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Autore: ehjemblem3    29/12/2012    1 recensioni
Eleanor Jane Nicolss, quattordicenne londinese, ha i genitori separati da circa 3 anni, piange ogni giorno per questo, si sente sola e inutile. Vuole farla finita, ma non riesce a suicidarsi, non vuole lasciare quei cinque ragazzi di cui si è innamorata e che la fanno ancora sentire viva ogni giorno.
L'unica cosa che riesce a bloccare le lacrime sono quelle voci..
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Vi presento una ragazza, nata a Londra il 18 agosto dell’anno 1998,
una ragazza dai lunghi capelli biondo chiaro, occhi verdi smeraldo e sorriso raggiante.
El , così veniva soprannominata dagli amici e dai familiari,
il suo nome intero è Eleanor Jane Nicolss, figlia di Jason Nicolss e Meredith Monroe, sorella di James Edward Nicolss.
I genitori si separarono circa 3 anni fa, lei non riuscì a sopportarlo,
da quel momento dentro El ci fu un vuoto, che nessuno riusciva a colmare,
un vuoto che ogni giorno portava El a piangere nascondendosi in camera da letto.
Aveva bisogno di qualcuno, che fermasse quelle lacrime e riempisse quel vuoto,
un qualcuno capace di capirla.
Oltre alla separazione, veniva presa in giro a scuola, da “amici”,
e dal ragazzo da cui era attratta, gli mancava affetto, aveva sempre desiderato avere una migliore amica,
con cui scherzare, fare foto, e soprattutto con la quale aprirsi e parlare.
Aveva iniziato ad odiarsi, a pensare che tutto quello che gli era accaduto era per colpa sua, odiava tutto di lei ,
il suo corpo per primo, si sentiva grassa, era solo un poco formosa ma stava dimagrendo,
più dimagriva più si sentiva grassa e delusa.
Quel suo sorriso raggiante era scomparso da tempo, o almeno era scomparso quello vero,
faceva vedere solo sorrisi finti, mentre annuiva e rispondeva con le solite frasi false,
che servivano per nascondere il dolore.
L’unica cosa che riusciva a bloccare quelle lacrime erano cinque voci, cinque sorrisi,
di cinque ragazzi che lei considerava Idoli.
Ascoltava le loro canzoni e non sorridendo del tutto ma muovendo soltanto le labbra all’insù
creando una dolce fossetta si asciugava le poche lacrime rimaste.
Riempivano almeno un pezzetto del suo cuore, non poteva farne a meno,
li sentiva vicini più di ogni altra cosa.
L’unica cosa di cui aveva paura era dimenticarli, o essere dimenticata,
aveva paura che loro potessero trascurare le loro fans, le Directioners.
Magari a causa di troppo lavoro o a causa di amici e ragazze.
Non li aveva mai incontrati, mai sentiti dal vivo, ma lo sperava con tutta se stessa,
sperava con tutta se stessa di incontrarli, di incontrare i suoi Idoli, gli One Direction.
    >>Continua<<
  
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