Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: ehydarlin    29/12/2012    27 recensioni
Dal momento in cui la mia luce si spegnerà, sarà solo la tua a ricordarmi, quindi ti prego di non spegnere mai la tua vitalità, la tua dolcezza, e abbi una vita felice con la tua fidanzata Danielle...
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

*PREMESSA*
Questa storia è estremamente triste, quindi vi consiglio, se riuscirete a leggere fino alla fine, di prendervi un bel pacchetto di fazzoletti, perché vi sarà molto utile. Detto questo buona lettura :)





I love you until the end.





29 Agosto 1993
Ti ricordi Liam? Quando eravamo piccoli te l’ho sempre detto. Odiavo il fatto che tu e io fossimo nati lo stesso giorno nella stessa città. Odiavo il fatto che tu continuassi a dire che era destino, ma non dicevi altro. Forse era la stessa data di nascita che ci ha uniti tanto. Forse era destino che noi due dovevamo nascere lo stesso giorno nella stessa città, perché tu sei nato tre settimane prima del parto previsto. “Sono nato quasi morto” Te le ricordi queste parole? Lo dicesti te. Avevi solo un rene funzionante e la tua respirazione era molto instabile. I medici non riuscivano a farti reagire, in nessun modo. Fino a 4 anni ti portavano sempre all’ospedale per controlli e controlli.
15 Settembre 1999
Eravamo nella stessa scuola elementare. Ti ricordi? Collingwood. Volevo stare solo con te. Io sono sempre stata una ragazza parecchio timida, e con poca autostima, per questo non avevo molti amici in quella scuola. Solo te. Amavo stare in compagnia tua. Eri sempre frizzante, certe volte anche troppo perché finisti spesso dalla preside. 
29 Gennaio 2000
Cercasti di entrare in una qualunque squadra della nuova scuola. In nessuna ti prendeva. Un giorno ti vidi che uscivi di casa al mattino presto. Stavi correndo. Allora provasti un giorno a fare la corsa campestre e arrivasti primo. Da allora continuasti a correre, mantenendo sempre un ottimo livello di salute. Mi ricordo che un giorno tu mi convincesti a venire a correre con me. Dopo pochi minuti io ero esausta, ma tu eri ancora arzillo come una cavalletta. Non ero io quella che aveva sconfitto il ragazzo più veloce di Wolverhampton. E a solo 12 anni ti hanno inserito nella squadra under 18… eri già il mio idolo.
18 Ottobre 2007
Iniziasti a scappare da scuola. I bulli ti prendevano sempre di mira e non potevi proprio a ribattere. Mi dispiace di non aver fatto niente quando mi chiedevi aiuto o comunque quando partecipavo a quelle brutte scene non ti davo mai un aiuto. Mi ricordo che però sei riuscito ad alzarti dalla polvere. Iniziasti a fare pugilato, a che spese però! Un giorno feci a botte con il tuo allenatore, rompendoti il naso. Non importava che avesse trent’anni in più di te. Ricordo che tornavi a casa sempre con la faccia gonfia e piena di lividi. Mi si lacerava il cuore quando ti vedevo in quello stato.
20 Gennaio 2007
Iniziasti a vendere le caramelle davanti a scuola perché continuavi a vedere quel programma di affari. “Dragon’s Den” ha fatto scattare dentro di te qualcosa, gli affari fecero parte di te fin dalla più tenera età.
5 Febbraio 2007
Te lo ricordi questo giorno? Io fin troppo bene. Era il giorno dove ci dichiarammo davanti a quel karaoke mentre i nostri amici aspettavano che arrivassimo. Mi ricordo che mi prendesti i fianchi e mi baciasti. Aspettavo da troppo tempo quel bacio, ma tu sorrisi quando le tue labbra si appoggiarono sopra le mie, allora inesperte perché lasciavo il mio primo bacio solo a te. Ci furono molti altri giorni dove ci scambiavamo talmente tanti amori, fino a quando tu presi un’altra mia “prima volta”. La notte più bella che passai tra le tue braccia e tra i battiti di fuoco che minacciavano di esplodermi dal petto. La tua dolcezza in ogni tocco, ogni tuo bacio, ogni tua carezza, mi manca tutto questo. Sei sempre stato il mio principe azzurro sul suo bianco destriero. Proprio come in una favola.
23 Luglio 2007
Che bello quel matrimonio! Avevi cantato per gli sposi. Mi ero specchiata in quella coppia. Sognavo che un giorno anche noi due potevamo vestirci così. Io con un abito bianco che si appoggiava lievemente sulle mie curve, e tu con lo smoking nero che sarebbe riuscito a renderti ancora più affascinante di quanto lo fossi già. Sognavo che un giorno tu cantassi al nostro matrimonio. Sognavo che fossimo noi due ad aprire le danze come quella coppia neo-spostata. Sognavo una vita come tua moglie. Sarebbe stato il sogno più bello, che qualunque persona sarebbe riuscita a elaborare.
22 Settembre 2008
Avevi solo 14 anni quando ti allontanasti da me. Tutta la famiglia era attaccata alla televisione solo per te. Te riuscivi a far attaccare tutto il quartiere allo schermo della televisione visto che eri a quel programma. All’inizio ci riuscisti, classificandoti tra i primi 24. Non ci riuscisti, nonostante tutti le prove e tutta la volontà che avevi. Tornasti a casa, ma non nel modo che mi aspettavo. Eri sicuro di te, come se quello che era successo ti avesse fatto crescere. Eri sempre più intenzionato a vincere e a diventare una popstar. Non studiasti più come una volta, il tuo unico pensiero era quello di cantare, cantare e cantare, fino a rimanere senza voce.

19 Giugno 2009
Eri arrivato a casa mia con il fiato in gola e sembrava che dovessi scoppiare. Mi dicesti che ero l’unica. L’unica che ha creduto così fortemente nel tuo sogno. L’unica che ti aiutasse a stare in piedi e a darti un motivo per cui lottare. L’unica che sarà sempre stata nel suo cuore per tutta la vita. Nonostante queste parole e la notte piena di fremiti e di amore, tu te ne andasti, lasciandomi il cuore vuoto e lasciando che l’oscurità si avventasse su di me, lasciando che le tenebre mi tenevano imprigionata nella paura. Mi hai lasciato nonostante tu sapessi quanto ti amavo. Mi hai lasciata nonostante anche tu mi amassi. Non capirò mai il tuo gesto.

29 Agosto 2009
Aspettai. Aspettai troppo. Tutti i miei amici erano presenti alla mia festa. Ma cercavo sempre quella sagoma che sarebbe riuscita a farmi comparire sul viso un sorriso d’amore, non un sorriso falso che i miei genitori mi obbligavano ad assumere con gli ospiti. Aspettavo, ma tu non arrivavi mai. Mi avevi già dimenticata?
29 Agosto 2010
Un altro compleanno senza di te. Era passato un anno da quando hai iniziato a non vedermi e non parlarmi. Un messaggio, una chiamata, niente. Io continuavo a mandarti messaggi, ma tu non rispondevi. Ti cercavo a casa, ma tu non c’eri mai. Da un giorno all’altro sei scomparso dalla mia vita. Ma quel giorno, quando ormai avevo passato troppe ore ad urlare nel mio cuscino per non fare troppo rumore, arrivò. 
Non tu, sarebbe stato troppo bello, e un sogno impossibile. Tu non arrivasti mai. Una lettera piuttosto. Scrivesti quanto era stato difficile per te lasciarmi, ma quanto desiderasti di poter tornare a xFactor. Quella lettera non potrò mai più leggerla. Non perché l’abbia stracciata o cose così. Appoggiai il foglio sul cuscino, per avere anche solo la tua scrittura vicino a me. Ma non riuscii a trattenere le lacrime. Sapevo che dovevo staccare la carta dal mio volto, ma volevo averti vicino a me. Chiedevo troppo ad averti? Chiedevo troppo ad amare una persona che non mi voleva più? Chiedevo troppo se ti volevo di fianco a me? Chiedevo troppo se… chiedevo che tu non ti allontanassi mai? La risposta è proprio quella. Si. Sì, ho chiesto troppo. Sì, non sei la persona che pensavo che fossi. Sì, avrei sofferto tanto, ma volevo infondo che tu potessi avverare il tuo sogno.

17 Settembre 2010
Cry me a river. Me la ricordo troppo bene quella canzone, la cantavi sempre con me. Io cercavo di seguirti nel canto, ma tu eri già troppo bravo, e mi sentivo solo un intralcio. Quindi mi sedevo su quella panca scomoda, fatta di legno non levigato bene, e certe volte, nell’aspettarti, mi prendevo delle schegge sulla mano. Tornai in quel posto altre molte volte, ma tu non c’eri mai. Non eri più il Liam Payne che avevo conosciuto. Il tuo sogno mi ha allontanato da te. Non è giusto, Liam. Perché solo io devo soffrire così? Perché? Se avessi avuto io una vita come la tua, tu cosa avresti fatto? Voglio rivederti, voglio abbracciarti, voglio baciarti, voglio sentire quelle braccia forti intorno al mio corpo, voglio che le tue mani mi tocchino come quando facevamo l’amore. Il nostro è un amore impossibile, vero? Ormai eri lì. Davanti ai miei occhi. Ma non dal vivo. Eri ancora lì, sullo stesso palco di due anni prima: xFactor. Non mi persi più una puntata. Me le registravo tutte, così per averti vicino anche solo grazie ad uno schermo. 
26 Settembre 2010
Occhi pieni di lacrime quando vidi quella foto. Una semplice foto, ma che riuscì a suscitare in me ricordi troppo pesanti e duri da sopportare. Danielle, quella ragazza si era impossessata di te. Fidanzato con una ballerina di xFactor. Cosa aveva lei in più di me? Fama? È per questo che mi hai lasciata, Liam? Perché non ero famosa? Se ci fossi stata io al posto di Danielle, saresti stato con me? Non voglio continuare a guardare te felice mentre continuo a disperarmi. Fan urlanti vi aspettavano davanti allo studio di xFactor. Potevo andarci anche io, ma non ce la feci. Sarà perché mi hai ferito troppo. Sarà perché avevo paura di trovarti felice con qualcun’altra. Sarà perché avevo paura che mi avessi dimenticato. Sarà perché sono un’illusa. Non lo so. Ma so per certo, che quello che mi ha ferito sei stato tu, e nonostante tu facevi finta che non esistessi, mi sono sempre preoccupata per te, e sappi che il mio amore nei tuoi confronti non finirà mai. Ho riservato per te molte delle mie prime volte. Ti ho donato la mia purezza. Ma tu non hai pensato due volte a trafiggermi alle spalle.
1 Ottobre 2011
La prima volta che andasti in Italia. Non mi portasti con me nonostante ti abbia detto anche troppe volte che volevo andarci il prima possibile. Ti dimenticasti, vero? Ormai non ero altro che un ricordo della tua mente da dover buttare, e disfarsene. Il mio sogno di poter stare accanto a te è impossibile, vero? In quelle notti che continuavi a dirmi che saresti stato sempre con me, stavi mentendo, vero? Non sono altro che una bambina. Aspettare ancora un principe come nelle favole quando ormai si hanno 18 anni. Non cambierò idea. Ho fatto bene a dedicare la mia purezza solo a te. Ho sempre detto che con te avrei condiviso tutto, ma non credevo a tal punto. Il mio cuore sta diventando troppo pieno di ricordi che dovrei cancellare, ma non posso. Sono troppo affezionata a te, e credo che questo mio amore nei tuoi confronti, sia il mio veleno che piano piano mi sta spegnendo ogni vitalità.
12 Agosto 2012
Siete arrivati al culmine della vostra popolarità. Tutto il mondo vi ha visti. Le olimpiadi sono state meravigliose, e tu eri il più bello. Non ti ricordavi di me? Ho sempre amato le olimpiadi, e tu c’eri andato grazie al tuo talento. Danielle ovviamente non mancava. La ballerina dei giochi olimpici. Cosa avresti fatto se mi avessi vista? Cosa avresti fatto se quel giorno fossi venuta alle olimpiadi e mi fossi presentata davanti? Come sempre, la mia vigliaccheria mi proibì di fare un passo avanti. Troppe tue fan c’erano là davanti. Anche se solo ci avessi provato non avrei mai potuto incontrarti. Ormai sai che mi hai distrutto, e le mie lacrime che continuano a solcarmi il viso ne sono la prova. Non passa giorno, ora, minuto, secondo, attimo, che c’è sempre qualcosa nel paesaggio, nell’aria che mi ricorda te e il tuo dolce viso. Non c’è mai una volta che non pensi a quelle parole che mi dicesti prima di sparire per sempre e come una candela consumata, anche io sto per spegnermi. Pochi attimi, e il mio fuoco si spegnerà.
25 Dicembre 2012
I tuoi genitori sono dalla mia parte. Mi hanno detto che per quest’ultimo dell’anno andrai da loro. Ti consegnerò questa lettera. E sai che cosa ti chiedo? Di piangere, piangere. Senza fine. La mia sofferenza è troppo grande, voglio che tu pianga. Io da lassù almeno capirò che un minimo mi volevi bene. Tu leggerai questa lettera che sarà già troppo tardi. Voglio solo che tu sappia che ti ho amato e ti amerò per sempre. Non importa cosa dirai o se ci sia Danielle o meno nella tua vita. Ho sempre sofferto per un amore impossibile, adesso è il momento che la smetta con tutte le mie isterie e il mio carattere egoista. Spero che questa Danielle sarà la miglior donna che tu possa mai avere come fidanzata. Spero che la tua vita futura sarà tutta rosa e fiori, perché ti assicuro che è bruttissimo soffrire per amore. Te lo auguro con tutto il cuore. Liam Payne sarà sempre il mio bellissimo principe azzurro sul suo cavallo bianco. La luce dei miei giorni. Dal momento in cui la mia luce si spegnerà, sarà solo la tua a ricordarmi, quindi ti prego di non spegnere mai la tua vitalità, la tua dolcezza, e abbi una vita felice con la tua fidanzata Danielle.
29 Dicembre 2012
La mia luce si è spenta.

 

 
Il ragazzo chiuse la lettera, ormai impossibilitato a fermare quel fiume di lacrime che minacciavano di bagnare il suo dolce viso mentre la ragazza al suo fianco lo stava accompagnando con le lacrime. 
Danielle e Liam avevano ricevuto quella lettera dalla famiglia che, ignara delle intenzioni della ragazza, non avevano letto il testo lasciando che lei svolgesse la peggior scelta della sua vita. 
Liam cadde in un pianto straziato. Non l’aveva dimenticata. Pensava solo che con tutti gli impegni che aveva lui avrebbe fatto la cosa giusta lasciandola libera. 
Lui la amava, e credeva che così l’avrebbe fatta felice, invece ha solo peggiorato le cose. Non pensava che potesse reagire così, non pensava che lo amasse così tanto.
Lui corse, corse via. La sua fidanzata non lo seguì, aveva capito che doveva parlare con il suo amore perduto. 
Andò in quell’hotel, dove per la prima volta provarono l’emozione più forte di tutta la loro vita. Si inginocchiò a terra, ormai urlando dal dolore che provava. 
Perché l’hai fatto, Meg? Perché?, si ripeteva lui. Chiedeva una spiegazione, ma non gli arrivò niente, un segno, una parola, un qualsiasi cosa che potesse fargli capire che era uno scherzo. Continuò così per tutta la notte, accasciandosi su un marciapiede e passando la notte abbracciando la lettera che aveva scritto la ragazza prima di morire.
Liam fece quello che il suo amore perduto gli aveva consigliato di fare. Sposò Danielle, ebbero una figlia, che aveva preso gli stessi occhi del padre.
Liam continuava a fare visita alla tomba di Meg, Danielle non aveva niente in contrario, aveva capito quanto aveva sofferto quella ragazza e certe volte si fermava davanti alla tomba anche per più tempo di Liam.
Meg divenne la nuova amica di Danielle.
“Papà! Andiamo al parco?” le chiese sua figlia. Al vedere tanta innocenza le sorrise, e accettando disse: “Hai un nome bellissimo, Meg.”
E l’angelo che aveva scritto quella lettera di addio al suo amato, fu felice di tornare a vivere come figlia del suo principe. Solo così, sarebbe riuscita a vivere per sempre in sua compagnia.









Until the end...

Ed eccomi qui!! *col raffreddore perché si è commossa anche la sottoscritta*
Ecco la OS deprimente... c'ho messo tutta la passione che potevo.
Come potete notare questa OS è completamente diversa dal mio modo di scrivere... anche perchè come scrivo io è molto più ragazzesco (?) faccio molte battitune, pippe mentali ecc... (come per esempio ne è piena la mia long "
Sarò una brava ragazza?")
Voglio chiedervi una cosa... avete pianto? Almeno una lacrimuccia? Perché io veramente c'ho messo tutta me stessa.
Sia ben chiaro che io amo Danielle, ma era solo per chiarire, che non mi arrivino recensioni del tipo "Perché odi Danielle?" "sei solo una bimbaminchia perchè odi Danielle hìhìhìhì". No. Grazie.
Detto tutto, adesso mi dileguo aspettando le vostre recensioni perché sono molto curiosa di sapere quanto vi ho emozionati ;)
Grazie per essere arrivati qui... ciao :)


PS: Se cliccate sul titolo dello spazio autrice vi esce una canzone. :)

   
 
Leggi le 27 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: ehydarlin