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Autore: VenerediRimmel    17/07/2007    2 recensioni
<< Come vuoi tu, Bellatrix. Sempre e solo come vuoi tu. In fondo hai sempre creduto che giocassi con te…Continua a crederlo… Addio! >> E con questo si voltò, le mani affondate nelle tasche. La donna rimase lì. Ammutolita. Rinchiusa nelle sue idee. Idee sbagliate e chiarite in così poco tempo. L’amava anche lei. Avrebbe dovuto rincorrerlo. Essere felice. Non lo fece. Perché il suo destino era stavo già segnato. E lo stesso era per quello di Sirius Black.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Sirius Black
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Harry Potter Stories '
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Si voltò, le mani affondate nelle tasche.

 

Harry però guardava il nome alla sinistra della bruciatura di Andromeda: Bellatrix Black, unita da una doppia linea a Rodolphus Lestrange.

<< Lestrange >> mormorò Harry.

[…]

<< Sono ad Azkaban >> rispose Sirius asciutto.

Non farmi altre domande, Harry, perché non sono certo di come ti risponderò. N’è passato di tempo. Bellatrix è il mio crudele passato. Adesso non esiste più. Bellatrix Black non è mai stata mia cugina. Non è mai stata considerata tale…

Mi giro a guardarti, noto il tuo volto curioso. I tuoi occhi verdi che confusi non comprendono il mio atteggiamento.

Non riusciva a capire nemmeno tuo padre…

Quando Bella passava per i corridoi di Hogwarts, dove noi Marauders avevamo messo radici, io… non riuscivo a dire e a fare niente e James rimaneva sempre deluso da me. Quasi mi isolavo, non proferivo parola. Non capiva nemmeno quando, scontrandoci con Lucius e gli altri Slytherin, nasceva la solita rissa e io, notando lei accanto al biondo, non riuscivo più ad essere il solito Black.

Forse solo al settimo anno ha compreso tutto. Si forse solo in quell’anno il mio amico ha compreso il mio strano amore per mia cugina.

Si l’amavo. E soffrivo, perché sapevo che la sua vita si sarebbe sgretolata in mille pezzi con quel Mangiamorte; Sapevo che sarebbe diventata seguace di Voldemort, anche lei. E non volevo. Avrei voluto tante cose per lei. Per mia cugina. So che non era, e non è, “normale” amare un proprio parente, ma quando si ama non si riesce a comprendere il peccato che si sta consumando. L’amavo proprio tanto, e non come cugino. Soffrivo. Ma lei non lo ha mai capito. Nessuno dei miei gesti. Pensava che giocassi e non capì mai che il mio non era soltanto un gioco.

<suo marito Rodolphus sono entrati con Barty Crouch junior >> spiegò Sirius, con lo stesso tono brusco. <>

Ricordo quando è arrivata ad Azkaban. La notai di sfuggita. Era nella cella accanto a quella del marito. E di seguito a quella, c’era la mia. La vidi e notai quanto il suo viso fosse fiero.

La sua camminata lenta e vittoriosa.

 I suoi capelli ricci che ondulavano a destra e sinistra ed evidenziavano la sua carnagione chiara.

Era fiera.

Fiera di rimanere lì, in quel luogo.

Fiera… anche se aveva perso.

Fiera perché era riuscita, in parte, ad ottenere ciò che il suo Signore Oscuro desiderava.

Fu proprio da quel giorno che ho iniziato ad odiarla. Ad odiarla perché l’avevo amato. Avevo amato quella sua personalità crudele…

E tutto questo amore per lei, mi faceva credere che dalla vita desideravo tutto ciò da cui ero scappato. Che ero sempre rimasto com’ero, il crudele primogenito dei Black. Mi sembrava che, provando questo sentimento per lei, tutto fosse stato inutile. Mi ero allontanato dalla mia famiglia, perché credevano in me soltanto per il sangue che mi circolava nel corpo. E amando lei era come se mi fossi riavvicinato, era come se avessi negato all’inizio e acconsentito alla fine…E non era ciò che volevo. Anche se l’amavo come non avevo mai amato, non potevo. Forse per orgoglio. Forse per principio. Non potevo amarla.  

<< Non hai mai detto che è tua… >>

Cugina? Parente? Non era importante!!

Era importante che almeno lei si riuscisse a salvare. Era importante per me. Ora non più. Ora tutto è diverso… Ora non riesco a sopportare che lei possa vivere.

Mi infastidisce il suo essere Bellatrix Black. Non posso accettarlo. Ho amato tutto ciò da cui ero scappato. E tutto questo l’ho rinnegato tempo fa. Non la potevo amare fin dall’inizio. Ma l’ho amata. Poi ad Azkaban ho capito. Ho la capito quanto sia stato stupido. Non potevo amare una persona che mi riportava a ciò che più odiavo. Come potevo?

E allora ho provato a reprimere tutti quei sentimenti che vorticavano in me…

Ci sono riuscito?

Non so risponderti.

<< E’ importante che sia mia cugina? >> sbottò Sirius. << Per quanto mi riguarda, non è la mia famiglia. Lei di sicuro non fa parte della mia famiglia. Non la vedo da quando avevo la tua età, tranne che di sfuggita quando è arrivata ad Azkaban. Credi che sia orgoglioso ad avere una parente come lei? >>

<< Scusa >>  si affrettò a dire Harry, << Non volevo…ero solo sorpreso, tutto qui… >>

<< Non importa, non scusarti >> borbottò Sirius. Si voltò, le mani affondate nelle tasche.

Scusami Harry. Quando si tratta di Bellatrix, riassumo le sembianze del vecchio Black. Sono scontroso nella mia realtà, ma tuo padre ha saputo cambiarmi e in questo modo non voglio esserlo più. Quindi basta con Bellatrix. Non è più affare mio. Non mi interessa più.

*

Camminava per la lunga via acciottolata, che circondava il castello. Non aveva nessuna intenzione, anche se il coprifuoco lo imponeva, di salire in camera e dormire. Le lunghe camminate al chiaro di luna, lo rilassavano. Il vento soffiava forte e rumorosamente, e i suoi capelli corvini gli rotolarono indietro.

Pensava di essere il solo ad avere avuto quell’idea. Di essere appagato da una bella passeggiata e poi, ad un accenno di sbadiglio, correre in camera per cercare di dormire e aspettare l’alba del giorno dopo. Lo credeva, ma si sbagliava.

Camminò ancora e, più camminava, più notava, davanti al lui, la sagoma di una persona. Notò che procedeva con la sua stessa lentezza. Con la sua stessa andatura. Ma con una diversa espressione nel volto. Lui era sorpreso. Il volto dell’altro era indecifrabile. Si oltrepassarono, evitandosi del tutto. Poi si fermarono e si girarono a guardarsi ed entrambi sorrisero, piacevolmente.

<< Un Black, allora, non perde mai le sue qualità migliori>> Un suono. Una voce ruppe gelidamente, quel silenzio.

<< Solo il mio cognome mi renderà continuo schiavo dei Black. Nient’altro >> rispose.

<< Hai ragione, nient’altro. Oramai non sei più, nemmeno Purosangue >> Rispose secca.

<< Mi fa star male sapere una cosa del genere >> rispose teatralmente dispiaciuto.

<< Cos’è che tanto odi dei Black? >>

<< Tu sei il perfetto esempio di cosa odio >> proferì, sorridendo.

<< Io? >> chiese lei, celando dentro di sé una vena di dolore. << Tu mi odi…? Come puoi odiare tua cugina? >>

<< E’ importante che tu sia mia cugina? >> sbottò arrabbiato. << Per quanto mi riguarda, non sei più la mia famiglia. Tu, di sicuro, non fai parte della mia famiglia, già da molto tempo >>

<< Da quand’è che odi me, Black? >> era sempre più afflitta dalle parole del cugino.

 Vorrei odiarti… Sirius non rispose e la fissò con insistenza.

<< Ti sposi? >>

Bellatrix annuì, sul volto si poteva scorgere una vena di tristezza, ma la voce negò del tutto ciò che provava.

<< Rodolphus vuole che sia così… e io non posso che esserne lieta!>> annunciò falsamente, con enfasi.

<< Beh, auguri >> fece per andarsene per la sua strada ma sua cugina lo bloccò.

<< Geloso, Black? >> ghignò.

Iniziò a ridere di gusto.

<< Ma dai cugina…Potrei esser geloso di un parente? >> rispose, calmandosi.

Si, lo sono eccome…

<< Hai appena negato la nostra parentela, quindi ripeto…Sei forse geloso? >> ghignò. Aveva vinto.

Sirius di risposta sorrise e le si avvicinò, fino ad arrivarle a una distanza inesistente. Sorrise ancora di più, quando vide il viso completamente sconvolto e sorpreso. Sapeva benissimo, lei, cosa stava per accadere…e da lui non se lo aspettava di certo.

<< Black, cosa fai? >>

<< Ti consegno il mio regalo di nozze…Non posso? >>

Bellatrix lo guardò senza rispondere. Era troppo orgogliosa per dire che le andava benissimo.

Lui sorrise ancora di più poi eliminò la poca distanza e la baciò.

Si allontanò poco dopo.

<< Ti ringrazio. >> disse lui.

<< Più che un regalo…sembrava fosse un…Addio>>

<< Forse perché lo è… >> Non avrei voluto questo per te, Bella… Non avrei voluto vederti con un uomo del genere accanto. Ma un Purosangue ha accanto solo un suo simile. E anche se una volta lo ero…Non avrei potuto, comunque. Forse è giusto così, anche se so già qual è il tuo destino.

Bellatrix non osò rispondere e lo guardò furente.

<< Sai che non potrei fare altro! >> soggiunse a dire, poi.

<< Non ti ho chiesto nulla del genere! >> Rispose asciutto.

<< Lo stai facendo invece! >> gridò, Bella.

<< Insomma, dovresti aspettartelo, no? Non lascerei mai che andassi con…quell’essere… >> sbottò Sirius.

<< E’ la mia vita! Tu hai deciso di andartene…io, invece, di rimanere e arrivare in alto, dove tu hai rinunciato ad andare! >>

<< Come vuoi tu, Bellatrix. Sempre e solo come vuoi tu. In fondo hai sempre creduto che giocassi con te…Continua a crederlo… Addio! >> E con questo si voltò, le mani affondate nelle tasche.

La donna rimase lì. Ammutolita. Rinchiusa nelle sue idee. Idee sbagliate e chiarite in così poco tempo. L’amava anche lei. Avrebbe dovuto rincorrerlo. Essere felice. Non lo fece. Perché il suo destino era stavo già segnato.

E lo stesso era per quello di Sirius Black.

Ma entrambi credevano e speravano che si sarebbero rincontrati e che tutto si sarebbe risolto…Ma nessuno dei due sapeva come sarebbe andata a finire…Veramente.

 

 

Fine.

 

 

E rieccomi qui… Spero non rimaniate delusi ma anche se questa coppia non mi convince, mi piace scriverci su. Alcuni pezzi dell’inizio, dove è presente anche Harry, per chiarirci, sono ripresi parola per parola dal quinto libro di Harry Potter. L’ho ripresi non per copiare…Ma per far intendere meglio alcuni comportamenti, che ho voluto evidenziare in questo modo, di Sirius nella storia reale e in quella da me inventata. Spero sia piaciuta, questa è l’ultima che scriverò su di loro…E spero sia piaciuta. Aspetto tante recensioni!^^

 

 

 

 

 

   
 
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