AN: Sì, esatto, un altro dei miei esperimenti delle due di notte. Spero sia
venuto bene. Ricordate, una recensione e vi arriva la lettera da Hogwarts!
burrobirra__
A mia mogliA, DrogataDiApiFrizzole.
Baby, ‘cause this is love.
“Ma…
è contro le regole, Fred.” Sussurrò Hermione,
titubante. La proposta di Fred era stata così romantica che era
tanto, troppo
tentata dall’accettare, ma la sua mente da prefetto
perfetto le diceva di lasciar perdere.
“Non
mi dirai che non hai mai infranto le regole, Hermione.” Le rivolse uno sguardo
complice. Effettivamente, aveva infranto più regole lei, con Harry e Ronald, di
chiunque altro. Una in più, o una in meno,
di certo non avrebbero fatto la differenza. La giovane Grifondoro
sospirò ed afferrò la mano che Fred le aveva porso. “Non te ne pentirai.”
La
scopa era per terra, a pochi centimetri dalle sue scarpe. Tese un braccio, ed
aprì la mano. “Su!” Esclamò Hermione, ricordando le prime lezioni di volo al
primo anno. La prima volta, la sua scopa non aveva fatto altro che rotolare
leggermente, senza sollevarsi di un millimetro. Quella volta, però, ebbe più
fortuna: in pochi secondi, aveva la scopa in mano. Ci si mise a cavalcioni e si
spinse in aria, seguita da Fred, iniziando a volare verso il cielo. Il vento le
scompigliava i capelli, già un po’ arruffati come avevano l’abitudine di
essere, e le accarezzava dolcemente il viso, facendole provare brividi di
freddo su tutta la schiena. Chiuse gli occhi, si sentiva libera. Volare, andare
dove voleva, era magico, in tutti i
sensi che quella parola poteva avere. Buttò la testa all’indietro, sorridendo,
senza mai aprire gli occhi.
Fred
la guardava affascinato, a pochi metri di distanza. Lo faceva sentire meravigliosamente
vedere Hermione così contenta, per così poco, poi. “Oh, Fred.” Sospirò. “Tutto
questo è fantastico.” Finalmente aprì gli occhi, e gli rivolse il suo sguardo.
Fred le sorrise e si avvicinò a lei, per prenderle la mano, la quale fu stretta
in quella del ragazzo, mentre i due Grifondoro si guardavano negli occhi. Nessuno
dei due osava eliminare la distanza fra di loro, per paura di rovinare il
momento. Restarono così per vari minuti, poi Fred le tirò il braccio ed
iniziarono a volare verso l’alto, verso la luna piena, dritta davanti a loro. “È
stupendo...”
“Mai
quanto te,” le rispose Fred, facendo arrossire violentemente Hermione, la quale
cercò di coprirsi il viso con qualche ciocca di capelli, che Fred le portò
subito dietro l’orecchio. “Sei bellissima, Hermione.” Lei guardò in basso,
girando leggermente la testa. Si sentiva talmente imbarazzata, nessuno le aveva mai detto certe cose.
“Dov’è
finito il tuo spirito comico?” Chiese lei, con quel briciolo di capacità di
parlare che le restava. Fred ridacchiò tra sé; quello era un suono che Hermione
amava, avrebbe voluto ascoltarlo per sempre.
“Diciamo
che in questo momento è sorta la mia vena poetica.” Rispose lui. “Ma... se
preferisci l’altro me, potrei sempre lanciarti una Caccabomba.” Le propose
sorridendo. In tutta risposta, Hermione si avvicinò di nuovo a lui, e gli
sfiorò un braccio, guardando verso il basso. Lui le alzò il mento, in modo che
la potesse guardare negli occhi, e le lasciò un bacio sulle labbra. Hermione
arrossì nuovamente, stavolta sorridendo. Gli accarezzò una guancia e lo baciò;
stavolta Fred approfondì il bacio, attirandola ancora di più a sé.
“I love you, Fred,” sussurrò Hermione,
ancora leggermente imbarazzata una volta che il bacio fu sciolto.
“Me too, ‘Mione,” le rispose Fred, forse
per la prima volta in vita sua emozionato. Era questo che faceva l’amore? Era
questo quello che si provava? Perché se era così, non sarebbe sceso da quella
scopa mai più.
“Granger!
Weasley!” Esclamò qualcuno, vedendoli dal basso. Era la McGranitt, che
probabilmente li aveva scorti dalla finestra. Quando scesero, la professoressa
era ancora lì ad aspettarli. “Granger, da lei non mi sarei mai aspettata una cosa del genere. Ora andate nei vostri dormitori.
Venti punti in meno a Grifondoro!”
Ne era totalmente valsa la
pena.