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Autore: GrimmEspada03    30/12/2012    1 recensioni
"Un Cameriere mi venne addosso..
Cameriere:" Mi scusi tanto, signorina.."
Mi girai verso di lui e non avevo mai visto così tanta bellezza. Ero rimasta impietrita, non sapevo nè che dire nè che fare. Una totale imbranata, eh? [...]
Il mio cuore batteva davvero forte , anche se era difficile con Yamato che si era davvero davvero interessato ad una come me? [...] "
Era così difficile da credere..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Salveeee :3
Ecco un altro capitolo (:
Spero vi piaccia e spero di ricevere recensioni :3
Buona lettura <3


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Così non ero uscita per altri due giorni...
In quei due giorni non avevo fatto niente di speciale apparte dormire, pensare e guardare un pò la televisione.
Avevo controllato il telefono ed era l'una del pomeriggio, avevo voglia di uscire dalla stanza.
Mi ero sistemata un pò e vestita, ero scesa giù per le scale ed ero davanti alla porta della Sala, avevo intravisto
Yamato che era lì dentro. Non volevo entrare, però purtroppo mi aveva visto e stava venendo fuori dalla porta,
avevo cercato di andarmene via il più presto possibile solo che mi aveva seguito fino alla mia camera.
Era riuscito ad entrare, non avevo molta forza di trattenere le persone fuori dalla porta, mi aveva sbattuto
sul letto con forza e mi fissava dritto nei miei occhi, lucidi di nuovo.
Yamato:" Adesso mi ascolterai per forza..."
Il suo sguardo era freddo e diretto, era intenzionato a chiarire tutto.
Un'altra dimostrazione che ci teneva a me?...
Nadia:"..." I miei occhi parlavano da se', stavano di nuovo per lacrimare. Ero molto fragile e averlo così vicino
scatenava in me tristezza e, poi, era molto sexy... " Devo pensare adesso a queste cose?"
Yamato:" Non piangere di nuovo, ok? Ti sto dicendo la verità! Quella ragazza non è la mia fidanzata,
a me interessi solo tu."
Dovevo realmente crederci? E se lo faceva con tutte le ragazze dell'hotel? Dovevo scansarlo, toglierlo da me
avevo bisogno di tempo.
Nadia:" Non so se crederti... Non sono come tutte le altre che puoi abbindolare come piace a te."
Yamato:" Non abbindolo nessuno, se dico veramente che una ragazza mi interessa è perchè è vero!"
Nadia:" Ma sono brutta! Guarda il mio fisico, sono grassa."
Beh, era vero... Non ero affatto magra ma bensì ero piuttosto in carne.
Yamato:" Non mi importa, sei perfetta così e non guardo il fisico di una ragazza..."
Cosa, cosa, cosa? Era la prima volta nella mia vita che sentivo una cosa del genere, esistevano ragazzi così?
Gli unici che avevo conosciuto, che mi avevano presentato delle mie amiche, erano tutti dei poco di buono che guardavano
solamente il mio aspetto fisico e mai mi avevano guardato dritto negli occhi come stava facendo Yamato in quel preciso momento.
Mi erano scesero le lacrime, però non erano di tristezza quella volta.
Nadia:" D-Davvero?" la mia voce era tremolante in quel momento.
Yamato:" Perchè piangi, Nadia?"
Nadia:" Perchè nessuno mi ha detto una cosa simile."
Yamato mi aveva guardato con amarezza in quel momento, stava sicuramente pensando che era impossibile per me non aver mai
avuto una relazione.
Yamato:" Mi vuoi dire che nessuno ti ha mai amato? Nessuno è mai stato con te?" quelle parole mi rimbombarono in testa, infatti
c'era stato un momento di silenzio perchè dovevo pensare a come dirlo senza lacrime, senza dolore.
Così avevo provato a parlargli, tutto un discorso di un fatto accaduto tempo prima, ovvero ai tempi delle superiori. Per aiutarmi a cercare
qualcuno una mia amica aveva provato a farmi uscire diverse volte con diversi ragazzi, cioè , appuntamenti al buio. Ogni volta che varcavano
la porta del locale scelto dalla mia amica, spesso era una pizzeria, mi guardavano e se ne andavano solo perchè non avevo un fisico decente.
Yamato:" Oddio... Immagino come sia stata dura per te. Io i maschi non li capisco, sei una bella ragazza."
Gli avrei detto " Ehm... Tu sei un ragazzo" ma ero contenta del fatto che mi avesse compreso, però rimaneva quel punto interrogativo
da risolvere.
Nadia:" Ma con questo, non abbiamo risolto la faccenda della tua ragazza"
Yamato:" Ti ho detto che non lo è! Guardami... A me piaci solo tu" Dopo quella frase, si stava avvicinando sempre di più vicino a me, come per
baciarmi, subito gli avevo dato una mano sulla faccia per allontanarlo. Avevo sempre le lacrime agli occhi, mi ero alzata dal letto ed ero andata
ad aprire la porta per scacciarlo via.
Nadia:" Ti... Prego... Vattene dalla mia stanza. Ho bisogno di stare da sola."
Yamato aveva una faccia da cucciolo bastonato, purtroppo io ero così non mi facevo abbindolare facilmente e solo l'idea che lui mi stava mentendo
mi faceva star male. Si era tolto dal letto e avviato verso la porta della stanza e si era girato verso di me...
Yamato:" Non mi arrenderò facilmente. Tu sarai mia."
Detto ciò se ne era andato per il corridoio tornando a fare il cameriere a servire, pulire tutta la sala da Colazione/Pranzo/Cena, io avevo chiuso la
porta della stanza e mi ero sdraiata sul letto quando mi ero accorta che mi ero dimenticata di leggere i fogli che mi aveva dato Edward.
Avevo preso i fogli che erano dentro al cassetto, cercando in tutti modi di non pensare a cosa era successo prima, avevo preso il primo foglio e avevo
letto che dovevo provare un ristorante della zona dell'hotel. Non avevo perso tempo a sistemarmi il trucco, i capelli, i vestiti, ero molto elegante quella sera
anche se non ero andata con nessuno.
Ero uscita dalla stanza di soppiatto, questa volta avevo deciso di prendere l'ascensore per non prendere le scale che arrivavano alla Sala, una volta scesa
non avevo trovato nessuno per fortuna e in meno di due minuti ed ero a camminare per quella lunga via.
Avevo letto che il ristorante si chiamava " Chiku-chiku" tradotto significava solletico, dal nome doveva essere un posto carino. L'avevo intravisto
all'angolo della lunga via: Era un edificio verde chiaro, aveva le finestre a forma di triangolo color nero non avevo mai visto delle finestre così carine
in vita mia, la porta era semi-trasparente ed era molto grande. C'era scritto sul foglio che era il ristorante migliore della città e tutti lo conoscevano
e tutti ci volevano andare, insomma un posto "figo" e lo era!
Ero entrata dentro e mi ero diretta al cameriere che dirigeva l'intera orchestra di persone che avevano prenotato per mangiare, avevo chiesto il mio
tavolo e mi ci aveva accompagnato da gentiluomo e mi aveva portato il Menù con la traduzione in Italiano. Avevo capito che il ristorante era molto
attrezzato e avevano cercato di tradurre tutti i pasti in quasi tutte le lingue del mondo, per la comodità di tutti. Avevo incominciato a sfogliare
delicatamente il menù notando le varietà di pietanze che c'erano. All'improvviso era entrato qualcuno, non avevo preso la briga di girarmi, sembrava
essere arrabbiato perchè non trovava mai un posto, il cameriere cercava di farlo calmare quando indicò il tavolo di qualcuno, ovvero il mio tavolo.
Ragazzo:" Io sono con quella ragazza."
Camiere:" Davvero? Adesso vado a chiedere."
--
Cameriere:" Signorina, quest'uomo è con lei?"
Al primo sguardo non guardai l'uomo ma per non far un dispiacere al ragazzo gli avevo detto di sì che era con me. Il cameriere se ne era andato
con le mie ordinazioni poi sarebbe tornato per prendere le ordinazioni del ragazzo. Volevo vedere chi avevo di fronte a me, avevo alzato il
mio sguardo a lui ed era una bellezza senza fiato!
Ragazzo:" Piacere mi chiamo Akise."
Aveva uno sguardo freddo, privo di emozioni, la cosa mi aveva provocato dei brividi.
Nadia:" Piacere di conoscerti mi chiamo Nadia"
Gli avevo sorriso era la sola cosa che potevo fare, se non essere felice che un ragazzo così carino mi stava vicino senza andarsene.
Nel frattempo il Cameriere era tornato e mi aveva portato l'antipasto giusto per iniziare a mangiare qualcosina visto che avevo alquanto fame,
lui non aveva ordinato niente era restato lì a fissarmi tutto il tempo.
Akise:" Beh..."
Nadia:" Dimmi."
Sempre di nuovo quello sguardo, il suo tono freddo e deciso, non capivo che cosa gli era accaduto o forse era già così da tanto tempo.
Avevo intenzione di conoscerlo, avevo voglia di aiutarlo qualsiasi cosa avesse: Ferite nel cuore, malattia, problemi famigliari ecc. Io sono sempre stata così
sapevo che non riuscire a farmi gli affari miei come avrei sempre dovuto fare.
Akise:" Addio."
Nadia:" Eh? A-Aspetta!"
Se ne stava andando dal ristorante, avevo abbandonato la mia postazione per seguirlo fino a fuori, avevo preso il suo braccio e attirato verso me.
Il risultato era stato che lui era vicinissimo a me, mi sembrava di impazzire. Era perfetto, lui era più alto di Yamato, capelli biondi che risplendevano
nelle luci dei lampioni fuori dal ristorante, snello e spalle larghe.
Akise:" Cosa vuoi? COSA VOLETE TUTTI?"
Nadia:" Io voglio aiutarti... Che cos'hai?"
Il suo tono di voce stava diventando molto alto e sembrava arrabbiato, anche se non sapevo il motivo.
Akise:" Nessuno può aiutarmi, lasciami in pace."
Cercava di dileguarsi però avevo stretto quel braccio più forte che potevo, non capivo il perchè del mio gesto, volevo davvero aiutarlo?
C'era qualcosa oltre al fatto che lo volevo aiutare? L'unica cosa che mi mancava era solo un'altra "Cotta" d'estate.
Nadia:" Ti voglio aiutare, non te ne andare... resta qui."
Akise si era avvicinato a me, così tanto che avevo visto quei occhi, i più belli mai visti in vita mia... Grigi chiari profondi, si dileguò dalla
mia stretta e se ne andò via da me. Io non ero più tornata dentro al ristorante, ero ritornata in Hotel dentro alla mia stanza a pensare
a tutta la giornata che mi era capitata oggi... " una peggio dell'altra " avevo pensato.
Infondo era così, stava andando di male in peggio e non avevo idea di cosa fare.

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Come ho detto prima, spero vi sia piaciuto (:
Pubblicherò presto il sesto capitolo :3
Jaana,
GrimmEspada03
  
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