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Autore: Tittili    30/12/2012    7 recensioni
Derrik Storm è morto. Ma è veramente così? ecco una nuova idea che mi è balzata in testa. Cosa succederà? Be..basta dare un'occhiata e lo scoprirete...e se volete anche lasciarmi un vostro pensiero, sia positivo che negativo, sarò la più felice del mondo! Buon divertimento. Tittili
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Rieccomi a voi con una nuova idea. Spero di non deludervi..in caso fatemelo sapere..Buona lettura. Tittili

PROLOGO



Il sole, che con prepotenza entrava nella stanza, lo obbligò ad aprire gli occhi.
Si voltò lentamente verso la sveglia e quando vide le cifre luminose che gli indicavano, ormai, l’ora di pranzo si ritrovò a dispiacersi di aver saltato la colazione.
”..papà!..che ne dici di alzarti?..”
La voce di Alexis lo raggiunse come da un’altra dimensione.
“..perchè?..è domenica..” rispose piagnucolando poco convinto.
“..perchè  non mi sembra..” rispose la ragazza affacciandosi sulla porta della camera del padre “..molto salutare dormire tanto…qui dentro…” precisò entrando ed andando ad aprire la finestra arieggiando la stanza.
Castle osservò con attenzione la figlia che lo guardava con sguardo severo.
..so che hai fatto tardi ieri sera per l’uscita del nuovo romanzo…ma non ti sembra di esagerare?..” lo bacchettò la giovane
“..ti assicuro che ho bevuto un solo bicchiere di champagne tesoro…è solo stanchezza..” disse sorridendo l’uomo alzandosi lentamente dirigendosi verso il bagno per una doccia ristoratrice.
La rossa lo seguì con lo sguardo sentendosi un po’ in colpa per averlo accusato senza prove.
..scusa papà..non intend…” cercò di scusarsi con voce preoccupata ma non riuscì a finire la frase perché la testa sorridente dell’uomo sbucò dalla porta del bagno facendole una smorfia buffa.
“..lo so…sei adorabile quando ti preoccupi per me…” sussurò poi lanciandole un bacio e rientrando fischiettando sotto la doccia.
“..ti voglio bene papà…ti aspetto di sotto…per colazione o pranzo…deciderai tu..” replicò ridendo uscendo dalla camera del padre.
Sotto il getto d’acqua calda Castle ripensò alla sera prima e alle forti emozioni che aveva provato.
Non era la prima volta che doveva presentare un suo libro ma tutto era diverso, lui era diverso.
Niente modelle in abiti succinti, niente atteggiamenti da play boy da strapazzo, niente esagerazioni.
Era stata una festa elegante e divertente con gente che amabilmente discuteva sulla sua nuova opera.
Un nuovo libro con protagonista Nikki Heat.
Quando l’aveva vista entrare con quel meraviglioso abito blu il suo cuore si era quasi fermato.
Lei, la sua musa, la fonte d’ispirazione per il suo nuovo personaggio e anche e soprattutto la donna che aveva cambiato la sua vita.
Erano passati ormai quattro anni da quando il destino li aveva fatti incontrare e nulla era stato più lo stesso.
Aveva capito subito che non era come le altre, che aveva dentro qualcosa a cui non sarebbe più sfuggito.
L’amava. Con tutto sé stesso ma…
Già. C’era un ma..
La voce di Martha lo distolse dai suoi pensieri.
“…Richard!...il tuo cellulare sta suonando…e devi assolutamente cambiare suoneria…” disse la madre lasciando il telefono sul comodino.
Castle uscì di corsa e ancora grondante si avvolse velocemente nell’accappatoio prendendo in mano lo strumento che continuava a suonare.
Osservò il nome del chiamante e un sorriso comparve sul suo volto.
“..ciao Beckett…chi è morto?...” esordì con allegria eccessiva.
“..credo che non sia una cosa carina essere felice per un omicidio, Castle..” rispose ironica la donna
“..e comunque, il fatto che ti chiami, non vuol dire che sia morto qualcuno…” concluse un po’ meno sicura nel tono di voce.
“..bè..d-di s-solito è così…s-scusami…” cercò di giustificarsi l’uomo “..ma se non c’è un omicidio…allora perché mi hai chiamato?...” continuando poi curioso.
“..v-volevo ringraziarti…per ieri sera…è stata una bella festa…” disse imbarazzata la donna
Castle rimase senza parole.
“..C-Castle…ci sei?..” chiese lei dopo alcuni secondi
S-Si..sono qui…non c’è di chè Beckett…in fondo senza di te quel libro non sarebbe mai esistito…non potevi mancare…non sarebbe stata la stessa cosa…non per me…” sussurrò lui
“…b-bene..o-ora devo andare…buona domenica Castle..”rispose la donna chiudendo la conversazione.
..buona domenica Kate..” replicò lo scrittore al telefono ormai spento.
Ancora stordito dall’insolito e, per lui, emozionante dialogo scese  in cucina dove madre e figlia lo aspettavano sedute al tavolo.
“…potevi vestirti e asciugarti un po’ i capelli Richard..così ti piglierai un raffreddore…” esclamò Martha vedendolo arrivare in accappatoio.
“..hai ragione madre…mangio qualcosa e poi mi cambio..” rispose l’uomo afferrando una fetta di pane tostato e addentandola con gusto.
Spostando lo sguardo notò Alexis che armeggiava con la posta.
“…che strano…questa lettera non ha né mittente né destinatario..” disse la ragazza esaminando una busta azzurra dalla carta lavorata e spessa.
Con un movimento improvviso Castle prese la missiva dalle mani della figlia sorprendendola non poco.
“…papà!!..ma che ti prende?..” esclamò la ragazza confusa dal comportamento dell’uomo.
“..n-niente..è mia…l’aspettavo…” rispose lo scrittore riuscendo a mascherare al meglio l’ansia che gli attanagliava il cuore e infilando la busta nella tasca dell’accappatoio.
“..va bene tesoro…bastava dirlo…non occorre essere così..così…rude…” lo riprese Martha sorridendo ad Alexis che aveva alzato gli occhi al cielo ipotizzando uno dei soliti scherzi del padre.
..scusami Al…anzi scusatemi tutte e due…è che si tratta di una sorpresa e…bene…v-vado a mettermi qualcosa addosso…sento freddo…” replicò Castle sorridendo alle sue due donne.
“…te l’avevo detto…” lo punzecchio Martha con tono ironico.
Rick salì le scale velocemente ed entrò nella sua camera.
Con gesti irritati sfilò la lettera dalla tasca e dopo averla fatta in pezzi la buttò nel cestino.
“…vediamo chi si stanca per primo..” sussurrò con tono di sfida.

 
  
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