Our love is forever.

< Louis ridammi il cellulare! > 

Il riccio iniziò a rincorrere il ragazzo per tutta la casa, finchè tirandolo per il polso, riuscì a fermarlo.

< Idiota! > scoppiarono a ridere entrambi, guardandosi negli occhi.

< Oh, che dolce. Ti voglio bene anche io. Andiamo a giocare a calcio? > e in quel momento il cuore del riccio, iniziò a battere piu' veloce del solito, nel vederlo sorridere.

< C-certo > balbettò Harry.

 

 

Louis era lì, steso sul letto, mentre guardava in alto. Harry decise di entrare, aveva tanta voglia di vederlo. Di vedere quei suoi occhi azzurri, e quel suo sorriso mozzafiato.

< D-disturbo? > chiese indeciso.

Louis distolse lo sguardo dal soffito, guardandolo con un sorriso stampato in faccia.

< Ehy. No, entra pure. >

Il riccio si sedette accanto a lui.

< Ho bisogno di parlarti. > lo guardò.

< Dimmi. >

< I-io...sono innamorato di te, Louis. Dal primo momento che ci conoscemmo, dal quando ti guardai negli occhi per la prima volta,

da quando mi sorrisi, per la prima volta. Io ti amo, ti amo piu' della mia stessa vita. > ecco le parole che uscirono dalla bocca di Harry. Si pentì subito, per paura di non essere ricambiato.

< T-ti amo anche io. > 

Il riccio non potè credere a quelle parole, stava forse sognando? No, quella era la realtà.

< Ci sei? > disse Louis ridendo, passando una mano davanti al viso di Harry.

< E-Eh? Ehm..sì..non posso ancora crederci.. cioè..e comunque..ehm..la tua risata è la risata piu' bella che io abbia mai sentito. > ammise il riccio, guardandolo negli occhi.

< G-Grazie.. > rispose il ragazzo, ormai rosso in viso.

Non poteva ancora crederci. 

Louis lo amava.

Harry amava Louis.

Sorrisero entrambi, ancora increduli, per poi baciarsi. IL LORO PRIMO BACIO.

 

Passarono alcuni mesi, e loro erano sempre piu' felici.

Condividevano tutto insieme, erano fatti l'uno per l'altro.

Si amavano all'infinito, e questo non sarebbe cambiato mai.

 

 

< Louis, ma che cazzo ti prende? > urlò il riccio, preso dalla rabbia.

< Senti, ho vergogna, okay? ho vergogna di essere preso in giro perchè sono gay, tra noi è finita! > ribattè Louis, con le lacrime agli occhi.

Ma cosa stava dicendo? Davvero pensava questo?

< Hai v-vergogna di me? Di noi? > lo guardò incredulo, ormai con le lacrime che iniziano a rigare il suo volto.

Louis abbassò lo sguardo rimanendo in silenzio.

< Scusa. > furono le ultime parole che louis riuscì a dire, ma che furono ricoperte dal rumore della porta, dalla quale Harry uscì.

 

Harry non poteva ancora crederci.

Louis aveva vergogna della loro relazione, tutta colpa di quegli stupidi insulti che ricevevano su internet da quelli che consideravano 'amici', o dalle persone in mezzo alla strada.

Tutto finito, per colpa di quei coglioni.

Una relazione stupenda, andata in frantumi.

 

'Ho sbagliato tutto, cazzo. Io Harry lo amo piu' della mia stessa vita, lui è il mio tutto. Perchè non riesco a fregarmene degli insulti?' questo era quello che pensava Louis.
 

Non voleva lasciarlo andare. Aveva sbagliato.
 

Le critiche continuavano ad arrivare su internet, finchè lui, stanco della situazione, prese una lametta, e si chiuse in bagno.

Un taglio, due tagli, tre tagli, quattro tagli..e così via.

Il pavimento di quel bagno, diventò in poco tempo, pieno di sangue. Louis cadde a terra.

 

'Io lo rivoglio. Rivoglio il mio Louis.' ecco cosa pensava Harry, appena uscito da un negozio, con un mazzo di fiori in mano.

Si recò dal ragazzo, bussando piu' volte, ma non ci fu una risposta.

Prese le chiavi da sotto il vaso (posto in cui Louis le metteva sempre, sapeva che il riccio se le dimenticava la maggior parte delle volte), e aprì.

< Louis? > disse varie volte, ma non ebbe risposta.

Aprì la porta del bagno, trovandolo a terra.

Lo guardò incredulo, e scoppiò a piangere. 

< Louis! > urlò, dal dolore.

Si accovacciò, stringendolo a sè, non curante del sangue che gli bagnava la maglia.

< L-Louis, ti prego, a-apri gli occhi, amore mio > ripetè piu' volte..ma niente.

Chiamò un'ambulanza, che non tardò ad arrivare.

 

Passò una settimana, Harry non si mosse dall'ospedale, giorno e notte, rimase lì.

< Mi dispiace, il ragazzo non ce l'ha fatta. Abbiamo fatto di tutto. > le parole del dottore.

Ricominciò a piangere, piangeva sempre piu' forte, finchè non uscì dall'ospedale, recandosi a casa.

 

Passarono mesi, ed Harry ogni giorno andava al cimitero, a trovare il suo ragazzo.

< Ehy Louis, come va la vita li sù? > disse, appoggiando un mazzo di fiori, sulla sua tomba.

Si siedette accanto, appoggiando la testa sul marmo.

< Qui va malissimo. Senza di te, fa tutto piu' schifo. Mi manchi tanto, boo bear. > a pronunciare quel nome, un piccolo sorriso si fece spazio.

< Ricordi il nostro primo bacio? E la mia insicurezza nel dire che ti amavo? Io me li ricordo benissimo, e sono sicuro che te li ricordi anche tu.

Quanto ci divertivamo insieme. Mia madre mi dice sempre, che tu eri la persona giusta per me. Hai accettato tutti i miei difetti, e mi amavi davvero.

Dio mio, Louis. Mi manchi da morire. Mi manca il suono della tua risata, e il tocco delle tue labbra sulle mie.> ecco che iniziò a piangere.

< Sto una merda senza di te. Ecco perchè ho deciso di raggiungerti. >

< Louis, amore mio, sto arrivando..aspettami. > rivolse uno sguardo al cielo, per poi tirare fuori la pistola che teneva nella sua tasca, e si puntò la pistola sulla tempia.

Cinque secondi.

Cinque secondi in cui tutti i suoi ricordi con Louis, gli passarono davanti.

Le loro risate, i loro scherzi, i loro baci, le loro partite di calcio.

Con lui aveva affrontato tutto..anche parecchi litigi. 

Dopo cinque secondi, il buio.

Era steso a terra.

 

< Harry? >

< L-louis.> 

< Mi sei mancato. >

< Anche tu, boo bear. Ma adesso finalmente stiamo insieme, e staremo insieme per sempre, te lo prometto. >