                                            

Ciao ragazzi, questa è la mia prima ff. Lo so questo primo capitolo non è dei migliori, ma potrebbe rispecchiare i sogni di una directioners. La fine vi fa un anticipo alla storia. Beh, spero che seguiate la mia storia. Vi voglio bene, Giulia. :)