Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |       
Autore: AstridxAndros    29/12/2012    0 recensioni
eccomi di nuovo con un altra delle mie storie!! (so che non potete più vedere il mio nome ma adeguatevi XD)
la protagonista, Elisa Fabiani è una ragazza cresciuta con il padre e con il fratello, la sua vita le sembra perfetta, ha molti amici (anche se la maggior parte maschi) e va' d'accordo con la sua famiglia. un giorno però qualcosa cambia e lei sarà costretta a chiarire con l'unica persona che odia profondamente: il suo peggior nemico ^_^
***
tengo molto a questa storia, quindi mi raccomando recensite in tanti!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La mia vita perfetta:  mi presento!
-voglio scrivergli una lettera d’amore!- sorrise Alessia in imbarazzo. Le mie compagne erano d’accordo, sbuffai.
-non è un’idea fantastica?- mi chiese notando il mio disaccordo, le mandai un occhiata gelida.
-perché no?- si lamentò un'altra, sbuffai.
-conoscete tutte mio fratello no?- chiesi, loro annuirono sognanti,
-beh, riceve un sacco di lettere al giorno, ed ogni volta ripete che inviare lettere a qualcuno con cui puoi benissimo parlare è una perdita di tempo! Si lamenta anche del fatto che tutte hanno paura di parlargli! Non è mica un mostro, non mangia! Quindi, evita le lettere, poi secondo me sono una cosa infantile oltre che stupida! Parlagli! Chiedigli un appuntamento! Fabrizio è un tipo con i piedi per terra, sa che tipo di ragazza sei, ti conosce, se glielo chiedi di persona probabilmente accetterà, se no, non avrai fatto una misera figura!-
Le ragazze pendevano letteralmente dalle mie labbra.
-ehm…- qualcuno sull’uscio della classe si schiarì la voce.
-oh, Ronald! Sono in ritardo vero? Scusami!- dissi correndo verso di lui.
*******
E ora mi presento! Elisa Fabiani, quattordici anni frequento la prima superiore e sono abbastanza popolare tra i ragazzi. Vengo reputata da mio padre ancora una bambina, dai miei coetanei un maschiaccio, dagli adulti una persona responsabile. Beh come dice Pirandello “uno, nessuno e centomila!”.
Soprattutto di questi tempi mi ritrovo più con i ragazzi che con le ragazze. Forse perché non ho mai avuto una figura femminile in casa a cui ispirarmi, mia madre morì dandomi alla luce. Non ho una passione in particolare e a scuola me la cavo. Ho un fratello, Giovanni Fabiani. Diciassette anni, frequenta il quarto superiore della mia stessa scuola, tra le ragazze è molto popolare. Ci somigliamo, a parte i capelli, io castano- rosso, lui biondo. Entrambi occhi smeraldo e fisico asciutto. Mio padre Edoardo Fabiani, quarantacinque anni. All’ apparenza un uomo distinto, capelli biondi, baffi folti. Fa’ l’archeologo e porta sempre giacche di tweed, lo fanno sentire più intellettuale. È un uomo eccentrico, sempre cordiale con chiunque. Mi ha avvicinato alla lettura ad appena tre anni, ed a undici anni di distanza ho letto tutti i libri della biblioteca della scuola, e quelli di mio padre.
********
-scusate, mi ero incastrata con una noiosa conversazione- dissi facendo un impercettibile inchino, i miei amici risero.
-una delle ragazze aveva in mente di inviarti una lettera!- disse Ronald a Fabrizio, questo sbuffò sedendosi sull’erba, ridemmo.
-odio le lettere! Perché tutte devono sempre complicarmi la vita così?!- disse abbattuto, io risi sotto i baffi.
-ringraziarmi per un mese non sarebbe sufficiente, ho dovuto ascoltare ben due minuti della conversazione, ma alla fine probabilmente ci rinuncerà- uno spiraglio di gioia si insinuò nei suoi occhi,
-sei grande!!- esclamò ritrovando l’euforia, io mi appoggiai ad un albero, incrociando le braccia eabbassando il cappellino sugli occhi,
-lo so, me lo dicono in molti- scherzai, altre risate.
********
Aprii la cassetta delle lettere e sbuffai,
-quante sta’ mattina?- chiesi sospirando,
-dieci…- sospirò,
-tredici, ho vinto...- sbuffai.
-che cosa avresti vinto sentiamo?- chiese interdetto dopo un bel po’. Io finì di leggere l’ultima lettera d’amore, “non pensavo che una ragazza come te potesse stregarmi in questo modo…” diceva
-una gran seccatura!- esclamai, poi gettai il malloppo di carta nella spazzatura. Facevamo la raccolta della carta a parte, per poi riciclarla. Era inutile sprecare tutta quella carta in quel modo…
**********
-oggi che fate?- chiese mio padre gustando un piatto di pasta,
-papà, fatti degli amici e lasciaci in pace!- ironizzai io, Giovanni ridacchiò con me.
-spiritosi…- commentò, continuammo a ridacchiare.
-io faccio i compiti e vado a farmi una passeggiata- dissi,
-al parco?- chiese mio fratello interessato.
-si, così finisco di leggere quel saggio di François Lenormant, che mi ha prestato papà- sorrise,
-andiamo insieme, io finisco di leggere il mio e dopo li scambiamo-.
Mio padre ci guardava basito,
-ho creato due mostri!- esclamò, dopo un attimo di silenzio scoppiammo a ridere.
*****
Ogni ragazza o ragazzo che passava, si fermava a fissarci. I gruppetti iniziavano a fare apprezzamenti.
“ehi! Hai visto quello?! Quant’è carino!” diceva  una, “oh guarda quella! È troppo!” diceva un altro. Ormai mi ero abituata a quel tipo di atteggiamento, come mio fratello. Mio padre ci aveva sempre ripetuto che eravamo più cool quando eravamo assorti. E ogni volta che lo ripeteva noi scoppiavamo a ridere.
Si, tutto sommato la mia vita era perfetta, non potevo lamentarmi…
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
che ve ne pare?? vi ho incuriositi??
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: AstridxAndros