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Autore: Like an Undead    31/12/2012    3 recensioni
Salve a tutti!
Questo è il continuo del continuo della fan fiction La Stella dei Vongola, grazie per aver letto fino a qui e spero che continuerà ad appassionarvi la nostra cara Killer, che da ora in poi dovrà affrontare molte altre vicissitudini, grazie e spero che vi piaccia!
Buona Lettura!!
Genere: Azione, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kyoya Hibari, Mukuro Rokudo, Nuovo Personaggio, Un po' tutti, Xanxus
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'La Stella Dei Vongola'
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Capitolo 1: Il rapimento

 

Degli uomini vestiti di nero mi tramortirono.

Quando mi svegliai mi trovavo sul sedile posteriore di un'auto di lusso, ero imbavagliata e legata.

Non sapevo dove mi stessero portando, un'orribile sensazione mi diceva però che non stavamo andando al luna-park.

Provai a liberarmi, ma ogni tentativo si disintegrava proprio come le sigarette che uno dei due uomini fumava di continuo e senza sosta.

Un'anno prima mi sarei di sicuro dimenata a più non posso per cercare una via di fuga, ma dopo gli allenamenti con Hibari avevo imparato a mantenere la calma e a non perdere il controllo.

Un'altra cosa avevo imparato, di certo degli stupidi lacci non erano in grado di tenermi legata come un cane!

Iniziai a strusciare le corde che mi tenevano braccia e piedi contro una parte del posacenere della macchina che fortunatamente era rotto e quindi tagliente, il tutto senza formi scoprire da Pinco e Panco, così li avevo soprannominati.

Una volta libera mi sollevai d'istinto e mi gettai contro Panco, quello che stava dietro con me e che mi osservava spudoratamente le cosce.

Pinco non si accorse di niente, o era cretino oppure sordo…optai per la seconda.

Riuscì con un calcio laterale a "zittire" Panco e dopo essermi accorta della mancanza, ovvero del furto, del mio anello, gli afferrai la pistola e mi lanciai dalla macchina in corsa.

Per pura fortuna non mi feci nulla visto il fatto che la caduta avvenne su di un mucchio di materassi probabilmente da gettare.

Mi alzai e subito iniziai a correre.

Dopo un paio di minuti vidi alle mie spalle la macchina che avevo abbandonato.

Lì diventai blu dalla fifa.

Senza il mio anello era una normalissima ragazza delle medie o forse no…ero cintura nera di aikidō e avevo una pistola.

Si può dire che ero una "cazzutissima" ragazza delle medie, ed è lì che stava la differenza.

Notai una grossa sbarra di ferro appoggiata ad un muro allora la afferrai e la usai per rompere il parabrezza dell'automobile che sbandò e finì fuori strada.

Mi affacciai per vedere dove fotte finita quando vidi i due uomini corrermi incontro.

Ricominciai a correre per guadagnare terreno quando alle mie spalle tutto prese fuoco e la macchina andò i fiamme coinvolgendo anche i due che si dimenavano dalla paura fino a quando non restò solo cenere.

Mi sentivo orribile, cos'avevo fatto?! Avevo ucciso delle persone! Non mi sentivo in colpa come avrei dovuto, tutt'altro pensavo fosse stata la giustizia, pensavo che non ci fosse stato nulla di male, dopotutto loro mi avevano rapita e volevano farmi del male..era giusto quello che gli era successo no?

Stava arrivando la polizia, allora senza pensarci due volte iniziai nuovamente a scappare come una ladra.

Dopo qualche chilometro riuscì a seminarli, allora mi nascosi in un vicolo buio e ben nascosto.

Mi accasciai al suolo come una rosa appassita, non capivo cosa fosse successo, era strano…orribile ed esageratamente impossibile!

Certo non avevo mai pensato che la mia vita fosse normale, ma accidenti quel che successe quel giorno era davvero assurdo!

Dopo un'attenta analisi di quello che era avvenuto arrivai ad una conclusione…era troppo complicato per capirlo.

Ero esausta, allora senza nemmeno accorgermene mi addormentai.

Non sognai affatto, ma erano anni che non lo facevo quindi non era una novità.

Venni svegliata bruscamente da una puzzola che mi colpi in volto…aspetta una puzzola?!

Eh già si trattava proprio di una puzzola, bianca e con un'aura rossa che la circondava.

Chiusi gli occhi per vedere se si trattava di un sogno e quando li riaprì mi ritrovai davanti la puzzola ed il possibile padrone.

Era abbastanza alto, aveva dei capelli biondi e lunghi sulla fronte, non lasciavano neanche intravedere gli occhi.

Deglutii.

Visto il fatto che non potevo vederglieli, almeno immaginavo che mi stesse guardando con aria curiosa.

Immaginazione che si confermò quando dalle sue labbra sottili (brutto segno!) uscì una risatina ironica: Ushishishi, questa dev'essere la tanto desiderata dal capo, Stella dei Vongola giusto Mamon?

Da dietro a lui comparse una bambino vestito totalmente di viola-nero che fluttuava nell'aria (incredibile ma vero!) che confermò le parole del compagno.

Io oltre al non capirci niente mi chiedevo cosa centrassero le stelle e le vongole, mica era ora di pranzo!

Comunque decisi di fare una cosa che ultimante in quei giorni mi riusciva abbastanza spontanea e facile, scappare.

Mi alzai ed iniziai  per almeno la quindicesima volta nella giornata, a correre, o per lo meno ci provai, perché immediatamente venni bloccata da un braccio che mi si strinse alla vita e mi trascinò in 

aria: Ushishishi, ragazzina tu non vai proprio da nessuna parte, altrimenti non voglio nemmeno immaginare di che colore diventerà il boss, e ti assicuro che non è proprio una bella sensazione vederselo arrivare incavolato davanti xD ma tornando a noi, che ne dici se per passare il tempo ci presentiamo? Io sono l'imbattuto principe Belphegor e tu? Qual è il tuo nome?

Io con un tono spaventato, disgustato e scocciato risposi: mi chiamo Killer, ma piuttosto perché se sei davvero "imbattuto" hai un capo che ti comanda a bacchetta? Non mi sembra per niente bella come cosa

Lui quasi mi fece cadere, ma sapeva che avrebbe passato guai se mi fosse successo qualcosa, allora evitò e disse: sei noiosa, il principe non si diverte affatto…è meglio che stai zitta va!

Già, quella era stata proprio una di quelle risposte per tagliare i discorsi che non ci convengono, ma evitai di rinfacciarglielo per paura di essere buttata a capo fitto nel vuoto.

Arrivammo in un luogo che solo una volta in vita mia avevo visto, l'aeroporto.

Avevo i terrore degli aerei, e tutt'ora ce l'ho!

Un aggeggio che vola in aria e che da un momento all'altro potrebbe precipitare?

Grazie ma a me non serve!

Fatto sta che ance se cercai di oppormi, salii su quell'aereo che ci portò in un posto che conoscevo fin troppo bene, nella tanto amata Italia.

 

Fine Capitolo 1

 

Nota dell'autrice: ALLLLLORA! Salve a tutti e grazie di aver letto questo nuovo e delirante capitolo! Spero vivamente che vi sia piaciuto e che di recensioni ne arrivino a bizzeffe, anche se così come vorrei non accade mai :'( ma tornando a noi! Secondo voi cosa succederà a Killer? Da chi la porteranno Belphegor e Mamon (questa è facile xD) e soprattutto cosa la attenderà dora in poi? Vediamo fin dove arriva il vostro istinto di investigatori/investigatrici e rispondetemi recensendo!

Ciao ciao, al prossimo capitolo!

 

   
 
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